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Autore: Kitiara_92    15/06/2014    6 recensioni
"Da sempre era stata una ragazza per natura allergica alle storie d'amore e anche l'amicizia o perfino i più semplici rapporti sociali non le erano mai interessati. Quindi non capiva proprio perché, lei, improvvisamente, senza averlo voluto si ritrovò a fare il cupido personale a tutti coloro che, incasinati nelle loro assurde storie d'amore senza capo né coda glielo avevano chiesto!"
Ciao, questa è la mia prima fic, parla del primo anno di college di un gruppo di ragazzi, Temari è la protagonista, una ragazza fredda (all'apparenza) che senza essersela cercata si ritrova in mezzo alle trame d'amore dei suoi amici e ad altri guai assurdi. Spero vi possa piacere, in ogni caso...
buona lettura :)
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Hinata Hyuuga, Ino Yamanaka, Sakura Haruno, Temari, Tenten | Coppie: Hinata/Naruto, Neji/TenTen, Sasuke/Sakura, Shikamaru/Temari
Note: AU, Lime | Avvertimenti: Triangolo, Violenza | Contesto: Nessun contesto
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Amore, gelosia e scatole misteriose

 

 

C'era chi diceva che le ragazze amavano fare le crocerossine, più stronzo era un uomo e più loro ci stavano dietro pensando di poterlo cambiare; l'amore, dicevano, era la forza più grande al mondo, in grado di trasformare anche il più crudele e raccapricciante fra gli uomini.

Niente di più falso. Temari sapeva che ognuno era ciò che voleva essere, non erano gli altri a cambiarti, non era uno stupido e insulso sentimento a farlo nè semplici parole moralistiche. E su Hidan Temari era sicura, nessuna donna, neanche la più determinata sarebbe riuscita a renderlo diverso. Più stava in sua compagnia e più il disgusto che provava nei suoi confronti aumentava a dismisura ma doveva resistere.

Così non fece nulla per aiutare il povero ragazzetto incappato nelle grinfie di quel mostro, gli era finito addosso per sbaglio urtandolo e macchiandogli la camicia con il succo alla pesca, all'inizio aveva cercato di scusarsi, poi aveva tentato di scappare ma ora sembrava essersi arreso del tutto davanti a quell'armadio grande due volte lui. Dopo il terzo pugno Temari si decise a fare qualcosa e si frappose fra i due poggiando una mano sul petto di Hidan.

«Lascialo in pace, è solo uno stupido ragazzino» Gli disse. Non pensava che lui l'avrebbe ascoltata tanto facilmente ma fu proprio così. Mentre si allontanavano Hidan lasciò scivolare il suo braccio attorno alla vita di Temari che lo lasciò fare reprimendo il disgusto e l'inquietudine.

«Ho la sensazione che tu mi nasconda qualcosa» Le disse d'un tratto «Sappi che se avessi l'intenzione di tradirmi le conseguenze non sarebbero le più piacevoli» Al che Temari sogghignò:

«Come se non lo sapessi ma non temere, non ho intenzione di farlo» Era curiosa di sapere dove l'avrebbe portata quella sera ma doveva tenere a freno l'impazienza ancora un po' «Spero invece che non sia io ad essere tradita da te»

«Che intendi zuccherino?» La bionda si fermò e lo fece voltare verso di sé. Lo fissò negli occhi con tutta la determinazione che possedeva.

«Posso fidarmi?» Gli chiese, seria in volto e lui sogghignò ancora.

«Non lo trovi strano? Entrambi non ci fidiamo l'uno dell'altra ma entrambi cerchiamo di avvicinarci di più» Temari non replicò, non lo trovava affatto strano. Lui non aspettava che il momento di portarla a letto mentre lei non voleva altro che trovare un modo per incastrarlo. Era per questo che aveva deciso di rischiare così tanto, guadagnare la sua fiducia e quella dei suoi amici sarebbe stato il primo passo. Dopo si sarebbe vendicata.

