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Autore: Liya_Sazza    17/06/2014    1 recensioni
Niall Horan ha in mente solo il suo lavoro, essere in una band è sempre stato il suo sogno. Alison Evans cerca di organizzare ogni istante della sua vita, troppo grande per una persona così piccola.
Le loro vite s'incontrano e dal quel momento sarà difficile separarle, si presenta l'occasione per annullare la distanza ma un incidente farà iniziare la storia in un altro modo.
Genere: Comico, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Niall Horan, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: Cross-over | Avvertimenti: nessuno
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*Alison*
La notte non porta consiglio, porta occhiaie da far invidia ad un panda e ancora più confusione, come se un intera notte insonne non sia abbastanza. La sveglia continua a suonare, con le ultime forze che mi sono rimaste la butto a terra, ma questo non le impedisce di continua a suonare. La cerco con la mano, ma a quanto pare a caduta più distante di quando pensassi e l'unico modo per spegnerla è alzarmi.
Papà: Alison ma la vuoi spegnere questa sveglia?
Io: non so dov'è finita.
Gli rispondo con la faccia ancora dentro al cuscino e finalmente la sveglia smette di suonare. Alzo la testa dal cuscino per ringraziarlo e appena ci guardiamo negli occhi scoppiamo a ridere entrambi; non so chi è messo peggio. Ieri sera abbiamo fatto tardi entrambi, a quanto pare; mi nascondi qualcosa papà? Torniamo seri di colpo, ci fissiamo, come per porci la domanda senza parlare, con sguardo complice, e la risposta arriva a tempo, la più semplice e facile da dimenticare.
Papà: lavoro
Io: scuola.
Ci guardiamo ancora per scoppiare a ridere insieme. Siamo più bravi a mentire alle persone che a noi stessi, ormai è diventata un abitudine con lui. Siamo sinceri tutti e due per metà, ci viene spontaneo, non vogliamo che i nostri problemi rompono quel piccolo legame che sta nascendo tra noi, che non c'era mai stato. Dovevamo allontanarci per capire quanto io avevo bisogno di un padre e lui di una figlia; la separazione non è stata una cosa negativa, forse la decisione migliore che abbiamo preso insieme, una decisione che è stata presa dalla famiglia Evans.
Papà: veloce che devi andare a scuola, tua madre mi ammazza se non ti mando.
Per risposta do un piccolo grugnito e torno con la testa sul letto. Non ce la faccio proprio ad alzarmi, ogni muscolo del mio corpo è contro di me.
Perchè non guardo mai dove metto i piedi? Porta un serie di incidenti, ma chi si immagina di andare a sbattere contro Niall Horan ed innamorarci l'una dell'altro? Dovevo saperlo che si sarebbe messa male per entrambi, o forse solo per me; non sono brava a tenere duro in una relazione, mi chiudo in me stessa a ricco, non lascio traspirare niente fino a farmi odiare. Non so perchè lo faccio, forse è un meccanismo di difesa, ma non so nemmeno per cosa. Eppure più tengo ad una persona, più cerco di tenerla lontana, dai miei problemi, dalle mie paure e soprattutto da me stessa.
Se solo quel giorno avessi guardato dove mettevo i piedi, tutti questi problemi non li avrei affrontati ora, non con lui, non così improvvisamente. Sarei stata una normale ragazzina di sedici anni, innamorata del suo idolo, che non aspettava altro che vederlo, in un concerto, alla tv, o semplicemente in un video su internet. Sarebbe stato tutto più semplice, tutto meno doloroso di quanto non lo sia ora, sapere che tutto questo è reale, sapere che davvero sta accadendo, fa sembrare il futuro un incognita, un enorme punto di domanda, alla quale non ho risposta.
Papà: Alison ti prego.
Do un altro grugnito e mi alzo dal letto. Mi trascino in bagno sotto una doccia fredda per riuscire a tenere gli occhi aperti, e cercare di far sparire almeno un po' i segni di una notte insonne. Scendo in cucina saluto mio padre ed esco per andare a scuola. La porta si chiude alle mie spalle con un tonfo, mio padre mi ammazza, odia quando sbatto le porte, soprattutto quella d'entrata, non ho mai capito il perchè, e sinceramente preferisco restare nell'ignoranza.
Ed eccomi qui ancora una volta davanti a quella scuola, come si riesce ad arrivare ad odiare un edificio, una cosa inanimata, non ti colpisce con le sue parole, non ti minaccia perchè non suggerisci nei compiti, non fa proprio niente; lui vede tutto, tutto quello che accade qui dentro, lui lo sa ma non può dire niente a nessuno, fa passare tutto, perchè lui è solo un oggetto inanimato, un edificio che ha preso il nome di scuola.
Eleanor: ehi.
Sentire la sua voce, mi fa destare dai miei pensieri sulla scuola e mi riporta alla realtà; a Niall che potrebbe arrivare da un momento all'altro, alla litigata con Sharon e Alessio, a Vittoria che continuerà a far finta di essere amica, alle battutine di Davide, ai professori che voglio il massimo da tutti noi. Con un solo “ehi” è riuscita a ricostruire il muro davanti a me, quel muro che solo poche persone sono riuscite a buttare giù; il muro che crolla ogni volta che sono assorta nei miei pensieri, dove sono vulnerabile, dove solo la vera Alison che solo in pochi conoscono.
Io: ehi.
Eleanor: hai visto Ale?
Io: no. Devo andare scusa.
Mi allontano da lei prima che possa iniziare a raccontarmi della sua vita. Si sono proprio trovati, lei e Alessio, logorroici, impiccioni, ma sanno dare cuore e anima alle persone a cui tengono, anche andando contro ai loro principi, solo per vederti sorridere di nuovo. Infondo lo fanno in fin di bene, ma in questo momento non sono in grado di intendere e di volere, vorrei soltanto chiudere gli occhi e non essere più qui, a non dover più pensare a niente, liberare la mente da tutto quello che ti circonda. Chiudo gli occhi, pensando che oggi è solo un altro giorno, che passerà come tutti gli altri, per poi aprirli di colpo, e incastrali nei suoi, aprire gli occhi e trovare un oceano, aprire gli occhi e capire che si vive una volta sola, che bisogna viverla al meglio, senza rimpianti, essere noi stessi senza aver paura di quello che potrà accadere si ci spingiamo oltre ai nostri limiti. Aprire gli occhi e capire con un semplice “ciao”, che la tua vita sta cambiando, e rispondendo allo stesso modo ti convinci che stai facendo la cosa giusta.
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ciao a tutti,
volevo farmi perdonare per non aggiornare molto spesso, e quindi ecco a voi un capitolo fresco fresco xD
spero che non sia noioso, volevo farvi conosce Alison, cosa pensa ogni volta che si trova rintana nei suoi pensieri, non so se sono riuiscita nel mio intento, ma questo dovete dirmelo voi, sarei felicissima di sentire la vostra opionione.
Vi mando un bacione come sempre Sara

  
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