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Autore: ladyuchiha23mangasasuk8    11/06/2014    10 recensioni
La storia riprende gli ultimi capitoli di Naruto, poi prende vita la fantasia di tre scrittrici con un unico grande amore; ma questa non sarà una storia tutta baci e romanticherie, c'è ben altro.
Dal Prologo:
"Cosa sta succedendo Sasuke-kun?" gli chiese Sakura portandosi una mano a pugno vicino alle labbra.
"Cosa ti cambia saperlo? Tanto non puoi fare nulla." le rispose con il suo tono acre e duro non preoccupandosi di celare in alcun modo quanto la ritenesse inutile.
Abbassò lo sguardo. In fondo aveva ragione. Dopo aver tentato strenuamente di raggiungerli, era di nuovo un passo indietro ai suoi compagni e guardava le loro spalle.
[I disegni sono di Lady Uchiha 23]
Genere: Azione, Introspettivo, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Itachi, Naruto Uzumaki, Sakura Haruno, Sasuke Uchiha, Un po' tutti | Coppie: Sasuke/Sakura
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Naruto Shippuuden
Capitoli:
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Beside me

Prologo

" Cosa sta succedendo Sasuke-kun? " gli chiese Sakura portandosi una mano a pugno vicino alle labbra.
" Cosa ti cambia saperlo?Tanto non puoi fare nulla. " le rispose con il suo tono acre e duro non preoccupandosi di celare in alcun modo quanto la ritenesse inutile. Abbassò lo sguardo. In fondo aveva ragione. Dopo aver tentato strenuamente di raggiungerli , era di nuovo un passo indietro ai suoi compagni e guardava le loro spalle. Naruto l'aveva addirittura superata nell'unica cosa in cui aveva sempre eccelso,le arti mediche ,non solo curando,ma addirittura rigenerando l'occhio di Kakashi. Non poteva competere con due divinità,il suo byakugou,di cui era stata tanto fiera, era un misero potere rispetto a quello dei suoi compagni. Si era resa ridicola davanti ai loro occhi ,quando si era lanciata contro Madara e lui con estrema facilità l'aveva trafitta con uno dei suoi bastoni. Naruto l'aveva trascinata via e Sasuke non si era neanche preoccupato di chiederle come stesse,anzi sembrava quasi infastidito da quella sua iniziativa. Doveva accettare la realtà...non sarebbe mai riuscita a raggiungerli.
" Anche io vorrei sapere cosa sta succedendo " intervenne Kakashi che comprendeva perfettamente i sentimenti di Sakura.
" Anche tu ,in questo momento,sei inutile quanto lei " sbottò l'Uchiha senza alcun rispetto per colui che gli aveva fatto da maestro. Kakashi, purtroppo,non poté che concordare. Il ninja che era riuscito a copiare più di mille tecniche dei suoi avversari,aveva perso la sua arma segreta,il suo sharingan, rubato da Madara con un movimento fulmineo.
" Ma cosa stai dicendo Sas'ke ?? Kakashi sensei e Sakura potrebbero escogitare un piano anche migliore del tuo e del mio " gli fece presente il biondo cercando di ridare un po' d'importanza agli altri due che colpiti dalle dure parole di Sasuke,erano immobili e cupi in viso.
" Fino a che rimarremo nel susanoo ,non ci accadrà nulla. Le copie di Madara sono intorno a noi,non le vedi? " chiese al biondo che annuì. " Lo Tsukuyomi terminerà quando la luna smetterà di risplendere " continuò" quindi fino a quel momento nessuno potrà fare nulla " La spiegazione di Sasuke fu abbastanza chiara. La sua ultima affermazione non era sicuramente rivolta a Kakashi e Sakura che continuava a ritenere inutili,ma a Naruto.
" Tutti gli altri sono in quegli strani bozzoli...e stanno sognando " concluse il moro che con il suo rinnegan continuava a tenere d'occhio le copie di Madara che si aggiravano intorno al susanoo attendendo il momento giusto per attaccare. Improvvisamente l'attenzione di tutti venne rapita da Obito che posseduto ormai totalmente dallo Zetsu Nero era comparso alle spalle di Madara. " Che sta succedendo? " chiese Naruto. " Non ne ho idea " rispose Sasuke che per davvero non riusciva a comprendere la sua apparizione. Zetsu trafisse Madara alle spalle lasciando tutti sorpresi,compreso il vecchio Uchiha che sbarrò gli occhi. " Tu..." esclamò " Tu...perché l'hai fatto? "
" Perché seguo la volontà del mio padrone " rispose Zetsu con la sua voce roca e bassa,iniziando a lasciare gradualmente il corpo di Obito.
" Io sono il tuo padrone,tu sei la mia volontà " cercò di ricordargli Madara vedendo il liquido nero informe salire sulla sua spalla.
" Ti sbagli...io sono la volontà di...Kaguya " disse lasciando definitivamente il corpo di Obito che cadde al suolo e impadronendosi di quello di Madara.
" Non è possibile " esclamò Naruto " Kaguya è la donna di cui mi ha parlato l'eremita...su-sua madre " E mentre proferiva queste parole , Zetsu prese la forma di una donna dagli occhi perlacei e un terzo occhio in mezzo alla fronte : uno Sharingan. I capelli lunghi,sottili come fili di seta e le corna che puntavano al cielo. Un brivido percorse la schiena di Sakura incontrando gli occhi di quella donna che lei non aveva mai visto , ma che tuttavia aveva qualcosa di famigliare. La luna smise improvvisamente di risplendere e finalmente furono liberi di uscire dal Susanoo che si dissolse. Kaguya guardò i quattro ninja davanti a lei. Si soffermò su Sasuke e Naruto che le ricordavano i suoi figli,capendo poi che in realtà erano le reincarnazioni dei nipoti a cui suo figlio aveva donato i poteri. Poi guardò Kakashi,non trovando in lui nulla di particolarmente interessante e infine Sakura. Si soffermò a lungo su quella ragazza dagli occhi verdi sgranati dalla paura e la sua bocca si incurvò in un ghigno. Sasuke e Naruto si scagliarono immediatamente contro di lei ,ma furono catturati dai suoi capelli che cominciarono a risucchiare il loro chakra. Sakura si mosse per attaccarla.
" Ferma " la ammonì Kakashi " Non è il momento di fare mosse azzardate " Sakura avrebbe voluto aiutare i suoi compagni,ma il sensei aveva ragione. Inoltre, inspiegabilmente, sentiva le sue gambe molli, incapaci di ogni movimento attribuendo quella sensazione alla paura per quello strano essere che continuava a guardarla. " Poniamo fine a questa inutile battaglia " propose Kaguya con voce potente facendo intendere di non avere interesse a ucciderli. La sua affermazione lasciò alquanto stupiti tutti i presenti che poco dopo capirono le sue vere intenzioni. In realtà,i ninja rinchiusi nei bozzoli, una volta che la pianta avesse terminato di risucchiare il loro chakra si sarebbero trasformati in Zetsu Bianchi: l'esercito personale di Kaguya. La donna, non ancora al massimo della sua potenza , scaraventò lontano Sasuke e Naruto.
" Non te lo permetteremo. Non ti faremo trasformare i nostri amici in quelle cose informi " sbraitò Naruto.
" In tal caso " rispose Kaguya" sarò costretta a eliminarvi una volta per tutte "
Una enorme quantità di chakra incandescente fuoriuscì dal terreno e ne scaturì una grande esplosione che sbalzò lontano Sasuke e Naruto che persero i sensi, come anche Kakashi e ...Sakura.
(Sasuk8)

