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Autore: Seekerofdreams_    12/06/2014    13 recensioni
The maid (in italiano La domestica) è la storia di una ragazza universitaria che si riempie di marshmallow e caramelle piangendosi addosso davanti ad un pc guardando serie tv e ascoltando musica. Un giorno deciderà di cambiare tutto, ma sarà il giorno giusto per alzarsi dal letto e iniziare a vivere? La risposta la troverà in un paio di occhi azzurri. Tra figuracce, nuove amicizie, tradimenti e segreti vi narrerò la storia d'amore di Niall e Serena.
Genere: Commedia, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Niall Horan, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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.The Maid.

Capitolo 18

 

 



Mi sazio delle emozioni che sa darmi il pensiero di te.
Perché se esiste una gioia è quella di esserti accanto, anche solo con i pensieri.

Stephen Littleword, Piccole Cose

 


 

“Cosa?” urla Niall alzandosi dal divano con uno scatto degno di nota.

“Niall, calmati e stammi a sentire per favore” dico alzandomi e raggiungendolo accanto al muro dove ha poggiato la fronte.

“Come faccio ad essere calmo? Mi hai appena detto che la mia ragazza ha avuto una storia con uno dei miei migliori amici e che la cosa non è acqua passata” dice voltandosi a guardarmi.

Cerco di nascondere la reazione alle sue parole stringendo forte i denti.

A volte penso di avere dei rapporti con una persona bipolare, possibile che cambia atteggiamento e pensieri i meno di due secondi?

Ora Amy è la sua ragazza e io che diavolo sono?

Volevo essere sincera con lui e raccontargli qualcosa che non volevo tenere per me, ho sempre odiato i segreti e a mio parere una relazione sana e duratura si basa sul rispetto, la fiducia e la lealtà.

Invece mi ritrovo con un ragazzino in piena crisi perchè la sua stupida ragazza ufficiale se la fa con il suo amico.

Ben ti sta Horan, così magari capisci come ci si sente ad essere la seconda scelta di qualcuno.

Porto le mani a coprirmi il volto cercando di calmare il mio respiro, forse era meglio stare in silenzio, aspettare che la cosa venisse fuori, sento uno sbuffo dietro di me e poi due mani circondarmi la vita.

“Mi dispiace” sussurra.

“Forse è meglio se vado a casa, butterò fuori Jess e Louis” dico rimanendo immobile mentre lui poggia il mento sulla mia spalla.

“Sei già a casa” dice gentile.

Un colpo allo stomaco mi fa vacillare.

Sei già a casa. Le sue parole risuonano nella mia mente, si accavallano cercando di accantonare quel “la mia ragazza” di prima.

Mi rilasso piano tra le sue braccia e lui ne approfitta per tirarmi indietro e far aderire in nostri corpi.

“Sono un'idiota, lo so, puoi dirlo, non mi offendo!” dice facendomi sorridere.

“Sei un'idiota” dico per provocarlo.

“Bè si me lo merito” risponde mordendosi un labbro.

“Lo penso anche io” dico annuendo.

“Ok, ora basta però!” dice ridendo.

Forse per stare insieme a lui, anch'io devo essere un po' bipolare, altrimenti non si spiega perchè adesso mi ritrovo a baciare le sue labbra.

Lo stringo a me, quasi in modo ossessivo, perchè Dio solo sa quanto mi spaventa l'idea di perderlo ancora, di non averlo nelle mie giornate. So cosa significa essere nella stessa stanza insieme a lui e non poterci parlare, so anche cosa significa non conoscerlo realmente.

E io non voglio tornare in nessuna delle due situazioni precedenti, voglio iniziare una vita al suo fianco. Forse mi legge nel pensiero o forse l'intensità di quest'abbraccio riesce a trasmettergli qualcosa di grande, perchè mi stringe ancora di più prima di sussurrare un flebile “Andrà tutto bene” nel mio orecchio destro.

Annuisco e mi stacco da lui, mi accorgo di avere gli occhi lucidi, così passo una mano per cancellarne le tracce e sorridere.

“Mi è entrato qualcosa nell'occhio” dico e lui ride.

“Certo, ovviamente!” mi prende in giro per poi accarezzarmi dolcemente una guancia.

Restiamo a guardarci per qualche istante prima di darci da fare per prepararci, c'è un volo che ci aspetta.

