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Autore: Phoebie_Cullen    18/08/2008    1 recensioni
un passato macabro, un nuovo inizio. dopo l'ennesimo trasferimento di città, Zoe scopre persone della sua spece che la aiuteranno a seppellire il suo passato
Genere: Generale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Il bosco di Lunata

<< Puoi spiegarmi? >> chiese David girandosi verso di me. Non intendevo scappare ma non potevo raccontargli tutto, andava contro le regole dei Volturi. Ma non era questo a spaventarmi, con i Volturi non dovevo preoccuparmi, ma se mi avesse preso per pazza? Non mi avrebbe più rivolto la parola ne si sarebbe più avvicinato e soltanto l’idea mi uccideva. Strappò un foglio dal quaderno e scrisse

Alle 4 e mezza all’entrata del bosco di Lunata… se vuoi vieni, ma se non vieni lasciamo perdere ok?

Lo lasciò sul tavolo e uscì. Presi la testa tra le mani, dovevo parlare con Bella, prima delle quattro. Corsi via e Chris mi stava aspettando << C’è ne hai messo di tempo… >>
<< Chris, io devo cercare Bella… torno per conto mio… >>le porsi la mia borsa
<< Ok… >> appena ebbe risposto allungai il passo e appena fui fuori dalla scuola corsi a tutta velocità verso casa Cullen. Non era un problema, quando correvamo diventavamo invisibili. Suonai il campanello e Jasper aprì la porta. Mi accolse con un sorriso sforzato << Senza smancerie, Jasper. c’è Bella qui da voi? >> chiesi << No, è a casa con Charlie… >> disse
<< E dov’è la casa di Charlie? >>
<< Ti ci accompagno >>
<< No, dimmi solo dov’è e che strada devo prendere… >> sospirò e disse
<< Perché vuoi Bella? >>
<< Devo parlarle… è urgente >> temeva che volessi farle del male, esitava a dirmi ciò che volevo sapere, così aggiunsi << Non voglio un spuntino… devo solo parlarle… >> lui mi guardò un po’, poi disse
<< se giri a destra poi è sempre dritto, davanti alla casa c’è un orribile pick-up arrugginito, occhio a non farti vedere… >> annuii e prima di iniziare a correre dissi << Grazie Jasper… >> arrivai alla casa con un pick-up parcheggiato davanti e suonai alla porta. Per fortuna fu proprio Bella ad aprire la porta. Non sembrava contenta nel vedermi, probabilmente la pensava come Jasper ma cercai di rassicurarla << Oh Bella… ho bisogno di te… >> dissi con aria triste
<< Si, ma prima fatti lavare tutte queste foglie dai capelli ok? Se Charlie ti vede così darà di matto >> sorrisi e mi lasciai mettere a posto. Poi mi fece entrare << Charlie, lei è…Zoe… >> disse rivolta ad un uomo spaparanzato sul divano. Si girò solo per qualche secondo e disse << Piacere... >>
<< Piacere… >> risposi con entusiasmo. Poi mi fece accomodare in cucina. Era tesa come una corda di violino << Non voglio farti nulla Bella, fidati. Io e la mia famiglia siamo esattamente come i Cullen. >> lei parve sollevata dalla mia frase… poi aggiunsi <> accennai con la testa a Charlie << Quindi è meglio se ci sposiamo >>
<< Certo >> disse lei… mi accompagnò in una camera che doveva essere la sua, poi mi disse << Prima che cominciamo devo sapere come mi devo comportare>>         
<<  In che senso?>>                                                                                                                                                       
<< Sai, con Edward devo tenere dei comportamenti ben precisi per non minare il suo autocontrollo, quindi volevo sapere… quali devo tenere… con… te… >> la sua voce era titubante, sulla difensiva così sorridente risposi
 << Non ho grandi problemi, solo evita di tagliarti o abbracciarmi mentre hai un’emorragia in corso… >> lei rise e disse << Ok… inizia >> le raccontai tutto quello che mi succedeva, lei mi ascoltava in silenzio, annuiva di tanto in tanto. Quando ebbi finito disse << Non puoi dirgli tutto… i Volturi ti ucciderebbero >> spontaneamente mi misi a ridere e dissi
<< I Volturi non sono per niente un problema, hanno come un divieto di toccarmi… se non è necessario>> Bella mi guardò confusa << Perché? >>
<< Edward non ti ha detto nulla? >>
<< No… >>
