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Autore: LauraPalmerBastille    18/06/2014    10 recensioni
“Dei Percy,sei così ottuso.”-dice,mentre il suo sguardo si perde negli occhi color verde mare del più grande.
“Non capisco Nico,cosa intendi?”-risponde,e sembra quasi che un piccolo sorriso di sfida sia comparso sulle sue labbra.
“Questo.”-si affretta a dire,prima di poggiare la sua bocca su quella di Percy.
Genere: Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Jason Grace, Nico di Angelo, Percy Jackson
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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I had a crush on Percy.

Pernico/Percico?

Questa mattina,Nico,impreca contro tutti gli Dei di cui lui conosce il nome,quando il forte squillo del suo cellulare lo fa letteralmente cadere dal letto. Cerca di sistemare il solito ciuffo di capelli neri che gli ricade davanti gli occhi,senza ottenere il benchè minimo risultato.
“Dei,si prospetta una bellissima mattinata.”
Afferra velocemente il telefono rigorosamente nero,e risponde senza nemmeno sapere chi sia a chiamarlo.
“Pronto.”-dice,con la voce più scura ed arrabbiata che ha.
“Sono sotto casa tua. Scendi,subito!”-risponde una voce troppo gioiosa per quest'ora,per poi riattaccare.
“Ma che cosa..?”
Con tutte le forze che trova in corpo,Nico si alza in piedi e si mette il primo paio di Jeans che trova per terra,con la solita maglietta con il teschio.
I suoi piani,per questa mattina,sono:
1)scendere,e vedere chi diavolo lo ha chiamato a quest'ora.
2)picchiare e ferire mortalmente chiunque sia stato.
3)Tornare a dormire.
Si deve reggere con tutte le sue forze allo scorri-mano delle scale,visto che i suoi occhi sono ancora chiusi per il sonno,e non hanno decisamente nessuna intenzione di aprirsi.
Appena arrivato al portone principale del palazzo,non fa nemmeno in tempo a richiudersi dietro la porta,che due forti braccia lo avvolgono da dietro e lo sollevano per aria.
“Nico!”-esclama una voce decisamente troppo felice,che Nico riconosce subito.
“Jason,Dei. Dovevo intuirlo fossi te.”
Il biondo lo posa a terra,e lo fissa con il suo solito sguardo divertito. Jason è uno dei migliori amici di Nico,e per quanto lui continui a ripetere che è solo un idiota,in fondo il bene che ripone in questo ragazzo è molto.
Solo lui sa della sua omosessualità,e quello che aveva stupito Nico,è che quando lui gli aveva confessato i suoi sentimenti verso Percy (dopo tutte le lamentele dell'amico),lui non si era schifato o roba del genere,reazione a cui Nico si era preparato.
Invece,gli aveva dato una forte pacca sulla spalla,e aveva sorriso.
“Cavolo,punti in alto!”-aveva solo detto,prima di iniziare a formulare piani strambi su come conquistare la “preda” di Nico.
Si,secondo Jason ormai,Percy è la “preda”,e Nico il “predatore”.
Il sorriso scaltro di Jason manda all'aria tutti i piani di Nico,ormai convinto che non sarebbe più tornato a dormire.
“Di mattina i tuoi capelli sembrano fuochi d'artificio!”-ride il biondo,scompigliano i capelli del più piccolo.
“Buongiorno anche a te.”
“Già fatto colazione?”
“In realtà,ho saltato molte fasi del risveglio a causa della tua telefonata. In primis,la fase dello svegliarsi.”-risponde piccato il più piccolo,strofinandosi le mani sugli occhi ancora chiusi.
“Deduco questo sia un no. Vieni,ti porto io.”
“Dove?”
“Devo AS-SO-LU-TA-MEN-TE parlarti.”-dice,scandendo ogni singola sillaba.
“Jason ti prego,ho sonn-”
“Andiamo!”-e prima che Nico possa anche solo aprire bocca,la forte mano del biondo si è ancorata sul suo polso,e lo ha spinto nell'auto.
Si,si prospetta proprio una bella mattinata.

