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Autore: Nyarlatothep    16/06/2014    1 recensioni
La storia di un gruppo di ragazzi che, persi nel tempo, cercano una via di fuga, un qualcosa per SBLOCCARE la situazione. Pietro, Raul, Vincenzo, Giambattista e Viola. Tutti bloccati...fino alla loro morte...FORSE.
Genere: Horror | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Correvano…sempre più veloci…verso un posto sicuro.
Erano traumatizzati. Quello che avevano appena visto non poteva essere vero.
Era tutto come un incubo.
Aspettavano solo che Freddy Krueger uscisse dalla nebbia all’improvviso e iniziasse a prenderli per il culo proprio come faceva nei film.
Purtroppo…questo era ben peggio di un incubo.
Era una realtà tremenda, una situazione anomala e stramba.
I due amici trovarono rifugio in un vialetto del centro città.
Sudavano freddo, tremavano ancora…Pietro non riusciva a parlare, stava male.
Soffriva di problemi respiratori e per questo era impossibilitato a correre e a sforzarsi troppo.
-Calma Piè…non sforzarti troppo…-disse Raul preoccupato per l’amico.
-…n-non t-ti…*coff*…preoccupare…sto bene adesso-disse ansimando Pietro.
-Bene…-rispose Raul.
-Che diavolo…è successo?-
 
 
 
Il supermercato era vuoto…ma qualcosa si muoveva davanti alla porta dell’uscita…
Una voce di bambina risuonò tra gli scaffali…
-Perché….perchè…-disse la voce.
I due ragazzi erano terrorizzati…Pietro urlò.
Raul gli chiuse la bocca in tempo.
-Zitto! Non fare la fighetta!-gli sussurrò nell’orecchio.
Pietro tremava…e anche Raul.
Avanzavano a passi leggeri senza perdere d’occhio la sagoma della bambina.
Raul sobbalzò…
-Ehi…ma…è scomparsa…-disse.
-M..M..Mamma…?-
La voce della bambina risuonò dietro Pietro che stava per urlare di nuovo.
Raul gli bloccò nuovamente la bocca.
Gli occhi della bambina erano pieni di sangue…era come se fossero stati bucati da qualcosa…era probabilmente cieca…
-Mamma…fa male…fa molto male…perché…l’hai fatto?-disse sussurrando la bambina.
Lei non li notò. Passò avanti come se niente fosse.
Una volta raggiunta una distanza di sicurezza Raul parlò:- Non può vederci…però può sentirci, quindi zitto.-
-O…Ok- sussurrò Pietro.
Arrivati all’uscita qualcosa afferrò Pietro dal colletto della camicia.
Non era la bambina. Era una donna. Alta. Piangeva.
Pian Piano apriva la bocca…e usciva sangue.
Un urlo fortissimo uscì dalla bocca di Pietro.
Raul era a terra. Non poteva muoversi. Aveva paura.
Pietro era spacciato.
Ma…
La bambina tirò la gonna della donna facendole perdere l’equilibrio.
Pietro cadde a terra e appena sceso iniziò a correre.
L’unica cosa che sentirono mentre scapparono fu l’urlo della bambina.
Poi arrivarono nel vicoletto che ho già accennato all’inizio…
 
 
-Quella donna…era la madre della bambina…-borbottò Raul.
-La vera domanda è come mai ci siano dei fottutissimi fantasmi!-urlò Pietro.
-Non urlare…è possibile che la città ne sia piena. E non escludo che non ci siano altre persone vive nei paraggi.- rispose l’amico.
-Ci siamo procurati abbastanza cose…cibo, torce e acqua. Per quanto riguarda questo punto siamo apposto. Ma non sappiamo cosa diavolo stia succedendo…pensi sia qualcosa di sovrannaturale?-rispose Pietro.
-Abbiamo visto dei fantasmi…non lo escludo. Ma direi che adesso è arrivato il momento di muoverci. Cerchiamo qualcuno. Partiamo dal centro città per poi arrivare in periferia…la città non è troppo grande. Poi cerchiamo il motivo di tutto questo…-propose Raul.
-S…Si…ma…-
-Ti fidi di me, Piè?-chiese Raul.
-Si…si…andiamo!-urlò Pietro che si era finalmente calmato.
I ragazzi iniziarono a camminare, la città faceva paura, era completamente buia.
Fortunatamente avevano le torce e grazie a queste riuscirono a orientarsi.
Camminando nella terrificante atmosfera delle strade oscure o tenebrose i due amici sentirono una voce. Una voce normale, non sembrava quella di un fantasma.
-Ohi, senti…una persona.- disse Pietro.
-Giusto…andiamo a dare un’occhiata.- rispose Raul.
Proveniva da un vicoletto molto familiare sia per Raul che per Pietro.
Era il vicoletto che portava alla casa di Vincenzo, un compagno di classe di Raul e un amico di Pietro.
Vincenzo amava litigare con Raul e quindi i due si odiavano.
-Dio…questa è…-
-La strada dove sta la casa di Vincenzo.- finì Pietro.
La voce intanto si era intensificata.
I due non riuscivano ancora a riconoscerla, ma avevano capito che si trattava di un maschio.
Stava parlando da solo, ma non si capiva cosa stesse dicendo.
Poi…per terra apparve una striscia di sangue.
I due avanzarono…e girarono l’angolo…
-eheheheheh…sono felice…-disse la voce distante.
Quella era l’unica cosa che riuscirono a sentire…
Poi i due si bloccarono. Erano terrorizzati.
Vincenzo era seduto a terra con un cadavere affianco a lui.
Era ricoperto di sangue…e piangeva…
 
 
  
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