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Autore: Hidalgo_Aragorn    26/06/2014    2 recensioni
Bella Hale vive con i suoi due gemelli nella casa che suo padre ha comprato con la nuova moglie, che puntualmente ha già 3 figli e sono i più popolari della scuola.
Ma sia Bella in dolce attesa, che Edward suo fratellastro, futuro padre, scopriranno di avere molto in comune ...
Genere: Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Clan Cullen, Isabella Swan, Nuovo personaggio, Sorpresa | Coppie: Alice/Jasper, Bella/Edward, Carlisle/Esme, Emmett/Rosalie
Note: AU | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessun libro/film
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capitolo 2: Cucciolo
Verso le 5 sono a metà, sono passate due ore, sono stanca ma il dottore dice che manca poco. Spingo, spingo fino a che il sudore non mi bagna il viso e l’infermiera volenterosa, mi asciuga il sudore.
Sento che potrei vomitare da un momento all’altro. Jasper mi incita a non arrendermi, mi dice di fare il leone, di non arrendermi e di pensare a che dopo posso prendere a pugni Edward. Quella è una bella prospettiva.
«posso davvero?» gli chiedo.
«sì Bella, partorisci questo bambino e appena torniamo a casa lo puoi picchiare» Jass non capisce perché voglia picchiarlo, ma sa che mi dà carica l’idea. Annuì prontamente e spinsi, eppure quel bambino non sembrava intenzionato ad uscire. «ma perché lo vuoi picchiare così ardentemente?» mi chiese Jasper che purtroppo il suo onniscientismo si fermava ben più in là della lite tra me e il Cullen.
«fammi spingere questo bambino fuori dal mio corpo e te lo dico» dissi alzandomi più dritta mentre che mi reggevo alle sbarre bianche di quel letto d’ospedale. Sdraiata non concludevo nulla. Urlai dal dolore e Jazz mi implorò di non stringere così tanto la sua mano. Allentai leggermente la presa, anzi, la mollai e mi attaccai con entrambe le mani alle sbarre.
Alla contrazione successiva spinsi fino a che non finì la contrazione e finalmente il dottore annunciò: «forza Bella, manca veramente poco, un’altra spinta ed è fuori la testa» annuì prontamente e all’arrivo di una contrazione, spinsi urlando come sempre mi avevano insegnato a karate, dove per dare forza si urlava. «dai, che ci siamo, ora le spalle» nemmeno era arrivata la contrazione che già spingevo, dovevo far uscire quel bambino, così bloccato mi dava troppo fastidio.
«le gambe, mancano solo le gambe, forza Bella» respirai profondamente poi mi buttai in un’altra spinta. «eccolo Bella eccolo, è un maschio» mi buttai sul letto sorridendo. Ce l’avevo fatta, avevo un figlio. Il dottore me lo mostrò.
«Jasper non è l’essere più bello che tu abbia mai visto?» gli chiesi.
«oh mio … Bella hai un figlio e sì, è l’essere più bello che io abbia mai visto» concordò con me Jasper. Era così bello anche ricoperto di sangue. Aveva gl’occhi chiusi ma era così bello, piangeva avvolto in quella salvietta color carta da zucchero. Lo ridiedi al dottore e sospirai.
«è fatta, è nato mio figlio, sono mamma» dissi ricapitolando.
Vidi Jasper che controllava il cellulare. «beh Edward è padre» lo guardai male. Tornò a guardare me. «dimmi, perché vuoi picchiare Edward?»
Trattenni a stento le lacrime. «ha detto che sono bella»
Lui che ovviamente sapeva cosa significava quello per me, mi accarezzò la fronte sudata.
«non intendeva quello che intendeva il padre del tuo bambino Bella, Edward è diverso e lo sai»
«non lo posso sapere, io so solo che l’ultimo uomo non contando Edward, che mi ha detto che sono bella, mi ha infilato qualcosa nel bicchiere, tirata nel privè, sono rimasta incinta e con dei bei lividi che non  se ne sono andati per due settimane buone» dissi asciugandomi le lacrime.
«tesoro … non puoi fare una colpa a Edward di aver detto quello che pensava, insomma era il tuo migliore amico solo perché ha detto una cosa che ti turba non puoi decidere di non parlargli più»
Annuì, in fondo aveva ragione, era stupido.
«pensa a un bel nome per il tuo bambino, io in tanto ti lascio riposare … lo dico anche a gl’altri» si stava per alzare quando lo presi per un braccio.
«non dire che è maschio, dì solo che è nato il feto, punto, chiudila così e non fare allusioni come “il bambino” o “il figlio”. Anzi dì: Bella ha partorito, punto, la chiudi lì, ok? Voglio che sia una sorpresa»
«ok piccola, riposati, farò il bravo» disse sorridendomi.
Jass uscì dalla stanza e allungandomi, auto-provocandomi un fitta di dolore, presi la borsa. All’interno c’era un blocco di fogli e una penna mezza scarica. Avevo un figlio, dovevo trovarci un nome. Un bel nome.
Guylard – William – Jake – Kyle – Johnny – Derek – Shun – Kilian – Stefan – Leo – Nathan.
Okay i nomi li avevo, dovevo solo decidermi. Sospirai. E cancellai quelli usati, troppo usati e rimasero:
Guylard. Shun. Killian. Stefan. Leo. Nathan.
Cancellai anche Shun, non mi suonava troppo e urlarlo mi sembrava tanto da stupidi. Okay. C’era una sola cosa da fare. Chiudere gl’occhi e buttarmi sul caso. Contai fino a trenta e girando, girando il foglio lo toccai su un punto preciso. Aprì gl’occhi senza levare il dito e  … e avevo il nome per mio figlio.

ciao a tutti, sono sempre io ... questo è un capitolo che ho scritto l'altro ieri e lo reputo abbastanza carino per chi già sta leggendo la storia.
spero vi piaccia perchè qui comincia la vera storia, un bacio a tutti ...
Hidalgo_Aragorn (Manumeia Black)
  
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