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Autore: fantasy01    13/06/2014    1 recensioni
Una nuova avventura rinascerà grazie ai figli dei Draconiani. I ragazzi avranno a che fare con l'amore, l'amicizia, la scuola come tutti i mortali ma dovranno anche fare i conti con un nuovo nemico e nuovi problemi...l'era dei draghi sembrava finita ma in realtà è appena iniziata....
Genere: Avventura, Fantasy, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nuovo personaggio, Sorpresa, Un po' tutti
Note: What if? | Avvertimenti: Spoiler!
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Matilde
Il freddo autunnale mi congelava le ossa ed ancora di più quel vento gelido mi ghiacciava il viso. Pensai che quella corsa non sarebbe più finita, avevo le gambe indolenzite, la testa che mi scoppiava senza contare il cuore che da QUEL momento aveva cominciato ad accelerare i battiti a dismisura. Svoltammo l'angolo e ci ritrovammo davanti ad una villetta bifamiliare, non esageratamente grossa ma niente male. In quel quartiere c'erano poche case, tutte che si somgliavano. Tutt'intorno era silenzio si udiva solo lo stridio dei grilli; ormai avevamo rallentato il passo ma il cuore non rallentava la sua corsa. 
Ci infilammo in una delle due porte ed Alberto accese la luce, l'interno era spazioso e arredato con semplicità; dalla porta principale si entrava nel salotto che presentava un divano e la tv, a destra c'erano due porte: una del bagno e
l'altra della cucina, dalla sala saliva una scalinata in legno che saliva al piano di sopra. 
Ci sedemmo e rimanemmo a fissarci traumatizzati per una decina di minuti, nella mia mente in quel momento c'era un garbuglio inestricabile, mi sembrava di vivere in un incubo: avevo appena compiuto il mio primo furto...e diciamo che rubare in una specie di museo antichissimo non è una cosa da poco.
Il problema maggiore, però, era l'aver tradito loro: la mia famiglia. Tutti mi avevano sempre voluto bene e trattata da regina, anche se ero di troppo, perché era la verità io ero di troppo.
Però quando stavo con Alberto lui voleva solo me, per questo appena l'ho conosciuto ho capito che era la persona giusta per me, ormai erano quasi due anni che stavamo insieme ma l'ho fatto conoscere. Solo in quei giorni lo rivelai altri per via dei loro giudizi negativi.
Tornai alla realtà e presi fuori dalla borsa un'involucro di stoffa e lo appoggiai sul tavolo, con le mani che mi tremavano lo aprii e dall'interno fuoriuscì immediatamente una luce innaturale. Era una pietra somigliante ad un diamante in tutto e per tutto che cambiava colore passando dal verde, al giallo, al rosa, all'azzurro, al viola e di nuovo al verde. 
Mi stupii di quanta energia mi trasmettesse solo a stare a guardarla. 
Non mi ero accorta però che Alberto si era allontanato ed era diventato pallido, ricoprii la pietra e tornai a fissare il vuoto. Avevo completamente dimenticato quello che mi aveva raccontato Albi un paio di giorni prima: dopo che io gli raccontai dei draconiani lui mi raccontò di suo padre Ofnir da lì capii che quando era a contatto con qualche "strumento per draghi" soffriva come era appena successo.
Decidemmo che ne avremmo discusso il giorno seguente, io non potendo più tornare a casa mi fermai a dormire da lui,  non era la prima volta che dormivamo insieme ma l'ansia, la paura e tutte le altre emozioni do quel momento rendevano tutto nuovo.
Comunque ormai era deciso: da quel giorno la casa di lui sarebbe diventata anche casa sua.
Mandai un messaggio ai miei che quella sera sarei stata fuori a dormire tanto da non farli preoccupare poi per i
giorni successivi ci avrei pensato l'indomani. 

