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Autore: alicehorrorpanic    20/06/2014    5 recensioni
«Sei vestita da cattiva ragazza stasera» constatò osservandomi da capo a piedi, mostrando uno sguardo languido «baceresti il bad boy che hai davanti?» ghignò e rimasi con la sigaretta a mezz'aria, fissandolo.
Genere: Fluff, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het, Crack Pairing
Note: Lemon, Lime | Avvertimenti: Tematiche delicate | Contesto: Contesto generale/vago, Scolastico
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«Cori sei pronta? Dai muoviti sono qua sotto con Sam!» sbraitò e sorrisi immaginando la sua espressione seccata e impaziente che le incorniciava il viso.
Sbuffai divertita «dammi un secondo Vivi» risposi e riattaccai, sentendo prima un suo sospiro infastidito.

Vivi, la mia migliore amica dal tempo delle medie, aveva la capacità di mettermi addosso ansia come nessun'altra sulla faccia della terra. 

In realtà non ero ancora pronta e mi ci voleva più di un secondo: dovevo mettermi tre chili di ombretto nero e la parrucca.

Mi osservai allo specchio e vidi una ragazza con occhi azzurri, capelli castani lisci che mi arrivavano alle spalle e una faccia innocente di chi passerà una serata a una festa punk-rock a casa di sconosciuti.

Sentii vibrare il cellulare ma lo ignorai. Due secondi dopo sentii dei passi avvicinarsi e la porta si spalancò.
«Corinna datti una mossa!» urlò come se fossi sorda e intanto mi squadrò, fissandomi con gli occhi sgranati
«ma come ti sei conciata? Cos'è sta roba blu? Ma che cavolo..»

Mi guardai dalla testa ai piedi: converse bianche con borchie, pantaloncini neri, collant a rete verdi, canottiera nera dei Green Day. 
La ciliegina sulla torta era una parrucca blu. 
«Vivi stai ferma! È una parrucca cosa vuoi che sia?»
«Una parrucca? E dove sei andata a prenderla?» fece una smorfia disgustata prendendola con fare schizzinoso in mano ed esaminandola da vicino. 

Alzai gli occhi al cielo e la guardai cercando di stare calma «al mercatino dei cinesi e poi è solo un travestimento!»
«Si ma io non ho fatto tutto sto casino! Tua mamma se vede la stanza ti defenestra!»
«Chissene, la camera è mia, ho diritto a una ribellione adolescenziale no?» ghignai cercando di mettermi a posto il trucco e osservando il suo travestimento.

Vivi infatti indossava dei leggings lucidi neri e una maglietta lunga con superga bianche: forse potevo darle ragione, avevo esagerato, ma ormai non avevo tempo per cambiarmi.

Raccolsi i capelli e mi sistemai la parrucca a caschetto blu allo specchio. 

«A lei ci penserò dopo! Sono pronta andiamo!»
«Era ora, mi stava crescendo la barba!»

Presi la borsa, mi diedi un'ultima occhiata allo specchio e Vivi mi prese per mano ripetendomi come una radio incantata che eravamo in super ritardo per la festa. 

«Cazzo!» brontolai a metà scale e Vivi mi guardò con faccia severa mentre risalivo. 
«Le sigarette!» mimai per non farmi sentire, anche se i miei genitori erano concentrati davanti alla tele.

Rientrai in camera, aprii il cassetto e le lanciai nella borsa.
«Muoviti, non ci faranno neanche entrare!» 

Riscesi le scale, aprii la porta d'ingresso e sgattaiolammo fuori dove ci aspettava Sam, il fidanzato di Vivi: era un anno più grande di noi ma era nella nostra classe perché aveva perso un anno a causa del lavoro di sua madre che era stata costretta a cambiarlo dopo che il marito l'aveva lasciata per la classica segretaria giovane e bella.

Per Sam era stato un colpo visto che era molto legato a suo padre e ora lo vedeva solo nel fine settimana, quando non andava al mare con la sua nuova fidanzata, ovviamente.

«Dove cazzo eravate finite? Sono qui da un'eternità» allargò le braccia e fece una faccia da disperato, sicuramente non aveva ancora assistito a una seduta di shopping con la sua ragazza.

«Colpa mia come al solito Sam» gli toccai un braccio e gli diedi un bacio sulla guancia per scusarmi e lui mi guardò rassegnato. 

Sam indossava una giacchetta di pelle e jeans, aveva l'aria da cattivo ragazzo che contrastava con i suoi occhi azzurro cielo «dai salite!»

Mi sistemai nei sedili dietro e presi lo specchietto per ricontrollarmi, sperando che l'ombretto nero non si fosse sbavato. 

«Smettila di controllarti stai benissimo anche se sembri una drogata!»
«Grazie per il complimento» ridacchiai e la guardai nello specchietto, mandandogli un sorrisetto da finta offesa. 

