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Autore: alpha_blacky    18/06/2014    3 recensioni
Lettere di ragazzi tristi pochi attimi prima di morire
Genere: Triste | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Prima che leggiate vi avverto che non è un’idea mia, ma è ispirata ad una storia vera, una figlia in fin di vita che detta alla giornalista le parole che vorrebbe esser riferite alla madre dopo la sua morte. L’ho sinceramente trovata estremamente toccante e solo ora, dopo mesi, ho avuto l’idea di scriverci qualcosa. Spero apprezziate e che  non sia uscito troppo male, l’ho scritto di getto. Baci, -A
Cara mamma,
non so se riceverai mai queste mie ultime parole, ma parlo lo stesso, anche se è difficile con questa lamiera conficcata nella pancia. La giornalista qui accanto a me sta segnando tutto e lei te lo riferirà. Piange e la capisco perché anch’io lo sto facendo, perché sappiamo entrambe che queste sono le mie ultime parole. Mamma, non te l’ho detto molto spesso, ma ti voglio bene, ti voglio un bene dell’anima, non voglio lasciare te e papà, ma non credo di farcela, il mio sangue è sparso per tutti i sedili e se se ne perde troppo si muore; lo studiai in prima media e ti ricordi quel tipo che ti dicevo tanto antipatico? In realtà avevo una cotta per lui e ho sempre pensato che tu non mi conoscessi abbastanza per capirlo. Io e te siamo due mondi separati, mamma, io sono troppo uguale a al papà, troppo chiusa; tu sei il sole che brilla nel cielo, un’esplosione di tanti colori che si uniscono e formano la luce. Mamma, sono stata stupida, mi sono lasciata trainare dagli altri ed ho bevuto a quella stupida festa; sono andata nell’altra corsia e ho avuto un incidente con la macchina che mi veniva di fronte. Dio, che stupida! Io e la mia maledetta paura, paura di non essere accettata, paura di diventare un cagnolino pronto a saltare ad un tuo comando! Solo ora che è troppo tardi capisco che lo dicevi per me. Papà, scusa se sono stata troppo dura con te, se ci siamo scontrati a volte, ma il nostro carattere è molto simile, siamo due testardi. Scusa se non ti ho mai detto ti voglio bene, ma ora non ne ho più la possibilità se non in questa forma scritta. Papà, ti voglio bene. Grazie di tutto. Addio. La vostra Alice.
 
 
 
   
 
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