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Autore: Nihal07    14/06/2014    1 recensioni
Dopo continui attacchi a villaggi vicini, il Team Kakashi è costretto ad indagare e soccorrere gli eventuali superstiti. Qui Kakashi incontra una ragazza. Una strana ragazza, tremendamente somigliante a Rin. Che sia lei?
Forse si. Lei conosce la sua storia, le sue emozioni, ma sembra essere tornata per vendicarsi di lui.
In questo momento difficile, il jonin sarà però affiancato dai suoi allievi, in particolare da Sakura...
Genere: Azione, Mistero, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Kakashi Hatake, Sakura Haruno
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessun contesto
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SCUSATEMI!!! Mi dispiace tanto per il ritardo ma sono stata piena di cose da fare! E l'ispirazione non mi ha aiutata di certo. Spero vi piaccia ;-)
Premetto già, però, che il prossimo capitolo arriverà abbastanza tardi. Scusatemi!!



 
Capitolo IX

 
Rin ogni tanto spostava lo sguardo dal fuoco acceso davanti a lei, a una Sakura che dormiva profondamente.
Sentì del passi e si girò. “Kakashi.”
L’uomo stava trasportando un bel po’ di legna con la quale alimentare il fuoco.
“Sta dormendo?”
Rin annuì e sorrise. “Non deve essere stata una missione facile.”
Kakashi sospirò e si sedette vicino a lei.
“Rin… Mi dispiace…”
La donna gli sorrise di nuovo dolcemente. “Ormai sono qui. Non importa quello che è successo poco fa.”
Il jonin negò con la testa. “Voglio chiederti perdono. Non sono riuscito a proteggerti. Se solo avessi saputo dov’eri, ti giuro che ti avrei cercata incessantemente. Ti ho dato per scontata quando eravamo adolescenti, sono stato uno stupido. Non ho capito quanto tenessi a me, in più questo è successo solo quando ti ho persa. O almeno quando ho creduto, te ne fossi andata per sempre. Io…”
Rin gli afferrò una mano. “Voglio che ti dimentichi di tutto questo. Ora sono qui e le cose andranno per il verso giusto. Lascia perdere il passato, tutto questo dolore, tutta questa voglia di dirmi che ti dispiace. Lo so che ti senti in colpa, ma io non voglio questo. Non ho mai provato odio per te, e mai succederà. Dimentica, ti prego. Se vuoi fare qualcosa per me, liberati di tutti questi ricordi spiacevoli.”
Lo abbracciò, stringendolo forte a sé e Kakashi si sentì finalmente libero.
Libero da tutti quei sensi di colpa, certo che lei lo aveva ascoltato.
Pronto a ricominciare. Pronto a rinascere di nuovo per la seconda volta.
 
