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Autore: buffyTVS    17/06/2014    2 recensioni
Se volete sapere cosa vuol dire essere due facce della stessa medaglia, questa è la fanfiction adatta a voi.
Vi ricordate il demone Toth? Beh, è tornato a farci visita e questa volta ha beccato proprio la cacciatrice! Il problema è che non si tratta della nostra cara biondina.
Fuffy? Credo proprio che siete nel posto giusto.
Genere: Angst, Azione, Introspettivo | Stato: in corso
Tipo di coppia: FemSlash | Personaggi: Buffy Anne Summers, Faith Lehane, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Il buio della stanza la avvolgeva completamente, quasi non vedeva. La testa poggiata sul cuscino e le lenzuola tirate fin sopra le spalle.
Provava a riposare, ma non c'era verso di chiudere occhio, era troppo preoccupata. Aveva accennato alla bionda ed al suo osservatore solo poche cose prima di svenire sul divano. Le forze le mancavano totalmente. Pochi minuti dopo si era ritrovata una Buffy intenta a darle piccole sberle in faccia per farla riprendere. Era convinta che lo facesse apposta. Prenderla a pugni era sempre piaciuto alla cacciatrice, fin da quando si erano conosciute. Certo che anche lei non aveva scherzato. Prima di comprendere veramente da che parte stare ce n'era voluto di tempo. L'aveva fatta penare a quella povera ragazza. Eppure il loro rapporto ormai era quello: un pugno al giorno toglie il medico di torno. E alla fine non le dispiaceva. Anzi, le faceva addirittura piacere se quello era l'unico modo per comunicare con Buffy. L'importante era sentirla.
Eppure all'inizio non era così. No, all'inizio erano quasi una sola cosa. Sempre insieme. Ancora ricordava quando era andata a prendere quella che aveva definito 'la sua ragazza' a scuola. O meglio, l'aveva convinta a lasciare l'aula durante un compito di chimica di punto in bianco.
Oppure di quando avevano rubato le armi in quel negozio per poi essere beccate dalla polizia. Di come erano una squadra. Di come uscivano e si sfrenavano ballando al Bronze sulle note di 'Chinese Burn'. Insomma. Loro erano Buffy e Faith. Il giorno e la notte. Eppure si capivano anche con un solo sguardo.
Aveva notato anche la sofferenza di Willow perchè era consapevole del fatto che la sua presenza stava allontando la bionda dal resto dei suoi amici. Non lo faceva apposta, voleva solo stare con quella persona che tanto sentiva vicina a sè. Con la quale c'era quel legame che neanche lei riusciva a spiegarsi. Voleva solo stare con B, la sua prima e- probabilmente- unica amica. E sapeva che per certi versi anche per l'altra era così.
Almeno fin quando lei non aveva rovinato tutto. Fino a quando non aveva ucciso quell'uomo e poi aveva distrutto l'unica cosa che davvero era importante.
Era stata una codarda, oltre che un'ingenua, ma per la prima volta in vita sua voleva davvero essere la prima. Essere speciale.
Una lacrima le rigò il viso.
Delle volte ancora pensava alle numerose litigate con Buffy a causa dell'essere cacciatrice. Non riusciva proprio a capire perchè quella ragazzina che aveva un potere così grande non riusciva a sfruttarlo totalmente. Perchè lo rifiutasse così tanto. Ma nonostante questo capiva la solitudine che ne derivava, lei era stata sola, fino a quando non l'aveva incontrata. Ed ora era nuovamente sola.
Si girò dall'altro lato cercando di cambiare posizione per prendere sonno e tra un pensiero e l'altro riuscì finalmente ad addormentarsi non troppo facilmente.