Metto in ordine velocemente la cucina e il salotto mentre Niall è sotto la doccia, cerco di non fermarmi a pensare ma la mia coscienza mi intima di chiamare Luke e spiegargli la situazione.

Cosa posso dirgli? Ho promesso di mantenere il segreto e invece ho detto tutto a Niall nonostante fossi a conoscenza delle paure del ragazzo australiano.

“Sono una brutta persona” dico ad alta voce.

Mi muovo lentamente fino ad afferrare il mio telefono, scorro la rubrica fino alla L... rimango a fissare incerta lo schermo, chiudo gli occhi e prendo un bel respiro, poi schiaccio sulla cornetta verde.

Squilla.

Sento il cuore battere all'impazzata, non rispondere Luke, non rispond...

“Sere!”. Lo odio.

“Ehi!” dico titubante.

“Come stai? Sei a casa?” chiede allegro.

Mi mordo il labbro inferiore prima di spiegargli un po' la situazione, gli racconto del mal tempo in Italia e lui sembra sinceramente dispiaciuto.

“E ora? Accidenti, passerai il Natale da sola?” chiede.

“In realtà” sospiro passando una mano tra i capelli “sono da Niall!” butto fuori.

“Oh” dice soltanto e io mi sento una pessima amica.

“Lo sa” dico aspettando una sua sfuriata.

“Cos- oh Dio, no, dimmi che stai scherzando!” dice e posso sentire l'agitazione crescere nella sua voce.

“Mi dispiace Luke, veram...” provo a scusarmi ma mi zittisce.

“Cos'ha detto?” chiede.

“Ha avuto una non reazione? Era solo visibilmente nervoso” dico continuando a mordere il mio labbro inferiore fino a sentire il sapore pungente del sangue fresco.

Accidenti. Mi avvio in cucina mentre aspetto una risposta di Luke, lo sento respirare pesantemente.

“Dovevo farlo io” dice soltanto.

“Lo so, mi dispiace veramente ma... non potevo tenergli nascosta questa cosa!” dico sincera.

“Si, immagino, è che ora non so come comportarmi, però hai fatto bene, la sincerità è tutto e io lo so bene” dice con un tono di voce sconsolato.

“Veramente Luke, devi parlarne con lei, non so cosa succederà adesso sinceramente, ma puoi contare su di me! Sempre...” dico sincera prima di passare un tovagliolo lungo il taglio sul labbro.

“Vale la stessa cosa per te, ci sono e sono sincero quando ti dico che spero che tu possa vivere una bella storia con Niall, ve lo meritate!” risponde.

La porta del bagno si apre riversando nel corridoio Niall con un paio di boxer neri e i capelli scompigliati, lo vedo spostarsi verso la stanza in tutta tranquillità, non sembra essersi accorto che sono al telefono, così mi affretto a chiudere la chiamata, non so come potrebbe prenderla.

“Grazie Luke, veramente, ora scusami, ma devo proprio andare, poi ti scrivo ok? E scusa se ti ho chiamato a quest'ora!” dico rendendomi solo ora conto del fuso orario.

“Non preoccuparti, ci sentiamo presto!” dice prima di richiudere, rimango a fissare lo schermo sperando di non avergli rovinato queste giorni di festa.

Mi sposto verso la camera da letto e mentre Niall finisce di sistemarsi io prendo il cambio, non sembra turbato quando gli rivolgo un semplice sorriso e mi infilo in bagno per fare una doccia.

 

***

 

Non sono mai stata un'amante degli aerei, in realtà non li sopporto proprio.

Come non sopporto le navi, odio non essere sulla terra ferma, non avere la certezza di poter piantare i miei piedi a terra in caso di necessità.

Sono strana lo so, ma è più forte di me. Niall sembra accorgersi del mio disagio mentre stiamo decollando così appoggia tranquillamente una mano sulla mia gamba e mi incita a stare tranquilla.

Provo a rilassarmi ma si sa, il silenzio porta solo a fare pensieri e in questo momento la mia mente è come una centrifuga in movimento.

Sto per rivedere la sua famiglia e non so nemmeno come presentarmi, o come mi presenterà lui, in più Amy è in Irlanda... e se la incontreremo? E se le fan ci vedessero?

