Serie TV > Once Upon a Time
Segui la storia  |       
Autore: AymlerShaunCampbell    29/06/2014    3 recensioni
Crackfic ambientata nella terza stagione dopo il ritorno da Neverland.
Allarmati dal repentino cambio di comportamento di Hook, i Charmings decidono di rivolgersi alle figure magiche più potenti della città. Una nuova, bizzarra maledizione si sta abbattendo su Storybrooke, trascinandone gli abitanti in una spirale di assurdi eventi...
Disclaimer: Non possiedo né il telefilm, né i personaggi, ecc.. Elementi femslash (principalmente SwanQueen) e non solo, siete avvisat*!
Genere: Commedia, Demenziale, Fluff | Stato: completa
Tipo di coppia: Het, Slash, FemSlash | Personaggi: David Nolan/Principe Azzurro, Emma Swan, Killian Jones/Capitan Uncino, Regina Mills, Un po' tutti
Note: Nonsense, What if? | Avvertimenti: Mpreg
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

 

Altra parte molto SwanQueen! E con la solita stupidità. Se vi piace avere un sottofondo musicale quando leggete  vi consiglio caldamente la versione dei Black Ingvars di Gimme Gimme Gimme, buona parte dei capitoli precedenti è stata scritta grazie a questa canzone :)
Buona lettura!
Aym