 
Il viaggio di ritorno fu molto più veloce di quello di andata.
Rin fu accolta benevolmente da Tsunade, estremamente contrariata dall’altra parte, per il comportamento di Sakura. Il tutto era finito bene però, quindi le evitò una ramanzina con i fiocchi.
In compenso, fu gentilmente costretta ad ospitare temporaneamente Rin in casa sua.
Stare da Kakashi sarebbe stato troppo rischioso per la donna. Se mai un nemico li avesse attaccati, infatti, avrebbe iniziato a cercarla da lì.
E fu per questo che Sakura dovette abituarsi alla presenza di una nuova coinquilina e ad un Kakashi che faceva continuamente avanti e indietro.
La situazione non le era di certo indifferente.
Rin era sempre gentile, e non lo faceva nemmeno con cattiveria.
Voleva rendersi utile. Così le aveva detto la sera in cui aveva invitato Kakashi a casa sua per una cena a tre.
“Sakura, lascia che cucini io.”
La rosa non aveva potuto rifiutare. Era una frana ai fornelli.
Aveva deciso così di uscire a prendere qualcosa da bere.
Tornata dalla missione aveva avuto pochissimo tempo per fare la spesa.
Era uscita in fretta e con la stessa velocità si era diretta al supermercato.
Finite le compere decise di tornare a casa e durante il tragitto incontrò Kakashi.
“Sakura.”
“Kakashi? Che ci fai…” Poi le venne in mente che lui faceva la sua stessa strada. “Scusa. Come stai?”
“Davvero bene.” Le sorrise e Sakura ne fu felice, anche se l’idea che il jonin fosse così contento grazie al ritorno di Rin, la turbava un po’.
“Stai andando verso casa mia?”
Kakashi rise. “Diciamo di si. Sembra strano sentirlo dire da te. Spero che la cosa non ti disturbi.”
“No, certo che no. Allora, andiamo?”
L’uomo annuì. “Vuoi che ti porti io la borsa della spesa?”
Sakura arrossì. “Non ce n’è alcun bisogno.”
“Insisto.” Kakashi la prese e la rosa dovette cederla.
E adesso? Di cosa avrebbero parlato? Della missione? Del suo passato? Meglio di no.
La ragazza ci pensò un attimo.
“Sakura, ti prometto che questa situazione provvisoria cambierà in poco tempo.”
Come mai tutta questa fretta?
“Non è un problema. Convivere con Rin è stato strano e forse lo è ancora un po’, ma non è per niente un disturbo. E poi io ho dei turni da rispettare. La vedo molto di rado.”
Il jonin sorrise. “In qualsiasi caso, ti ringrazio per quello che stai facendo.”
“Lo rifarei altre mille volte se necessario.” Per te.
Dopo poco, arrivarono a casa.
“Rin, siamo arrivati.”
La donna si affacciò dalla cucina con ancora un grembiule addosso. “Finalmente. La cena è pronta.”
Si sedettero a tavola e per i primi 10 minuti, tutto andò bene, fino a quando Kakashi e Rin non si misero a parlare dei vecchi tempi.
“Io ODIAVO andare in missione da sola con Kakashi.” La donna rise. “Era sempre in ritardo.”
L’uomo negò. “Non è vero. Arrivavo in ritardo di un paio di minuti. Se per te questo è non essere puntuali, dovresti vedere adesso.”
Questo voleva dire che era perfettamente a conoscenza di essere un ritardatario cronico.
“Ricordo la nostra prima missione. Il caldo era pazzesco.”
“Io arrivavo sempre in ritardo, ma tu eri una lamentela continua.”
“Sai quanto io non sopporti restare a lungo sotto il Sole! E poi, ti ricordi quando ci siamo persi?”
Kakashi sbuffò. “Tu ti sei persa. Eri tu ad avere la cartina in mano.”
“Potevi perlomeno darmi una mano, invece che stare lì ad elencarmi quante nuove tecniche avevi imparato. Spero che ora tu sia diventato un po’ meno sbruffone.”
L’uomo stava per replicare, quando Sakura si alzò da tavola esordendo con la sua proposta di lavare i piatti.
“Sakura, non penso serva farlo adesso…”
“No Rin, davvero. Prima lo faccio, prima mi tolgo questo pensiero.”
La donna la guardò allontanarsi. “Forse ho parlato troppo.”
Kakashi le sorrise. “Stai tranquilla. Mi scuserò io con lei più tardi.”
Rin negò con la testa. “No, non è giusto. Non siamo solo noi due. Mi scuserò io con Sakura, non devi farlo tu per me.”
L’uomo sospirò. “Come vuoi.”
Poi si alzò, si diresse verso il divano e dopo essersi seduto, fece segno a Rin di fare lo stesso di fianco a lui.
“Non vedo l’ora di trovare altri difetti in te Kakashi. Chissà quanti ne hai accumulati con lo scorrere degli anni.” Rin rise e si sedette.
“Guarda che qui, ad essere invecchiato, non sono solo io.” Kakashi la fissò attento. “In effetti, pochi secondi fa stavo iniziando a notare qualcuna delle tue rughe fare capolino sulla tua fronte.”
La donna lo guardò allibita. “Tu non sai cosa stai dicendo.”
L’uomo fece spallucce e iniziò a guardarsi intorno.
Ad un tratto Sakura passò silenziosa e il jonin la fermò. “Sakura, dove stai andando?”
La rosa si bloccò immediatamente. “A portare fuori la spazzatura.”
L’uomo annuì e la ragazza sparì immediatamente.
“Lei sarebbe? La tua allieva?”
“Esatto…”
“Ti vedo molto protettivo, il che è una cosa positiva per Hatake Kakashi, no??”
Kakashi sorrise. “Può darsi. Non sarai gelosa?”
Rin arrossì leggermente. “Scherzi? So badare a me stessa. Non ho bisogno che uno sbruffone del genere sia protettivo con me.”
“Lo so…” L’uomo si avvicinò leggermente senza sapere di preciso il motivo. “Però non penso avresti problemi se lo diventassi anche con te, o sbaglio?”
“Perché me lo chiedi?”
“Non rispondere con una domanda Rin.”
“Pensavo che questa fosse anche la tua tattica. Come puoi odiare il tuo stesso modo di porti agli altri?”
La guardò un paio di secondi senza dire nulla, poi sorrise. “Mi sei mancata.”
La donna rimase perplessa per un attimo, poi si rilassò in una smorfia serena. “Anche…”
Si fermò quando lo vide avvicinarsi. Lo sentì appoggiare una mano sul suo collo e le sue labbra sulle proprie.
Chiuse gli occhi istintivamente. No, non le sembrava vero.
Ad un tratto però Kakashi decise di staccarsi.
“Scusami…”
Rin ci mise un attimo per rispondere. “Ehm… Figurati, io…”
L’uomo si passò una mano dietro la testa, imbarazzato. “Penso sia meglio che vada.”
Si alzò di scatto e si diresse verso la porta e per poco non finì per andare addosso a qualcuno.
 
