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Autore: Fairy_Child    16/06/2014    5 recensioni
Reid e Morgan adesso stanno assieme e stanno cercando di nascondere la loro relazione al resto della squadra. Ci riusciranno? MORGAN/REID SLASH! Sequel di "Come potrebbe mai accadere?"
Genere: Erotico, Fluff, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Derek Morgan, Spencer Reid, Un po' tutti
Note: Traduzione | Avvertimenti: nessuno
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Salve a tutti carissimi! :3 Innanzitutto mi scuso con tutti voi per il ritardo nell'aggiornare, ma sto lavorando alla mia prima traduzione di un libro (niente di importantissimo, è più la soddisfazione che altro) e il che mi porta via un bel po' di tempo. Volevo poi approfittarne per ringraziare tutti coloro che stanno seguendo la storia, coloro che l'hanno recensita e coloro che l'hanno aggiunta ai preferiti. Grazie davvero di cuore! :3 
Il capitolo che ho tradotto contiene una scena esplicita di sesso, siete avvisati. Buona lettura a tutti e alla prossima!


CAPITOLO 6: SONO PRONTO
 
Il viaggio a Milwaukee era stato più lungo di quanto la squadra avesse previsto. Avevano risolto il primo caso velocemente, una volta che Reid era riuscito a fare luce sul modus operandi dell'SI. Erano tornati all'hotel per fare le valigie, quando fu trovata una tomba contenente i corpi di tre donne malamente bruciate, ma completamente vestite. Dato che la squadra era già in città e la polizia locale era incerta sul perché i corpi fossero disposti in quel modo, erano stati chiamati nuovamente.

Reid non sapeva se essere felice o triste, di restare a Milwaukee. Da un parte, avrebbe condiviso una stanza, e un letto, con Derek Morgan per un altro po'. Dall'altra, avrebbero dovuto continuare a nascondersi, cercando di non sollevare i sospetti della squadra e di rimanere silenziosi quanto possibile quando finalmente raggiungevano la camera da letto.
 
Erano passati quattro giorni da quando la squadra aveva assunto il secondo caso. Ogni notte, proprio come durante il primo caso, Reid e Morgan iniziavano a baciarsi appena chiudevano la porta della loro stanza. Ogni notte, si baciavano appoggiandosi alla porta prima che questa diventasse troppo scomoda, e si trasferivano sul letto. Si toglievano le camicie, facevano scorrere le proprie mani l'uno sul torace dell'altro, giacevano assieme nel letto e si baciavano... questo era il massimo a cui erano arrivati. Il corpo di Reid desiderava ardentemente di più, molto di più. Voleva Morgan così tanto; non pensava di poter resistere ancora. Non voleva resistere ancora.
 
Quando Reid e Morgan erano tornati all'albergo quella notte, avevano cominciato a baciarsi contro la porta, come al solito. Non avevano impiegato molto, tuttavia, a sentirsi scomodi e a spostarsi sul letto. Il tempo tra la porta e il letto diventava sempre più breve ogni notte, quasi come se avessero bisogno di giacere tra quelle coperte insieme. Morgan premette le labbra su quelle di Reid non appena la schiena del giovane toccò il letto, e Reid immediatamente rispose al bacio. Dio, quanto aveva desiderato questo per tutto il giorno, quanto ne aveva avuto bisogno... ma nel momento in cui Morgan scese lungo il suo corpo, lasciando una scia di baci,  Reid cominciò a realizzare che non era abbastanza. Voleva decisamente di più. Era pronto.
 
"Derek", sussurrò Reid, quando la bocca di Morgan tornò alla sua. Morgan lo ignorò, baciando il collega finché questo non cominciò a gemere. "Derek, aspetta un secondo", protestò Reid separandosi di nuovo da Morgan, alzandosi in piedi per sfuggire alla presa dell'uomo. 
 