<< Beh, devi sapere che io sono molto più… vecchia… di Edward… forse anche più di Aro, Marcus e Caius… io e la mia famiglia facciamo parte della casata dei Savoia, i primi re d’italia… >> Bella mi guardò strabuzzando gli occhi,
<< Lo so è difficile da credere ma è così. Comunque i Volturi hanno una certa idea sulla nostra famiglia… essendo i discendenti, o i capostipiti della casata che ha governato il loro paese d’origine hanno come il divieto morale di attaccarci. Loro pensano che noi avremmo dovuto governare L’Italia… >> mi ascoltava interessata…
<< Comunque il discorso è che ho paura che mi prenda per… pazza… come ha fatto Edward a dirtelo? >>
<< Non me lo ha detto, l’ho scoperto… >> preferii non aggiungere altro… ma poi dissi
<< Farò in modo che lo capisca… >> lei annuii poi aggiunsi << Grazie Bella… sei mitica.. >> la abbracciai euforica e scappai dalla finestra.. erano le due e mezza… sfrecciai a casa e dissi rivolta a mia mamma…
<< Mamma, oggi esco… va bene? >> lei annuì senza prestare troppa attenzione… corsi di sotto e mi preparai, una maglia bianca, un paio di pantaloncini blu, un paio di ballerine bianche a nastro, e un nastro blu a mo di cerchietto… alle 4 e 25 uscii di scatto da casa e alle 4 e 35 ero all’entrata del bosco di Lunata. David era li con qualche ragazzo. Appena mi vide un sorriso gli illuminò il viso… io avevo la mia solita espressione. Il suo odore era come la mattina a scuola, semplicemente buono. << Ciao Zoe… >> disse
<< Ciao.. >> risposi fredda
<< Se devi passare tutto il pomeriggio con quella faccia gira i tacchi e vai a casa.. >> mi girai e mi avviai, quando mi afferrò per un polso << No, ti prego. Non spezzarmi in cuore… di nuovo… >> quelle parole mi trafissero… << Ti prego io… >> dissi << non sarei dovuta venire, sono un pericolo, te lo ho già detto… >>
<< Ma non so il perché. Quindi finche non lo saprò correrò il rischio… >> sorrisi e per fortuna ero girata. Mi tirò e mi fece girare. Poi dissi << Lasciami ti prego, non sai quello che stai facendo… >> dissi implorante poi si avviò. La sua pelle era calda e morbida, il suo odore dolce e il mio autocontrollo manchevole. Non lasciava la presa, anzi scivolò sulla mia mano e intrecciò le dita tra le mie << Sei freddissima… sicura di stare bene? >> chiese, io mi girai dall’altra parte e quando fummo vicino ai suoi amici disse
<< Ragazzi, lei è Zoe… >> li guardai come se fossi in una pasticceria e stessi scegliendo la mia merenda e loro mi guardavano come se non avessero mai visto una ragazza. << Loro sono: William, Leonard, Mark, Thomas e Harold… sono i miei compagni di squadra di pallavolo… >> sorrisi maliziosa. Uno di loro mi guardava come se stesse per saltarmi addosso… Thomas…
<< Ragazzi, noi andiamo… ci vediamo Venerdì all’allenamento… >>  poi ci incamminammo verso l’interno della foresta. Mi arrestai
<< No, David… davvero non sai quello che stai facendo… in quale pericolo ti stai cacciando… >> lui mi strinse la mano e disse << No! Non lo so e mi piacerebbe saperlo! >> la sua voce era irritata
<< No, fidati, non vorresti saperlo… >> dissi guardando basso con voce triste. I miei piedi erano saldati a terra e la mia mano stretta tra le dita di David.
 << Voglio sapere tutto quello che ti riguarda Zoe… non so perché ma sei importante per me… >> si avvicinò. La sua bocca toccò la mia fronte, mi prese anche l’altra mano, la mia gola era secca e il mio viso così vicino al suo collo, i muscoli mi si contrassero << Non potrei nemmeno se volessi… >>
<< Perché? >> sentivo il suo respiro sulla fronte << Perché è contro… le regole… >> guardavo a terra cercando di calmarmi. << Che regole? >>
<< La regola dice che non poso rivelarti… cosa sono… ma forse se tu indovinassi… >>
<< Dai, ci proverò… >>
<< Allora >> presi fiato e dissi
<< Ti avverto che forse anche prima che io abbia finito tu potresti scappare via… non ti fermerò… >>
<< Anche se tu fossi una sottospecie di vampira non scapperei >> mi irrigidii
<< Allora sei davvero sveglio… >> dissi. Sentii il suo corpo irrigidirsi, io sospirai cercando di divincolarmi ma lui non si mosse e non mollò la presa << Dove vuoi andare? >> chiese guardando fisso davanti a se.