«Lo sai che ti voglio bene! Tu sei la mia dose preferita di eroina Corinna!»
«Da quando spari queste stronzate?» chiese Sam guardandola torvo, per poi riconcentrarsi sulla strada.
«Da quando si è innamorata del vampiro di Twilight!» urlaii divertita. 
«Stai zitta Cori!»
«Farò finta di non aver sentito!»
disse Sam con aria disgustata e accese la musica ad alto volume e Vivi iniziò a divincolarsi cercando di scatenarsi a ritmo della musica, facendo ballare tutta la macchina. 

Finalmente potei controllarmi e per fortuna era tutto a posto, compreso trucco e parrucca. 

La festa era stata organizzata da un amico di Sam, Leo e sarebbe stata sicuramente piena di alcolici e ragazze, come le solite feste da adolescenti. 

Sam abbassò la musica e Vivi protestò guardandolo torvo e incrociando le braccia. 

«Di un po' Cori viene anche Vale?» mi chiese Sam guardandomi dallo specchietto.
«In realtà non lo so, pensavo che tu lo sapessi. Non l'hai sentito?»
«No, pensavo avesse parlato con te!»
«State parlando di quel Vale?» si intromise Vivi con espressione interrogativa e si girò a fissarmi.

Alzai gli occhi al cielo e le sorrisi.
«Quanti Vale conosciamo? Dai non fare così è simpaticissimo!»
«Si ma devo dividerti con lui e inoltre è pure gay!»
«Che c'è di male!Almeno nessuno può sospettare qualcosa quando sono sola con lui!»
«Vale è gay?» imprecò Sam «cazzo dirmelo prima? Ci ho passato giorni interi e giuro che non ho sospettato nulla!» 
«Diciamo che non lo da a vedere!»
gli risposi e in effetti era vero: a vederlo sembrava un ragazzo normalissimo, capelli ricci biondi e occhi verdi, non dava per niente l'idea di uno a cui piacessero i maschi, anzi il contrario.

«Tranquillo tu sei solo mio!» lo rassicurò Vivi avvicinandosi a lui per baciarlo. 
«Sto guidando! Non fare così!»
«Tranquillo non c'è nessuno in giro!» rispose Vivi sbuffando e mettendosi a guardare fuori dal finestrino. 

«Siamo arrivati?» chiesi dopo un po' e Sam annui con la testa. 

Iniziai a vedere le luci provenire dalla casa del famoso Leo e molti ragazzi fuori a fumare e a parlare con bottiglie di alcolici tra le dita.

«Eccoci! Ora parcheggio e ci siamo»
«Hanno parcheggiato tutti qui guarda!» indicò con il dito Vivi, infatti vidi una fila infinita di macchine sul vialetto. 
«No, non mi va, c'è un bel posto anche qua!» disse Sam, che infatti proseguì e parcheggiò poco più avanti dalla casa del suo amico.
«Eccovi principesse, ora vengo ad aprirvi!» disse Sam con tono ironico e sorrisetto furbo. 
«Da quando sei così gentile?» lo rimproverò Vivi mentre io scoppiai a ridere. 
«Da ora perché?» 
Sam aprì la sua portiera e diede un bacio a Vivi per scusarsi per prima e io iniziai a tossire per segnalare anche la mia presenza. 

«Scusi ragazza folle ci eravamo scordati di te, che sbadati» mi disse Sam alzando teatralmente gli occhi al cielo e facendo il finto tonto.
«Non sei simpatico Sam» risposi sorridendo e dandogli una pacca sulla spalla.

«Che ne dite se entriamo?» propose Vivi, che non vedeva l'ora di andare a quella maledettissima festa.
«Siamo qui per questo amore»
Sam la prese per mano e insieme ci dirigemmo verso la casa da cui proveniva una musica assordante.

Non c'era neanche bisogno di bussare perché era tutto aperto, infatti fui investita in pieno dalla puzza di fumo e alcool.
«Vado a cercare Vale!» urlai ai miei amici, che annuirono.

Per arrivare nell'ala della casa meno confusionaria dovetti farmi spazio e quasi strusciarmi sugli altri per passare, che ballavano al ritmo della canzone Rock'n Roll degli Skrillex.

Finalmente riuscii a scorgere dei ricci biondi e lo trovai seduto su un divanetto con una bottiglia di birra in mano: indossava vans nere, pantaloni di pelle neri e canottiera bianca che copriva ben poco.
Era proprio uno spreco che fosse gay.

