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Autore: RikyZak    02/07/2014    2 recensioni
Cosa succederebbe se il Comico, Eddie Blake, diventasse quasi immortale grazie ad un farmaco? Ma soprattutto, cosa succederebbe se questo Comico "migliorato" dovesse combattere orde di Zombie in una caotica New York?
Del testo: "...Edward era un pochino spaventato e allo stesso tempo incuriosito. Il signor Turner spinse il fascicolo verso di lui e Eddie iniziò a sfogliarlo, ascoltando le parole di quello che si stava rivelando un uomo più interessante del previsto..."
Genere: Azione, Horror | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Adrian Veidt/Ozymandias, Edward Blake/Il Comico, Rorschach/Walter Kovacs
Note: AU, What if? | Avvertimenti: Contenuti forti, Violenza
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*Knock knock*

Due sonore bussate risuonarono all'interno dell'appartamento di Edward Blake che sorseggiava un bicchiere di Jack Daniel's in vestaglia, cercando un canale che trasmettesse qualcosa di decente.

Non si alzò per andare ad aprire e non si voltò neppure. Semplicemente bevve un altro sorso di Whisky.

La porta cadde, in seguito ad un possente calcio.

Eddie sussurrò: “Fai ciò che devi fare.”

Era il 1985, quando Eddie Blake, conosciuto come “il Comico”, morì per tutti.

 

Eddie guardava fuori dalla finestra dell'ufficio in cui si trovava.

Era il 1983 ed era stato chiamato da quella che si spacciava per una pseudo casa farmaceutica.

Non aveva la minima idea del motivo della chiamata, però avevano parlato di un milione di dollari e questo faceva gola al buon vecchio Eddie.

“Signor Blake, il signor Turner è pronto a riceverla.” Disse una giovane segretaria per richiamare la sua attenzione.

Edward entrò nell'ampio studio con vista sulla città e si sedette di fronte al misterioso uomo che lo aveva convocato.

“Il signor Blake, devo ammettere che è un onore incontrarla.”

“Vorrei poter dire lo stesso ma non la conosco come lei conosce me.” Rispose perplesso Eddie.

“Oh, io sono Sheldon Turner; cofondatore delle industrie Horton.” Si affrettò a rispondere.

Edward girò di poco la testa; non conosceva quel nome e soprattutto voleva sapere perché era stato chiamato.

Il signor Turner capì subito e, dopo una mezza risatina, disse: “Non si deve preoccupare per la sua identità, signor Blake.”

Subito lui si alzò di scatto dalla sedia e fece un passo indietro dicendo con tono basso e trattenendo un filo di rabbia: “Lei come sa chi sono? In quanti, qui, mi conoscono?”

Il signor Turner fece un cenno lento con la mano per indicargli di sedere e aggiunse: “Le ho detto che può stare tranquillo. Oltre a me e il mio collega, il signor Benford, nessuno sa chi è lei.”

Eddie si risedette lentamente ma chiese in tono sarcastico: “E si può sapere perché mi avete fatto venire qui?! Per un autografo?”

Subito Turner rispose: “Oh no. Non mi sarei mai osato di disturbarla per qualcosa di poca importanza. Vorrei discutere con lei riguardo un prodotto a cui stiamo lavorando.”

“La ringrazio per l'aiuto ma penso che me le terrò le rughe sulla faccia.” Disse prontamente Eddie.

Il signor Turner si fece più serio e poggiò le mani sul tavolo, sopra ad un fascicolo: “Lei non capisce, signor Blake. Qui non lavoriamo a prodotti di bellezza. Per definizione, siamo una casa farmaceutica ma il nostro lavoro risulta ben diverso. Noi non curiamo i mal di testa, noi siamo il martello che li causa.”

Edward era un pochino spaventato e allo stesso tempo incuriosito. Il signor Turner spinse il fascicolo verso di lui e Eddie iniziò a sfogliarlo, ascoltando le parole di quello che si stava rivelando un uomo più interessante del previsto.