"Cosa c'è, ragazzino?" domandò Morgan, alzandosi e appoggiando le mani sulla parete ad entrambi i lati di Reid, guardandolo negli occhi e provando a resistere alla tentazione di baciarlo nuovamente.

"Sai che non ero pronto prima," cominciò Reid. "Sai della mia...  inesperienza. Sai che volevo aspettare, ma è difficile per me resisterti." Morgan sorrise. "Non credo di poter resistere più. Non credo di voler resistere più."

Morgan si girò in modo da trovarsi vicino al ragazzo. "Che vuoi dire, pretty boy?" chiese, sperando che i suoi pensieri fossero corretti.
 
"Sono pronto, Derek", rispose. "Sono pronto per tutto di te. Prendimi. Adesso."
 
Reid non dovette chiederglielo una seconda volta.
 
L'uomo più grande sorrise e fece scorrere lentamente le mani sul petto di Reid, godendosi il modo in cui le sue pupille si dilatavano e il suo respiro diventava più profondo con ogni centimetro di pelle che accarezzava. Una volta sbottonatosi i pantaloni, dopo esserseli tolti, Morgan cominciò ad occuparsi dei boxer. I contorni del suo membro erano chiaramente visibili dove questo premeva contro il tessuto sottile; Reid era ipnotizzato da quella vista. Allungando la mano, il genio toccò con delicatezza il fianco di Morgan e si irrigidì. Sorridendo lievemente ai nervi dell'uomo più giovane, Morgan mise la propria mano su quella di Reid, guidandola lentamente in basso, insieme con i boxer.

Reid restò senza fiato alla vista di un Morgan pienamente esposto, pienamente eretto. Era qualcosa che non avrebbe mai sognato di vedere. Le sue supposizioni su Derek erano corrette- era, infatti, ben dotato.
 
"Come-come funzionerà?" balbettò. I suoi occhi erano spalancati e la sua bocca leggermente aperta, e non riusciva a distogliere lo sguardo. 

Morgan rise e, tenendo su il mento di Reid, gli sollevò lentamente il viso finché non lo guardò negli occhi.

"I miei occhi sono quassù, pretty boy", scherzò Morgan. Vedendo la preoccupazione genuina sul volto di Spencer, tuttavia, rassicurò l'uomo. "Andrà tutto bene, Spence, non preoccuparti. Non sei tu il genio qui? Sicuramente conosci i meccanismi, sai che funzionerà." Anche se Reid ostentò un'espressione coraggiosa e annuì alle sue parole, Morgan poté ancora percepire i suoi nervi. "Non dobbiamo farlo adesso, pretty boy, se non vuoi. Possiamo aspettare finché non sarai veramente pronto per-"
 
"No!" lo zittì Reid. "Sono pronto, so di esserlo. Sono solo... solo nervoso. Sto bene. Davvero."

"Se ne sei sicuro", disse Morgan. C'era una nota canzonatoria nella sua voce, e un sorriso che si esibiva sulle sue labbra. Ora Reid era davvero preoccupato, ma per un altro motivo.
 
Reid gemette e fu improvvisamente atterrato sul letto dall'uomo più grande. "Zitto caro", scherzò Morgan. "Non vogliamo che Prentiss ci senta, vero?"
 
Gli occhi di Reid si spalancarono quando si ricordò dove si trovavano, e stava per dire qualcosa, ma Morgan lo interruppe. "Credo, ragazzino, che tu stia indossando troppi vestiti per l'attività corrente. Vuoi che ti aiuti a risolvere questo problema?"

Reid non riusciva a proferire parola, dato che il suo respiro era stato mozzato dalla vista dell'uomo deliziosamente nudo che stava sopra di lui. Fu solo in grado di annuire in silenzio.
 