 
Sakura lanciò brutalmente il sacco dell’immondizia nel cassonetto davanti la porta di casa sua.
Ma che diavolo le prendeva? Aveva appena fatto una figuraccia!
Alzarsi così, di colpo. Chissà cosa avevano pensato di lei.
Kakashi era un’idiota. Cosa poteva aver capito?
Rin invece era una donna. Questo giocava a suo vantaggio.
Aspetta. Ma se nemmeno lei riusciva a capire cosa le stava succedendo?
Vita crudele…
Fece le scale con molta calma. Questo, perché? Forse per temporeggiare?
Perché doveva temporeggiare? Forse perché era stanca di vedere quei due insieme?
E perché era stanca??
Oddio, basta pensare, Sakura!
Che poi, lei si conosceva bene. Finiva per diventare cattiva, e non era mai una cosa positiva.
Finiva per prendersela con chi non meritava tutta la sua ira funesta.
E in questo caso, con Rin?
Sospirò e aprì lentamente la porta.
La richiuse dietro di lei e si fermò quando sentì Rin e Kakashi parlare.
No Sakura, origliare è sbagliatissimo.
“Non rispondere con una domanda Rin.”
“Pensavo che questa fosse anche la tua tattica. Come puoi odiare il tuo stesso modo di porti agli altri?”
 Al diavolo, non era colpa sua.
“Mi sei mancata.”
 “Anche…”
Quando sentì piombare stranamente il silenzio, la rosa si sporse, e vide quello che non avrebbe mai voluto vedere.
Si ritirò subito indietro e si avvicinò alla porta.
No, no… Non ora…
Decise che la soluzione più rapida da prendere era quella di camminare dritta e spedita verso camera sua.
“Penso sia meglio che vada.”
Si risvegliò quando sentì dei passi e istintivamente ne fece qualcuno in avanti, fino a ritrovarsi Kakashi davanti.
“K-Kakashi…”
“Ciao Sakura… Senti, io devo proprio scappare… Volevo…”
La rosa portò le mani avanti. “S-Si… Non preoccuparti. Io devo andare. Ci vediamo uno dei prossimi giorni.”
E prima che l’uomo potesse dire qualcosa, l’Haruno lo sorpassò e scomparve, lasciandolo da solo con la via d’uscita da imboccare.



 
  
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