Libri > Hunger Games
Segui la storia  |       
Autore: myidollawrence    11/06/2014    6 recensioni
Mi sono iscritta a questo sito, lodevole sotto tutti i punti di vista, un po' di tempo fa. Ho iniziato a leggere fanfiction quando erano ancora semplici capitoli di poche parole, e le ho viste trasformarsi in storie perfette, scelte, quasi surreali. Ho pianto leggendo piccole parti di ogni storia, di ogni racconto.
Ed è proprio per questo motivo che ho deciso di provare a scriverne una. All'inizio, ne avevo iniziata una molto simile a quelle già esistenti, che parlava di come Peeta e Katniss siano arrivati ad amarsi, dopo gli eventi dell'ultimo libro. Ma non mi soddisfava, non mi riempiva dentro. Così ho deciso di scrivere questa, una ''And if?'' che voglio portare avanti. Ho già tutto pronto, tutto in mente.
Cosa sarebbe successo se Katniss avesse aspettato davvero un bimbo? Cosa avrebbe fatto?
Come avrebbe reagito il nostro Peeta depistato? Spero che sia di vostro gradimento. Io e il piccolo Thiago vi aspettiamo.
Genere: Drammatico, Romantico, Suspence | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Bimbo Mellark, Katniss Everdeen, Peeta Mellark
Note: Otherverse, What if? | Avvertimenti: PWP, Spoiler!
Capitoli:
   >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Prologo: durante il viaggio che avrebbe riportato Peeta e Katniss nelle loro rispettive case, dalle loro rispettive famiglie, successe qualcosa. Nessuno dei due se lo sarebbe mai aspettato, nessuno lo avrebbe voluto. Katniss desiderava solo tornare a casa, prendere la sua dolce paperella tra le sue esili braccia e abbracciarla, baciarla, dirle che tutto sarebbe andato meglio, ora, che non avrebbero mai più sofferto la fame. Che sarebbero cresciute insieme, felici, per una volta. Successivamente, però, erano iniziati gli incubi: Katniss iniziò a svegliarsi nel cuore della notte, sognando Rue che veniva uccisa, i Favoriti che gliela portavano via, che la uccidevano. Ogni notte si svegliava, urlando, gemendo, i respiri affannati, fino a quando il ragazzo del pane, una notte,  la baciò, sperando di poter affievolire il suo cruciale dolore.
Katniss, presa dalla voglia di lasciarsi alle spalle gli incubi, il terrore, le paure, decise di andare oltre, di dare sfogo ai suoi sentimenti: i due ragazzi fecero l’amore fino all’imbrunire, e solo la voce di Effie, che li chiamò per annunciare loro l’imminente arrivo al Distretto 12, potè svegliarla da quel piacevole incanto. Ma ormai, era troppo tardi.
Nell’Edizione della Memoria, Katniss cercò di non dare troppo spazio alla sua debolezza, ma il piccolo essere dentro di lei le ricordava ogni giorno che, se anche lei fosse uscita viva dall’arena e non Peeta, questo piccolo sarebbe cresciuto senza un padre, senza conoscere il suo ragazzo del pane. Ma Katniss non sapeva, non poteva immaginare che dall’arena sarebbero usciti entrambi, che quelli sarebbero stati gli ultimi Hunger Games. E che il piccolo, dolce Thiago non avrebbe mai conosciuto suo padre, il suo vero padre.
Sono passati cinque anni dalla fine della guerra, e Katniss vive con Thiago nella sua casa nel Villaggio dei Vincitori. All’inizio, quando il piccolo iniziò a domandare alla sua mamma chi fosse suo padre e dove si trovasse, ella non sapeva come rispondergli, come fargli capire che suo padre non c’era più, ormai. Ma Katniss sapeva che egli c’era, era vivo, rinchiuso in una piccola casetta a Capitol City, magari desideroso di tornare a casa. Più di una volta la ragazza si era immaginata il suo volto allo scoprire di avere un figlio, un piccolo bimbo biondo dagli occhi azzurri. E furono proprio questi pensieri che, una giornata fredda d’autunno, la convinsero a partire par Capitol City. Thiago avrebbe finalmente conosciuto suo padre, il buon ragazzo del pane da cui aveva ereditato i capelli biondi come il sole e il viso marmoreo.
Ed è proprio così che inizia la nostra storia.
‘’Thiago! Thiago!’’ esclama Katniss mentre cerca di correre dietro il figlio, che nonostante la tenera età è in grado di distanziare la madre, nella corsa. ‘’Thiago, aspettami.’’
 
