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Autore: pentolina    11/06/2014    3 recensioni
Castle torna nella grande mela dopo aver passato l’estate negli Hamptons con Gina…
Quali sorprese lo attendono? Cos’avrà fatto la sua musa in questi lunghi tre mesi?
Spero vi possiate divertire come mi sono divertita io a scriverla.
La mia prima storia Caskett...
Genere: Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Kate Beckett, Quasi tutti, Richard Castle | Coppie: Kate Beckett/Richard Castel
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Terza stagione
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Dopo tre mesi lontano da New York, trascorsi nella sua villa negli Hamptons con la sua ex seconda moglie, Castle torna nella grande mela.
“Ciao papà!” Lo saluta calorosamente Alexis saltandogli letteralmente addosso.
“Ciao zucca!” Risponde abbracciandola forte e lasciandole un bacio tra i lunghi capelli.
“Ciao Richard. Ben tornato.” Saluta Martha appoggiata al bancone della cucina con un drink in mano.
“Sono solo le 11 e stai già bevendo un martini.” Commenta Castle avvicinandosi alla donna insieme alla figlia.
“Richard, sto festeggiando il tuo ritorno. Ne vuoi uno anche tu?” Domanda gentilmente Martha.
“No, sono passato solo a salutarvi. Voglio andare a salutare Beckett e i ragazzi al distretto.” Risponde l’uomo.
“Spero che Katherine ti cacci a calci nel sedere.” Afferma l’attrice bevendo un sorso.
“Grazie, madre. Molto gentile da parte tua… E sentiamo: perché mai dovrebbe cacciarmi?” Domanda Castle appoggiandosi al bancone.
“Sei stato via tre mesi e non l’hai mai chiamata… se fossi in lei non ti rivolgerei più la parola.” Risponde l’attrice.
“E tu come fai a sapere che non l’ho mai chiamata?” Domanda curioso.
“Papà, in questi ultimi tre mesi, precisamente ogni venerdì, Kate ha cenato qui con noi.” Rivela Alexis.
“Beckett?” Domanda sorpreso lo scrittore.
“Katherine è una ragazza d’oro peccato che tu preferisca Gina.” Commenta sbuffando Martha per poi domandare: “A proposito di  Gina, dov’è?”
“Non ne ho idea. Se ne è andata dopo quattro giorni e non l’ho più vista o sentita.” Risponde Castle.
“Siete resistiti anche troppo. Io vi avevo dato un giorno.” Dice sarcasticamente Martha.
“Papà, io devo uscire.” Dice Alexis recuperando cellulare e borsa.
“Tesoro, ceniamo assieme stasera?”
“Mi dispiace papà ma oggi è venerdì. Vado da Kate. Abbiamo organizzato una serata cinema con Lanie.” Spiega la ragazza abbottonandosi la giacca.
“Non ci sono nemmeno io, Richard. Ho già un impegno.” Annuncia Martha.
“Ok. Chiederò ai ragazzi se vogliono fare una serata fra uomini, allora.” Afferma Castle salutando le due donne prima d’uscire.
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“Ehi ragazzi!” Saluta Castle arrivando alla scrivania dei due detective.
“Ah… sei vivo! Buono a sapersi.” Afferma Esposito guardandolo male per poi alzarsi e andarsene.
“Ben tornato, Castle.” Lo saluta Ryan.
“Per caso è arrabbiato con me?” Domanda lo scrittore sedendosi al posto di Esposito.
“Se l’è presa perché non ti sei fatto sentire. Ma non preoccuparti gli passerà.” Lo rassicura il detective.
“Dov’è Beckett?” Domanda non vedendola in giro.
“È fuori a pranzo con Lanie. Allora com’è andata negli Hamptons?” Domanda Ryan concludendo di compilare un modulo.
“Benissimo. Ho scritto e soprattutto mi sono rilassato. Tre mesi di assoluto silenzio e relax.” Racconta Castle con un sorriso.
“Silenzio? Non sei andato con la tua ex?” Domanda confuso.
“Si, ma se ne è andata dopo quattro giorni. Ci abbiamo riprovato ma siamo troppo diversi. Troppe incomprensioni, troppe idee e interessi differenti. Ero completamente solo. Ho partecipato ad un paio di feste ma per il resto silenzio assoluto. Ora però sono stufo e annoiato della solitudine. Ho voglia di tornare in azione.” Dichiara lo scrittore strofinando le mani l’una contro l’altra.
“Guarda… guarda… chi è tornato!” Dice Lanie avvicinandosi insieme a Kate.
“Bentornato, Castle.” Lo saluta con un sorriso Beckett.
“Ciao ragazze. Splendide come sempre.” Risponde gentilmente.
“Alza le chiappe dal mio posto!” Gli ordina Esposito tornando con una tazza di caffè in mano.
“Scusa, Espo. Non pensavo te la prendessi tanto.” Dice lasciando immediatamente libera la sedia.
“Il tuo problema è che non pensi proprio!” Borbotta il detective sedendosi.
“Allora com’è andata? Ti sei riposato?” Domanda Beckett.