Ben presto Morgan aveva portato il giovane agente ad uno stato simile al suo, e si stava godendo appieno la visione che gli si era presentata davanti. La figura di Reid era esile e, bisognava dirlo, attraente. La sua pelle era pallida, poiché ovviamente non era stata esposta troppo spesso, e c'era un netto contrasto con la sua color cioccolato. Le gambe erano lunghe e, mentre Morgan aveva certamente molti più muscoli del ragazzino, solo ora poteva vedere quanto Reid fosse alto. I loro corpi erano quasi completi opposti, ma formavano una combinazione perfetta.
 
Sdraiandosi accanto al genio, Morgan allungò la mano e lo tirò sopra di lui, provocando così un altro gemito dalle sue labbra. Leggermente intimorito, Reid portò una mano alla bocca, sperando di fermare la fuoriuscita di ulteriori suoni.
 
"Dai, Spencer, non nascondere la bocca. Se la copri non posso fare questo". Tirando via dolcemente le mani di Reid, Morgan avvolse il braccio attorno al collo dell'altro agente e cominciò, un'altra volta, a esplorare la calda caverna che gli si presentava. Sedendosi, e tirando il compagno a sé, continuò l'esplorazione, mentre una delle sue mani iniziò ad accarezzare dolcemente la coscia di Reid. Spostò la bocca da quella dell'altro uomo e si mise a tracciare una scia di baci lungo il suo collo, facendo diffondere nella stanza gemiti affannosi e ansimi dalla bocca del genio.
 
Allontanandosi, e ignorando il gemito di protesta di Spencer, Morgan allungò un braccio verso il comodino e frugò nei cassetti.

"S-siamo venuti preparati, eh?" provò a scherzare Reid, nel momento in cui Morgan tirò fuori un preservativo e un tubetto di lubrificante.
 
"Pretty boy", cominciò Morgan. Il nervosismo di Spencer era evidente quanto l'impazienza di Morgan, e lui non voleva assolutamente fargli pressione e rischiare di perderlo. "Non è davvero necessario farlo adesso-"
 
"Ma io lo voglio, Derek! Andrà tutto bene", lo rassicurò Reid, ma a Morgan non sfuggì il mormorato "credo" che seguì.

Accarezzando dolcemente la guancia del giovane agente, Morgan lo guardò con sincerità. "Andrà tutto bene. Non essere nervoso. Ma promettimelo, se qualcosa non va- qualsiasi cosa- dimmelo, ok?"
 
Spencer annuì, e Morgan lo girò. La visione che aveva davanti era squisita e rara- l'uomo di fronte a sé non era mai stato toccato da un'altra mano, ed era questo il motivo per cui quella notte doveva essere perfetta.
 
Aprendo l'involucro del preservativo con i denti, Morgan lo applicò attentamente al suo membro, prima di applicare su di sé uno strato di lubrificante. Toccandosi velocemente diverse volte, si concesse di gemere al leggero sollievo per la rigidità che si diede. Quando Reid si girò per vedere ciò che stava facendo, Morgan lo spinse delicatamente sul letto e aggiunse più lubrificante sulle proprie dita. Il respiro si fermò in gola al giovane genio, quando sentì un dito penetrarlo. Era fastidioso, ma più per il freddo lubrificante che per l'intrusione. Si contorse leggermente per stare più comodo mentre il dito lo allargava dolcemente, prima di ansimare forte non appena ne entrò un altro.
 
Morgan si irrigidì a quel lamento. "Stai bene? Non fa male, o sì?"
 
"Va-va bene. E' solo un po' strano", ansimò Spencer. "Continua", aggiunse, quando vide che Morgan non andava avanti. "Sul serio, sto bene."
 
Morgan allargò le dita delicatamente, assicurandosi che non ci fossero segni di dolore o di disagio sul volto del giovane. Poi, una volta soddisfatto, ne inserì con attenzione un altro, muovendolo lentamente per minimizzare il dolore che Spencer stava sicuramente sentendo, anche se nessun segnale apparve nella sua espressione. Muovendo le dita sempre lentamente, Morgan cominciò a ricercare dentro l'altro uomo, cercando di trovare quel 'punto dolce'. Spencer gemette, forte, i suoi occhi diventarono vitrei e Morgan sorrise. Accarezzando il fascio di nervi, l'agente più grande si godette appieno la vista dell'altro uomo che si dimenava sotto di lui per il piacere.
 