Mi avvicinai e notai che stava parlando con una ragazza con i capelli viola che cercava di avvinghiarsi a lui il più possibile. 
Trattenni a stento una risata e decisi di salvarlo dalla cozza che gli si era spiaccicata addosso. 
«Ei Vale!»
Gli urlai e passai una mano tra i suoi ricci, erano così morbidi che li avrei torturati per ore.
«Eccoti qui»
Sorrise e mi cinse la vita facendomi sedere sulle sue gambe e rivolgendosi alla ragazza davanti a noi con un'espressione furba.

«Alice ti presento la mia ragazza Corinna»
Fece lui e quasi mi ingozzai con la birra che avevo rubato al mio "fidanzato".

Capelli viola si dipinse un'aria quasi drammatica e poi fece una smorfia contrariata.
«Bene, allora vi lascio alle vostre cose»
Si alzò e andò a mischiarsi alla massa pazza e urlante che ballava.

«Dio, meno male che sei arrivata, non si staccava più»
Imprecò e intanto appoggiò la testa alla mia spalla, mentre io tornai a torturargli i ricci.
«Sei una fan dei miei capelli?»
Disse divertito, ma non risposi, mi limitai a tirargli un ciuffo provocandogli un gemito di dolore.

Alzò il viso dalla mia spalla e mi guardò fisso, socchiudendo gli occhi.
«Vuoi la guerra?»

«Ecco dov'eri, pensavamo di averti persa!»
Le urla di Vivi mi costrinsero a spostare lo sguardo da quegli occhi verdi maliziosi.
Sam ci raggiunse e si sedette sul divanetto, prendendo in braccio la mia amica. 

Le casse ora buttavano fuori la canzone Oh love dei Green Day, il mio gruppo preferito, e stavo per chiedere a Vivi di scatenarci anche noi a ritmo di quella musica ma mi bloccai.

Un ragazzo ci stava davanti , capelli scuri e occhi neri, sapeva di mistero, e ammiccava verso Sam, che gli fece un cenno con la testa.
«Chi era quel tipo?»
Gli chiesi quando lui si fu allontanato.
«Era Leo»
Scrollò le spalle e tornò a guardare la sua ragazza.

«Donna, andiamo fuori a fumare?»
«Si uomo»
E sorrise a Vale, appoggiandomi alla sua spalla per mettermi in piedi, dovevo sgranchirmi un po' le gambe che si erano addormentate.

Tenendoci per mano, dopo aver superato la folla di ragazzi ammassati l'uno contro l'altro, arrivammo finalmente fuori dalla casa ma non dalla confusione.

Ci appoggiamo al muro e tirai fuori il pacchetto di marlboro e l'accendino dalla mia borsa.
«Carino quel tipo vero?»
Mi domandò Vale, scrutandomi.
«Dici Leo?Mh, non male!»

Non so perché ma lui mi ispirava mistero e pericolo, forse per il fatto che era vestito di nero dalla testa ai piedi.
«Non male?Cazzo quello ispira sesso!»
Ridacchiò divertito tenendosi la pancia fra le mani.

Sbuffai esasperata.
«Te lo lascio volentieri»

Dissi accendendo mila sigaretta e buttando fuori il fumo, che andò in faccia a Vale, che nel frattempo aveva appoggiato le sue mani ai lati del mio viso.

«Sei vestita da cattiva ragazza stasera» constatò osservandomi da capo a piedi, mostrando uno sguardo languido «baceresti il bad boy che hai davanti?»
Ghignò e rimasi con la sigaretta a mezz'aria, fissandolo.

«Che?»
«Quello che ho detto»

Lo sentii deglutire rumorosamente, era in imbarazzo e io continuavo a guardarlo stranita.
«Che ti sei bevuto?»
«Niente, ti sembra così strana come proposta?»
«Direi di si» risposi ancora sorpresa.
«Ho solo una voglia tremenda di baciarti»
Se possibile, rimasi ancora più impietrita e stupefatta.
«Solo ora?»
«No, da un po'»
Disse a disagio e sfiorò il mio viso con le dita, intrappolandomi ai suoi occhi verdi.

«Credo che impazzirò se non lo faccio»
E si avvicinò, sempre di più, sentivo già il suo respiro sul mio viso e quando le nostre labbra si sfiorarono appena sussultai, perché non credevo che un contatto così innocente potesse provocarmi fremiti in tutto il corpo. 

Schiusi le labbra senza accorgermene e lui vi entrò, iniziando a esplorare e a giocare con la mia lingua, mentre io gli misi le mani tra i suoi capelli.

Non sentivo più la musica che rimbombava nelle mie orecchie, nè la puzza di fumo e alcool, ero in un mondo tutto mio, lontano anni luce insieme al mio migliore amico che mi stava baciando.

[ Storia vecchissima xD 
Fa schifo, i know ç.ç
Chiedo perdono. 
Ho cambiato la parte finale e credo che quando avrò tempo farò un secondo capitolo dove ci starà il famoso Leo-ragazzo del mistero.
Spero vi sia piaciuta ]
  
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