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Autore: GinnyW    18/06/2014    3 recensioni
La morte di una persona a loro cara.
Strani messaggi e strani avvenimenti.
Il ritorno dei Mangiamorte.
Un mistero da svelare.
Sarebbe dovuto andare tutto per il meglio, ma si sa, non sempre le cose vanno come vorremmo.
Seguito della storia: Molti dicono va' avanti, io invece sono tornata indietro.
Genere: Azione, Mistero | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: I Malandrini, Il trio protagonista, Lily Evans, Nuovo personaggio, Regulus Black | Coppie: Hermione Granger/ Sirius Black, James/Lily
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
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Vedeva tutto offuscato, come se fosse un ricordo lontano.
Era la camera dei suoi genitori, ma c’era qualcosa di strano: la stanza solitamente orinata era completamente sottosopra.
C’erano due pile di libri, poggiate sul pavimento, lasciate lì, pronte per essere eliminate o portate via.
Il grande letto a baldacchino a due piazze  era sfatto e molti vestiti erano buttati sopra di esso.
I vestiti, appunto, erano sparsi un po’ ovunque ed erano tutti maschili.
Quelli della diretta interessata sembravano essere scomparsi dalla circolazione, se ne poteva intravedere soltanto qualcuno dall'armadio semi aperto.
La valigia sul letto, era ancora aperta e conteneva tutto ciò di cui aveva bisogno, anche se non sembrava, mancavano soltanto i libri.
La valigia era più sfocata rispetto alle altre immagini,  ma non riusciva a spiegarsi il perché.
Successivamente una voce a lei familiare la distrasse dalla visione della camera dei suoi genitori e due figure rientrarono nel suo campo visivo.
-Perché quella valigia?- Era stato Sirius Black a parlare, suo padre sembrava arrabbiato, infuriato come non lo aveva mai visto.
-E’ per la partenza, devo prendere l’aereo per far visita ai miei genitori, ricordi tesoro?- Hermione Granger rispose dolcemente, mentre le lacrime le scorrevano copiose.
-Hai preso la pietra?-Chiese suo padre, e lei provò a collegare la parola pietra a qualcosa ma non le venne nulla in mente.
-Di cosa parli Sirius, non c’è nessuna pietra.- Sua madre rispose lentamente, mentre lo sguardo di suo padre prima s’insospettiva e poi diventava vacuo.
I suoi genitori erano l’unica cosa più sfocata, persino più della valigia che era riposta sul letto.
Sua madre poteva vederla solo da un lato, il braccio destro era nascosto e sembrava tenesse qualcosa di allungato, mentre quello sinistro era perfettamente visibile, lasciato mollemente a penzolare privo di forze.
Non aveva mai visto sua madre piangere, continuò a guardarla ma una strana luce argentata, che partiva da entrambi i genitori, la fece svegliare bruscamente, seguita dall’insistente rumore di un campanello che suonava.



Andromeda Black si svegliò bruscamente, a causa del sogno appena fatto.
Aveva da poco iniziato il suo terzo anno, e sarebbe dovuta essere la persona più felice del mondo, d’altronde quell’anno iniziavano le uscite ad Hogsmeade anche per lei, ma purtroppo non era così.
Sua mamma, il suo unico punto di riferimento , persino più importante di suo padre per lei, era morta da appena due mesi, stentava ancora a crederci.

Altair e Maia, i gemelli, erano sempre stati più attaccati al padre che alla madre, non che non soffrissero anche loro, ma c’era un legame speciale che univa Andromeda ed Hermione.
Forse il fatto che fosse la più simile alla madre, ovviamente non fisicamente ma caratterialmente.
Perché Andromeda Black poteva essere la copia del padre al femminile, capelli neri, occhi grigi, portamento regale e il saper mascherare bene le emozioni, ma per il resto era uguale a sua madre, nessuno si era infatti stupito quando la piccola ‘Meda era stata smistata tra le fila dei Corvonero.
Ma la piccola non poteva fare a meno di piangere ogni sera a causa della grande perdita.

Era la prima volta che sognava sua madre, ma più che un sogno quello le sembrava un ricordo lontano , e aveva un senso di déjà -vu mai provato prima.
La sua mano toccò il ciondolo che portava al collo senza che nemmeno se ne rendesse conto, il ciondolo a forma di cavalluccio marino che le aveva regalato la madre l’anno prima.
Era di un rosso quasi trasparente, era di corallo, così le aveva detto la madre prima di donarglielo.