_________________________________________


Regina stava stringendo talmente forte la mano di Emma che la bionda si chiese se il rumore che si spandeva nelle orecchie fosse lo scricchiolio delle sue ossa o semplicemente il cuore che le martellava in petto. La mora, solitamente non avvezza a contatti tanto intimi, le aveva afferrato la mano appena varcata la soglia della casa di Gold e la morsa delle dita intrecciate alle sue stava diventando dolorosa, ciononostante Emma non se la sentiva di lasciarla andare, non quando quel semplice e inaspettato gesto le scatenava sensazioni tanto piacevoli.
Da diversi minuti le due stavano in piedi poco oltre la porta dell'Oscuro Signore, gli occhi che saltavano da un oggetto all'altro senza sosta. Gold le osservava con un sorriso perfido crogiolandosi nel disagio delle due donne, mentre Belle guardava con dolcezza le mani giunte delle due, permettendosi di sperare Che si siano finalmente rese conto..?
In effetti, lo stupore di Regina ed Emma era del tutto legittimo. Gli eleganti mobili, così come il parquet, i tappeti ricercati e quasi tutte le altre possibili superfici d'appoggio erano coperte da giocattoli e da oggetti per infanti. La dimora più elegante di tutta Storybrooke (dopo quella di Regina, ovviamente) si era trasformata di colpo in un enorme nursery.
L'arrivo di Blue scosse le due donne, che si scostarono dall'ingresso per farla passare, sempre con le mani giunte. La fata si chiuse la porta alle spalle, salutò tutti con un cenno del capo, lanciò uno sguardo disgustato alle due donne mano nella mano e deglutì rumorosamente nel constatare lo stato della casa. Ma cosa accidenti..?!
“Avete..rinnovato. Carino.” balbettò cortesemente Blue, rivolta agli ospiti.
Belle arrossì, per nulla a suo agio in mezzo a tutte quelle cianfrusaglie per neonati, mentre Gold sorrise con dolcezza, sconcertando le tre nuove arrivate. Con un ampio gesto del braccio fece strada verso il salotto, dove le aspettava un vassoio con tazzine e un ampio bricco di tè fumante. Emma si accasciò su un'enorme poltrona, mentre Regina, le dita sempre intrecciate a quelle della bionda, si accomodò al suo fianco sul bracciolo, le gambe accavallate e la postura regale di sempre.
“Rumple, sei impazzito?” chiese Regina indicando il pavimento coperto di giocattoli. Distrattamente allungò la mano verso la tazzina offertale da Emma.
“Dev'essere tutto pronto per quando arriverà il bambino. O la bambina. Non lo sappiamo ancora.” rispose secco Gold, la donna non si ricordava forse cosa volesse dire avere un piccolo in casa?
“E tu come stai, cara?” chiese cortesemente Blue a Belle, tentando disperatamente di ignorare le due donne alla sua destra. La ragazza sorrise accarezzandosi la pancia appena sporgente.
“Per ora tutto bene, qualche nausea e un po' di stanchezza ma mi sento in forma.” disse la giovane, gli occhi del compagno che la scrutavano con affetto.
Visibilmente a disagio in mezzo a tanta dolcezza e decisa ad uscire il prima possibile da quel paese dei balocchi per poppanti, Blue batté le mani, pronta ad affrontare l'argomento che li aveva portati a vedersi.
“Torniamo all'ordine del giorno. Prima Gold mi ha chiamata perché a quanto pare ci sono novità sul problema dei portali, è così?” chiese la fata.
“Certo” disse Gold appoggiando la tazzina sul tavolino “Ho trovato un incantesimo che potrebbe bloccare temporaneamente i portali, una sorta di barriera che impedisce di aprirsi.”
Le donne mormorarono soddisfatte, finalmente la città avrebbe avuto un po' di pace.
“Tuttavia” continuò serio l'uomo “La soluzione è temporanea, anche unendo i poteri miei, di Regina e Blue guadagneremo al massimo tre o quattro mesi, è un incantesimo piuttosto instabile e bloccare l'accesso da altri mondi non è per nulla semplice.”
Le donne tacquero. Qualche mese era poco, ma era pur sempre meglio di nulla.
