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Autore: batcamem    03/07/2014    4 recensioni
"Chiusi di botto il libro intitolato Come fare irruzione nell’Olimpo e feci un passo avanti, facendo aprire le porte automatiche.
- - -
- NO! - sbottai, rendendomi dopo conto che quasi tutti si erano girati a guardarmi. - No! Io devo salire su, ok? Lo so che esiste. Anche tu lo sai! Quindi ora dammi quella fottuta carta magnetica e fai comparire un ascensore magico con all’interno una canzoncina, magari proprio “Stayin’ Alive”, ok?!"
Genere: Comico, Demenziale, Fantasy | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Dei Minori, Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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*Anche per voi la coppia Percico è la migliore di tutte e due le saghe? Allora che aspettate a leggere la mia long su questa MERAVIGLIOSA coppia? Questo è il link: http://www.efpfanfic.net/viewstory.php?sid=2681579&i=1
Ho anche scrito una Flash-Fic sulla coppia e qui di seguito troverete l'altro link, spero che vi piacerà! (Vi avverto che è un po' triste...): http://www.efpfanfic.net/viewstory.php?sid=2690369&i=1

600° piano, grazie
 

A New York come si poteva non visitare l’Empire State Building? Era il grattacielo più alto della città e c’era sempre la fila che arrivava fino a Time Square.
Uscii quella mattina di buonora con una sacca grande, presi un libro e mi incamminai fuori dall’hotel in centro. Ovviamente potevo prendere la metro per poi scendere dopo due fermate, ma decisi di farmi una passeggiata sotto il sole caldo di Manhattan.
Arrivata dopo circa dieci minuti di fronte all’imponente costruzione, mi comparve un sorriso che poteva benissimo essere scambiato per un ghigno, chiusi di botto il libro intitolato Come fare irruzione nell’Olimpo e feci un passo avanti, facendo aprire le porte automatiche.
Dentro l’edificio era magnifico: colonne bianche di granito alte almeno tre metri, se non di più, pavimento di marmo nero tirato a lucido, quattro ascensori, due su ogni lato. In fondo alla grande sala c’era una reception alla quale sedevano due ragazze molto simili, entrambe con un alto chignon biondo, gli occhi azzurri e una divisa fatta di una camicia bianca e una gonna a vita alta nera.
Mi avvicinai e alzarono lo sguardo. Erano veramente uguali!
- Buongiorno! - dissero all’unisono. Di sicuro erano abituate a ricevere informazioni da ragazze come me, magari il solito tran-tran se lo erano imparate a memoria e ora lo ripetevano insieme. - Desidera?
- Oh, ehm... - solo in quel momento mi resi conto che NON mi ero preparata per parlare e chiedere come... insomma, salire al 600° piano! - Vorrei...
- Perfetto! Deve chiedere al nostro superiore! - disse una di loro, quella di destra. Mi indicò tutta sorridente un uomo a cui prima non avevo fatto caso.
- Grazie. - dissi un po’ spaesata.
Stringendo al petto la sacca, anche comunemente chiamata ‘borsa’, mi avvicinai all’uomo che era molto preso alla lettura di un libro seduto su uno sgabello alto.
- Chieda pure, signorina. - disse senza nemmeno alzare lo sguardo dal libro. Mi misi sulle punte e sbirciai, cercando di capire che libro fosse, quando - non le hanno detto che è maleducazione sbirciare negli affari degli altri? - chiuse il libro e feci appena in tempo a decifrare qualche lettera: stava leggendo un libro in greco.
Il cuore mi cominciò a battere forte in petto, sul viso il ghigno di prima scomparve lasciando il posto a un sorriso ebete. Rimasi in silenzio, mentre l’uomo di fronte a me alzò un sopracciglio.
- Io... ehm... - riuscii solo a dire.