Cercò di concentrarsi sul sogno appena fatto ma non riusciva a capire perché il suo subconscio le facesse vedere quelle immagini, e nemmeno perché fosse così spaventata.
Cercò di non darci peso e scostò le coperte, poggiò i piedi nudi sul freddo marmo e si avvicinò al letto della migliore amica, sperando di avere un po’ di conforto, ma ovviamente Molly stava ancora dormendo, erano pur sempre le quattro del mattino.

Si allontanò dal letto dell’amica senza fare il minimo rumore e si diresse verso la sala comune, ma proprio quando stava per varcare la soglia la voce di una certa ragazza la fece sobbalzare, tanto da farle sbattere il piede nella porta semi aperta.
-Dove credi di andare a quest’ora streghetta?- Molly Paciock scostò le coperte e la raggiunse, pronta a seguirla in sala comune.

Molly era la figlia di Alice e Frank Paciock, sorella minore di Neville, e ovviamente Corvonero fino al midollo.
Si somigliavano molto Molly e Andromeda, entrambe avevano lunghi capelli neri, entrambe amavano il Quidditch e cosa più importante, erano migliori amiche fin da piccole.
-Ti va’ di parlare un po’?- Chiese Andromeda all’amica.
-Si ma forse è meglio farlo a letto, giù avranno già spento il camino e si gelerà- Si sistemarono nel letto di Molly e Andromeda le raccontò il sogno appena fatto, senza tralasciare nulla.

-E’ molto strano, da come lo descrivi sembra ti trovassi in un pensatoio, ma ovviamente non è possibile. Se vuoi possiamo cercare qualcosa in biblioteca, ma ti consiglio di non dire nulla a nessuno per ora..-  Andromeda annuì debolmente e poco dopo si addormentò nel letto di Molly, seguita a ruota dall’amica.



 Correva, non  la smetteva di correre, scappava, ma non sapeva da cosa, così continuava a correre.
Non si sentiva lei però, aveva qualcosa di strano, di diverso.
Si fermò di botto, proprio davanti ad un laghetto ghiacciato, poi si smaterializzò guardando il suo riflesso.

Mamma.

***

Cadeva, continuava a cadere da un precipizio, non sapeva come fermare il tutto.
Gridava e piangeva, cadeva nel vuoto più totale.


***

Rivide la scena del primo sogno, la camera scombinata, la valigia sfocata, i vestiti, i libri, solo che al posto di suo padre c’era suo zio in compagnia di sua madre.
-Sei sicura Hermione?-  Vide sua madre prendere i libri e infilarli nella valigia, poi qualcosa cambiò perché tra le sue mani vide una borsa di perline al posto di una valigia.
-Sicurissima Regulus, devo andare-

***


Adesso il sogno era a rallentatore.
-Perché quella valigia?- Era stato Sirius Black a parlare.
-E’ per la partenza, devo prendere l’aereo per far visita ai miei genitori, ricordi tesoro?- Hermione Granger rispose dolcemente, mentre le lacrime le scorrevano copiose.
Piangeva sua madre, ma non riusciva a spiegarsi il perché, e poi parlava dei suoi genitori.
Era davvero strano, perché i nonni Granger erano sempre stati un tabù a casa loro, nessuno li aveva mai visti, ne sentiti, e ora sua madre parlava di andar a fare loro visita.
-Hai preso la pietra?-Chiese suo padre, e lei provò a collegare la parola pietra a qualcosa ma non le venne nulla in mente.
-Di cosa parli Sirius, non c’è nessuna pietra.- E lo sguardo di suo padre divenne vacuo.
Di nuovo la luce argentata, poi vide una bacchetta, ma non seppe dire se fosse quella del padre o della madre.



