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Autore: Antys    24/08/2008    4 recensioni
Guardava lo schermo annoiata da troppo tempo, tamburellando con le dita nella scrivania, aspettando ,sbuffando, di vedere caricata la pagina di ricerca, accompagnata dalla musica mentre cercava di rilassarla, chiedendosi il perché di quella, ormai noiosa, ricerca. Erano ore che stava davanti il computer per trovare qualcosa, aveva trovato di tutto, entrata in qualsiasi tipo di sito, in tutte le lingue possibili, rendendosi conto di riconoscerne solo qualcuna, ma non c’era quello che cercava disperatamente.
Genere: Commedia | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Ichigo Momomiya/Strawberry, Ryo Shirogane/Ryan
Note: Alternate Universe (AU), What if? (E se ...) | Avvertimenti: nessuno
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2° capitolo

2° capitolo

 

Aveva corso come una matta con una valigia enorme tra le mani e, in spalla un grande zaino  stracarico, reggendosi a stento sulle gambe, mentre il pensiero di arrivare in ritardo la tormentava, facendola accelerare sempre più, senza fiato; ma c’è l’aveva fatta. Era li, in aeroporto con Mint, mentre aspettava la chiamata per il suo volo, continuando ad giocare nervosamente con le mani.

 

-Ichigo, tutta la fretta che avevi ti è passata?- Chiese improvvisamente l’amica, guardandola dubbiosa.

 

Il suono della sua voce la riportò alla realtà, risvegliandola dai suoi continui pensieri -Eh? Perché mi fai questa domanda?- Chiese ingenuamente, intontita.

 

Sorrise beffarda, mentre le prendeva una mano. –Hanno chiamato il nostro volo.- Disse con voce calma, trascinandola per l’aeroporto ad una velocità eccessiva.

 

Senza rendersene conto si ritrovò all’interno dell’aereo, seduta con la cintura inserita, mentre guardava il finestrino malinconica, accanto a Mint, intenta nel cercare una rivista. Sospirò amareggiata, mentre vedeva l’aereo alzarsi indisturbato, vedendo sempre più lontano la sua terra. Abbassò gli occhi abbattuta, il Giappone le sarebbe mancato davvero tanto. Prese il suo mp4, l’accese incurante, mentre le forze cominciavano a mancarle, dando libero sfogo alla musica, lasciandola libera, facendosi trasportare, perdendosi nell’immensità del cielo, guardando sconsolata ciò che si presentava nel suo finestrino. Non aveva voglia di parlare ed era così ogni volta che si allontanava dalla sua casa, ma sta volta c’era qualcosa che la turbava.

 

 

 

 

-E pensare che ti avevo parlato di quel libro per scherzo.- Disse sorridente Mint, mentre si avviava al letto per sedersi, cercando di acquistare un po’ di fiato dopo quel lungo discorso fatto per informare la rossa di ogni cosa.

 

-Che vuoi farci, non pensi prima di parlare.- Disse beffarda, portandosi una mano sulla guancia per poter sostenere il capo, appoggiata sulla scrivania, seduta sulla sedia con le gambe incrociate.

In un attimo si ritrovò un cuscino stampato in faccia, accompagnato da una risata di gusto dell’amica. Non ci pensò molto, lo prese e con passo felpato si avvicinò alla bruna…da li sarebbe nata una sanguinosa lotta con i cuscini, le uniche vittime: un letto totalmente scombinato e delle lenzuola che strisciavano per terra sconsolate.

 

[…]

 

-Devo dirti ancora una cosa.- Disse all’improvviso, mentre si portava un biscotto ripieno di gocce di cioccolato alla bocca, tenendo con l’altra mano un bicchiere pieno d’acqua, appoggiato al tavolo della cucina.

 

-Uhm…si, dimmi.- Disse curiosa, portandosi un bicchiere d’acqua sulle labbra, posando per un attimo il biscotto su un tovagliolo.