**

Nico si è ritrovato in un piccolo bar,con un Jason decisamente troppo eccitato,ed un cornetto in mano.
Prende a mangiare a piccoli morsi la colazione,mentre Jason lo fissa attentamente dall'altra parte del tavolino,mentre mangia i suoi brownies.
“Okay,questa situazione si sta facendo seccante,Grace. Smettila di fissarmi!”-esclama dopo qualche minuto di silenzio.
“Si,hai ragione. Solo aspettavo finissi la colazione.”
“Dei,Jason. Ti sei presentato sotto casa mia ad un orario impensabile,ed ora mi fissi come se fossi un alieno. Cosa sta succedendo?”
“Nico,ma quando ti ho chiamato erano le dieci del mattino.”-Jason aggrotta le sopracciglia,ed un sorriso prende posto sulle sue labbra.
“Stavi ancora dormendo?”
“Le dieci del mattino! Mi hai telefonato nel bel mezzo della notte!”-esclama il più piccolo,alzando le mani al cielo.
Il biondo scoppia in una fragorosa risata. Si tiene la pancia con le mani,mentre ride come un forsennato. Dal canto suo,Nico mette il broncio. Ripone i residui del cornetto sul piatto e incrocia le braccia al petto.
“Idiota.”-borbotta piano,anche se cerca di reprimere un piccolo sorriso. Quando Jason smette di ridere,si asciuga le lacrime,e torna a guardare Nico.
“Okay. Scusami.”-dice,tornando serio.
“Dimmi quello che mi devi dire,Grace.”-risponde inacidito Nico.
“Sono preoccupato,tutto qui.”
L'espressione serena che fino a poco prima aveva incoronato il viso di Jason,ora si è trasformata in una maschera di tensione.
Nico,dal canto suo,aggrotta le sopracciglia e continua a fissarlo scuro.
“Preoccupato?”
“Ho saputo che ci sarai anche tu stasera.”
“Oh.”
“Sei sicuro della tua decisione?”
Il più piccolo abbassa subito lo sguardo. Le sue guance diventano totalmente rosse. Forse per l'imbarazzo,forse per la rabbia. Nico non è mai stato abituato a parlare dei suoi sentimenti,o di cosa lui provi. E sicuramente mai nessuno se ne è preoccupato.
“Non so perchè ho accettato in realtà.”-bofonchia,senza distogliere lo sguardo dai residui della sua colazione.
“Per rivederlo.”
Jason ora ha un sorriso dolce,mentre guarda il più piccolo arrossire ed annaspare.
“Volevo solo ricordarti che,per quanto loro stiano passando un momento di crisi,Percy ed Annabeth stanno ancora insieme. E staranno insieme anche stasera,alla festa.”
Qualcosa si blocca nel petto di Nico,che sussulta sulla sedia. Sente le lacrime bruciargli gli occhi,e fa di tutto per reprimerle.
In fondo è quella la verità,lui se l'è ripetuta più volte.
Ma sentirla dire da qualcun altro la rende solo più concreta,più vera.
Percy ama Annabeth,e non c'è nulla che Nico possa fare,se non rimanere in disparte a piangere,e sognare un futuro con quel ragazzo irraggiungibile.
Il più piccolo si alza di scatto dalla sedia,con la testa bassa.
“Io.. Io torno a casa.”-dice,senza nemmeno guardare in faccia Jason.
Con passo svelto esce dal negozio,e inizia a correre più veloce che può. Senza avere una meta,senza avere un obbiettivo.
Percy.
Percy è la sua unica meta. Ma è irraggiungibile,e Nico si sente perso.

Perchè Percy è il suo tutto,e senza di lui si sente vuoto,perso.
Si sente svuotato da ogni sentimento,da ogni minima voglia di vivere.
E per quando questa cosa lo infastidisca,si, lui dipende da Percy Jackson.
E vederlo felice insieme ad un'altra persona che non sia lui,lo uccide.
Nico si sente morire ogni singolo giorno.
Dopo qualche minuto di corsa,una presa ferrea lo blocca per le spalle,facendolo quasi cadere. E prima che lui possa provare a divincolarsi,due forti braccia lo stringono:quelle Jason.
Sente il suo calore,e le sue braccia strette intorno alle sue spalle.
E non riesce più a trattenere le lacrime.
Piange come un bimbo,bagnando la maglia del più grande.
Piange ancora,come faceva ogni volta.
Piange,stretto tra le braccia del suo migliore amico.

