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Autore: theflamebreath    21/06/2014    0 recensioni
Cosa succederà ai nostri "cari" protagonisti quando uno scatto di Pikachu li farà deviare dal loro percorso? L'incontro con un'allenatrice li condurrà verso una nuova città e una grande lezione.
Quella che state per leggere è stata la mia prima fanfic in assoluto e spero che riceva il vostro apprezzamento!
Genere: Avventura | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Ash, Brock, Lucinda, Nuovo personaggio, Pikachu
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Anime
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L'addio

L’addio

 

L'ultima giornata di viaggio del piccolo gruppo di eroi stava per concludersi, il sole si avviava precipitosamente verso ovest, e la piana boscosa che stavano attraversando era inondata di luce rossastra e incandescente.

I Pokemon del gruppo erano tutti nelle loro sfere, eccetto Pikachu e Pan che comunque si ignoravano completamente.

La stanchezza era palpabile, soprattutto perché i giovani avventurieri, che si erano imbattuti giorni prima in quella strana ragazza, non si aspettavano minimamente che quel viaggio verso una cittadina dal nome accattivante sarebbe stato così lungo.

Tendevano infatti a fidarsi sempre degli allenatori incontrati lungo il loro cammino, ma ormai erano completamente esausti e avevano iniziato a perdere fiducia nella loro guida.

Era vero che la cittá era in vista da ore, ma la sua vista era continuamente nascosta dagli alberi e l'enorme portale d'ingresso sembrava non avvicinarsi mai.

Ash, facendosi portavoce dei pensieri dei suoi amici, si accostó a Maya con l'intento di chiederle quanto mancava, ma nell'osservarla così da vicino gli saltó all'occhio un dettaglio di lei nuovo: le Pokeball alla sua cintura erano cambiate, non piú tutte uguali eccetto la Premier Ball di Pan, ma di tipi tutti diversi. Anche l'espressione della ragazza era cambiata, mostrava ora un cipiglio cupo, la bocca contratta. Ash desistette dal suo intento. Il cambiamento nel volto di Maya lo turbava.

Girarono intorno ad un albero e senza preavviso trovarono finalmente il portale di Centanime, spalancato e scintillante agli ultimi raggi di sole.

Varcata la soglia ad accoglierli giunse una musica popolare e concitata, insieme al rumore di decine di voci e versi di Pokemon. I compagni di viaggio di Maya avevano gli occhi brillanti. "Ne é valsa la pena!" pensavano estasiati mentre un flusso di profumi e visioni li avvolgeva man mano che avanzavano per la via principale della cittá, decorata in tutti i toni del giallo immaginabili e con centinaia di ghirlande a forma di pikachu di ogni dimensione possibile. Evidentemente era da quei festoni che la celebrazione prendeva nome. Ash, Brock e Lucinda erano concordi nel pensare che non avevano mai visto nulla di piú bello, ma il meglio doveva ancora venire. Giunsero alla piazza della cittá nel cuore delle danze, e umani e Pokemon giravano in tondo insieme, ridendo felici. I tre si unirono ai ballerini, iniziando a volteggiare frenetici, risero di Pikachu che cercava di nascondersi tra le ghirlande, mangiarono a piú non posso le pietanze servite su tavolate faraoniche, si lasciarono completamente andare al divertimento.