Si svegliò di soprassalto, proprio come Molly al suo fianco.
Si guardarono negli occhi e seppero di aver fatto gli stessi sogni.
-Dobbiamo fare delle ricerche in biblioteca, il prima possibile.- Molly la guardò seriamente, come se la sua proposta fosse l’unica soluzione per capirne qualcosa.
-Dopo le lezioni, oggi stesso!- Rispose Andromeda.
Scesero dal letto e andarono a vestirsi, pronte per fare colazione.
Arrivarono puntuali come sempre alla colazione, e si sedettero al loro tavolo senza degnare nessuno di un saluto, compresi i fratelli.
Mangiarono una fetta biscottata con burro e marmellata accompagnata da succo di zucca, e aspettarono la posta.
Come ogni mattina i gufi iniziarono a planare per la stanza lasciando i pacchi ai propri padroni.
Lei prese il giornale che il suo gufo le aveva portato e iniziò a leggerlo insieme a Molly, mentre la sala veniva investita da un mormorio di voci, dovute alla prima pagina  della Gazzetta del Profeta.


 

Muore l’eroina di guerra e a quanto pare pure la pace.

E’ stato ritrovato un funzionario del ministero privo di vita questa mattina, a trovarlo sono stati gli Auror Potter e Black, che avevano appena iniziato il turno, ma non hanno voluto rilasciare alcuna dichiarazione.
Ma quello che ci fa preoccupare è piuttosto il marchio nero disegnato proprio accanto alla vittima.
Possibile che con la morte dell’eroina di guerra Hermione Granger sia morta anche la pace che si era  creata?




Si alzarono contemporaneamente, sapendo di dover anticipare il piano e di dover saltare le lezioni di quel giorno e si diressero a passo spedito verso la biblioteca.
Durante il tragitto videro Altair scrivere qualcosa frettolosamente, sicuramente da dover indirizzare al padre, ma per qualche strana ragione non era in compagnia né di Harry Potter né di Ron Weasley, i suoi migliori amici.
Altair Orion Black era il fratello maggiore di Andromeda, ed  il gemello di Maia Cedrella, entrambi Grifondoro.
Poco dopo, durante il tragitto, incontrarono anche Maia, stranamente non accompagnata dal suo migliore amico Neville, che faceva la medesima cosa che stava facendo Altair poco prima, scriveva una lettera frettolosamente, appoggiata al muro.
Ignorarono anche lei e si diressero in biblioteca, ma sfortunatamente dopo aver consultato numerosi tomi, si trovavano con il fumo in mano, non avevano trovato un bel niente.

-‘Meda… che ne dice se..?- Non ci fu bisogno di completare la frase, né  di dare una risposta, perché ovviamente era affermativa.
Si alzarono senza far rumore, così da non attirare la bibliotecaria e sempre silenziosamente si diressero verso il reparto proibito.
Era un’ala poco illuminata, piena zeppa di libri con i nomi più inquietanti e con una puzza di muffa che fece storcere il naso alle ragazze.
Cercando di non far rumore e di non toccare nulla iniziarono a guardare i titoli dei libri.
Era passata ormai mezz’ora e le ragazze stavano per gettare la spugna, quando un titolo visto di sfuggita attirò la loro attenzione.

Presero il libro e lo nascosero dentro lo zainetto di Molly, poi uscirono silenziosamente dal reparto proibito, sperando di non essere scoperte, e si diressero verso la torre dei Corvonero.
La cosa strana di quel libro, era proprio il titolo: 
Diario di Hermione Granger.


Come aveva fatto il diario di sua madre a finire lì? E cosa ci faceva nel reparto proibito?
Erano intenzionate a scoprire la verità, e anche se non avevano capito da dove venissero quei sogni ormai non importava più, se l’erano già dimenticato.



Angolo autrice:
Salve gente :D
Eccomi qui con il primo capitolo della storia, come vi sembra?
Da dove vengono i sogni di Andromeda? Perchè Altair e Maia sono così misteriosi? E cosa significano quei sogni?
Mi sento un tizio delle televendite ahahah.
Comunque, ci tengo a ringraziare tutti coloro che mi seguono dalla storia precedente, e anche tutti gli altri, un grazie a LilyLilian, IpseDixit e Ribelle che l'hanno recensita, ma un grazie speciale va alla mia beta che corregge i miei orrori   errori :D Grazie IpseDixit
Non potrò pubblicare per un po' perchè domani parto, ringraziate che ieri l'ispirazione ha bussato alla mia porta altrimenti non avrei pubblicato nemmeno questo ahah.
X GinnyW.
Ps. A chi non ha letto 'Molti dicono va' avanti, io invece sono tornata indietro' molte cose potranno sembrare normali, mentre in realtà non lo sono, come ad esempio il visitare i genitori, quindi consiglio vivamente di leggere l'altra storia prima di cominciare questa :)


 
  
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