"D-Derek, f-fermati, sto per venire." ansimò Spencer tra i gemiti.

Morgan rise, ma fece come gli era stato detto, rimuovendo tutte e tre le dita in una volta, lasciando il genio sentirsi improvvisamente vuoto e desideroso di essere riempito più che mai.
 
"Voglio vedere il tuo viso mentre ti contorci sotto di me", rispose Morgan allo sguardo incredulo dell'altro uomo.
 
Facendo scorrere le mani sulle gambe di Reid, Morgan le sollevò sopra le proprie spalle, guardando Reid che, abbassando il volto, fece segno di aver capito. Quella del genio diventò un'espressione di disagio, non appena Morgan si fece strada lentamente dentro di lui. Una volta che il volto di Spencer non manifestò più disagio, dato che l'uomo si era abituato velocemente all'intrusione, Morgan continuò, finché non fu pienamente dentro il compagno.
 
"Mm, sei così stretto", gemette. "Sei pronto, pretty boy? Posso muovermi ora?" Morgan non vedeva l'ora di cominciare a muoversi, ma sapeva di non poterlo fare. Non quella notte. Quella notte era di Spencer, di Spencer e basta. Era la sua prima volta, ed era compito suo renderla perfetta.

Reid annuì, e lentamente ruotò i fianchi, per regolare leggermente la posizione. Una scossa di piacere travolse l'uomo più grande, facendogli emettere un profondo gemito. Non era mai stato così emozionato in tutta la sua vita. Una volta che si fu ricomposto, Morgan cominciò a spingere lentamente dentro il genio, cambiando ogni volta lievemente l'angolazione, cercando di nuovo quel punto magico.

Reid vide le stelle, o i fuochi d'artificio, non ne era sicuro e onestamente non poteva importargliene meno in quel momento. Si sentiva così dannatamente bene. Una scarica di piacere, più intensa di qualsiasi cosa che avesse mai provato, lo aveva travolto, e il suo cervello si era trasformato in poltiglia.

Morgan si trovava in uno stato simile. Le donne andavano bene, ma questo, questo era intenso. C'era una tensione e un calore pulsante che non era presente nelle donne, e il modo in cui le pareti si stringevano attorno a lui gli rendeva difficile resistere. Era Derek Morgan, mangiava donne per colazione, ma adesso era lì, pronto a venire solo dopo una spinta dentro un uomo. Ma questo non era solo un uomo, e questa non era solo una notte di sesso. Si trattava di Spencer Reid, il suo pretty boy, ed era la sua prima volta. Doveva renderla piacevole.

Continuò a spingere dentro l'uomo più piccolo, mentre gemiti di piacere lasciavano le loro labbra, e il piacere aumentava. Fino a che, infine, Reid venne, e il suo corpo si afflosciò sotto l'altro uomo. Questo, tuttavia, fu tutto ciò di cui Morgan aveva bisogno: il modo in cui l'altro uomo si era stretto attorno a lui, il suono che aveva emesso, e il suo volto nel momento in cui aveva provato l'orgasmo lo mandarono oltre il limite, e svuotò se stesso dentro il giovane.

Dopo che l'orgasmo passò, Spencer era praticamente addormentato tra le sue braccia, e Morgan sapeva che non avrebbe potuto entrare in doccia in nessun modo in quel momento, anche senza l'altro uomo. Così, cedette alla stanchezza e, tirando le coperte sopra entrambi, dormì, stretto contro la schiena dell'uomo amato.



Uh, è stata dura, non avevo mai tradotto una cosa del genere prima d'ora... siate clementi, ve ne prego! Fatemi sapere cosa ne pensate. Ciao a tutti e a presto. :)
  
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