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Autore: Artemis97    15/06/2014    4 recensioni
“Sei come tuo padre, dicevano.
Hai gli occhi di tua madre, dicevano.
Harry rise malinconicamente mentre tratteneva le lacrime.
La verità era sempre lì, in bella vista e lui l’aveva ignorata per così tanto tempo … “
La vita di Harry Potter era basata sulla menzogna, Albus Silente lo aveva controllato come se fosse un pezzo dei suoi scacchi. Cosa succederebbe se il moretto lo scoprisse?
Accenni DracoxHarry, unidirezionale amore.
Possibile amore per Harry nel passato.
Genere: Avventura, Malinconico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Yaoi, Slash | Personaggi: Bartemius Crouch junior, Harry Potter, I Malandrini, Lily Evans, Tom Riddle/Voldermort | Coppie: James/Lily
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Malandrini/I guerra magica, Dopo la II guerra magica/Pace
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Coppie: DracoXHarry, LilyxJames, RemusxSeverus
Giallo
Malinconico, Avventura, Amore
Yaoi, Slash, Femeslash, Het

Trama:  “Sei come tuo padre, dicevano.
Hai gli occhi di tua madre, dicevano.
Harry rise malinconicamente mentre tratteneva le lacrime.
La verità era sempre lì, in bella vista e lui l’aveva ignorata per così tanto tempo … “
La vita di Harry Potter era basata sulla menzogna, Albus Silente lo aveva controllato come se fosse un pezzo dei suoi scacchi. Cosa succederebbe se il moretto lo scoprisse?
 
Accenni DracoxHarry, unidirezionale amore.
Possibile amore per Harry nel passato.


 
 
PARTE 1_L’INIZIO
Prologo
 


Sei come tuo padre, dicevano.
Hai gli occhi di tua madre, dicevano.
Harry rise malinconicamente mentre tratteneva le lacrime.
La verità era sempre lì, in bella vista e lui l’aveva ignorata per così tanto tempo …
“Sei come tuo padre” già, vero, lui assomigliava moltissimo a suo padre, ma non a James Potter. Potter senior non era suo padre.
E i suoi occhi? Hà! Ecco un'altra grande bugia: “hai gli occhi di tua madre.”
Certo come se  Lily Evans fosse stata sua madre.
 
Hanno tessuto intorno a lui una ragnatela di menzogne, tutto per  fargli commettere un omicidio pensando anche di essere nel giusto!
E all’inizio era così, pensava di aver agito nel modo migliore, pensava di aver fatto la cosa giusta liberando il mondo da Voldemort … poi comprese di aver commesso il più grande errore della sua vita.
 
Come?
 
Semplicemente quella sciocca della sua, ormai, ex-fidanzata Ginny gli disse qualcosa di strano, qualcosa che lo fece insospettire e lo spinse ad indagare. E il nome di Silente iniziò a saltar fuori troppe volte e mai per i motivi giusti.
 
“Per il bene superiore” affermava il vecchio, chissà perché ci andava sempre di mezzo lui per il suddetto ‘bene superiore’.
 
Harry non era gay, non contava di diventarlo e non poteva più tollerare di farselo mettere sempre a quel posto quando le situazioni andavano di merda.  
 
Era stato ingannato, commesso patricidio e ora si sentiva peggio di un aspirante suicida. Ora tutto quello che chiedeva era un po' di pace, non era molto no? Eppure sembrava che tale parola fosse sconosciuta alla popolazione magica che continuava costantemente ad assillarlo.
Per Merlino, non sapeva davvero cosa lo stava trattenendo dal maledirli tutti indistintamente, a partire da quella nata babbana della Granger che lo perseguitava dalle 7 di mattina quando metteva piede in Sala Grande.  In tali momenti rimpiangeva di averla salvata da Bellatrix durante la guerra.
Gli dispiaceva formulare tali pensieri anche perché le voleva bene e sapeva che il suo affetto era contraccambiato, ma davvero, DAVVERO, quando iniziava le sue filippiche voleva solo zittirla con un Silencio.
E Ron? Beh, il rosso non lo vedeva molto. Anzi quasi mai da quando, sorprendentemente, aveva iniziato a prendere sul serio lo studio dalla morte … dalla scomparsa di Fred.
A Harry si mozzava sempre il respiro quando pensava a quest’ultimo, aveva sempre adorato i due fratelli forse un po' troppo, forse in un modo che avrebbe potuto travalicare la mera amicizia … ma Fred morì e lui e George si allontanarono invece che avvicinarsi. Non potevano neanche guardarsi in faccia senza riprovare il vivido dolore di avere il corpo del rosso inerme davanti a loro.
 
Harry aveva adorato Ginny, la sua innocenza, ma erano i gemelli quelli che esercitavano una presa maggiore sul suo cuore. Harry non era gay, erano solo loro ad attirarlo. E i gemelli non erano stati spinti, come Ron e Ginny, ad essergli accanto da Silente.
 
Sorrise amaramente, ripensare alla vecchia folaga lo riempiva di risentimento e amara delusione.
 
Chiuse gli occhi per un breve periodo e quando li riaprì il verde smeraldo brillò come se fosse la luce dell’anatema mortale, sorrise sbiecamente osservandosi allo specchio. Quelli non erano gli occhi di Lily Evans.
 
Il verde della donna, lo aveva visto nei ricordi di Lupin e nelle foto regalategli da Hagrid, era più un verde prato con pagliuzze castane. Il proprio invece era un verde acceso, luminoso e a tratti inquietante.  Il suo era come quello di suo padre e ne era orgoglioso.
Anche i suoi capelli neri li aveva presi da lui e alcuni lineamenti del viso come il taglio degli occhi e il naso erano certamente suoi, quelli che non capiva erano i ricci (da chi poteva averli mai presi?) le labbra, le guance e persino il mento. Di chi erano quei lineamenti? Forse della sua vera madre?
Voleva sapere di più su di lei, ma non aveva mai trovato nessun indizio su chi fosse.
Inizialmente aveva pensato a Bellatrix Black data la sua vicinanza con il Signore Oscuro, ma poi si era reso conto che era impossibile per lui immaginare la donna con suo padre, anche la sola idea di quei due in intimità lo facevano rabbrividire dal ribrezzo. Si era dovuto trattenere dal rimettere la colazione.
 
E allora chi era sua madre?
Sospirò, probabilmente non lo avrebbe mai saputo.
 
Si voltò verso il letto vedendo il tomo oscuro in serpentese aperto, si riavvicinò per prenderlo e si sedette a gambe incrociate sul morbido piumone. Il libro era appartenuto a Salazar Serpeverde in persona e lo aveva trovato a Serpeverde Manor, il luogo dove si sentiva veramente a casa e che era conosciuto da pochissime persone ovvero solo da lui e i suoi elfi domestici.
Riprese la lettura affamato dal sapere del suo antenato, infondo la conoscenza era potere e “non esiste bene e il male, ma solo il potere e quelli troppo deboli per averlo”.
 
“Sei uguale a tuo padre” sorrise nel ricordare la frase di Sirius. Sì, lui era decisamente uguale a Tom Riddle sotto molti aspetti.
I suoi occhi si screziarono di rosso, stava per iniziare una nuova era e lui era ben deciso a rivoluzionare le cose.
 
  
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