Fanfic su artisti musicali > Enrique Iglesias
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Autore: Axyna    27/06/2014    2 recensioni
La decisione di fare un viaggio in America era stata improvvisa.
Ricordo che pensai che se non fossi partita in quel momento troppe cose mi avrebbero frenato.
Era maggio e all'università non vi erano appelli di esame fino al mese successivo, era il periodo perfetto per prendersi una pausa.
Genere: Commedia, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: Lime | Avvertimenti: nessuno
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 Il concerto
 
Le urla, le mani che afferravano l'aria come se fosse stata oro, capelli che sferzavano il viso dei vicini, mani alzate, lacrime, mille voci diverse, la musica  e lui.
Fino ad ora il concerto era stato pazzesco, pieno di energia. Era fine maggio e quindi la temperatura era perfetta, non faceva caldo da sudare e tirava un venticello fresco.
Mi ero vestita semplicissima. Una canotta rosso scuro e jeans, Laura aveva insistito affinché lasciassi i lunghi capelli corvini liberi, lisci e appuntati dietro solo da un fermaglio a forma di rosa, color rosso rubino che mi aveva gentilmente prestato per l'occasione. 
Ancora non credevo alla fortuna che avevo avuto, Laura aveva previsto tutto, pure che riuscissi ad arrivare alla prima fila del palco.
Dovevo pensare a che regalo farle, perchè questa era stata una sorpresa enorme. Inoltre mi aveva detto che sarei rimasta a dormire nel loro albergo quella notte e che la mattina sarebbe tornata insieme a me a casa. Che occasione incredibile.
 
Ma adesso la canzone che cominciava a propagarsi nell'aria, stava alzando al massimo l'agitazione del pubblico femminile, i cuori che battevano a mille.
Tutte lo sapevano, avrebbe dovuto scegliere una ragazza per portarla sul palco e dedicarle quella canzone.
Posso essere il tuo eroe?
Era quasi impossibile venire scelte, una possibilità su migliaia.
Avevo fatto di tutto per essere in prima fila a lato del palco esterno e quando lo vidi avvicinarsi non riuscivo a contenere la mia agitazione. Allungai la mano come le decine di ragazze vicino a me.
Giuro che non me lo sarei aspettato davvero, lì davanti, bello come un modello e carismatico come pochi, con lo sguardo che passava tra di noi, alla ricerca di qualcosa? ma cosa? qualcuno a cui avrebbe dedicato quella canzone speciale e romantica per tutte coloro che amavano il suo genere musicale.

Laura si avvicinò ad Enrique e gli disse una parola all'orecchio, lui la guardò e annuì.
Si avvicinò alla fine del palco e si piegò sulle ginocchia e improvvisamente lo vidi a pochi passi da me.
Cavolo, dovevo muovermi.

Era la mia unica possibilità, e visto che c'ero dovevo fare in modo che scegliesse me.
Desideravo sentire il suo odore, la sua stretta, vedere i suoi occhi, le sue ciglia lunghe che adoravo e che invidiavo. A lui donavano uno sguardo assolutamente sexy.
Mi allungai, e la mia mano fu sfiorata dalla sua. Andò oltre, toccò altre mani poi tornò verso di me, mi guardò i capelli e mi prese la mano.
Fui così stordita che per un attimo pensai che fosse tutto frutto delle mia fantasia ma la mia mano veniva tirata verso il palco e improvvisamente un omone addetto alla sicurezza mi prese da sotto le ascelle, con velocità e poca carineria e mi spinse verso il palco.
Sentivo le voci delle mie vicine urlare. Lo avrei fatto pure io ma in quel momento il mio cervello era in stand-by.
Caracollando mi trovai ad un passo da lui e fu incredibile vedere da vicino quanto era effettivamente un bel ragazzo, emanava forza non solo fisica ma anche emotiva.
Ero agitata al massimo ma non volevo fare la parte della assatanata, anche se in quel preciso istante comprendevo tutte quelle ragazze che al mio posto si erano buttate tra le sue braccia disperate e totalmente fuori controllo.
Ero una fan da molti anni, ma non avevo nessun poster di lui a casa, nè la sua biografia, nè sapevo come si chiamasse ogni componente della sua famiglia.
Ascoltavo la sua musica attraverso il computer e ne rimanevo folgorata ogni volta, la sua voce mi incantava e anche la sua bellezza.
Il fatto di avere avuto questa fortuna mi scatenava reazioni diverse e opposte, ero felice ma anche dispiaciuta. Molto probabilmente avevo appena tolto il posto ad una ragazza che viveva per lui, che aveva milioni di foto sparse per la camera, che sapeva a memoria ogni video e che sicuramente avrebbe vissuto l'esperienza del palco come se avesse tra le mani il Santo Graal.
La prima cosa che fece Enrique fu sorridermi per poi chiedermi quanti anni avevo e da dove provenivo.
"Ho 25 anni e sono italiana"rimase stranito e poi sorrise.
"Italiana? forte! Hai fatto un viaggio lunghissimo per esser qua" aveva un sorriso aperto e solare che contraccambiai subito.
"Ehi! Questa ragazza viene dall'Italia, un grande applauso per lei" si rivolse al pubblico che rispose subito alla sua richiesta.
Sorrise di nuovo e cominciò a cantare. Era proprio come l'avevo immaginato, lui dolcissimo e che mi teneva stretta in un abbraccio.
Ah! Se solo potessi avere un ragazzo così, che mi faccia sentire protetta tra le sue braccia e unica nel mondo.
 
"Balleresti se ti chiedessi di ballare? 
Correresti senza guardarti indietro? 
Piangeresti se mi vedessi piangere? 
Salveresti la mia anima stanotte? 
Tremeresti se ti toccassi le labbra?...
"
  
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