 

-In Egitto non potremo fare tutto da sole, quindi li ci aspetta un amico.- Disse calma, quasi indifferente, continuando a mangiare il biscotto, ormai ridotto a piccole briciole.

 

-Ah, si capisco.- Farfugliò a bassa voce, quasi tristemente, bloccando il bicchiere sulle labbra, facendole toccare a malapena dall’acqua.

 

-Non dubito delle tue capacità di archeologa, anche perché è quasi del tutto il tuo lavoro, ma una mano e un po’ più di esperienza non penso che guasti.- Disse con tono dolce, cercando di stuzzicarla un po’, accarezzandole la mano poggiata nel tavolo con dolcezza, sorridendole dolcemente.

 

-Si, ok.- Pronunciò a bassa voce, poggiando il bicchiere per poter riprendere il biscotto, abbandonato sul tovagliolo. -Come si chiama?- Chiese indifferente, portandosi il dolcetto sulla bocca.

 

Le sue labbra si allargarono in un sorriso, cercando di nasconderlo con un nuovo biscotto, preso dal piatto posto di fronte a loro, mentre nei suoi occhi si illuminarono, facendo trasparire un po’ di malizia. –Ryou Shirogane!- Esclamò infine.

 

[…]

 

 

 

 

La musica continuava a scorrere incessantemente e i suoi occhi erano ancora persi nell’immensità di quell’azzurro. Ripensava molte volte a quella scena, lo sguardo della bruna era stato strano, non glielo aveva mai visto in viso, tutto era troppo sospetto. E quel nome, dove l’aveva già sentito?

Scosse la testa. Troppi pensieri e troppe strane idee.

Girò lentamente la testa verso sinistra. Sorrise, Mint stava dormendo, forse avrebbe dovuto farlo anche lei, d’altronde si era alzata molto presto e mancava ancora molto all’arrivo. Si girò nuovamente verso il finestrino, accoccolandosi su se stessa, dando un’ultima occhiata al cielo; chiuse gli occhi, facendosi travolgere completamente dalla musica, rilassandosi, chiedendosi se esistessero degli occhi della stessa intensità e colore, poi il buio completo.

 

-Ichigo, svegliati!- Disse una voce alla sinistra della rossa, agitandola leggermente.

 

Aprì gli occhi pigramente, portandosi una mano sulla bocca per coprire lo sbadiglio. Portò il suo sguardo sull’artefice del suo risveglio brusco. –Ah Mint…siamo arrivati?- Chiese assonnata tra uno sbadiglio e l’altro, stropicciando di poco gli occhi.

 

-Direi proprio di si.- Disse con voce calma sorridendole, dandole un piccolo colpetto sulla fronte, prendendola per mano, trascinandola fuori.

Chissà perché sentiva di averla già vissuto quella scena. Si ritrovò fuori dall’aeroporto, davanti una grande auto, blu scuro, dai finestrini scuri, non fece in tempo a capire che modello fosse, che la bruna la spinse velocemente dentro l’auto, nei sedili posteriori, incurante.

 

-Ehy Mint, calma!- Disse accigliata, alzando leggermente il tono della voce, cercando di sedersi tranquillamente alla destra dell’auto, prima che qualcuno l’avesse sballottata chissà dove.

 

-Oh, suvvia Ichigo. Voglio arrivare il più presto possibile.- Disse allegra, sedendosi nel sedile anteriore, lontano dal voltante, mentre i suoi occhi cominciavano a brillare nuovamente.

 

Sgranò gli occhi.  Nuovamente quello sguardo, ma cos’era? Più continuava a pensarci e più si rendeva conto che c’era qualcosa che non andava.

…Ora che ci pensava, qualcosa che non andava c’era. –Mint, ma le valigie?- Chiese allarmata, irrigidendo il corpo, mentre il panico entrava a far parte di lei.