Sakura cercò di aprire gli occhi sentendo la testa pulsare e un peso sopra di lei. La vista offuscata intravedeva solo desolazione assoluta in un campo pieno di macerie mentre nubi leggere di fumo, causate da un’esplosione, vorticavano a spirale:
“M-ma cos’è s-successo? …..” chiese più a se stessa, accorgendosi solo in quell’istante di un braccio a penzoloni sopra la testa:
“Kakashi! ….. Kakashi che ti è successo?” alzandosi in ginocchio con fatica e facendo rotolare il corpo, privo di sensi, a terra. Non aveva forze per usare il suo chakra curativo ma per fortuna i parametri vitali del Jonin erano nella norma:
“Sasuke-kun! Naruto!” urlò, ricordandosi in quel momento dei suoi compagni. Si guardò attorno cercando di mettere a fuoco la vista, vedendoli svenuti a circa duecento metri da lei; cercò di alzarsi, mentre le gambe tremavano dallo sforzo, doveva raggiungerli, doveva accertarsi che stessero bene ….. Una risata malefica echeggiò nel campo:
“Ahahah! Venite …. venite miei fedelissimi servi ….è giunto il momento di compiere la profezia!”
Sakura si voltò verso quella voce riconoscendo Kaguya: ora ricordava, era stata lei a sferrare un attacco potentissimo dopo essersi reincarnata in Zetsu! Sakura vide avvicinarsi a Kaguya due figure a lei famigliari, la vista era ancora offuscata e si strofinò gli occhi per cercare di vedere meglio …… un uomo dai lunghi capelli scompigliati e baffi che corniciavano il viso, teneva per mano una donna dai capelli corti e un lungo ciuffo che le copriva gli occhi ….. Sakura rabbrividì e con tutta la voce in corpo urlò:
“Nooo! Mamma, papà fermatevi!” riuscendo ad arrestare il loro cammino e cercando di corrergli incontro per proteggerli e allontanarli da quel campo di battaglia.
“Sakura! Inchinati alla nostra signora!” disse autoritaria la madre, fermando la figlia a pochi passi da lei.
“M-mamma, ma che stai dicendo! E’ pericoloso stare qua! ….” voltandosi verso il padre cercando un sostegno e ancora incapace di capire il perché fossero lì:
“ ….. Dovete andarvene subito, voi non sapete chi è questa ..... è Kaguya la madre dell’eremita, è lei la nostra nemica!” avvicinandosi a braccia aperte cercando di spingerli via.
“Ti sbagli! Lei è la nostra Signora ed è giunto il momento che compia il mio destino!” le disse la madre abbassando in malo modo un braccio della figlia e incamminandosi verso Kaguya, seguita dal marito. Sakura, sconcertata, cercò di sorpassare ancora i suoi genitori e questa volta fu il padre ad allontanarla mentre Kaguya sogghignava maleficamente: “Venite, venite ….. è giunto il momento della reincarnazione!”
“Reincarnazione? M-ma che sta dicendo?” voltandosi tremante verso Kaguya mentre il padre si inchinò davanti a lei e la madre congiunse le braccia al petto.
“Ecco perché mi sembravi famigliare ….. sei una discendente diretta della mia setta! ….” disse Kaguya attirando l’attenzione della rosa:
“ ….. Non ti hanno detto niente, vero? Lascia che te lo spiega io! …..” mostrando un sorriso malefico:
“ ….. Quando lasciai la vita terrena feci un sortilegio in cui annunciavo il mio ritorno sulla terra dei vivi, ma per farlo, avevo bisogno di un corpo …. un corpo che potesse contenere la mia essenza! ….. Una mia fedelissima serva si offrì di aiutarmi affinché il mio volere potesse realizzarsi e prima di inalare il mio ultimo respiro, le donai un potere all’interno del suo corpo che venne tramandato per secoli e secoli, in generazione in generazione, fino ad arrivare ad oggi ….. Zetsu è stato il mio fedelissimo servo e contenitore temporaneo, ma ora ho bisogno di un corpo che possa contenere tutto il mio potere … tua madre è la discendente diretta della mia serva, è colei che mi offrirà il suo corpo affinché io possa reincarnarmi, tornando a vivere e a governare sulla Terra!”