Quando rallentarono un po' ormai era notte fonda, ma la festa non accennava a terminare e solo allora si resero conto di aver perso di vista Maya. D'accordo nel cercarla, cominciarono a perlustrare la zona circostante, chiamandola a gran voce nonostante il frastuono. Ma mentre giravano intorno ad un grosso edificio di pietra, nuovamente diretti verso la piazza, si resero conto che le grida che udivano non erano piú gioiose e spensierate, ma terrorizzate. Raggiunsero lo spiazzo di corsa, ma dove fino a pochi minuti prima c'erano bancarelle e colore, ora rimaneva solo fuoco e gente che correva ovunque urlando. Ash scattó in avanti, pronto a fare come sempre del suo meglio per salvare la situazione, ma una folata di fumo nero lo colpí in pieno volto, facendolo cadere in terra in preda alla tosse. I suoi amici gli furono subito accanto e lo aiutarono a rialzarsi, mentre davanti a loro figure colossali si ergevano tra le fiamme: ombre di allenatori con i loro Pokemon, intenti a darsi feroce battaglia. Lí ritrovarono Maya, affiancata stavolta non da uno dei sei Pokemon che aveva mostrato di avere ma da un Breloom che combatteva, indomito e incurante del fuoco attorno a lui, il muso contratto in una smorfia di dolore e dal pelo opaco. -Quel Pokemon é avvelenato!- notó Brock nella confusione, ma il tipo Erba non sembrava soffrirne, anzi appariva piú vigoroso ad ogni colpo ricevuto. "Velencura" trilló una voce nella testa dell'allevatore, "quella ragazza sa davvero il fatto suo".

La battaglia portó Maya vicino a loro, mentre con voce roca per il fumo dava ordini serrati al suo compagno. Saltarono contemporaneamente aldilá di un cumulo di macerie mentre la zampa del Pokemon Fungo si allungava verso il suo avversario nascosto dalle dense volute scure che ormai permeavano l'aria. Si udì un guaito soffocato e il corpo incosciente di un Houndoom rotoló ai piedi del gruppo. Maya si avvicinó ai compagni di viaggio, impauriti da tanta violenza, e senza parlare li invitó a seguirla. Estrasse dalla cintura le sue altre sfere e liberó il resto dei suoi Pokemon, che peró non erano gli stessi che aveva avuto fino al giorno prima. C'era un Flygon, d'accordo, ma nemmeno quello sembrava lo stesso. Oltre a lui c'erano un Manectric dall'aria truce, il Breloom che ancora ansimava per la battaglia sostenuta, Pan, l'unico riconoscibile e familiare, un Tyranitar e un Arcanine.

Maya sfioró il muso di ognuno di loro, poi li ritiró tutti eccetto il Manectric.

Il Pokemon quindi, con estrema cautela e l'aria di aver vissuto giá devastazioni del genere, li condusse attraverso quello che era diventato un vero campo di battaglia verso una strada secondaria ancora sgombra, fino a portarli ai margini della cittá, dove le grida erano meno udibili e il paesaggio intatto.

Si fermarono lí Maya e il suo Manectric, fronteggiando i ragazzi terrorizzati. Lucinda stava giá estraendo le sue Pokeball con rabbia, quando la ragazza bionda inizió a parlare -Ferma.- intimó -E ora ascoltatemi. Quello che avete visto qui questa notte é il vero volto del nostro festival- le chiazze di fuliggine sul suo viso non facevano altro che rendere la sua espressione piú grave -Lo facciamo ogni anno alla presenza di molti gruppi di allenatori estranei alla nostra tradizione per dimostrare loro quanto siano fortunati- -Fortunati?- intervenne Ash mentre le sue braccia circondavano un Pikachu tremante -Si, fortunati a vivere come vivete, senza timori né sospetti, fidandovi sempre e incondizionatamente. Non funziona cosí per tutti ma voi non ve ne rendete conto. Credete che il mondo in cui vivete sia idilliaco e perfetto, credete di poter sempre salvare la situazione. Ma ci sono ferite che nemmeno un Centro Pokemon puó curare. Amici che sono persi per sempre.- -Che significa?- domandó ancora Ash, osando -Significa che a molti non conviene far svenire i propri Pokemon.- rispose per Maya una voce dall'ombra. Avanzando nella tenue luce lunare ai ragazzi apparve come un normale ragazzo dai capelli castani, ma per Maya era evidentemente diverso: gli corse incontro gettandogli le braccia al collo e lo bació sulla bocca con foga, tanto da farlo barcollare.