 

-Tranquilla, arriveranno più tardi!- Disse calma e indifferente, facendo segno al conducente di partire.

 

E certo, perché le valigie arrivano da sole. Come ho fatto ad non pensarci prima?!”  Pensò sarcasticamente, accigliata, sbuffando sonoramente.

Prese nuovamente il suo mp4, lasciandosi trasportare ancora una volta, guardando meravigliata il panorama che li circondava.

 

Il tempo passò senza rendersene conto.

-Siamo arrivati!- Esclamò solare con voce squillante la bruna, slacciandosi velocemente la cintura.

 

Aprì gli occhi lentamente, chiusi per farli riposare un po’; si guardò intorno, le sembrava strano ma quel luogo lo conosceva. Qualcosa le sfuggiva, fece vagare un po’ lo sguardo: Piramidi perfettamente conservate, distanti non molto tra loro, sabbia, tanta sabbia, un accampamento, un cielo azzurro, la sfinge di Giza… Sgranò gli occhi. La sfinge di Giza? Che ci faceva li? Aveva cambiato residenza e non lo sapeva? Tornò indietro con lo sguardo: un cielo azzurro, un accampamento, sabbia, tanta sabbia, la piramide di Chefren, la piramide di CheopeChefren e Cheope? La testa le girava e una stana nausea l’attaccò. Che cosa ci faceva alle piramidi di Giza?

L’auto si fermò, scese velocemente sbattendo lo sportello incurante.

Si, erano proprio loro: le piramidi di Giza. Tossì all’improvviso, la testa continuava a girarle, tratteneva la nausea appena. La stava prendendo in giro o cosa?

 

-Su andiamo.- Pronunciò calma, scendendo dall’auto con grazia, avviandosi verso l’accampamento vicino alla sfinge di Giza.

 

Alzò lo sguardo disgustata, guardando la figura dell’amica avviarsi. La seguì lentamente con passo calmo, cercando di respirare regolarmente, trattenendo l’impulso di mandarla al diavolo.

La vide entrare in una tenda, molto alta, larga e incolore. Decise di avviarsi alla sfinge, se era uno scherzo e doveva perdere tempo, almeno avrebbe potuto dire di averla vista da vicino.

 

 

-E’ lei?- Chiese una voce profonda e calma, alla bruna di fianco a lui, mentre si avviava lentamente verso la sfinge.

 

-Si, proprio lei. Non posso lasciarla sola un minuto che me la perdo.- Disse beffarda, allentando la camminata verso l’amica. –O semplicemente, non mi ha proprio seguita.- Pronunciò infine, sorridendo.

Si fermò all’improvviso. –Ehm…scusa, ma ho dimenticato di prendere una cosa.- Disse con tono quasi abbattuto, abbassando la testa, grattandosi la testa imbarazzata, nascondendo un lieve sorriso, mentre lui si fermava e si voltava verso lei. –Io vado a prenderla, tu intanto vai da Ichigo, non voglio immaginare cosa stia combinando.- Disse velocemente, girandosi nella direzione opposta, senza dare il tempo al ragazzo di parlare o protestare, mentre le sue labbra si trasformavano in un nuovo sorriso. Forse c’è l’avrebbe fatta.  

 

 

Continuava a guardare la sfinge incessantemente, studiava centimetro per centimetro, abbagliata da tanta meraviglia. Se in quel momento era così, ai suoi tempi com’era stata?

 

-Mai visto nessuno ammirarla così.- Disse all’improvviso una voce maschile profonda, quasi beffarda, nascondendo meraviglia e ammirazione, proveniente dietro la figura della ragazza.

 

Saltò quasi in aria per lo spavento, irrigidendo il corpo, girandosi velocemente verso il suo interlocutore.