“C'è un problema. L'incantesimo che ho io è incompleto.” lo sguardo dell'uomo si spostò verso l'ex allieva “Però sono certo che tu avrai un duplicato, ricordo distintamente di averlo visto in uno dei libri di tua madre. Ti scriverò cosa cercare, prima disattiviamo i portali prima saremo al sicuro. Sono stanco di orchi e chimere davanti casa.”
Regina si limitò ad annuire, tentando di rimanere concentrata. Superato lo shock iniziale la mora si era resa conto di essere mano nella mano con Emma ma non se la sentiva ancora di lasciarla andare, si sentiva curiosamente a suo agio e incredibilmente rilassata, anche se distratta. La Swan le stava massaggiando la mano col pollice, una dolce carezza a cui la sindachessa non intendeva rinunciare presto. Guardò con astio Blue, che a dispetto di ogni sforzo stava fissando palesemente schifata le due donne sulla poltrona.
Come si permette? pensò Regina, senza distogliere lo sguardo dalla fata.
Con un sorriso malefico si sporse verso la bionda e le scostò una ciocca di capelli dal viso con la mano libera, stando bene attenta a sfiorarle l'orecchio durante il procedimento.
La Swan, rossa come una fragola matura, quasi si strozzò con i biscottini che si stava sbafando.
Tossendo e pulendosi la bocca col dorso della mano Emma tentò di riguadagnare una certa compostezza.
Non la guardare, non la guardare, non la guardare..” pensò la bionda, sentendo lo sguardo della mora bollirle sottopelle.
A quel punto le era evidente che Regina era ben conscia di essere mano nella mano con lei, cosa che le fu confermata quando la mora iniziò a ricambiare le attenzioni specchiando le carezze con il pollice ricevute dalla bionda.
Blue distolse lo sguardo di colpo, mentre Gold volgeva gli occhi al cielo e Belle si copriva la bocca con la mano, soffocando una risatina deliziata.
Cara Blue, se speri di vincere contro Regina e dividere queste due..” pensò sorridendo.
Gold si schiarì la voce, riportando l'attenzione su di se.
“C'è un'altra cosa. Non so ancora quale sia la causa di queste maledizioni ma credo siano slegate. E ho una teoria sulla maledizione delle gravidanze.”
L'uomo si guardò attorno constatando di avere la completa attenzione delle presenti quindi proseguì “Credo che sia una maledizione che agisce sul Vero Amore. E credo che l'obbiettivo finale di questa sia Regina.”
“Che verso fa la mucca? Mooooo!”
L'atmosfera tesa venne interrotta improvvisamente da Emma, che si era messa un giocattolo parlante sulle ginocchia e con la mano libera stava schiacciando tasti a caso.
Tre paia d'occhi la fulminarono e Belle ridacchiò. La Swan appoggiò il giocattolo per terra sbuffando, e tutti riportarono l'attenzione su Gold.
“Dicevo.. Credo che la maledizione fosse stata lanciata su Snow e Charming per forzare una gravidanza, probabilmente su David anziché su Snow, ma il fatto che fossimo in procinto di attraversare il portale abbia in qualche modo interferito, così da portare la maledizione a Storybrooke e ingravidare Hook anziché David.”
“La tua teoria potrebbe avere senso, ma perché coinvolgere i Charmings?” chiese Blue, improvvisamente a disagio. Questa storia le piaceva sempre meno.
“Il mettere incinto David anziché Snow avrebbe creato non pochi problemi alla coppia, e il fatto che la famiglia Charmings si espanda avrebbe irritato Regina.” disse Gold.
“Ma chi può architettare una cosa simile per creare problemi sia ai miei che a Regina?” chiese Emma, confusa.
“L'unica che vorrebbe ed è in grado di farlo. Una maledizione simile abbisogna di un potere enorme, e il fatto che la maledizione abbia attraversato il portale con noi mi spinge a pensare che la fautrice di tutto questo sia a Storybrooke, altrimenti la maledizione sarebbe stata spezzata.” concluse Gold, stringendo a se la fidanzata.
“Questo significa che..” Emma non voleva crederci.
“Mia madre è viva. Ed è a Storybrooke.” concluse Regina, terrea.