 

 

Osservò il soffitto bianco sopra di sé per poi volgersi lentamente verso Sasuke, disteso accanto a lei su quel letto dalle chiare lenzuola. Posò una mano sul suo petto nudo avvicinandosi di più e inspirò a fondo. Alla fine ce l'aveva fatta, era riuscito a portarla a letto. Immaginò che per l'indomani si sarebbe dimenticato di lei come per tutte le altre ragazze con cui era stato ma non le importava. O meglio, ora non le importava, voleva assaporare ogni istante di quella tranquillità. Sasuke le accarezzò i capelli e lei sentì dei brividi, chiuse gli occhi adagiandosi su di lui. I minuti passarono nel più completo silenzio, nessuno dei due sentiva la necessità di dire qualcosa.

«Perché tu e Itachi non andate daccordo?» Chiese Sakura dopo un po' e lo sentì irrigidirsi «Non sei costretto a rispondere se non vuoi»

«Non gliene è mai fregato niente di me» Rispose glaciale «Quindi non vedo perché per me non dovrebbe essere altrettanto»

«Io credo che lui tenga a te» Replicò Sakura accoccolandoglisi ancora più vicino. La sua reazione brusca però la spaventò: Sasuke la spinse via in malo modo e si alzò rimettendosi i boxer. Lo guardò seccata, era riuscito a rovinare un momento perfetto ma che importava? Sarebbe successo lo stesso prima o dopo, non faceva alcuna differenza. Tuttavia iniziò a sentirsi molto in colpa per quello che avevano fatto, era una stupida. Una stupida come tutte le altre ragazze che erano state con lui, sedotte e abbandonate. Sasuke andò in bagni e lei si rivestì giurando a sé stessa che una cosa del genere non sarebbe mai capitata di nuovo. Quando il ragazzo uscì dal bagno lei era già lì della porta pronta ad andarsene.

«Se tenesse a me non se ne sarebbe andato» Sakura si voltò sorpresa.

«Forse sei tu che l'hai allontanato» Replicò.

«Pensa quello che vuoi allora» Disse lui freddamente e Sakura esitò. No, lei conosceva Itachi e non era un cattivo ragazzo, era certa di non sbagliarsi. Non c'entrava niente che stesse in compagnia di persone come Deidara e Hidan, era diverso da loro.

«Lo stronzo qui sei solo tu. Come ti comporti, quello che fai... spero che ora sarai soddisfatto di avermi portata a letto. Alla fine ci sei riuscito, bhé, d'ora in poi mi lascerai in pace, non voglio nemmeno che tu mi rivolga la parola» Detto ciò se ne andò sbattendo la porta. Corse fino in camera e una voltà lì si chiuse in bagno e scoppiò in un pianto dirotto.

 

 

Hidan l'accompagnò fino in camera, camminavano mano nella mano come due fidanzati, strano per entrambi, quasi assurdo. Ma quando Temari vide già da lontano Shikamaru proprio fuori dalla sua stanza ad aspettare mollò Hidan di colpo anche se lui continuò a tenerla stretta del tutto indifferentemente. Shikamaru si voltò verso di loro, indugiò quache istante sulle loro mani unite per poi spostare lo sguardo su Hidan. Non era né ostile né gelosa, la sua espressione era quella di sempre: apatica e indifferente. Ma perché avrebbe dovuto essere diverso poi? Una volta davanti alla porta Temari si voltò verso Hidan sorridendogli:

«Grazie per avermi accompagnata» Lui lanciò un'occhiata a Shikamaru che se ne stava in silenzio appoggiato alla porta della camera senza nemmeno guardarli.

«Se vuoi posso tenerti compagnia ancora un po'»

«Non serve, voglio riposare, immagino che stanotte si faranno le ore piccole» Non appena se ne andò Temari si voltò seccata verso Shikamaru.

«Cosa ci fai qui?»

«Sono venuto a chiederti che intenzioni hai» Rispose lui tirando fuori dalla tasca l'accendino e una sigaretta. Se la mise sulle labbra spenta e la ragazza indugiò a guardarla per un lungo istante. Dopo un attimo lui l'accese «Dov'è che vai stanotte?» Domandò lui con finta noncuranza. Temari spostò immediatamente lo sguardo e aprì la porta della camera.