“Stai mentendo! Mia madre non donerebbe mai il suo corpo ad un essere spregevole come te! …..” voltandosi con gli occhi lucidi verso la genitrice:
“Mamma! Ti prego …. Dimmi che non è vero!” chiese incredula e tremante con gli occhi spalancati.
“Adesso basta Sakura! Non osare mai più contraddire la nostra Signora ….. quello che ti ha detto è tutto vero e per me è un grandissimo onore offrirle il mio corpo! ….. Sono secoli che la nostra stirpe aspetta questo momento ….. nascondendoci al mondo intero grazie ai matrimoni che hanno permesso di cambiare il nome del clan della prescelta, fino ad arrivare ad oggi! …. Tuo padre ha accettato il mio destino giurando fedeltà assoluta e divenendo il mio custode! Ora stai indietro e lascia che la profezia si compi!” ricongiungendo le mani al petto pronta ad iniziare il rito della reincarnazione.
“No, non posso permettertelo!” cercando di correre verso di lei per fermarla. Il padre arrestò la sua corsa trattenendola saldamente per i fianchi mentre le lacrime iniziarono a rigarle il viso. Kaguya uscì dal corpo di Zetsu attivando una serie di sigilli e formando un cerchio luminoso attorno alla madre di Sakura, iniziando a trasferire la sua entità. La rosa cercò di liberarsi dalla stretta del padre, iniziando a divincolarsi fino a riuscirci. Corse verso il cerchio luminoso, non sapendo come fermare il rito ma con l’intento di togliere la madre dal suo interno. Zetsu, essendo un fedele servitore di Kaguya, intuì le intenzioni della ragazza e si lanciò verso di lei per fermarla, ma Sakura era troppo determinata e lui troppo debole a causa dello sforzo enorme per aver contenuto temporaneamente l’essenza di Kaguya ….. un kunai dritto al cuore fece cadere a terra Zetsu, privo di vita. Era a pochi metri dalla madre, quando il padre le si parò davanti a braccia aperte per sbarrarle la strada:
“Sakura, ti ordino di fermarti, altrimenti mi vedrai costretto ad eliminarti!” guardandola minacciosamente. Non era suo padre, ma solo un burattino nelle mani di Kaguya! Cercò di schivarlo, mentre stringeva ancora fra le mani il kunai sporco del sangue di Zetsu ….. il padre riuscì ad afferrarla cercando di disarmarla …. la colluttazione durò pochissimi attimi ….. involontariamente il kunai venne conficcato nell’addome dell’uomo, facendogli sbarrare gli occhi e poco prima di accasciarsi al suolo, un rivolo di sangue scese dall’angolo sinistro della bocca ….. Sakura rimase pietrificata rendendosi conto di aver ucciso il genitore, ma non poteva soffermarsi a guardare il corpo privo di vita che giaceva ai suoi piedi, doveva riuscire almeno a salvare la madre, dato che il suo corpo aveva iniziato a fluttuare all’interno del cerchio luminoso, iniziando ad assorbire lo spirito di Kaguya. Il rito era già iniziato e non poteva più interromperlo ma poteva evitare il completamento della reincarnazione. Impugnò saldamente il kunai, ora sporco anche del sangue del padre, e si lanciò verso la madre, ormai in trance, trafiggendole il petto mentre le lacrime scendevano come un fiume in piena dai suoi occhi verde smeraldo. Era riuscita nel suo intento, ma a caro prezzo!
(Manga)