“Il nostro compito è quello di creare prodotti ai fini della guerra. Prodotti di cui, ovviamente, nessuno sa nulla. La maggior parte delle persone che assumono i nostri farmaci, non saprei come altro chiamarli, neanche lo sanno. Il nostro compito è quello di fortificare gli eserciti agendo chimicamente su di loro. Facciamo in modo che siano più calmi, concentrati e forti.”

“In pratica fate steroidi per soldati.” Disse Eddie distogliendo lo sguardo dal fascicolo.

“Non esattamente. I nostri prodotti non agiscono sul corpo e sul fisico, bensì sul cervello.”

“Fatemi capire” posò il fascicolo per cercare di concentrarsi meglio “Voi stimolate determinate aree del cervello dei militari perché adempiano al loro dovere?”

Il signor Turner fece un sorrisetto e annuì con il capo.

Eddie subito continuò: “Il tutto, senza che i soldati sappiano di questo. In pratica voi fate in modo di controllare le menti dei soldati senza avere la loro autorizzazione. Voi siete pazzi!”

“Signor Blake” disse con tono calmo il signor Turner “ho studiato e mi sono laureato in neurobiologia con il massimo dei voti.”

“Ascoltami bene, secchione del caz*o!” Eddie scattò in piedi sbattendo le mani sul tavolo “Non mi interessa che sai fare il tuo lavoro. Non voglio sentirmi str*nzate del tipo 'puoi fidarti di me', perché io non lascerò che voi entriate nella mia testa, fot*uti psicopatici.”

“Edward, noi siamo già stati dentro alla tua testa.”

Eddie si sedette sconvolto e incredulo. Il signor Turner proseguì: “Ricordi il Vietnam?” Eddie abbassò lo sguardo e sussurrò “come dimenticare”.

“Scioglievamo le sostanze nei vostri pasti. Dopo aver visto che soggetto eri, iniziammo dandoti pillole che ti calmassero. Dannazione, io ti ho visto in azione ed eri una belva. Agivi senza pensare, uscivi dai cespugli e sparavi a qualunque cosa si muovesse. Rischiavi troppo e noi dovevamo intervenire. Ma su di te, nessun farmaco funzionava. Per questo sei qui, ora.”

“Voi mi drogavate?!” Eddie afferrò il signor Turner per la cravatta e lo tirò ad un centimetro dalla sua faccia.

“Edward, cerca di ragionare o sarò costretto a chiamare la sicurezza.”

“Fan*ulo la sicurezza!”

“Edward, devi provare un farmaco. Lo so cosa stai pensando ma devo chiederti di ascoltarmi ancora un momento.”

Eddie lo lasciò e si sistemò la giacca dicendo: “Ti do esattamente trenta secondi, signor scienziato. Vedi di usarli per convincermi a non buttarti giù dalla finestra.”

Il signor Turner deglutì e prese fiato: “Stiamo sperimentando un farmaco in grado di allungare la vita di una persona del 30 o 40%. Lo abbiamo testato su alcuni animali ma è risultato troppo forte per il loro cervello, anche se veniva usata una minima dose, così non hanno retto. Pensiamo che sugli uomini possa funzionare meglio ma ci serve qualcuno con una mente abbastanza forte da reggere il farmaco. Non possiamo permetterci di uccidere delle persone e finire su tutti i giornali. La gente non deve sapere cosa facciamo realmente qui. Abbiamo pensato a te, dopo aver visto come resistevi ai farmaci in Vietnam.”

Eddie stette in silenzio qualche secondo, si grattò il mento con un filo di barba e poi chiese in tono calmo ma deciso: “Vorreste trasformarmi nella vostra cavia?”

“Se non fossi sicuro della faccenda, non avrei chiamato il Comico. Se vuoi vederla così, fai pure. Ti abbiamo già detto la cifra che abbiamo in mente per ricompensarti.”

“Ho sentito parlare di tanti zeri. Spero che non fosse una presa per il culo.”