**

Come ogni santa singola volta che si trova a meno di qualche kilometro dal corpo di Percy,Nico si dimentica come si respira.
Tiene le mani strette forte al sedile della macchina di Jason,mentre lui continua a parlare di come finalmente avrebbe conquistato una certa Piper quella sera.
Inutile dire che Nico non lo stia minimamente ascoltando,troppo preso ad espirare ed inspirare,per riuscire ad arrivare sano e salvo alla festa.
Quando la macchina accosta,Nico si irrigidisce completamente.
“Nico,siamo arrivati.”-gli dice Jason,posando una mano sul suo braccio.
“Si,siamo arrivati.”
“Andrà tutto bene,ne sono sicuro.”
“Si,andrà tutto bene,ne sono sicuro.”
Eppure,lo sanno entrambi,nulla sarebbe andato bene.

**

La festa è decisamente troppo affollata e troppo rumorosa per Nico,che appena entrato cerca con lo sguardo il ragazzo tanto desiderato.
Nessuna traccia di Percy.
Nico si rabbuia subito,e lancia uno sguardo impanicato all'amico che,per rassicurarlo,gli fa l'occhiolino e gli sorride nel modo più affabile possibile.
“Starà prendendo l'alcool. È Percy,ricordiamocelo.”-gli urla nell'orecchio,come se gli avesse letto nella mente.
Nico annuisce,ma il magone che ha nello stomaco non ci pensa nemmeno a diminuire.
“Tu vai a cercare quella ragazza,io me la caverò,tranquillo.”-urla a Jason per farsi sentire.
Non vuole essere un peso per l'amico,che ha fatto così tanti piani per rendere di questa serata,la serata perfetta.
“Sei sicuro?”
In realtà,Nico non è sicuro proprio di nulla,ma annuisce lo stesso.
Ed è così,che si ritrova seduto su un divanetto rosso,circondato da coppie che non hanno sicuramente nessun imbarazzo di “coccolarsi” in pubblico.
Il tempo inizia a diventare infinito,e proprio quando Nico,stufo, si sta alzando per andare a rinchiudersi dentro la macchina di Jason,due grandi mani lo afferrano per le spalle,facendolo risedere.
“Ma guarda chi si vede!”
Il cuore di Nico smette automaticamente di battere,quando il sorriso smagliante di Percy gli si para di fronte.
Percy ha qualcosa di diverso. E Nico non capisce se è per i capelli sistemati,per quei pantaloni più stretti del solito,o quella canottiera. Quella dannatissima canottiera non lascia assolutamente spazio all'immaginazione,e Nico deve ricordarsi di chiudere la bocca per lo stupore.
“Percy!”-esclama,con la voce più alta di un'ottava.
“Non pensavo saresti venuto veramente!”
La mano del più grande finisce istintivamente sui capelli di Nico,scompigliandoglieli. Dei,quanto ama quel gesto. Si sarebbe fatto scompigliare i capelli da Percy tutto il santo giorno.
“Ehm,si. Mi ha accompagnato Jason.”
Percy annuisce,mordendosi il labbro inferiore.
“Hai già bevuto?”-chiede poi,tornando a sorridere.
“No,e non voglio.”
“Perfetto! Vieni,ti faccio vedere dove sono gli alcolici!”-risponde,ridendo.
La forte mano di Percy si ancora sul polso del più piccolo,facendolo alzare dal divano,per poi spostarsi sulle sue spalle. Sente le dita del più grande sfiorargli il collo e i capelli,e una vampata di calore prende possesso del suo corpo.