Sakura entrò nel panico, non sapeva bene cosa fare, era tutto troppo assurdo. Aveva ucciso i suoi genitori, era ancora sconvolta per ciò che aveva fatto, ma non c'era tempo da perdere; bisognava fermare Kaguya, altrimenti il sacrificio dei suoi genitori sarebbe stato vano. Appena mise piede nell'aria circoscritta dal cerchio si sentì pervadere da un'aura potentissima, che cercava di annullare il suo spirito. Non riuscì più a muovere un muscolo e la sua mente si annebbiò. Presto non riuscì più neanche a formulare un pensiero, entrando in uno stato di incoscienza. Dopo poco la sua mente si rischiarò, e Sakura aprì gli occhi, non capendo dove si trovasse. Improvvisamente, senza che ne se ne rendesse conto, non era più sul campo di battaglia, ma in un luogo scuro che rasentava l'infinito. Non c'era niente intorno, solo un nero che sembrava avvolgerla, come un incubo. Poco distante da lei iniziò a prendere forma quell'essere che i suoi genitori avevano chiamato 'la loro signora'. Il sorriso malefico sul suo viso non prometteva niente di buono, e Sakura non sapeva cosa aspettarsi. Stava sognando o era la realtà? Kaguya si avvicinava pericolosamente, mentre la rosa faceva involontariamente qualche passo indietro.
-Come, Sakura, hai paura di me?- chiese Kaguya con tono beffardo.
La ragazza non rispose, anche perché era palese che stesse morendo di paura.
-In fondo, l'hai voluto tu...- disse ancora.
-D-dove siamo?- chiese Sakura con un moto di coraggio improvviso.
-Nella dimensione dove sono stata confinata finché non avrò il corpo della predestinata... Ma tu l'hai uccisa, condannando te stessa, in quanto sei la sua diretta discendente!-
La rosa rimase pietrificata dalle parole di Kaguya. Non poteva permettere che si prendesse indisturbata il suo corpo, doveva fare qualcosa. Mise una mano sul kunai che aveva di fianco, pronta ad attaccare. L'espressione di Kaguya si trasformò velocemente in un sorriso di scherno quando vide il gesto della ragazza.
-Pensi davvero di potermi attaccare con un insulso kunai? Sei davvero ingenua, ragazzina!-
Sakura partì all'attacco, come a voler dimostrare il contrario di quello che stava dicendo la pazza. Quando fu vicino a lei, il kunai e poi anche il corpo di Sakura passarono indisturbati, come se non vi fosse niente davanti. Kaguya era inconsistente come l'aria. La rosa perse l'equilibrio e cadde rovinosamente a terra. Se non poteva sconfiggerla materialmente, cosa doveva fare? Di sicuro non poteva competere con lei nelle arti magiche.
-Adesso che hai avuto la prova di ciò che ti ho detto, posso prendermi il tuo corpo!- gridò al vuoto.
Sakura pensò intensamente ai suoi genitori, al sacrificio inutile a cui li aveva costretti, e alla fine pietosa che stava per fare. Poi pensò a Sasuke e Naruto, a quanto avevano combattuto e sofferto, a quanto avevano rischiato. E lei invece neanche ci stava provando a combattere, si stava consegnando al nemico. Qualcosa si mosse in lei, come una forza antica che aveva dimenticato o rinchiuso in un angolo del suo spirito per paura che uscisse, e le diede una nuova carica. Voleva dimostrare al mondo che anche lei era degna di essere un sennin, voleva, per una volta, poter essere paragonata alla grandezza dei suoi compagni di team. Si alzò e guardò negli occhi la sua nemica, che non aveva mai abbandonato il sorriso, sicura della sua vittoria. Kaguya chiuse gli occhi e iniziò lentamente a sparire, mentre Sakura aveva iniziato a sentire un gran freddo; sapeva che era iniziato il rito della reincarnazione. Cercò dentro di sé la forza che l'aveva animata un attimo prima, ritrovandola nel pensiero delle persone a lei care che aveva perso, o che stava per perdere.

