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Autore: Greta_HopeCiuffiner    15/06/2014    1 recensioni
“al giorno d'oggi le principesse non sono più quelle con lunghi vestiti e corone,
sono le ragazze con le felpe,distrutte dal mondo corrosivo e dalla società,che hanno
ancora la forza di alzarsi in piedi.”
Genere: Drammatico, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Luke Hemmings, Nuovo personaggio
Note: Missing Moments | Avvertimenti: Tematiche delicate
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Una ragione di vita.

“al giorno d'oggi le principesse non sono più quelle con lunghi vestiti e corone,
sono le ragazze con le felpe,distrutte dal mondo corrosivo e dalla società,che hanno
ancora la forza di alzarsi in piedi.

Capitolo 2.
the cat.”
Non ci pensai e tornai in classe,suonò la campanella e dopo altre ore infernali si usciva.
Andai a casa,mangiai,feci una doccia e ripensai a tutto ciò che fosse successo...
Pensai alla figuraccia dei tagli,chissà se l'hanno bevuta la storia del gatto,
chissà se anche quest'anno i cartelloni che mi prendono in giro ci saranno..pensai a tutto questo,
era impossibile non pensarci. Io ho sempre odiato la scuola,non per i compiti,ma per chi la frequenta...
sono sempre stata presa in giro,fin dalle elementari,ero quella “senza mamma.” e fino alle medie ero la “grassona”,che poi,grassa non ero,avevo solo un paio di chili in più,ma soffrivo,soffrivo...e adesso so di essere sottopeso,ma non m'importa,io ho paura,paura di diventare di nuovo “grassa”.
Io ho paura,paura,paura di tutti,tutto,paura di vivere.
Andai in bagno,con le lacrime che scendevano e le mani che tremavano presi la lametta e tagliai,
dicendo lentamente “non ho nessuna ragione di vita”.
Poi ero stanca perfino della mia voce e mi fermai.
Poi andai a letto.
Dormii pochissimo,si sa che,la notte non è fatta per dormire,ma per pensare.
Mi svegliai per via di un brivido di freddo che mi attraversò i piedi,la coperta si era spostata,lasciando i miei piedi nudi e indifesi,aprii gli occhi lentamente,mi legai i capelli,mi infilai le calze e scesi le scale,con poca voglia di affrontare un altro giorno di scuola.
Preparai del latte e riscaldai i cornetti che erano avanzati il giorno prima,mangiai e mi vestii.
Felpa,jeans,scarpe 'ballerine'. Preparai lo zaino e uscì,mi avviai verso scuola.
Arrivai proprio nel momento in cui la campanella suonò,subito un trambusto di passi e voci che si mescolavano fino a creare il caos più totale,gente che mi spingeva e che mi calpestava i piedi,
cercai di farmi strada e alla fine arrivai in classe “La prossima volta esco prima,che caos” pensai,mentre in silenzio mi sedevo.
La prof non era ancora entrata,così,tutta la confusione si concentrò intorno a Luke,il ragazzo nuovo.

Stavano tutte a chiedergli numero di telefono,indirizzo,se era single e cose così,cose da oche.
Per poco non gli chiedevano l'esame del DNA.

Io me ne fregai e aspettai in silenzio che la prof entrasse,ma niente.
Alla fine,dissero che la prof non c'era,avevamo due ore buche.
Tutti si lamentarono “poteva dirlo prima,almeno entravamo a 3° ora.” E poi si formò nuovamente il caos,
così io andai fuori e mi sedetti sul muretto in cui mi ero seduta il giorno prima.
Mi dondolavo con le gambe avanti e dietro,finché non mi cadde la scarpa e mi chinai per prenderla.Mi sentì toccare ad una spalla,mi girai e vidi Luke,stavo per aprire bocca quando mi interruppe dicendo
Senti,la storia della bottiglietta d'acqua era una scusa,volevo parlarti.” Io rimasi un po' confusa,ma poi dissi “Dimmi.” Mi aspettavo che parlasse,invece,fece un gesto inaspettato...
Mi afferrò i polsi,alzò le maniche della felpa e disse “il gatto eh... Anch'io una volta ero,insomma,mi tagliavo,adesso non più,io posso aiutarti a smettere. Ah ,eh,tieni l'euro di ieri” Presa dall'impulso della rabbia urlai mentre correvo già via “il gatto! E' stato il gatto! Hai sbagliato! Tu non capisci nulla,non mettermi mai più le mani addosso,idiota! E tienilo pure il tuo euro del cazzo!”
Corsi via per un po' di tempo,non sapevo che fare,
così mi ricordai che c'era un bagno vecchio,in cui ormai nessuno andava..entrai e mi misi a piangere.
Perché sono così acida?” “Perché non riesco a farmi degli amici?” “Perché ho risposto in quel modo a quel ragazzo?”
Tra le lacrime uscì fuori la lametta che tenevo nella tasca dei jeans e cominciai a tagliare,proprio in quel momento suonò la campanella,ma mi importava ben poco,in quel momento volevo solo morire,feci un taglio un po' più profondo e,mentre stavo per svenire vidi arrivare Luke che urlava “Cos'hai fatto?!”

Poi persi conoscenza.
Mi risvegliai,cazzo,in un lettino bianco,dentro una stanza bianca,che odorava di nulla,di bianco,di pulito,forse.
Vidi accanto a me una persona,non capii chi potesse essere,riuscivo a malapena a tenere socchiusi gli occhi,ero senza forze,ma con uno sforzo aprii gli occhi e vidi Luke,cosa voleva ancora?.
Vide che avevo aperto gli occhi e disse
“Ci pensi?Ci pensi che se io,non fossi entrato per caso in quel bagno tu saresti morta?Cosa cazzo ti è passato in mente?”

io dissi con poca voce “Sarebbe stato meglio. Lo sai no?Se vivi sei una merda,se muori eri la persona migliore che esistesse.”
Mattew disse “non ho mai sentito una cosa più stupida.”
Io sono stupida.” Sussurrai,lui scosse la testa in disapprovazione.
Mi toccai le labbra screpolate con le mani gelide,poi sbuffai “e allora dimmi,tu che sai tutto,cosa dovrei fare?”

ALOHAAAA.
Mentre scrivevo il capitolo un fulmine ha colpito l'antenna di casa mia e il pc si è spento,lmao.
Bene,siamo al 2° capitolo,

so che è corto,ma volevo chiuderlo qui perché nel prossimo ci
sarà una frase,per la storia,molto importante.
Recensite se vi va!
Ringazio tutti quelli che hanno aggiunto la storia
tra le seguite,ricordate e preferite,
vi amo aw. xx
ps. scusatemi per eventuali errori.

  
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