Forse è un'impressione sua,ma le dita di Percy si muovono sulla sua pelle,accarezzandolo quasi. Sente le gambe cedergli,e deve fare forza su tutte le sue facoltà mentali,per non cadere lì di fronte a tutti.
Ringrazia gli Dei quando arrivano al tavolo degli alcoli,sui cui Nico si appoggia per sorreggersi.
“Come sta tuo padre?”-chiede frettolosamente Percy,mentre con una mano versa del liquido rosa dentro a due bicchieri.
Nico non può non notare che l'altra mano di Percy è ancora fissata sul suo collo,e le sue dita stanno veramente accarezzandolo.
Gli occhi del più piccolo sono ancorati sugli zigomi perfetti del più grande,e quando la sua piccola mano sta per raggiungere quella di Percy,per stringerla in un piccolo contatto,una voce saccente li interrompe.
“Percy.”-dice,con tono duro.
Il braccio del moro si leva subito dal collo del più piccolo,che boccheggia di fronte ad una arrabbiata Annabeth.
“Dove diavolo sei stato per tutto questo tempo?”-quando Annabeth è arrabbiata parla a denti stretti,mettendo quasi inquietudine.
“A prendere gli alcolici.”-risponde Percy,con solito sorriso furbo.
Nico sopprime una risata. Jason gli ha dato la stessa motivazione poco tempo prima. Quanto è prevedibile quel ragazzo.
“Ti redi conto che io sto facendo tutto da sola,mentre tu stai qui ad ubriacarti con lui?”-indica con irritazione Nico,che alza un sopracciglio infastidito.
Percy apre bocca per controbattere,ma d'un tratto la musica si blocca,facendo voltare tutti verso lo stereo.
Leo è in piedi,con un bicchiere rosso in una mano,e la spina dello stereo nell'altra. Annaspa per qualche secondo,poi riprende il suo solito sorriso,fissando tutti i presenti nella sala.
“Che ne dite di fare qualche bel gioco!?”-propone urlando.
Da come si muove,deduce Nico,deve già aver bevuto qualche bicchiere di troppo. Molti ragazzi gli urlano contro,intimandogli di riattaccare lo stereo,altri invece si avvicinano.
Percy prende Nico per il polso e lo fa avvicinare al gruppetto,allontanandosi velocemente dalla ragazza furiosa che sta urlando dietro di loro.
Il gruppetto è formato da poche persone,sei più o meno,tra cui riconosce facce simili.
Jason -grazie agli Dei-che gli fa l'occhiolino indicando con la testa Percy,e a braccetto di Jason c'è quella ragazza di cui parlava, Piper. Hazel con il suo ragazzo Frank ed una ragazza dai capelli rossi che non ha mai visto.
Quando arrivano,Leo ha già finito la spiegazione del fantomatico gioco,e continua a ripetere -”tutto chiaro? Bene. Bene.”-ridendo come un pazzo.
“Aspetta,di che gioco stiamo parlando?”-chiede il più piccolo,cercando con lo sguardo una via di fuga. Qualsiasi gioco sia non gli piace,soprattutto perchè è stato Leo a proporlo.
Percy lo fissa con uno sguardo carico di dolcezza,e gli sorride.
Il suo braccio torna sul collo del più piccolo,e gli spiega il gioco dritto nell'orecchio,sussurrando.
“è semplice”-dice,facendo rabbrividire Nico-”Leo dice una cosa,e se tu l'hai mai fatta,allora bevi l'alcolico che hai nel bicchiere,se invece non l'hai mai fatta,sei tu a proporre qualcosa.”