«In giro» Rispose entrando e Shikamaru la seguì.

«Sai, io odio il fumo» Disse Temari piccata.

«Stai con quelli e ti preoccupi di una sigaretta?» Chiese Shikamaru di rimando.

«Io non sto con quelli» Rispose lei fissandolo seccata, certa che lo facesse apposta a darle fastidio. E aveva pure baciato quella bocca puzzolente!

«Non ci stai ma un attimo fa eri con Hidan e stasera tornerai con Hidan»

«Non sono affari tuoi questi e spegni la sigaretta!» Gliela strappò brutalmente dalle labbra buttandola via. Shikamaru prese un respiro profondo e borbottò qualcosa che lei non sentì ma che intuì comunque: seccatura. Il ragazzo andò in direzione del letto e ci si distese sopra senza fare complimenti incurante dello sguardo omicida di Temari che seguiva ogni suo movimento. Prese fra le mani la scatola che le aveva regalato e sorrise sardonico mentre la ragazza davanti a lui si incupiva sempre di più.

«Mi hai riportato la collana per caso?» Gli chiese.

«No, quella collana non esiste più» Rispose lui.

«Che intendi dire?»

«Che l'ho data a Ino»

«Dovevi darla a me non a lei! Avevi detto...»

«Io non avevo detto proprio niente» La interruppe lui.

«Avevamo fatto un accordo»

«Quale accordo? Io ricordo solo che tu mi sei saltata addosso e ti sei fregata con le tue stesse mani»

«E perché l'hai data a lei?» Chiese Temari infastidita dal ricordo di ciò che era successo.

«Forse Ino ha saputo darmi qualcosa di più rispetto a te» Rispose lui. Non era la verità ma era curioso di vedere la reazione. Temari lo fissò imbambolata per qualche istante cercando di capire cosa si nascondesse dietro quella frase ambigua.

«Tu e Ino avete...» Si schiarì la gola «Avete fatto... cos'è che ti avrebbe dato?»

«Io non mi faccio gli affari tuoi chiedendoti di te e Hidan e tu non ti fai gli affari miei chiedendomi i me e Ino» Rispose lui. Temari annuì incrociando le braccia.

«Ottimo!» Esclamò «Perché tanto non mi interessa. Il quaderno invece ce l'hai ancora o anche quello faceva parte del tuo accordo con Ino?» Chiese poi acidamente.

«Ce l'ho ancora»

«E non intendi restituirmelo»

«E non intendo restituirtelo» Affermò lui. Temari lo fissò infuriata, a dire la verità era certa, quasi certa, che tra lui e Ino non fosse accaduto proprio nulla. Va bene che la Yamanaka non diceva mai no a servizietti simili ma i suoi partner erano sempre di prima categoria e Shikamaru... bhé, lui non era certo la personificazione del bel fustone!

«Hai intenzione di restare qui ancora per molto?» Gli chiese cercando di usare un tono indifferente ma di nuovo la domanda le uscì acida.

«Un po'» Rispose lui chiudendo gli occhi e non passò molto tempo che si appisolò. Temari gli si avvicinò pronta a fargli prendere lo spavento più terribile che avesse mai avuto in tutta la sua vita. Sogghignò, così imparava a dormire sul suo letto, così imparava a fare accordi così vergognosi con quella stronza della Yamanaka! Gli mise delicatamente le cuffie dell'mp3 sulle orecchie programmandole a volume massimo. Che gli venisse pure un infarto a quel fredifrago traditore! Arretrò di un passo e premette il pulsante di accensione.

Shikamaru spalancò gli occhi di colpo facendo un sobbalzo seguito da un immediato urlo strozzato e si tolse le cuffie dalle orecchie. Temari si mise a ridere di gusto e lui la fissò frastornato prima di rendersi conto di quanto era successo.

«Allora anche tu scatti di tanto in tanto!» Esclamò la ragazza con le lacrime agli occhi. Per la prima volta lui si ritrovò imbarazzato e impacciato, totalmente colto di sorpresa e ancora mezzo tramortito.