Nel frattempo, sul campo di battaglia, Sasuke e Naruto avevano finalmente ripreso conoscenza. C'era un silenzio quasi irreale tutto attorno, e il loro sguardo si puntò su Kaguya, anche se aveva qualcosa di diverso rispetto a prima. Si guardarono un attimo negli occhi e insieme lanciarono un attacco violentissimo, a cui non poteva di sicuro resistere. I due sennin, ansimanti per lo sforzo aggiunto alla fatica precedente, attesero di vedere l'effetto del loro attacco, e rimasero sbalorditi quando videro Kaguya nella stessa posizione, con una barriera sottile me resistente che la proteggeva.

-Sasuke, Naruto, non mi riconoscete? Sono io, Sakura!- tentava di urlare la rosa mentre combatteva contro Kaguya una lotta impari.
-Arrenditi! Non potrai resistermi a lungo!- le disse quella donna mostruosa.
Sakura non le rispose, cercando di concentrarsi il più possibile, e cercando di far capire ai suoi compagni che stavano attaccando lei. Ma probabilmente la sua voce era solo un'immaginazione, e Sasuke e Naruto non potevano sentirla.

-Naruto, sta per attaccarci!- disse Sasuke, notando la posizione del braccio di Kaguya... O di quell'essere che le assomigliava, ma che aveva anche le sembianze di... Non gli veniva in mente. I due si prepararono all'attacco, che arrivò inaspettato, con una fortissima esplosione. Attorno a Kaguya si formò un'enorme voragine, e i due ragazzi furono sbalzati lontano, perdendo nuovamente i sensi.

-Lo vedi? Neanche in due riescono a fermarmi, figurati se puoi farlo tu!- la prese in giro il mostro, mentre Sakura aveva visto l'effetto dell'attacco.
Chissà come stavano i suoi amici... Le lacrime iniziarono a rigarle il volto, ma anzi che indebolirla, quella reazione l'aveva ricaricata. Adesso era davvero tutto nelle sue mani. Sulla sua fronte comparve il Byakogou.

Il campo di battaglia era deserto. L'unica figura in piedi, guardava il vuoto. Nessuno poté vedere la trasformazione del terzo occhio sulla sua fronte nel Byakogou di Sakura. Lentamente i capelli si accorciarono, le corna sparirono. Sakura rientrò in possesso del suo corpo. La vista, prima annebbiata, le tornò completamente. Si osservò le mani, le braccia, le gambe, per assicurarsi che fosse tutto al proprio posto, e
che tutto appartenesse a lei. Fece vagare lo sguardo attorno a sé, ma c'era solo distruzione e morte. Allora ce l'aveva fatta davvero!
-Non cantare vittoria, ragazzina! Io tornerò... Ahahahahahaha!- disse dentro la sua testa quell'odiosa voce.
Forse aveva vinto... Ma era solo una vittoria temporanea.

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