_________________________________________

Una buona mezz'ora più tardi Blue, Emma e Regina si alzarono dalle rispettive sedute, ognuna immersa nei propri pensieri. L'unica cosa che confortava Blue è che con il bambino in arrivo anche il Signore Oscuro avrebbe lottato fino alla fine contro questa nuova minaccia.
Le tre si trovavano sulla soglia, Emma continuava a stringere la mano di Regina, che era insolitamente silenziosa. La voce di Blue la riportò alla realtà.
“Faremo rapporto di quanto detto al resto del consiglio di guerra, anche se per ora eviterei di dire che il bambino è di Snow e David, la situazione è già abbastanza complicata.”
La fata si rivolse ad Emma e Regina “Le nostre priorità ora sono trovare Cora e chiudere i portali. Parleremo di come organizzarci per trovare Cora alla riunione, ma iniziate subito le ricerche del libro.”
Emma e Regina annuirono, poi Emma si girò verso la giovane bibliotecaria, sorridendo cortese.
“Sai, dovresti davvero venire da Granny una di queste sere, in questo periodo abbiamo tutte bisogno di svago e ci farebbe piacere se fossi dei nostri, Snow, Tink e Ruby chiedono continuamente di te. E Mulan e Aurora sono adorabili, sono certa che le troveresti simpatiche.”
Belle sorrise e sospirò, guardando il compagno. Da quando aveva saputo di essere padre Gold era entrato in modalità ultra protettiva e non le faceva più fare nulla. Stare in casa era stato bello per le prime due ore, ma leggere non le bastava, voleva avere una vita sociale.
“Sarebbe fantastico!” sorrise Belle, in attesa dell'inevitabile commento del compagno.
“Non se ne parla nemmeno! È incinta! E se succede qualcosa?” esclamò Gold, oltraggiato.
Regina alzò gli occhi al cielo. Avrebbe volentieri stilato un esaustivo elenco di tutto quello che sarebbe potuto succedere a Belle anche se non fosse stata incinta, ma Emma la fermò appena in tempo, strizzandole dolcemente la mano.
“E cosa deve succedere? Gold, è incinta, non malata!” sospirò Emma.
“E se quando esce di casa venisse aggredita da un troll?” controbatté Gold, testardo.
Stavolta fu Blue ad alzare gli occhi al cielo.
“Ma se ci hai dato il riferimento dell'incantesimo tu stesso! E poi ci sono continue pattuglie e Belle ha vissuto per parecchio tempo nella Foresta Incantata..” esclamò Blue, spazientita.
E con te.. aggiunse mentalmente.
“Se sei tanto preoccupato degli orchi posso passarla a prendere io con Snow, io ho la pistola e mia madre è un'ottima arciera.” sbottò Emma. Com'era possibile essere tanto ottusi?
“Non si spara agli orchi!” strillarono in coro Blue, Gold e Regina, rimproverando la bionda. Emma alzò gli occhi al cielo sbuffando.
“E comunque non mi fido. E se da Granny esplode la friggitrice? E se rimanete bloccate da una tormenta di neve? E se Ruby si trasforma in lupo anche senza la luna piena? E i pancakes sono avvelenati?” balbettò paonazzo Gold. Gli occhi di Belle erano incollati alle sue scarpe. Amava Rumple più di ogni altra cosa, ma era stanca di essere sua prigioniera, passando le sue giornate tra casa e negozio. Se solo si fosse sciolto un po'..
Le tre ospiti si scambiarono un rapido sguardo, e l'accordo fu sigillato.
In questo genere di battaglie occorreva mettere da parte l'orgoglio ogni antico dissapore.
In questo genere di battaglie si era alleate e basta, l'obbiettivo chiaro e comune.
In questo genere di battaglie si smetteva di essere Emma, Regina o Blue.
In questo genere di battaglie si era donne, l'obbiettivo chiaro e comune. Gold.
Le tre sorrisero impercettibilmente a Belle, poi diedero il via alle danze.
“Sai, ho letto che tenere la moglie troppo tempo in casa può fare male al bambino. Anche il piccolo sta bene ascoltando le chiacchiere dal pancione.”
“Inoltre fare quattro passi all'aria fresca giova moltissimo alla salute di madre e pargolo.”
“Senza contare che è scientificamente provato che passare 3-4 ore al giorno di svago e socializzazione riduce i rischi della gravidanza.”
“Ed è noto che tutta la popolazione di Storybrooke si rifocilli almeno una volta a settimana nel diner di Granny, vuoi forse privare la tua compagna e il vostro bambino di questa tradizione?”
“Oh, dimenticate le belle storie che racconta Granny di quando era giovane, i bambini le adorano!”
“Poi si dice che la voce di Archie sia quasi ipnotica per i piccoli, aiuterebbe sicuramente a scalciare di meno!”
“Ma vogliamo parlare del mare? È importante passeggiare sul lungomare di Storybrooke, con lo iodio e tutte le altre cose sane che ci sono nell'aria!”
“Non scordiamoci la biblioteca. Lavorare finché se la sente fa bene all'umore della mamma e, di conseguenza, anche al piccolo.”
“Sarebbe bello anche visitare il convento, la domenica le fate si esibiscono col coro e la musica è una manna per grandi e piccini.”
“A proposito di musica! Anche i nani cantano, una passeggiata vicino alle miniere all'orario giusto e si possono ascoltare motivetti orecchiabili.”
Mentre Belle soffocava a stento le risate, Rumple si sentiva stordito, stanco e in qualche modo raggirato. Che le tre donne sarebbero potute andare avanti per ore gli era ormai chiaro, e davanti a cotanta forza, Gold non poté che chinare il capo, sconfitto.
“D'accordo! Ma non più di tre ore al giorno!” concesse l'uomo.
Le quattro donne si guardarono soddisfatte e dopo aver abbracciato Belle e salutato Gold, le tre donne uscirono dalla dimora dell'Oscuro Signore.