Non che le doti di spiegazioni di Percy siano il massimo,ma da quello che Nico ha capito,il gioco non gli piace per niente.
Si ritrova seduto a terra insieme agli altri,con un bicchiere pieno di un alcolico dal profumo e colore strano.
“Bene!”-inizia Leo,guardando il resto del gruppo-”giro di prova! Iniziamo con cose semplici. Allora.. io,per esempio,non ho mai suonato uno strumento musicale.”
Gli altri lo fissano,in attesa delle prossime istruzioni.
“A questo punto,se qualcuno di voi lo ha fatto,beve quello che ha nel bicchiere,se invece come me non lo avete mai fatto,non dovete bere,ma al turno dopo la parola passa a voi. E chi parla deve obbligatoriamente bere.”-detto questo,butta giù in un sorso il suo bicchiere,ed insieme a lui lo fanno anche tutti gli altri,mentre Nico rimane fermo ad osservarli.
“Okay! Ora si comincia sul serio. Io non ho mai.. fatto la pipì in pubblico.”-dice,scatenando le risate degli altri.
“E per fortuna! Te lo sconsiglio!”-risponde Frank,buttando giù tutto d'un sorso il suo bicchiere.
“Frank! Ma che schifo!”-esclama Hazel dandogli un pizzico sul braccio.
“Che c'è? Era urgente,e non c'erano bagni nei dintorni!”
Nico lancia un'occhiata preoccupata a Percy,che gli da un piccolo buffetto sulla guancia.
“è divertente.”-decreta.
Frank si riempie di nuovo il bicchiere.
Questa volta è la roscia sconosciuta a prendere parola.
“Io non ho mai.. fatto una cosa a tre.”-dice,bevendo l'intero bicchiere. Nessuno beve,e Nico ne è quasi felice.
“Okay,vado io.”-dice Hazel-”Io non ho mai giocato a Strip Poker.”
Percy esulta,sicuramente felice di poter finalmente bere. Scola il bicchiere,e lo riempie immediatamente. Insieme a lui,anche Leo,Piper e Jason bevono il loro bicchiere.
Nico ringrazia il cielo che quelle proposte siano così fuori luogo e decisamente non nella sua portata,così non avrebbe dovuto bere.
“Solo Nico non ha bevuto,quindi tocca a lui parlare!”-esclama un esuberante Leo. Percy gli poggia istintivamente una mano sulla schiena,e Nico arrossisce violentemente.
“Cosa? Io..Cosa devo dire?”-annaspa.
“Una cosa che non hai mai fatto,e poi bevi.”-gli risponde Percy con il solito sorriso sulle labbra.
“Okay ehm.. io.. non ho mai..dichiarato ciò che provo veramente.”-dice tutto d'un fiato. Sente lo sguardo degli altri addosso,poi la ragazza roscia beve tutto d'un fiato,con un'espressione amara in volto.
Anche Nico beve,e quasi gli viene da vomitare. Quel liquido ha un sapore acido,ma lo manda giù comunque.
“Bene! Tocca a me!”-dice Leo di nuovo.
E se Nico avesse saputo poco prima cosa aveva intenzione di dire,avrebbe trovato un modo per filarsela,per non rovinarsi la vita in quei pochi istanti.
Ma Nico non lo sa,e rimane lì.
“Mmmh.. Io non ho mai provato attrazione per una persona del mio stesso sesso.”-dice con il sorriso sulle labbra,bevendo il liquido nel suo bicchiere.
Il sangue di gela nel corpo di Nico.
Jason gli lancia un'occhiata preoccupata,ma Nico non se ne accorge. Il suo sguardo è puntato su quella strana bevanda rosa.
E prima che possa rendersene conto,la sta già bevendo tutta d'un sorso.