In che guai mi vado a cacciare? Dovevo passare il Natale da sola, senza impelagarmi in cose più grandi di me.

“Ti prego calmati, mi stai facendo venire il mal di testa, per favore!” mi sussurra all'orecchio.

Sbuffo sprofondando ancora di più nel sedile, senza dargli retta prendo le cuffie e mi metto ad ascoltare un po' di musica per rilassarmi.

Mi accorgo che effettivamente quando sono ansiosa ascolto proprio i One Direction, così ricerco “Change my mind” e mi lascio trasportare dalle loro voci, fino a chiudere gli occhi e addormentarmi.

 

Vengo svegliata da un leggero sfioramento tra i miei capelli, dico qualcosa di insensato mentre mi godo le sensazioni che quel tocco mi provoca. Una delle cuffie dev'essermi scivolata durante il viaggio perchè riesco a sentire il suono della risata di Niall perfettamente.

“Devi allacciare la cintura babe” dice dolcemente.

Mi stiracchio un po', siamo quasi arrivati quindi, faccio come mi ha detto e poi spengo l'mp3 riponendolo in borsa. Avrà qualcosa come cinque anni, ma ci sono affezionata e fino a quando durerà è perfetto.

“Ti sei riposata?” mi chiede dolcemente.

“Si, scusa se non sono stata di buona compagnia” dico storcendo un po' la bocca in una smorfia buffa.

“Non ti preoccupare, in realtà è stato veramente bello vederti dormire cullata dalle nostre canzoni” dice sorridendo.

Arrossisco e sorrido timidamente poggiando la testa sulla sua spalla mentre l'aereo è in fase di atterraggio.

 

 

 

Pov di Louis

 

L'odore intenso di caffè mi arriva prepotente alle narici, non ho intenzione di alzarmi, oggi voglio poltrire nel letto e non fare assolutamente niente.

La consapevolezza di avere 22 anni suonati mi fa venir voglia di dormire ma i miei sogni vengono interrotti prepotentemente da una furia di capelli mossi che mi travolge in un abbraccio.

“Sveglia dormiglione, è ora di alzarsi” dice lasciandomi un bacio sulla spalla nuda.

“Mmh” dico voltandomi verso di lei e nascondendo il volto tra i suoi seni, coperti solo da una maglietta nera, la mia.

“Non mi fai gli auguri?” dico fingendomi offeso.

“Mi sembra di averteli fatti questa notte, o sbaglio?” dice ridacchiando.

Adoro quando mi provoca, è una ragazza piuttosto spigliata, perfetta per come sono fatto io, non abbiamo peli sulla lingua e questa cosa mi sta bene.

“Bè si, direi di si!” dico rispondendo alla sua domanda.

Con la mente torno a mezzanotte, sorrido ripensando al suo volto felice mentre con un cupcake e una candelina improvvisa una torta e a me è piaciuto quel semplice gesto, il sorriso sul suo volto e la semplicità della situazione, l'ho ringraziata per poi farci l'amore fino a tarda notte.

“Sei stata dolcissima!” le dico baciandole le labbra rosse e piene, lei sorride e mi invita ad alzarmi per seguirla in cucina.

La tavola è imbandita per colazione, sorrido alla vista dei coco pops e mi siedo mentre spulcio i messaggi di auguri sul telefono, ho quasi paura di aprire twitter ma sono curioso di vedere in quanti mi hanno scritto.

Mentre scorro le mie menzioni vedo Jess sbuffare davanti al suo telefono, non do peso a quel gesto ma forse, dovrei.

 

 

 

Pov di Niall

 

Tornare a casa per me è sempre un'emozione fortissima, rivedere i posti in cui sono cresciuto, i miei amici ma soprattutto la mia famiglia mi rende felice, sembro quasi un bambino.

Casa di Greg è ormai diventata la dimora fissa del mio ritorno in Irlanda, è neutrale, non sto da mamma, non sto da papà, anche se so che entrambi vorrebbero avermi per qualche giorno con loro, ma non posso scegliere dove stare, è ingiusto, così puntualmente mi ritrovo da mio fratello, non torno spesso a casa e questo fa si che lui non si rompa di avermi tra i piedi, sarebbe un guaio altrimenti.

“Ciao tesoro, com'è andato il viaggio?” Denise mi abbraccia forte prima di sorridere a Serena e abbracciare anche lei.