_________________________________________

L'inusuale trio si era da poco incamminato verso il parcheggio, quando un rumore catturò la loro attenzione.
Thud. Thud. Thud.
Un cassonetto a diversi metri da loro traballava visibilmente, cozzando con i cassonetti vicini.
Emma, ancora con le dita intrecciate con quelle di Regina, si mise davanti alle due donne con fare protettivo, estraendo la pistola con la mano libera. Regina aveva materializzato una palla di fuoco dal palmo libero e la puntava minacciosamente al cassonetto. Blue, bacchetta alla mano, le seguiva a breve distanza.
Thud. Thud. Thud.
Armi pronte e sensi all'erta, le tre si avvicinarono di qualche passo al cassonetto, per poi fermarsi di colpo, sorprese ed imbarazzate.
Oltre al clangore metallico ora si udivano distintamente gli ansiti e i grugniti di due creature, grandi a giudicare dai versi animaleschi, inconfondibilmente impegnate nella riproduzione.
“E se fossero orchi?” sussurrò Blue.
“Che stanno..?” disse sottovoce Emma, guardando dapprima la fata poi il cassonetto con aria orripilata.
“Suvvia signorina Swan, come crede che si riproducano gli orchi? In questo non sono certo diversi da noi.” bisbigliò Regina, con fare pratico.
“E devono riprodursi proprio qui a Storybrooke?” anche sottovoce, il tono oltraggiato della Swan trasudava disgusto.
Un ululato ferino e il dissiparsi dei versi le informò che le creature avevano concluso le proprie attività.
Prima le due more potessero impedire gesti avventati ad Emma, la Swan gridò “Chi va là!” in direzione delle creature.
Due risate decisamente familiari si levarono da dietro il cassonetto e, con gran sorpresa del trio, un affannatissimo Whale uscì dall'ombra sistemandosi i pantaloni seguito da Ruby, che tentava di rimettere i seni in una maglietta decisamente troppo stretta.
“Buongiorno..” sorrise Whale. Ma perché queste arpie devono sempre essere tra i piedi? Si chiese il medico. Blue guardò i due amanti con disprezzo e Regina levò gli occhi al cielo.
“Whale, Ruby! Temo dovrò farvi una multa per atti osceni in luogo pubblico. Di nuovo.” sospirò Emma, staccando finalmente la mano da quella di Regina e prendendo biro e blocchetto.
Né alla fata né ai due amanti sfuggì il grugnito di disapprovazione di Regina al mancato contatto fisico con la bionda. La lupa sorrise al Sindaco strizzando l'occhio.
“Sono certa che possiamo metterci d'accordo.. Che ne dici di un mese di pranzi gratis?” flirtò la lupa guardando lo sceriffo, mentre la fata e la strega la guardavano con malcelato astio, causato da due motivi ben diversi tra loro. La punta della biro si staccò dal foglio e gli occhi verdi della bionda saettarono verso quelli gialli della lupa.
“Un mese?” chiese Emma, interessata.
“Sceriffo Swan! Ma scherziamo? Questa è corruzione bella e buona!” si sdegnò Regina, portandosi una mano al petto con un gesto teatrale. Blue annuì approvando la lavata di capo.
“Signora sindaco, le ricordo che gli scontrini dei pasti in orario lavorativo mi vengono parzialmente rimborsati con l'apposito fondo comunale. Di certo sarebbe un risparmio per il municipio.” le ricordò Emma sorridendo.
“Oh, è vero. Proceda pure.” disse Regina, annuendo.
“Andata, ma facciamo un mese e mezzo.” disse Emma a Ruby, che le sorrise. Il blocchetto e la penna sparirono nuovamente nel cinturone dello sceriffo.
Il dottore si accomiatò dalle le tre donne con un cenno del capo e, presa sottobraccio la cameriera, si allontanarono verso il centro.
“Ma.. Ma.. È un reato!” sbottò sgomenta Blue.
“No mia cara, è budget.” rispose fredda Regina, riafferrando la mano di Emma. Non sapeva perché e nemmeno le importava, ma le piaceva quel piccolo contatto. E ora che l'aveva provato lo esigeva.
Quello che sembrava il principio di una faticosa discussione venne troncato dalle note di Macho Man, che strillavano dai pantaloni dello sceriffo. La bionda pescò il telefono dalla tasca ed accettò la chiamata.
“Si Leroy, dimmi.” Le due more alzarono nuovamente gli occhi al cielo. Possibile che la bionda non possedesse una sola suoneria seria?
“Parla con calma, non capisco. Un tizio che cercava di abbattere una balena albina nella zona del porto, dici?” la Swan tentava di calmare l'agitatissimo nano, mentre le altre due donne tentavano di capire qualcosa.
Dal tono concitato della bionda era evidente che si trattasse di un'emergenza.
“L'avete interrogato? Ah, bene. E come ha detto di chiamarsi?” continuò Emma.
Il tono divenne improvvisamente iroso.
"Leroy! Ma come ti permetti?!” urlò la bionda all'interlocutore, le more la guardavano confuse.
“Oh..” disse Emma, calmandosi di colpo “Hacab con l'H! Pensavo ce l'avessi con me.. Si. Si, con Regina. E c'è anche Blue. Si, cinque minuti.”
La bionda concluse la chiamata e si girò verso le due donne.
Dobbiamo andare al porto. A quanto pare i portali di terra portano orchi e chimere mentre i portali di mare portano balene e vecchi.”
Le due la guardarono senza capire. Emma sospirò poi si diresse verso l'auto senza ulteriori spiegazioni, trascinando Regina. Blue accelerò il passo.

  
Leggi le 3 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Serie TV > Once Upon a Time / Vai alla pagina dell'autore: AymlerShaunCampbell