**

Non ha mai trovato la macchina di Jason così accogliente. Insomma,è vecchia e puzza d'alcool,ma in questo momento è il luogo più confortevole in cui abbia mai messo piede.
Sente le mani tremargli,mentre grandi lacrime scendono dal suo volto,e gli bagnano la maglietta.
Si è rovinato,con le sue stesse mani.
Ha bevuto quel dannatissimo alcolico,rivelando la sua omosessualità.
Di fronte a tutti,di fronte a Percy.
Vuole morire. Per la prima volta,vuole morire davvero. Si nasconde il volto tra le mani,e continua a piangere,tremando.
Vuole tornare a casa,mettersi sotto le coperte,e singhiozzare,come fa ogni santa notte.
Se solo ci fosse sua sorella. Lei sapeva sempre come tranquillizzarlo.
Ma lei non c'è. Se ne è andata,e lui è rimasto completamente solo.
La portiera del guidatore si apre,e qualcuno si siede sul sedile dell'autista. Nico però continua a piangere,senza voltare lo sguardo.
“Jason,riaccompagnami a casa,ti prego. Voglio andarmene.”-singhiozza,e nasconde il viso tra le gambe.
La macchia viene messa in moto,e Nico ringrazia gli Dei che Jason non abbia fatto nessuna domanda. Ma quel viaggio dura pochi minuti,visto che poco dopo la macchina si ferma al ciglio della strada,ed il motore si spegne.
“Adesso mi spieghi cosa sta succedendo.”-gli dice una voce scura,e troppo differente da quella di Jason.
Nico si immobilizza,sgranando gli occhi.
Alza di scatto la testa,incontrando gli occhi verdi e determinati di Percy.
“Percy ma cosa.. Questa è la macchina di Jason,come..”
“Mi ha dato le chiavi. Mi ha chiesto di riaccompagnarti a casa,ma non è questo il problema.”-ha le sopracciglia aggrottate.
“Percy io..”
“Spiegami,quando avresti avuto intenzione di dirmelo?”-la sua voce è dura-”Perchè,davvero,non ne ho idea. Insomma,siamo amici da molto,io ti ho sempre raccontato tutto e tu invece..”
Nico abbassa lo sguardo. Vorrebbe urlarglielo in faccia.
Come può non capire? Come può non arrivare al fatto che Nico è decisamente innamorato di lui?
È veramente così stupido?
“Avrei voluto farlo,davvero. Ma non potevo!”-quasi urla,preso dalla disperazione.
“Perchè,Nico!Perchè! Avevi paura di me? Avevi paura del mio giudizio?”
“No,Percy!Dei! È più complicato!”
“Cosa!? Cosa c'è di complicato?”-sta urlando,e le sue mani sono finite sulle spalle di Nico.
Lo fissa con sguardo esasperato. Ma Nico nota che sulle sue labbra è comparso uno strano sorriso.
“Dei Percy,sei così ottuso.”-dice il più piccolo,mentre il suo sguardo si perde negli occhi verde mare del più grande.
“Non capisco Nico,cosa intendi?”-risponde,e sembra quasi che un piccolo sorriso di sfida sia comparso sulle sue labbra.
Nico sospira rumorosamente,stringe i pugni e chiude gli occhi.
“Questo.”-si affretta a dire,prima di prendere il viso di Percy tra le sue mani,e poggiare le sue labbra su quelle dell'altro.
Da quanto tempo desiderava sapere che sapore avessero le labbra di Percy?
Da quanto tempo desiderava toccarle,o anche solo sfiorarle?
E ora lo sta facendo. Sta toccando le labbra del ragazzo,e con le sue labbra!
Il suo stomaco fa una specie di capriola,e la sua mente si annebbia.
Per la prima volta nella sua vita,Nico non pensa a cosa sarebbe potuto accadere dopo.
Per la prima volta nella sua vita,Nico si sente felice.
Poi,la realtà gli piomba di nuovo addosso,schiacciandolo. Si stacca da Percy,e lo fissa con sguardo preoccupato.
Il più grande ha gli occhi spalancati,insieme alla sue labbra,ora rosse per il bacio.
Le tocca con l'indice,e si allontana di scatto da Nico,tornando a guardare verso la strada.
“Nico io..”-annaspa,continuando a toccarsi le labbra.
“Io ti riaccompagno a casa.”
Riaccende il motore,e parte il più velocemente possibile,e Nico,per la seconda volta di fila,desidera morire.

**

è calato un silenzio imbarazzante nell'auto. Silenzio che non si schioda fino a quando non arrivano di fronte al palazzo di Nico.
“Percy io.. scusami. Non volevo. Davvero.”-riesce solo a dire,prima di uscire velocemente dalla macchina,ed entrare nel suo appartamento.
Si butta sul letto,senza nemmeno cambiarsi,poggia la testa sul cuscino,e piange.
Piange per tutta la notte,da solo.
Perchè Nico di Angelo è solo.
**
Note dell'autrice:
Eiiiiilà!:D
Per prima cosa,sono felice che il primo capitolo vi sia piaciuto! Mi ha dato un sacco di grinta per scrivere il secondo!
E quindi,Nico ha finalmente rivelato la sua omosessualità,anche se in maniera non del tutto carina.
Abbiamo incontrato finalmente il personaggio di Annabeth,e abbiamo visto come la loro relazione sia agli sgoccioli,e anche quella di Jason (un pò di tutti in realtà lol)
Detto questo,niente.
Nico è sempre più distrutto,e preso dalla disperazione bacia Percy,prendendolo un pò alla sprovvista.
Okay,basta u.u
Lasciate una recensione se volete,fanno sempre tanto tanto tanto piacere*^^*
Un bacione,LauraPalmerBastille <3

  
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