“Tutto bene, grazie!” dico prima di lanciare un'occhiata alla ragazza al mio fianco, è in imbarazzo, si vede eppure a me fa una tenerezza assurda, ma come biasimarla, l'ultima volta l'ho presentata alla mia famiglia come la mia domestica e ora è qui con me, in effetti non so come domani, durante la cena di famiglia riuscirò a spiegare la sua presenza senza fare casini.

Devo sistemare questa situazione prima che diventi ingestibile.

Sapere di Amy e Luke mi ha sconvolto parecchio, se fossi stato solo in casa sicuramente avrei reagito in un altro modo, mi sono sentito ferito e preso in giro, ma mi rendo conto che è quello che ha provato Serena in questo ultimo periodo, è quello che io le ho fatto passare e mi sento talmente infantile e stupido da volermi prendere a schiaffi da solo.

Torno con la mente al presente e faccio in tempo a sentire “E' un piacere rivederti” detto da Greg.

“Anche per me, scusate l'intrusione!” ribatte lei, sorridendo dolcemente.

“Nessun problema, sei la benvenuta!” risponde prontamente Denise e io rivolgo a lei e mio fratello uno sguardo carico d'apprezzamento.

Il piccolo Theo dorme, così facendo meno rumore possibile portiamo le valige nelle nostre stanze, separate. Sbuffo quando oltrepasso la stanza degli ospiti di Serena e mi metto a calcolare quante probabilità ho di intrufolarmi nella sua stanza senza farmi notare.

“Fratellino dormirai nella stanza accanto alla nostra” dice Greg abbracciandomi.

Ecco, direi che le probabilità sono meno di zero.

Sorrido falsamente aprendo l'ultima camera nel corridoio, Denise è rimasta indietro per aiutare Serena a mettere le lenzuola al letto, scusandosi mille volte per non aver fatto in tempo, ripetendo almeno dieci volte “Se Niall ci avesse avvertiti prima...” e bla bla bla.

Butto la valigia accanto all'armadio e mi tuffo sul letto, Greg ride e chiude la porta alle sue spalle.

Questo non è mai un buon segno, così mi preparo psicologicamente al terzo grado.

“Allora... mi vuoi spiegare?” dice infatti sedendosi sul letto e allungandosi accanto a me.

Fissiamo entrambi il soffitto, come quando eravamo piccoli e papà ci metteva in punizione, sbuffo e so che non mi farà uscire da questa stanza se non dopo aver ricevuto risposte soddisfacenti, peccato che non ce le ho nemmeno io queste risposte, così dico la prima cosa che mi viene in mente.

“Ho fatto un casino” ammetto e Greg ride.

“Immaginavo, ti va di parlarne?” mi chiede calmo.

“Non lo so, perchè se lo dico ad alta voce mi rendo conto di essere ancora più idiota di quando io non lo sia già” dico passandomi una mano sul volto e tirando fuori un urlo isterico.

“Stai calmo Niall, sei un uomo adulto, sono sicuro che troverai una soluzione” dice rassicurandomi.

“Lo sai che le relazioni amorose non fanno per me, mi piace Serena, molto, tu non hai idea di cosa sento nel petto quando è al mio fianco, quando non c'è ho un pensiero fisso e costante ad immaginarla, tu mi dirai... bè allora cosa c'è che non va? Ti sei innamorato di lei. Si, avresti ragione ma ho deciso di fidanzarmi con Amy, ma dico... che razza di problemi ho?” parlo da solo gesticolando e Greg al mio fianco sorride.

“Sei spaventato Niall, l'amore per noi ragazzi è diverso, non riusciamo ad esprimerci come fanno le donne, non vogliamo ammettere di aver abbassato le difese, siamo fatti così, vogliamo essere forti, imbattibili e l'amore invece ci rende fragili, ma fidati se ti dico che è anche la cosa che ci rende invincibili” dice serio.

“Com'è possibile, o ci rende deboli o invincibili!” dico girandomi un po' verso di lui.