“Cinquantamila dollari in venti rate, pagate durante l'assunzione del prodotto.”

Eddie fece un respiro profondo e poi allungò la mano per stingerla al signor Turner, il quale disse ancora: “Fra un paio d'anni saremo pronti per i test. L'unico problema sarà che lei dovrà sparire. Non vogliamo correre rischi, deve capirci. Nel peggiore dei casi, poco probabile, saremmo i responsabili della morte del Comico.”

Eddie tentennò un secondo e poi disse: “Ok. Ma sia chiaro, morirò a modo mio.”

 

“Sono qui per questo” disse la sagoma scura calpestando la porta.

Eddie si alzò dal divano e si avviò verso l'ingresso. Arrivò davanti alla figura e disse: “Sei un amico, Ozy.”

“Di nulla Blake. Solo che non sono convinto.” Rispose Ozymandias.

“Che cosa non ti convince?” Chiese Eddie tirando giù il televisore.

“Questa storia del farmaco. Il tavolino è in vetro?”

“Sì” Rispose Eddie guardando l'amico che lo sfondava con un calcio.

“Beh, Ozy, mettiti nei miei panni: Ho passato i sessanta e ora questi mi offrono l'immortalità e un milione di dollari. Tu sei fot*utamente ricco, non puoi capire.”

Ozy tirò giù dal bancone il piatto con la frutta e lo scaraventò contro il muro, poi disse: “Eddie, a cosa può servirti un milione di dollari se poi devi sparire dalla circolazione?”

Eddie prima di rispondere diede due possenti calci al muro e tirò giù il suo unico quadro: “Cristo, Ozy. Dicono che tu sia l'uomo più intelligente del mondo ma da quanto sto sentendo non sei più furbo di questo comodino.” Lo buttò violentemente a terra dopo averlo indicato “Quando tu ancora sguazzavi nell'utero di tua madre, io facevo la guerra.”

Ozy gli si accavallò: “Adesso non fare il vecchio che si lamenta dei bei tempi andati, Eddie, o giuro che ti faccio nascondere in un ospizio durante i test.”

“Intendevo dire, se mi lasci finire, che ho avuto un sacco di casini e, quando potevo, scappavo a rifugiarmi alle Hawaii. Ho intenzione di andarci e godermi la vita.”

“Buttando giù pillole di Viagra nel Rum?” Chiese Ozy mentre prendeva una foto di Eddie che stringeva la mano al presidente, per gettarla a terra.

“Esattamente, amico. No! Quella lasciala stare.”

“Edward Blake attaccato a qualcosa che non sia un sigaro? Quasi non ti riconosco.”

“Quello è l'unico ricordo che io abbia di Johnny.” Disse con il capo chino e la mente tormentata dai ricordi.

“Eravate tipo amici per la pelle e questo è l'unico ricordo che hai?”

“Devi capire, Ozy, che io per John ero semplicemente Eddie, invece per tutti gli altri ero il Comico. In quella foto, l'uomo che stringe la mano a Kennedy è Edward Blake senza maschera.”

“Posso dirti una cosa Eddie?” Chiese Ozy tirando una sedia contro la parete.

“Certo” Rispose Eddie tirandone una contro la finestra.

“Ho sempre pensato che tu fossi il Comico, intendo nello spirito. Edward Blake è la tua vera maschera.”

“Forse hai ragione, Ozy.”

“Già. Ora fatti sanguinare il naso e sporca la tua spilla.”

“Ma è la mia preferita.”

“Lo so.” Disse Ozy sghignazzando.

“Sei uno str*nzo, Ozy. Tanto lo so che ci provi gusto a sfasciarmi la casa.”

“Deve sembrare realistico. Fosse per me, ti ucciderei sul serio.” Prese la spilla di Eddie, il suo affezionato 'smile' e lo scaraventò giù dalla finestra.

Era il 1985, quando Eddie Blake, conosciuto come “il Comico”, morì per tutti.

   
 
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