"Non le è venuto nulla in mente signor Giles?"
"No Buffy. Le informazioni che ci ha dato sono davvero troppo poche e non mi viene in mente nulla."
"Non è che le hanno somministrato quella cosa per toglierle i poteri?"
"Eh?"
"Andiamo! Quando lei mi iniettò quella sostanza a mia insaputa per la prova con Quentin ed il consiglio! Quando quel vampiro voleva staccare la testa a mia madre! Giles quello pazzo... ah certo che è diventato proprio vecchio!" alzò gli occhi al cielo sbuffando leggermente.
"Ah vero ricordo, beh, ma in ogni caso non vedo per quale motivo farlo.. Due cacciatrici sono meglio di una soprattutto dopo che Faith è tornata cosciente. E poi era in prigione da diversi mesi ormai.."
"Senta, è Faith. La psicopatica, ricorda? Potrebbe esser scappata per quello che ne so e potrebbe prenderci in giro tutti prima di farci a fettine!" sottolineò istericamente l'ultima frase.
"Di chi state parlando?" Dawn entrò improvvisamente dalla porta di casa.
"Ah, di Faith...com'è andata a scuola tesoro?"
"Bene! Cosa? Che c'entra Faith?"
"Niente di che, è solo svenuta sul divano di casa nostra qualche ora fa.."
"E lei lo chiama niente di che signor Giles?" Buffy lo fulminò con gli occhi.
"Oh bene, sono proprio curiosa di conoscerla quella stronza!"
"Dawn, non si dicono le parolacce e tu non conoscerai proprio nessuno finchè non ci avrò capito qualcosa... Ho appena chiamato Xander che ti verrà a prendere dopo pranzo."
"Ma..."
"Niente ma signorina, forza, resta dove io ti posso vedere!"
Dawn sbuffò talmente infastidita che si fece rossa dalla rabbia.
"Non credi che dovremmo avvisare anche Willow?" chiese poi Rupert.
"Non lo so, ultimamente sta avendo troppi problemi e litiga continuamente con Tara. Cosa rarissima. Non vorrei metterle altri pensieri, per ora è inutile chiamarla. Non sappiamo nulla di certo. Vorrei aspettare almeno che la pazza di sopra sputi fuori il rospo."
"Probabilmente hai ragione.." annuì convinto prima che il suono del thè pronto lo constrinse a dirigersi in cucina.
"Prepari una tazza in più, Faith ha dormito anche abbastanza... sempre se la troviamo in camera!"




Quelle mura spartane le erano sempre piaciute. La facevano sentire a casa. In fondo lei era una spartana. Una dura che amava la lotta ed il sangue. La morte aveva sempre fatto parte di sè e le piaceva. Anche quando ci era andata incontro. Anche quando Buffy l'aveva pugnalata all'addome con la sua stessa arma.
Buffy. Un grigno le sfuggì dalle labbra quando pensò a quel nome. A quel volto angelico che tanto l'aveva perseguitata.
Tutti i suoi problemi iniziavano e finivano con Buffy.
Se quella ragazza dagli occhi verdi e dai capelli biondi non fosse mai esistita lei non sarebbe andata in prigione. Non avrebbe ucciso tutte quelle persone. Sarebbe stata solo lei la cacciatrice, come giusto che sia. E invece no. Non era stato così.
Aprì lentamente il rubinetto della fontana. Lo scorrere dell'acqua la rilassava.
Buffy. Era solo colpa sua se aveva dovuto abbracciare il male. Quella ragazza la faceva uscire fuori di testa. Aveva tutto. Com'era possibile? Un fidanzato bello e misterioso. Un gruppo di schiavetti che le leccavano i piedi. Aveva perfino una sorella! La cacciatrice dovrebbe essere sola. Esattamente com'era lei. E quindi perchè B. aveva tutto? E perchè lei non aveva niente? Era più forte di Buffy. Più bella di Buffy. Più alta di Buffy. Eppure tutti preferivano circondare la bionda invece che lei.
Il sindaco invece no. Il sindaco l'aveva preferita. Era stato l'unico e per questo gli voleva bene. Come Faith può voler bene.
Le sue mani entrarono in contatto con l'acqua fredda e piano piano il sangue con cui si era sporcata scivolava via. L'odore però nelle sue narici era ben presente.
Il corpo del gestore del motel era a terra senza vita. La gola squarciata.
Quello sarebbe stato probabilmente l'ultimo omicidio che avrebbe fatto. Anzi no. Il penultimo.
Prima doveva sbarazzarsi dell'unica fonte di tutti i suoi mali.
Colei che la tormentava da viva e da morta. Buffy Summers avrebbe avuto il privilegio di essere l'ultima.
Così poi finalmente sarebbe potuta diventare l'unica e sola cacciatrice e tutti avrebbero ringraziato lei.
Avrebbero voluto bene a lei. Se lo sentiva.
E forse qualcuno l'avrebbe anche amata. Magari quello stupido di Xander a cui aveva strappato con tanta veemenza la verginità.
Povero illuso. Ci stava pure rimettendo le penne. Almeno se la sarebbe ricordata per sempre.
Chiuse il rubinetto e si sciolse i capelli.
Si spogliò di tutti i suoi vestiti e sosprirò quando il suo piede entrò in contatto, questa volta, con l'acqua calda presente nella vasca che aveva appena riempito.
Prese a lavarsi con la spugna e si rilassò completamente quando immerse anche la testa sotto l'acqua ricoperta da uno strato abbondante di schiuma.
E il pensiero tornò nuovamente alla cacciatrice sua nemica.
Questa volta avrebbe vinto lei.
Questa volta davvero sentiva di non aver più nulla da perdere.