“E' proprio questo il bello Niall, abbassiamo le difese pensando di indebolirci quando ci emozioniamo per un messaggio o quando non vediamo l'ora di rivedere l'oggetto dei nostri desideri, ma non è così, questo ci rende uomini, ci rende persone non macchine senza sentimenti” dice deciso e le sue parole mi colpiscono come un uragano contro una casa, mi devastano dall'interno perchè infondo io vivo di emozioni, la musica è emozione e sono stato talmente cieco da non lasciarmi andare alle sensazioni estasianti dell'amore.

“Forse hai ragione, forse è ora che l'amore travolga anche me, magari riuscirò a scrivere una canzone d'amore per il prossimo album” dico sorridendo.

“Si, forse si, con Amy?” chiede e io faccio una smorfia.

“Ho scoperto che ha avuto una relazione con Luke” dico mordendomi il labbro.

“Hemmings? Questa è una svolta inaspettata” dice lui serio.

“Greg, non siamo in una di quelle serie tv che segui” dico ridendo.

“Sei un'idiota e poi è Denise che le guarda, io lo faccio solo per passare del tempo con lei” dice sbuffando.

“Certo, ti credo fratellone!” dico prendendolo in giro.

“Smettila di fare lo spiritoso e dimmi come ti fa sentire questa cosa di Amy e Luke! E alcune serie tv sono veramente belle” dice.

Lui ride con me prima di lasciarmi parlare e in realtà nemmeno adesso so precisamente cosa dire.

“Mi da fastidio” dico dando vita ai miei pensieri ancora una volta.

“Cosa esattamente? Che sono stati insieme o che non ti hanno detto nulla?” chiede tranquillo.

Scoppio a ridere prima di guardarlo “Sembri uno psicologo” dico pizzicandogli un braccio.

“Ehi, mi hai fatto male” si lamenta.

“Comunque non lo so, forse un po' entrambi” ammetto.

“Ok allora ti faccio un'altra domanda, ti ha dato fastidio la foto di Serena e Luke?”

“Dio, l'avrei ucciso” dico muovendomi nervoso.

Ed è la pura e semplice verità, quella foto era stata una pugnalata al cuore.

“Bè io ho trovato la soluzione, rifletti su quello che mi hai detto, la troverai anche tu!” dice alzandosi e lasciandomi imbambolato.

“Cos- Greeeeg!” dico saltando dal letto e bloccandolo per un braccio.

Sbuffa poi richiude meglio la porta e si volta “Quando hai parlato di Amy e Luke non hai accennato ad avere istinti omicidi verso quel povero ragazzo, mentre per una semplice foto con Serena l'avresti ucciso, più chiaro di così cosa dobbiamo fare, mandarti una raccomandata Nì?” dice dandomi una pacca sulla spalla e uscendo dalla mia stanza.

Poggio la fronte sulla parete bianca, lasciando che il freddo di quel muro mi faccia rabbrividire, sento gli occhi inumidirsi e le guance bagnarsi, rimango in questa posizione per non so quanti minuti, in religioso silenzio lascio che la mia fragilità venga fuori, mi lascio stravolgere dalle emozioni che ho represso fin'ora, concedendomi di pensare al sorriso di Serena e al batticuore che mi provoca, lascio che l'amore mi riduca in cenere e come una fenice, rinasco.

 

 

 

______________________________________________________________

Lo so, state progettando di uccidermi.

Anyway.... 
Finalmente sono riuscita ad aggiornare, purtroppo il mio pc mi ha abbandonato e con lui tutte le cose che avevo scritto, ho provato a riscrivere il capitolo cercando di non dimenticare nulla, spero sia di vostro gradimento, vi chiedo scusa veramente per l'attesa, ma tra il caldo, alcuni esami e il mio piccolo pc non ce l'ho fatta.

Nonostante questo, vi ringrazio tantissimo per essere sempre qui e un ringraziamento speciale a tutte le ragazze che in questi giorni mi hanno scritto, in attesa di un mio aggiornamento.

Grazie di cuore, è importante per me ricevere qualche vostro tweet/messaggio privato/ post su facebook! :)

Per chi non l'avesse letta qui trovate l'OS che ho scritto su Liam, è corta ma intensa e spero che passiate a leggerla e recensirla, ci tengo molto. 

Letter

Ora vi lascio, se volete questi sono i miei contatti: 

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Potete scrivermi o farmi domande quando volete, sono disponibilissima a parlare di tutto, anche se c'è qualche problema, scrivetemi!

Un abbraccio,

Serena.

   
 
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