“Si, lo stavo giusto raccontando a Ryan. Posso offrirti una tazza di caffè?” Domanda Castle invitando la donna a seguirlo.
“Kate, ci vediamo stasera. Ciao Castle. Ciao ragazzi.” Saluta Lanie andandosene.
“Castle, mi piacerebbe fare una pausa ma ho dei documenti da finire entro stasera. Ti spiace se mentre mi racconti vado avanti con il lavoro?” Domanda lei invitandolo ad accomodarsi sulla sua solita sedia.
“Nessun problema, detective. Vedo che la mia sedia è ancora qui.” Afferma contento sedendosi e accarezzando i braccioli.
“Perché non ci sarebbe dovuta essere?” Chiede Beckett aprendo la cartellina per proseguire il lavoro.
“Mia madre prevedeva che mi avresti buttato fuori a calci. Per fortuna si sbagliava.” Spiega sorridendo.
“Sono ancora in tempo a cambiare idea.” Scherza la detective.
“Molto simpatica, detective. Comunque ti trovo bene. Mi sembri diversa. Sicuramente più serena di Espo.” Commenta lo scrittore ammirando la donna.
“Prestagli la tua Ferrari per un week-end e ti perdonerà.” Gli consiglia lei.
“Tu come stai? Ti sei annoiata senza di me? Dì la verità?!” Chiede Castle sicuro della risposta che darà la donna.
“Benissimo. Non mi sono mai sentita così bene in vita mia. Non mi sono affatto annoiata anzi mi sto divertendo anche troppo ultimamente.” Risponde sincera.
“Ho saputo da Alexis che hai passato del tempo con lei e mia madre.” Dichiara lo scrittore.
“Si… vero. Abbiamo passato delle bellissime serate assieme. Avrei voluto vederle più spesso ma tra il lavoro e le serate fuori con Lanie non ho avuto molto tempo libero.” Confessa la detective firmando un documento.
“E da quand’è la detective “solo lavoro” ha iniziato ad uscire?” Chiede meravigliato Castle mentre il cellulare della donna inizia a suonare.
“Beckett!” Dice la donna rispondendo alla chiamata.
“Oh… ciao Alex!” Risponde seria Beckett.
“Certo che mi ricordo di te. Come scusa?” Domanda non avendo capito.
Castle ascoltata attentamente, studiando l’espressione della sua musa e cercando di capire chi diavolo possa essere questo Alex.
“Ah il numero che ti ho dato era sbagliato?! Oh scusa forse ti ho dato quello vecchio… l’ho cambiato da poco. Mi sarò confusa.” Cerca di giustificarsi Kate.
Castle capisce che la detective sta palesemente mentendo.
“No figurati. Sei stato molto gentile.”
“No è solo che in questo momento non sono alla ricerca di una relazione stabile.” Dichiara Beckett.
A quelle parole lo scrittore viene pervaso da un’improvvisa gelosia.
“Scusa ma devo andare. Mio marito sta rientrando a casa.” Taglia corta la donna riattaccando.
“Birichina la mia musa.” Scherza lo scrittore.
“E non hai visto ancora niente.” Risponde maliziosamente facendogli l’occhiolino.
Castle sorpreso dalla risposta della donna resta a fissarla a bocca aperta.
“Porto questi al capitano.” Afferma alzandosi lasciandolo solo.
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“Ragazzi, che dite di una serata tra uomini?” Propone Castle ai due detective.
“Mi dispiace, Castle ma sono già impegnato questa sera. Ho i miei suoceri a cena.” Risponde Ryan.
“Espo?” Chiede lo scrittore.
“No!” Risponde secco.
“Dai bro… ti lascio fare un giro sulla mia Ferrari.” Propone cercando di corromperlo.
In risposta Esposito si alza e se ne va.
“Ryan,  mi spieghi cos’è successo a Beckett? La vedo diversa. È felice, sta alle mie battute,  prima l’ho chiamata musa e non mi ha rimproverato e per finire ha appena recitato un’ottima parte per scaricare un uomo al telefono.” Chiede curioso lo scrittore.
“So solo che da due mesi lei e Lanie si stanno divertendo alla grande. Appena finisce il turno schizza via. Si è presa addirittura una settimana di vacanza, circa quindici giorni fa, è andata alle Hawaii con Lanie. Pensa che, una mattina, si sono presentate su una scena del crimine in minigonna, dovevano ancora rientrare a casa dalla sera prima.” Racconta Ryan.
“Beckett? Sei sicuro che stiamo parlando della stessa persona?” Domanda schioccato lo scrittore.
“E ti dirò di più… una sera il tuo barman ha chiamato Espo perché andasse a prenderle. Quando è arrivato ha trovato 3-4 ragazzi che discutevano su chi doveva dare un passaggio a casa a Kate e Lanie e questi sono solo alcuni aneddoti.” Afferma il detective raccontando un altro dei tanti episodi accaduti in quei due mesi.
Castle per la seconda volta in quella giornata si trovava senza parole.
Dov’era finita la sua Kate? Cosa l’aveva portata a un cambiamento così radicale?
 
  
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