<< Non hai paura? >>
<< Si… >> rispose secco << Sei davvero pericolosa? >> chiese
<< Si e no, mi controllo, come la mia famiglia ho abitudini diverse dagli altri ma non sempre funziona… >> << Cioè? >>
<< Mang… bevo solo animali… >> lui mi tirò a se e mi mise un braccio intorno al collo come per abbracciarmi << Ma tu… sei diverso dagli altri… cerco di controllarmi ma devo abituarmi al tuo odore… il mio autocontrollo non è così fisso… >> lui guardava fisso davanti a se… io guardavo basso. Un suo dito mi tirò su il viso, poi i suo occhi se spostarono sui miei << Posso abbracciarti? >> chiese con due occhi da cucciolo. Sperava che io rispondessi di si. Valutai la situazione, poi risposi << Possiamo provare… >> lui mi strinse a se, le sue braccia intorno al collo, poi con una mano spinse la mia testa nell’incavo del suo collo. Pensai fosse un suo scherzo maligno ma poi mi spostò le braccia sulla sua schiena e tornò a stringermi. Poi disse allontanandomi << Aspetta! >> pensai che il sogno fosse finito poi aggiunse << Ma non ti incenerisci al sole? >>
<< Fantasia… al sole è meglio che non ci stia in pubblico ma non mi incenerisco >> poi mi spostò da lui e guardandomi negli occhi disse << E non dormi in una bara? >>
<< Leggenda, Non dormo proprio >> dissi ridendo… << A volte la fantasia di voi umani è così fervida… >> cominciammo a ridere. << Possiamo ancora andare a fare una passeggiata? >> chiese curvando la testa
<< Se cerchi di non tagliarti o cose simili va bene… >>
<< Tenterò… >>.
<< Avanti inizia… >> dissi
<< Cosa? >>
<< Inizia con le domande… lo so che sei curioso… hai appena conosciuto una favola vivente non vuoi sapere nulla? >>
<< Non ora… magari dopo… ora sto troppo bene per rovinare tutto… >> sorrisi e lui strinse la presa.
<< Allora… >> disse << Dove vivevi prima di venire qui? >>
<< In Italia, ma ho vissuto un po’ ovunque… >>
<< Tipo? >>
<< Tipo Svizzera, Germania, Francia, Romania… >> mi interruppe << Transilvania… >>
<< Dai! >> dissi << Ok, ok… ma se hai solo 17 anni come hai fatto? >> iniziai a ridere di gusto. La mia risata echeggiò in tutta la foresta << Perché ridi? >>
<< Perché non ho più 17 anni da un bel pezzo… >> mi guardò con la testa inclinata
<< Cioè? >>
<< Cioè sono almeno 10 volte più vecchia di tua nonna…  >>
<< cioè? >>
<< Cioè sono nata nel 1680… >> lui sorrise poi disse << Ma come è possibile che tu… sia… insomma… >>
<< Giovane e bella? >>
<< Si… >>
<< Beh, quando sono diventata così mi sono fermata all’età della trasformazione… e per il resto continuo senza invecchiare e senza… morire… è un modo che serve per attirare… prede… ma per me non è così. Partiamo tutti dallo stesso punto, io ho preso la mia strada da… vegetariana… >>
<< Quindi usi il tuo aspetto solo per farmi impazzire? >> chiese sorridendo
<< Beh, l’idea era quella… >> risposi.