«Lo sai che persone sono morte a causa di cose come queste?» Chiese poi ancora allibito per la mente perversa di quella ragazza. Temari continuò a ridere.

«Ma dai! Cuoricino debole!» Esclamò. Shikamaru ebbe davvero voglia di strangolarla con quelle cuffiette, non era stato uno scherzo divertente e non ci trovava niente da ridere.

«Tu hai qualche problema serio seccatura, non so se sono manie omicide oppure idiotismo puro ma in ogni caso fatti curare!» Temari a quel punto smise di ridere.

«Non ti sarai offeso?» Domandò.

«Sono quasi morto, non offeso, morto! La differenza è notevole!» Ribattè lui e Temari si mise di nuovo a ridere. Shikamaru si arrese, aveva una concezione del divertimento troppo assurda perché capisse quanto fosse stato traumatico.

«Non fare quella faccia, la parte dell'incazzato non ti si addice Shikamaru» Disse Temari avvicinandoglisi. Le era tornata l'allegria. Si sporse verso di lui con un sorrisino malizioso «Non te la sarai presa veramente?»

«No, tanto so che ormai sei fatta così» Rispose il ragazzo lanciandole un'occhiata truce «Sclerotica» Aggiunse. Temari non si offese e, andando alla porta gliela aprì.

«Questa è l'uscita, spero che ti sarai reso conto che dormire in camere altrui non è né saggio né prudente» Gli disse. Shikamaru ingoiò la rispostaccia che gli sorse subito sulla punta della lingua e le andò di fronte avvicinando il volto al suo fino a sfiorare i loro nasi. Era già rosso per la figura poco virile di poco prima perciò non si preoccupò ulteriormente dell'ulteriore imbarazzo. Vide però che Temari aveva assunto uno sguardo freddo e ostile.

«No Temari, non è dormire in camere altrui che è pericoloso e fatale. È dormire con te che è dannatamente azzardato e accattivante» uscì senza aggiungere altro e lei richiuse la porta soddisfatta di sé stessa, della propria vittoria. Si sedette sul letto e prese la scatola muovendo i suoi meccanismi fin tanto che le riusciva. La scrutò attentamente ancora da più vicino e fu così che trovò una linguetta minuscola infilata in uno spazio ristretto tra due aste di legno. Delicatamente la liberò spingendo indietro i due blocchetti e la tirò. Si sentì un sonoro CLICK che la fece sobbalzare. Euforica sollevò il coperchio della scatola impaziente di scoprire il tanto atteso contenuto. Lo osservò per un lungo istante in silenzio poi senza toccarlo, lentamente, come se fosse un tesoro prezioso e fragile lo tirò fuori sollevandolo per la catenella. Guarò ancora una volta il condolo a forma di cervo in legno. Non era una cosa preziosa, anzi, era molto semplice e i cervi non erano nemmeno i suoi animali preferiti ma la fece sorridere. Si rese conto che tutta quell'aspettativa per una collanina di quel genere era spropositata e in un'altra occasione forse sarebbe andata su tutte le furie, questa volta invece se la mise al collo e andò a guardarsi allo specchio. Non era neanche un granché bella, era la prova che Shikamaru non sapeva fare regali a una ragazza ma ciò che contava era il pensiero e in quel momento le sembrava il regalo più bello del mondo. Certamente non lo avrebbe ringraziato. Figurarsi! Lei non ringraziava nessuno, di certo non Nara, gli avrebbe anzi detto quanto fosse rimasta delusa per una roba del genere anche se, effettivamente, non era affatto vero.

 

 

Angolo dell'autrice: davvero non so più come scusarmi per i continui ritardi a pubblicare ma tra lo studio, gli esami e altro non sono riuscita a fare prima. Sono un vero disastro ma spero di essermi fatta perdonare almeno un po' con questo capitolo XD Tra Sakura e Sasuke sta nascendo qualcosa, la scatoletta ha finalmente rivelato il suo contenuto (niente di eclatante purtroppo XD) e ci si avvicina sempre più alla fatidica sera dove tutto sarà compiuto. Alla prossima (sperando che non ci metta troppo a pubblicare), un grande saluto, vostra

Kit :)

  
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