Un brivido le percosse tutto il corpo, costringendola a portare le braccia in posizione conserta, accarezzandole lentamente per far passare quei piccoli brividi e cercando di nasconderli un po’ da occhi indiscreti. Cercò di non sgranare gli occhi, trattenendosi a stento, trattenendo qualsiasi espressione che potesse passare per il suo viso, immaginando un qualsiasi personaggio inesistente per nasconderlo sotto uno di esso, ripetendosi nella mente di stare calma, di respirare normalmente e di non commettere qualche azione sbagliata o equivoca, mentre un leggero venticello li investiva, scompigliando leggermente i capelli, accompagnato da una strana melodia che risuonava incessante nell’aria. Forse era solo la sua testa e la sua in frenabile immaginazione a crearla, forse troppo presa dallo scenario che le era stato proposto.

 

-Hai freddo?- Chiese scettico, ma con tono dolce, innalzando un sopracciglio, avanzando leggermente verso lei.

 

Un altro brivido le percosse il corpo, causando un eccessivo battito del cuore, sentendo uno stano vuoto nello stomaco, mentre la melodia continuava imperterrita. –Solo un po’.- Pronunciò saggia, mentre cercava di nascondere uno strano luccichio, sbattendo lentamente gli occhi per cercare di asciugare quello strano liquido che si sarebbe trasformato in lacrime, se lasciato libero.

 

-Capisco. Allora ci conviene avviarci verso l’accampamento.- Disse indifferente, girandosi verso la direzione da cui era venuto.

 

Fece un passo, ma qualcosa la bloccò, costringendola a rimanere li, mentre in vento alzava un po’ la sabbia che incurante andava a posarsi sui suoi occhi, causando la continua produzione di quel liquido. –No, voglio rimanere ancora un po’ qua, se non ti dispiace.- Pronunciò lieve con un leggera nota di malinconia.

 

Allentò il passo, girandosi lentamente verso la figura della ragazza che sembrava guardarlo speranzosa. –Ok.- Rispose incurante, avvicinandosi cautamente ad un masso della rovina per sedersi.

 

Le sue labbra si trasformarono in un sorriso sincero e solare, uno di quei sorrisi che solo lei sapeva dare, sconosciuti alla figura seduta dinnanzi a lei, che gli causò una strana stretta al cuore, mentre quella misteriosa melodia lo investiva senza tregua da quando l’aveva vista girarsi verso lui, costringendolo ad abbassare la testa, cercando di mostrasi indifferente. –Grazie.- Disse infine grata con tono dolce, girandosi verso la vecchia direzione per ammirare ancora quella costruzione.

 

Alzò il capo, posando i suoi grandi occhi di ghiaccio sulla sua figura rivolta verso la sfinge, provando una strana ammirazione, mentre quella stretta cominciava a svanire lentamente; uno strano sorriso si dipinse nel volto, nascosto dalla diretta interessata, mentre lei si sentiva attraversata e studiata dai suoi occhi impenetrabili, provocando altro vuoto alla stomaco, torturata da una strana sensazione.

La melodia continuava senza fine…

 

       

 

…forse si era presa i loro cuori.

 

 

 

 

Eccomi di nuovo qua!

Spero di non avevi fatto attendere troppo, ma sapete sono stata tutto in mese con l’adrenalina per le olimpiadi e decisamente non avevo testa per poterla usare, anche perché non avevo manco il tempo per potermi alzare dalla poltrona. No, no, bella davanti la tv a guardare le olimpiadi *___*.

Comunque ho fatto più in fretta che potevo (chissà perché se tutto mi va bene, ci metto tre giorni per scrivere un capitolo =__=), sperando di avervi regalato qualcosa, un pocchino di emozione (anche solo un spolverata), mentre io ho sempre le farfalle nello stomaco e non so perché, forse mi immedesimo troppo, chissà u.u!

 

Ryanforever: Ciao *__*, non ci credo mi segui anche in questa è fantastico. Si, si tanto. E sono contenta che ti sei precipitata per leggerla e che l’hai anche apprezzata ç_ç; come ho detto nell’altro capitoletto, si deve ringraziare il santo Topolino, che mondo sarebbe senza?