<< Posso chiederti un cosa? >>
<< Ti ho detto io di chiedere… >>
<< Quando sei stata male in classe… >> lo interruppi
<< Era colpa tua… tu mi fai un’ effetto che non mi fa nessuno. Tu hai un’ odore diverso, che mi fa impazzire… >> lui si annusò l’ascella e disse
<< Puzzo?! >> io cominciai a ridere
<< No! Uno dei miei sensi per cacciare è l’olfatto… tu hai un’ odore… dolce, delicato… buono…  >> poi mi fermai, avevo gli occhi chiusi e avevo la testa rivolta verso l’alto. Poi continuai << Quindi – visto che è il nostro senso migliore – quando ho sentito il tuo odore mi sono incuriosita. Poi ti sei avvicinato, ti sei arrabbiato… il tuo odore era forte quindi ho perso il controllo… >>
<< Ma perché Edward Cullen sapeva? >> abbassai la testa
<< Cosa? Anche lui? >> non risposi << Wow! A Forks c’è vita! Cosa altro c’è? >>
<< I licantropi ti spaventano? >>
<< Cosa? I luponi? >>
<< Si…  >> si portò la mano libera alla fronte poi disse << Fate mai uscite di gruppo? >>
<< In realtà i licantropi e i vampiri non si sopportano per niente… anzi, noi non posiamo entrare a La Push… >>
 << Davvero? >>
<< Si >>
 << Perché? >>
<< Sono molto permalosi e hanno una memoria di ferro… >>
<< Fatti del passato? >>
<< Si… >> capì che non mi faceva piacere parlare dei licantropi, così cercò di sviare la conversazione, ma oltre che domande su di me non gli veniva in mente niente… così proavi a dirgli << Capisco che per te sia un colpo… ma ti sarei grata se non tu non dicessi nulla a nessuno… o i Volturi uccideranno me… e… >>
<< Me? >> chiese fermandosi e spostandosi davanti a me. Io annuii abbassando la testa ma lui me la alzò e disse << Non lo dirò a nessuno… >> poi cominciò ad avvicinarmi
<< Te lo prometto… >>sussurro, il suo respiro toccava le mie labbra. Sentivo la sete crescere, sempre di più mentre lui si avvicinava << David… mi dispiace ma… >> lui spostò rapido, la sua bocca sul mio naso e lo sfiorò delicato. << Scusa… >> disse guardano basso gli tirai su il viso e dissi << Scusa? Sono io che dovrei scusarmi. Il mostro, il problema sono io! >>
 << Cosa dici?!?! >> disse irritato << Un mostro?! >>
<< Si! >>
<< Beh, allora io amo i mostri! >> mi irrigidii << C-cosa? >>
<< Ti amo… >> disse guardando basso poi mi guardò negli occhi e ripetè << Ti amo Zoe… >> Cercò d avvicinarsi e dissi << David, dentro la mia bocca ci sono delle zanne affilate e piane di veleno… è pericoloso… >> lui annuì guardando basso, gli alzai la testa e dissi << Mi dispiace… >> lui sorrise e scosse la testa
<< Non posso… per me è stato già difficile… devo abituarmi ad averti vicino… >> lui mi guardò stralunato
<< N- n- non ti piaccio? >> chiese timido
<< Stupido! Certo che mi piaci e appunto per questo che devo fare attenzione, se ti… mordessi… anche per pochi secondi, sarebbe un guaio… >>
<< Perché morirei dissanguato? >>
<< No, magari… molto peggio >>
<< Cosa c’è peggio della morte? >> chiese. Non avevo intenzione di svelargli cosa di peggio esisteva. Lo presi per mano e lo tirai verso dove eravamo arrivati. << Sarà un problema quando Edward lo scoprirà >>
<< Beh, se nessuno glielo dirà, non lo saprà >> cominciai a ridere  e dissi
<< Beato te che ci credi… >> dissi
<< Perché? >>
 << Perché devi sapere che noi sviluppiamo delle capacità… beh… Edward legge nel pensiero >> si fermò subito
<< Cosa? >>  sorrisi
<< Si… >> David ricominciò a camminare
<< E tu? Cosa sai fare? >>
<< Niente in particolare… >>
<< Dai! >>
<< un giorno ti farò vedere… >>
<< Ok… >> .
<< Come fai a mangiare? >>
<< In che senso? >> chiesi
<< Beh, esci e mangi oppure… >>
<< Ah! No, esco e vado a caccia… >>
<< Potrò mai vederti cacciare? >>
<< NO! Assolutamente no! >>
<< Perché? >> mi fermai e andai davanti a lui e non risposi  << Perché sei così fredda? >>
<< è come se fossi morta… quindi… >> guardai basso, guardandomi negli occhi disse
<< Sei la morta più carina che abbia mai visto… >> disse
 << credo che faresti meglio a lasciarmi stare… >> titubante mi sfiorò la guancia  
<< Non ti lascerei per nulla al mondo, io incuriosisco te, ma tu mi incuriosisci… >> gli sorrisi triste
<< Dai, non ci pensare.. lo hai detto anche te, ti ci abituerai… >>. Uscimmo dal bosco e mi accarezzò il viso << Ti amo… >> la sua voce era come un sussurro. Era concentrato sulla mia bocca, non sapevo se stesse pensando ai miei denti poi disse
<< Un’ arma mortale così bella non la avevo mai vista davvero >> sorrisi e corsi a casa. Trovai la famiglia che stava per uscire << Zoe! Dobbiamo andare ora dai Cullen… >> salii in macchina e partimmo.


 

  
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