Il bimbo si ferma di scatto, affacciando la piccola testolina bionda dal finestrino del treno. Davanti alla loro vista si estende un paesaggio notevole, il Distretto 7 è sempre stato bello. A Thiago piacciono i boschi, come alla madre, e al vedere quella distesa verde si ipnotizza, incantato.
 
‘’E' bello, mamma?’’
 
‘’Si, amore mio... è molto bello’’ gli risponde Katniss, cercando di recuperare il fiato.
 
"Un'altra cosa che abbiamo in comune, lui e io. I boschi, le foreste, piacciono a entrambi. Credo che gli diano una sensazione di sicurezza, come a me. ‘’ pensa, lasciandosi scappare un sorriso. Il suo bimbo non potrebbe essere più uguale a Peeta fisicamente, e diverso nel carattere.
 
‘’Adesso andiamo, Thiago, Haymitch ci sta aspettando, lo sai, dammi la mano’’.
Katniss non aveva accettato, inizialmente, che egli prendesse parte a questo viaggio, si immaginava che l’approccio con Peeta non sarebbe stato facile, dopo cinque anni, e Haymitch tra i piedi avrebbe reso tutto più complicato. Ma poi, ripensandoci, aveva ammesso a sé stessa quanto il ragazzo del pane fosse importante per lui, e così, a malincuore, gli aveva permesso di venire.
Intanto Thiago libera le sue manine dalla stretta presa che lo lega a sua madre, e imposta il suo viso in un simpatico broncio.
‘’Mamma, io sono cresciuto, sono grande adesso, so prendere cura di me stesso’’ sussurra incrociando le braccia.
Katniss lo guarda sorridendo.
‘’Facciamo così, sarai tu a guidarmi. Prendimi la mano’’.
Il bimbo sorride, un sorriso vispo e furbo: ‘’Allora così va bene’’ le dice prendendole la mano e portando sua madre verso il vagone ristorante.
Insieme si avviano verso la porta della carrozza, quando all'improvviso Katniss avvista un grande disegno, fuori dal finestrino. Si tratta di una ghiandaia imitatrice, che tende le ali verso un popolo ribelle. Quel disegno è così perfetto, che a Katniss sembra quasi di essere tornata a pochi anni prima, quando ancora si credeva forte, invincibile. Amata  da qualcuno. Ma non lo sarà mai più, ha perso troppo.
 
‘’Mamma! Sbrigati o Haymitch mangerà tutte le mie polpette!’’ le grida Thiago, riportandola alla realtà, e tirandole la mano.
 
‘’Ah sì? Beh, gliela faremo vedere noi!’’
Insieme entrano nel vagone centrale e si siedono a tavola. Thiago si sistema al lato della finestra, perché questo è il suo primo viaggio e, come normalmente si comportano tutti i bimbi, vuole vedere tutto da vicino. Immediatamente, la mora si siede accanto a lui e notando l’attenzione del figlio verso l’esterno, sorride.
 
‘’Cosa stai guardando?’’ gli domanda,  premendo la guancia a quella di suo figlio, per vedere cosa ha catturato la sua attenzione.
 
‘’Vedi quella nuvola?’’ le chiede, puntando il suo ditino verso il cielo.
 
‘’Si’’
 
‘’Vedi che è a forma di cuore?’’
 
‘’Ahah.’’
 