- Ho capito. - sbuffò l’altro. - Sei un’altra di quelle ragazze.
- Altre ragazze... quali? - domandai.
Scoppiò in una fragorosa risata mettendosi una mano sulla pancia e in quel momento mi accorsi che del libro non c’era nemmeno più l’ombra. - Ma come, non sei davvero come loro? Wow, mi meraviglia che una ragazza con quel libro in borsa non sia venuta qui per cercare di salire al 600° piano.
Le ultime parole le disse a bassa voce, come se non volesse farsi sentire dagli altri. Io arrossii fino alla punta delle orecchie.
- Ecco come immaginavo. - borbottò grattandosi la testa. - Senti ragazzina, è meglio se torni da mamma e papà, qui non esiste nessun 600° piano, ricordatelo!
- NO! - sbottai, rendendomi dopo conto che quasi tutti si erano girati a guardarmi. - No! Io devo salire su, ok? Lo so che esiste. Anche tu lo sai! Quindi ora dammi quella fottuta carta magnetica e fai comparire un ascensore magico con all’interno una canzoncina, magari proprio “Stayin’ Alive”, ok?!
Lo afferrai per il colletto della giacca blu e le due ragazze alla reception si alzarono allarmate, ma lui fece loro un cenno con la mano. Dopo lo lasciai andare, sentendomi stranamente la mano irrigidita.
- Tu chiedi troppo, ragazzina. - si spicciò. - Non sai quello che ti aspetta. - mosse la mano di fronte al mio viso e quell’azione mi irritò molto.
- Non cercare di fare il cavaliere jedi con me, non funziona! E se proprio lo vuoi sapere, so chi sei tu e so chi sono loro. - lo minacciai. Avevo capito chi era: Giano. Stranamente dal momento in cui l’avevo visto, il suo viso mi era apparso con due fronti, ma poi sapevo che lui aveva usato la foschia.
- Allora dimmi: chi sono io? - mi domandò.
- Lo sai bene chi sei! - lo rimproverai. - Sei Giano, il dio degli inizi. E loro sono delle Driadi, troppo uguali. Non mi prendere per i fondelli, lo sai che ho ragione!
Alzò le mani, in segno di arresa. - E va bene, hai ragione tu! - lasciò perdere con la foschia e la sua immagine mi fece venire i brividi. Come facevano a non spaventarsi gli dei superiori? - E ora, se non ti dispiace, è meglio se tu vada via...
Si alzò e una forte corrente d’aria mi spinse all’indietro. Sapevo che la gente di fianco a me non poteva vedere bene quello che stava accadendo, così non mi preoccupai più di tanto. Sul volto destro di Giano comparve un’espressione compassionevole, mentre su quello di sinistra comparve un ghigno d’approvazione.
Le due driadi scoppiarono un risolino nel guardarmi e poco prima che mi catapultassero fuori, mi fecero un cenno con la mano, come per salutarmi.
- VE LA FARÒ PAGARE! - gridai e mi ritrovai seduta sul marciapiede, fuori dall’edificio.
Alzai lo sguardo, le nuvole sulla cima stavano diventando sempre più grigie e dei fulmini le illuminarono.
- Mai offendere una figlia di Ade. MAI! - e fu in quel momento che la terra tremò.


Nota dell'autrice:
Buongiorno ragazzi e ragazze, mortali e non, eccomi di nuovo qui con una nuova e fresca OS! *applaude a sé stessa*.
Che ne pensate? E' di vostro gradimento? Spero di sì!
Chiedo umilmente perdono nel caso in cui vuoi troviate degli errori (gravi o banali). Ok, sì, sono una rompi balle quando faccio così! Lo scrivo sempre alla fine, ma ormai è un'abitudine! Nonostante sia pessima...
Allora spero che vi piaccia e spero anche (con tutto il cuore) che ci sia qualche anima pia che mi lasci qualche recensione (anche neutra, non mi importa molto).
Ci si vede!

P.s. * (lo trovete all'inizio)

P.s.s. sì, se ve lo state chiedendo, per me ora è mattina! 
  
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