-Non diamo spettacolo, ragazza!- rise lui allontanandola ma tenendola per mano -Questo é Xane- presentó lei con un'espressione stranamente distesa.

-Tornando a noi...- continuó -ho chiesto a Levi, il mio Manectric qui, di allontanarvi dal campo di battaglia per un motivo: noi invitiamo qui gli allenatori per permettergli di assistere a tutto questo e imparare come sia diverso il modo in cui hanno scelto di vivere dal nostro. Qui preferiamo vivere all'estremo, per quelli come noi ogni avventura è una sfida al destino.- -Ma... Allora quei Pokemon con cui hai viaggiato finora? Hayato, Typhlosion...- interruppe Brock, confuso -Erano parte dell'invito.- spiegó lei -Non mi sono realmente utili in quanto non li sento miei, ma sono ottimi per fare una buona impressione. Tornando a noi, vi ho portati quaggiú perché ho deciso di non lasciarvi combattere in piazza, avete avuto la vostra dose di shock, per quanto mi riguarda avete visto abbastanza. Perció vi invito a ripartire, e lasciare che qui ce ne occupiamo noi. É comunque il nostro festival!- concluse salendo di tono. -Non se ne parla! Noi vi aiuteremo!- obiettó Ash, ma con l'unica conseguenza di ricevere un'occhiata gelida da Xane -Sapevo che questo non l'avresti imparato- intervenne Maya -perció mi sono attrezzata.-

Gli occhi di Ash e dei suoi compagni si fecero vuoti e si chiusero, mentre alle loro spalle una Butterfree usava Sonnifero e poi Psichico per sollevarli. Maya parló dolcemente ai corpi abbandonati nell'aria -con questo crederete di aver vissuto soltanto un sogno molto inquietante, ma per ognuno di voi resteranno dei ricordi nascosti diversi che ovunque andiate vi ricorderanno questo giorno e le emozioni che avete provato.- detto questo Xane diede ordini alla Butterfree (che aveva nome Lily) affinché usasse Mangiasogni e infine spedisse i corpi fluttuanti verso i boschi, affinchè si adagiassero in qualche radura nei pressi del sentiero, che non avrebbero mai piú percorso verso la cittá che ormai esisteva solo nei loro sogni.

 

 

 

Ormai albeggiava mentre Maya accanto a Xane sgombrava la piazza dalle macerie di cartone e polistirolo. Un grosso sorriso le adornava il volto mentre sfiorava il ragazzo accanto a lei e le loro dita si cercavano teneramente. -Lo spettacolo quest'anno é stato migliore del solito.- osservó lui associandosi al sorriso -Si- concordó lei -Decisamente più divertente.-

Mentre si spostavano verso un'altra zona una nota testolina gialla fece capolino tra i massi di cartapesta. Maya si avvicinó a Pikachu e si chinó accanto a lui, sfregandogli la guancia -Grazie dell'aiuto, piccolo. Ora torna pure da quel babbeo del tuo migliore amico.-

Il topino elettrico squittí soddisfatto e si dileguó in un baleno.

-É finita.- osservó Maya rialzandosi e spolverandosi i vestiti, mentre Pan si accostava a lei strofinandosi alle sue gambe e poi facendole un cenno con la testa, improvvisamente serio. -Si amico mio, ora andiamo al cimitero.-

 

 

Dedicato a Lock, Logan, Mason, Rose, Whippet, Dante, Gilbert, Gary e tutti gli altri eroi caduti lottando nel nome della Nuzlocke.

 

 

E cosí, sorprendentemente, dopo soli tre anni ho finito questa fic. Non mi piace com'é venuta, la trama é inesistente e i personaggi odiosi. Ma la amo perché oltre ad essere la prima fic da me completata é anche un ottimo esempio per osservare l'evoluzioe del mio stile e il lento sviluppo del mio gusto per il macabro.

Per cui,  grazie per avermi seguita fino in fondo, scusatemi se il finale vi ha delusi e alla prossima!

 

Flamebreath

  
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