‘'Bene’’, dice voltandosi e facendo in modo che Katniss torni al suo posto, ‘’è per te’’.
Ella gli sorride, un sorriso sincero, e si china a baciare il nasino di suo figlio. Dal momento che Thiago era entrato nella sua vita, questa era migliorata abbastanza. Non avrebbe mai vissuto la vita felice che aveva sempre desiderato, ma con tutte le perdite che aveva subito, non credeva fosse possibile provare a recuperare. Invece, aveva scoperto con gioia che ciò era possibile, anche se solo parzialmente.
‘’Hai fame?’’, gli chiede improvvisamente, cercando di distrarsi dalla fitta rete di pensieri in cui era caduta. Non le piaceva mostrarsi debole a Thiago, tutte le volte che si svegliava urlando nella notte, a causa degli incubi, il piccolo la abbracciava, e piangeva con lei. Tuttavia, era troppo piccolo per capire, troppo ingenuo.
‘’Un po’ ’’, risponde il piccolo, strofinandosi le guance.
‘’Haymitch sarà qui tra poco. Cosa ti piacerebbe mangiare?’’
Il piccolo guarda la madre, strofinandosi gli occhietti teneri, mentre fissa estasiato tutto il cibo di fronte a loro. Katniss, dal canto suo, non può fare a meno di pensare a Prim: lei non aveva mai goduto di tali piaceri: libertà, cibo, felicità. A loro il cibo era sempre mancato, non consumavano mai pane, solo carne che lei cacciava. Ma Prim non si lamentava mai. Lei… lei era così buona.
Mentre ricordi della sua paperella, così simile a suo figlio nell’aspetto fisico e nel carattere, le tornano in mente, una lacrima le scivola dalle guance.
Thiago non può fare a meno di notarla, ma non vuole indagare. Così, si avvicina semplicemente alla sua mamma e le sussurra: ‘’Sei strana, ma ti voglio bene.’’
Katniss ride mentre si morde il labbro. Sicuramente suo figlio è troppo maturo per essere un bambino di 5 anni. Si sporge verso suo figlio e seppellisce il viso nel collo del piccolo, facendogli il solletico.
‘’No mamma! Smettila!’’ grida lui, contorcendosi dalle risate.
‘’Cosa hai detto?’’ gli chiede lei, ridendo.
‘’Va bene! Scusa! Non sei strana.’’
Katniss si ferma e guarda il figlio con un sorriso.
‘’Anzi sì, sei strana, ma ti amo lo stesso’’
La mora guarda suo figlio con tenerezza e si avvicina per baciarlo sulla guancia.
Improvvisamente qualcuno annuncia, entrando nel vagone: "Si prega di fissare il sedile, e di prepararsi bene, zio Haymitch sta arrivando!’’
Dalla nascita di Thiago, il suo mentore era cambiato radicalmente. Se prima era sempre triste, e perennemente ubriaco, ora è tutto il contrario. Le bottiglie di liquore sono notevolmente diminuite, e il vecchio ubriacone ha iniziato a prendersi cura del piccolo, come se questi potesse ridargli il suo Peeta, il Peeta che aveva perduto.
‘’Sei pronto?’’ sussurra Katniss a Thiago, pronto allo scatto.
‘’Certo’’, le risponde lui, accennando un sorrisetto furbo.
Quel sorriso che lei conosce tanto bene, quel sorriso identico al suo. Katniss sospira, vago tentativo di rilassarsi. In questo momento sta tornando al luogo dove ha conosciuto l'amore della sua vita. Luogo di terrore, paura, lotta, combattimenti, notti insonni. Dove vi è stata l'origine della sua storia.
Sono sulla via del ritorno, sulla via di Capitol City. 

Ciao a tuttii! Allora... lo so, lo so che vi ho sconvolto. Diciamo che è una storia un po' strana, no? Bhe, è diversa. Spero che vi piaccia, per favore, recensite se volete che continui, perchè non so se sia una cavolata o se vale la pena che la continui. Recensirete? Mi fareste un favore immenso. Fatemi sapere cosa ne pensate :)

(Comunque, ecco a voi il nostro Thiagooo, sarà bellino?)
Al prossimo aggiornamento, se lo vorrete. 
  
Leggi le 6 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
   >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Libri > Hunger Games / Vai alla pagina dell'autore: myidollawrence