Meddy
A scuola a me non importava essere popolare ma, a quanto pareva, i ragazzi mi sbavavano dietro e le ragazze mi odiavano a morte o volevano compiarmi lo stesso senza che io facessi niente. Ad aiutarmi era anche il fatto che stavo con il ragazzo più bello della scuola e che eravamo sempre insieme. Quella mattina però non trovai nessuno ad accoglierlmi come fossi un essere divino ma, si diceva, che fosse arrivata una ragazza nuova e che tutti erano andati a vedere chi era. Le prime ore passarono senza che ne io ne Pie la vedessimo, non che fossimo ansiosi di vederla ma solo un po' curiosi.
Quando la campanella della ricreazione suonò ci recammo in cortile con tutti gli altri ragazzi e così la vedemmo. Era bellissima: capelli lunghi e biondi e occhi azzurri con la pelle diafana in modo quasi...innaturale, indossava una t-shirt nera aderente con un paio di pantaloncini di jeans scuri e borchiati con degli strappi e ai piedi portava degli anfibi neri. Tutto il contrario di me che portavo una camicetta bianca senza maniche, trasparente, jeans corti di un azzurrino tendente al bianco con un paio di all-star, alte e bianche. Sembravamo io l'angelo e lei il demone. 
Ci avvicinammo e con mia grande sorpresa mi rivolse la parola -tu dovresti essere la mia grande rivale di popolarità!-mi tese una mano in segno di saluto, io gliela strinsi e mi presentai -Madeline, per gli amici Meddy-e lei ricambiò -piacere di conoscerti Meddy, io sono Lilith.- questa rivelazione mi fece congelare il sangue nelle vene, quel nome lo avevo già sentito...ecco! Lilith, ricordata come prima moglie di Adamo, precedente ad Eva. Lui la lasciò poiché non gli ubbidiva così si dice che fosse diventata un demone. A me Lilith aveva sempre fatto uno strano
effetto...del tipo una persona bellissima e femminile e la ragazza che mi trovavo ora davanti ne aveva le doti.
Pietro notò la mia insicurezza e mi portò via -Ma che ti è successo!? Per caso hai visto un fantasma?!-
Io mi riscossi e gli risposi -no peggio: un demone- lui inarcò un sopracciglio tentando di capire poi capì e così disse -dai su è solo una coincidenza, solo perché una ragazza ha un nome strano non si può credere che sia un demone-
-sarà! Ma io in quella ragazza ho sentito qualcosa che non va- gli risposi quasi in un sussurro.
La ricreazione terminò e per il resto della giornata non vidi neanche l'ombra di Lilith, tranne che all'uscita.
Mentre aspettavo Pietro lei mi si avvicinò -sai...è proprio vero quello che si dice. Il tuo ragazzo è veramente carino! Scusami in anticipo se te lo prenderò- mi disse sottovoce senza che nessuno la sentisse tranne io. La mia sicurezza di averlo tutto per me vacillò per un momento, poi ripensai a tutto quello che avevano passato insieme e tutta la sicurezza tornò. 
In quel momento arrivò Pie che accese la sua bellissima moto nera e mi fece salire.
-sai che è molto simpatica la tipa nuova, l'ho conosciuta nell'ora di ginnastica.-mi disse mentre l'asfalto sfrecciava sotto le ruote della moto.
-ah davvero, anche secondo me non è male- dissi poco convinta ripensando all'accaduto.
Arrivammo alla casa sul lago di Albano e notammo che Matilde non era ancora tornata.
Mi sembrava strano che una ragazza così buona potesse fare qualcosa del genere ma, ero sicura che fossero stati loro anche se non avevo ancora detto a nessuno i miei sospetti.
I miei pensieri vagavano tra Lilith e Matilde. Matilde e Lilith.




Grazie a tutti voi che almeno leggete questa storia. Scusate se l'ho postato solo adesso è che ero al mare e non riuscivo a postarlo. Un grosso bacio a tutti voi. Alla prossima e spero che il capitolo vi piaccia, credo proprio che per il prossimo non dovrete aspettare così tanto.
  
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