Comunque anch’io sono d’accordo con la nostra Mint, ma se fosse bastato un semplice “no”, non ci sarebbe stata alcuna storia, e quindi di conseguenza non avrei potuto stuzzicarvi e farvi emozionare (se mai ci riuscirò) con questa e, poi come hai potuto notare la nostra Ichigo si ostina a stare con quella schifezza li, solo perché si sente al sicuro, quindi di conseguenza ha un futuro assicurato, senza vagabondare per la strada. Che vuoi quando uno è scemo e vuole la pappa pronta, non si più fare diversamente, ma tanto ci penso io u.u! Spero che ti sia piaciuto anche questo (ti confesso che io amo tutto ciò che scrivo e questa è una cosa grave -.-, ma poi alla fine se non le amo io, chi deve farlo u.u). Ciau ^^.

 

Pinkgirl: *__* Anche tu qua! Fantasticooo! E’ addirittura l’hai messa nei preferiti. Sigh, mi commuovo così. Sono davvero contenta, sperando che anche questo capitoletto abbia fatto il suo bel lavoro, cioè farti attaccarti a questa ficina. A presto, ciao!

 

Ichi-chan: ...O_O Ichi-chan? No, aspetta devo rivedere il nick! …No, c’è davvero scritto Ichi-chan. My Angelllllllllllllllllllllllll ç__ç. Non ci credo, sei qua, l’hai letta, ti ha preso (tue parole u.u). Che bellooooo! Ok, stop! Sto andando in escandescenza. E certo era una vita che non leggevo una tua fan fiction e tu una mia. Che vuoi se io sono il tuo angelo custode e tu sei il mio, alla fine dobbiamo incontrarci per forza ù.ù.

Si, l’ho ammetto il mio stile è decisamente migliorato, però gli errorucci alle volte mi sfuggono ancora -.-, va si migliora piano, piano, ho una vita, no!? Ti lascio, se no, poi rompo troppo. Zao ^^.

 

Hachi92: Tesorooooooooooooooooooo *____*. Guarda che anche se non mi dicevi chi eri, lo capivo benissimo che eri tu u.u. Ma guarda questa matta, si è messa a commentare tutto anche in questo sito, ahah! Sei davvero un tesoro, d’altronde sei il mio tesoro ù.ù.

Oh, sono contentissima che ti piaccia, d’altra parte sei stata la prima a leggerla, quindi di conseguenza: o ti piaceva o ti piaceva! Ti è piaciuta, quindi ho la coscienza a posto u_u, sono pulita, tranne per il fatto che ti abbia fatto uscire completamente si senno. Aspetta, ora che ci penso, tu lo sei già, senza che io abbia messo mano, ahah! E come puoi vedere ho aspettato che tu fossi fuori dall’Italia per aggiornare, visto quanto sono brava. No, dai! Non l’ho fatto mica apposta! Comunque grazie per ricoprirmi sempre di complimenti. Ci sentiamo, ciauu ^.^.

 

Demu: Spero di non averti deluso, anche se forse sto capitolo non è tutto questo chissà che, insomma sarò io che sono una cosa inutile (o sono io che faccio solo la parte?). Ok, il cervello comincia a fumarmi =__=, non farci caso. Ciao ^^.

 

Hachiko_chan: Io l’ho detto che sei troppo duciola. Sei proprio un amore *____*. Sono contentissima che ti sia piaciuto, io c’è la metto tutta per descrivere le cose al meglio e… >/////< troppi complimenti, ti ringrazio tantissimo. Spero vivamente, che ti piaccia anche questo. Ci sentiamo, zao ^__^.

 

Ringrazio tutti quelli che hanno semplicemente letto ^^

A presto!

Bacioni Ryan92!

 

   
 
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