"Posso entrare?" bussò un paio di volte prima di varcare la soglia della camera da letto in cui riposava Faith. "Ti ho portato una tazza di thè" probabilmente la mora dormiva ancora. "Volevo sapere come stavi, ma probabilmente stai ancora dormendo.." si sedette sul materasso morbido. "Quindi è il momento di svegliarti...Svegliati Faith!" Le diede diversi spintoni sulla spalla fin quando l'altra non pronunciò un "che diamine!"
"Ah, allora sei sveglia!" sorrise soddisfatta la bionda.
"Sì guarda, sono proprio sveglia. Grazie a te."
Buffy scrollò le spalle in segno di noncuranza e le porse la tazza di thè.
"Bevi, l'ha fatto Giles. E' di provenienza inglese quindi probabilmente sarà buonissimo. O farà schifo perchè lui non mette neanche un poco di zucchero. Sai, il diabete e cose del genere."
Faith sorseggiò senza professare parola.
"Allora, mi vuoi spiegare perchè sei tornata? E soprattutto per quale cavolo di motivo sei svenuta sul mio divano così improvvisamente?"
"Non lo so B. non so che mi prende. Ho perso i poteri..."
"Questo me l'hai già detto prima di crollare, ora passa alla parte che non so..."
"Ero tranquillamente in prigione a fare il cavolo di niente fino a che un enorme mostro dalla pelle gialla mi ha aggredito con un tubo. Sono svenuta e puf, quando mi sono risvegliata erano tutti morti."
"Cosa?" l'espressione sul volto della bionda diventò preoccupata.
"Sì, tutti morti Buffy. Compreso il demone. E da quel momento non ho un briciolo di forze. Mi sento stanca. Debole e un ragazzino ha schivato un mio pugno come se fosse facile. Come se colpissi da ragazzina!"
"Tutto qua?"
"Sì B. Tutto qua. Che diamine vuoi che ti racconti? Una favoletta da contorno?"
"Okay. Indagheremo e cercheremo di capirci qualcosa. Anche se questa cosa mi è familiare. Ma non riesco a capire perchè. Appena puoi è opportuno che tu ne parli con Giles."
"Sì, va bene." fece un ultimo sorso terminando la bevanda. "Tu come stai?" le parole le uscirono spontaneamente e senza il suo controllo. Non voleva che se ne andasse. Non voleva rimanere nuovamente sola avvolta dall'oscurità. C'era rimasta per fin troppo tempo.
Buffy infatti la guardò sorpresa, ma ne fu contenta. "Io me la cavo. Con il lavoro che faccio non posso dire mai che sto bene. Questo dovresti saperlo.."
"Lo so, immagino tu stia andando al college.."
Lo sguardò della bionda si incupì improvvisamente. "No, ho dovuto mollare. Devo prendermi cura di Dawn.... da quando mia madre è morta.."
Faith si irrigidì di colpo. Sbiancò. "Ah, mi dispiace...i-io non lo sapevo."
"Tranquilla,è passato del tempo ormai. L'importante è che tu non sia venuta a portarmi altri guai...Faith, io non mi fido di te. Te lo dico chiaramente. Non posso dopo tutto quello che mi hai fatto passare."
E quelle parole la penetrarono come una lama tagliente. Sentì il cuore stringersi nel petto, ma sapeva che era normale. Che era giusto.
Eppure sentirsele dire le aveva fatto davvero male.
"Mi era simpatica...." fu tutto quello che riuscì a dire.
"Ah sì? Eppure ricordo che la volevi uccidere!"
"Sono cambiata B. prometto che non avrai guai. Non da me... e ora che non ho più i poteri il massimo che posso fare e metterti un lassativo nell'acqua di nascosto. Ma sai che non è il mio stile!"
Buffy sorrise prima di alzarsi dal letto.
"Lo so...lo sento."
"Cosa?"
"Credevo non fosse possibile, eppure lo sento,lo sento che c'è qualcosa di diverso in te..."
"Già... comunque grazie B." le disse timidamente e Buffy le sorrise nuovamente in risposta. Faith notò quanto fosse bello quel sorriso. Quanto fosse caldo ed accogliente. Probabilmente il più bello che avesse mai visto.
"Non c'è di che... ora datti una lavata prima che venga a prenderti a pugni per farti uscire da quel letto. Ti aspetto giù con Giles..."
"Mi sei proprio mancata..." quelle parole le morirono in gola in un sussurro strozzato. Buffy aveva già lasciato la stanza, abbandonandola a quell'oscurità che per -quasi- tutta una vita l'aveva accompagnata.





Angolo della cacciatrice.
Eccomi qua con un nuovo capitolo di questa mini long. Vi lascio questo regalo non previsto.
Domani ho la prima prova per la maturità e mi serviva un poco di svago, quindi eccoci quì.
Spero vi piaccia. Ci tengo a sapere cosa ne pensate.
Scusate per gli eventuali errori. Un bacio!
P.s. vi lascio un piccolo regalo: chi ricorda Chinese Burn? :D http://www.youtube.com/watch?v=IyqEVoK4xoE
  
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