NOTE DELLA
PIGNA
Buona sera a tutti/e!
Dopo quasi letteralmente secoli dall’ultimo capitolo
pubblicato, eccomi di nuovo a riempirvi di fluff con una nuova shot.
Inutile dire
che non è collegata alle altre e spero
che vi piaccia, nonostante abbia
dovuto lottare duramente con me stessa per decidere a cliccare il
pulsante ‘Aggiorna’.
PS: Ringraziate Polla89
per aver scelto il numero di mesi che rimarranno da vivere a
Molly della
shot da pubblicare e prendetevela con lei se ha scelto quella
‘bacata’.
Titolo: -Ti
guardo.-
Genere: Fluff;
Commedia (?!)
Avvertimenti:
Possibile
scenario della quarta stagione? (continua a
sperare, Mela)
Termina la spiegazione della sua
deduzione riguardo al caso Lannister
con un’espressione orgogliosa e si volta verso Lestrade, che
l’ha ascoltato per
tutto il tempo con la bocca aperta.
-In conclusine, arresta la prima
moglie con l’accusa di
avvelenamento per la sua tisana alla cicuta.- aggiunge, tirando su il
colletto
del suo lungo cappotto.
-Fantastico!- sente esclamare alle
sue spalle e si gira
nuovamente, senza trattenere un debole sorriso rivolto alla donna
davanti a sé,
che lo ricambia arrossendo ed abbassando lo sguardo. Seppellisce le
mani nella
spessa giacca e sposta il peso da un piede all’altro,
attendendo che Sherlock
finisca con le ultime istruzioni per il DI. Rabbrividisce quando una
folata d’aria
gelida si intrufola tra la giacca e la lunga sciarpa e si stringe
nell’indumento,
immergendo il naso nella lana intorno al suo collo.
-Hai freddo.-
Non è una domanda
quella che le rivolge il detective,
posizionandosi di fronte a lei e strofinando le grosse mani sulle
braccia di
Molly, he solleva il capo per guardarlo.
-Non badare a me, finisci quello
che hai da fare.-
borbotta dietro la sciarpa, accennando un sorriso quando il calore
delle mani dell’altro
la raggiungono.
-Gavin deve prendere dei fascicoli
in macchina.- dice,
prendendole il volto e soffiandole contro le labbra blu, facendole
socchiudere
le palpebre per i tremiti, ma non dovuti alla bassa temperatura
però.
-Greg.- lo corregge dolcemente,
provando a combattere
contro l’impotenza mentale e fisica per averlo
così vicino e con così chiare
intenzioni. Sherlock scrolla le spalle e si sbottona il cappotto,
avvolgendola
tra le proprie braccia. Molly sospira di sollievo ed immerge il naso
nell’incavo
del collo dell’uomo, che sussulta e poi ridacchia.
-Sei gelata.- osserva
brillantemente lui, posando le
labbra calde sulla sua tempia.
-Scusa.- sussurra la donna,
sollevando il viso per
guardarlo negli occhi. Sorride e rimane in quella posizione,
circondandogli la
schiena con le braccia. Sherlock mantiene il contatto visivo ed
arrossisce
debolmente.
-Cosa fai?- le chiede.
-Ti guardo.- risponde
semplicemente lei, alzando le
spalle. –Non va bene?-
L’uomo sorrise e le posa
una mano sulla guancia,
accarezzando la pelle che sta a poco a poco riacquistando colore.
-Molto bene, in
verità.- dice, scontrando le loro bocche
in un tenero contatto.