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Autore: thatswhatfriendsarefor    04/07/2014    11 recensioni
SPOILER 6X23
La macchina di Castle è in fiamme in un fossato e Kate attonita guarda tutta la sua vita andare in fumo.
Come potrà andare avanti? Cosa è successo veramente?
La nostra personalissima versione della 7x01 e 7x02.
Genere: Drammatico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Kate Beckett, Quasi tutti, Richard Castle | Coppie: Kate Beckett/Richard Castel
Note: nessuna | Avvertimenti: Contenuti forti | Contesto: Nel futuro
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- Questa storia fa parte della serie 'E se l'inizio fosse stato diverso?'
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CAPITOLO 2 – Un insolito testimone

Kate guarda per un momento il display del cellulare e le mani che le tremano ancora un po’ per lo shock. Inspira a lungo, profondamente, ed espira lentamente dalla bocca come per prendere possesso del suo corpo e delle sue facoltà mentali. Questa giornata si preannuncia infinita.

 

Kate e Javier si guardano negli occhi e, senza parlare, si dirigono velocemente verso l’auto. Una volta saliti a bordo, la donna dice, quasi parlando a sé stessa: “Tutto questo non ha senso… Perché farci credere che sia morto?”

“Prima di partire con le congetture dobbiamo vedere cosa ha da mostrarci quel tipo, Brady. Però dovresti chiamare almeno Martha e Alexis e dire loro che nella macchina non c’era nessuno.” Suggerisce Javier. Sì, è decisamente quello più lucido fra loro due.

Kate annuisce e digita subito il numero di Martha. Le spiega brevemente la situazione e sente la donna alternare riso e lacrime dall’altro lato della cornetta. Non hanno ancora nessuna certezza che Rick sia davvero vivo, ma il fatto che non ci fosse un cadavere nella Mercedes ha riempito tutti di speranza. Poi Kate le dice che la raggiungerà a breve a casa e chiude la comunicazione. Il meraviglioso abito di Johanna, annerito dal fumo e stropicciato, non è l’ideale per dare inizio a un’indagine. La sposa deve farsi da parte e lasciare campo libero alla detective, che ha bisogno di non avere alcun intralcio. Deve assolutamente indossare qualcosa di più comodo.

Giunti alla villa, Kate abbraccia al volo suo padre, con il volto segnato dalla preoccupazione come non gli vedeva da anni, poi si precipita in camera, seguita a ruota da Alexis e Martha. Sa che hanno bisogno d’informazioni, di risposte per placare la loro ansia e il loro dolore. Quella stessa ansia e quello stesso dolore che prova lei per prima. Si cambia davanti a loro, svelando la biancheria intima sexy che aveva indossato per la prima notte di nozze e di cui adesso si vergogna un po’. Ma è un pensiero che le attraversa il cervello per un nanosecondo, poi ha altro cui dedicare le proprie energie cerebrali. Racconta di nuovo loro cosa le ha detto il comandante dei vigili del fuoco e, più che altro, la strana telefonata di Brady. Non si spiega l’auto incendiata e la sparizione di Rick, ma tanto finché non vede ciò che il capo ha da mostrarle non potrà farsi delle idee. Mentre sta finendo di abbottonare la camicetta che ha indossato sui jeans, sente bussare alla porta. Va ad aprire e si ritrova davanti l’ultima persona che si potesse immaginare.

“Capitano!” esclama Kate, colta di sorpresa. Si sarebbe aspettata Lanie, Jenny, Maddie o persino zia Theresa, non certo il suo superiore.

“Kate, posso fare qualcosa per te?” le chiede Victoria Gates, palesemente preoccupata.

Il capitano ha lasciato spazio alla donna, consapevole di quanto quel momento sia difficile per la sua migliore detective.

“Venga con me” risponde Beckett senza troppi convenevoli. Sa perfettamente che non hanno giurisdizione negli Hamptons, sa che non potranno mai lavorare ufficialmente al caso, ma in questo momento l’esperienza della Gates è un toccasana per lei. Un dono del cielo. Non sa quanto riuscirà ad essere lucida e distaccata. Si tratta pur sempre del suo fidanzato. Vuole averla accanto e la vuole in veste Iron Gates.

Nel giro di mezzora una delegazione ufficiosa del Dodicesimo Distretto del NYPD si presenta alla stazione di polizia degli Hamptons. Esposito e Ryan scendono dall’auto e seguono le due donne che si sono già dirette da Brady. Kate fa un breve giro di presentazioni e poi chiede senza troppi preamboli: “Cos’ha da mostrarmi, capo?”

“Un video. Ce lo ha portato il professor Hawkes. Lui è un famoso ornitologo, sapete? Collabora con importanti università in tutto il paese e viene spesso nella nostra zona per osservare i rapaci. Oh, da noi ce ne sono moltissimi. Vedete, gli Hamptons rappresentano un’oasi naturale con condizioni ambientali perfette per la riproduzione di questo particolare tipo di uccelli…”

“Capo Brady, arrivi al punto” interviene la Gates. Sarà anche al di fuori della sua competenza territoriale, ma il tono minaccioso e quello sguardo ottengono immediatamente il risultato sperato. Kate, nonostante la tensione, si sente un po’ più sollevata: ha fatto bene a chiedere alla Gates di accompagnarla! Il capo prende un portatile, clicca su un tasto e il video parte.

La qualità non è delle migliori e i primi minuti non sono esattamente un film d’azione: si intravedono vari uccelli svolazzare liberi nel cielo, gli alberi, gli arbusti, le dune in lontananza. Si sente lo stridio degli animali e il rumore del vento e delle onde dell’oceano. Poi la faccenda si fa più interessante: seguendo un rapace, il professore zooma e l’inquadratura si abbassa, fino a concentrarsi su una strada di campagna. Riprende due auto e quello che, a una prima impressione, pare un inseguimento. Evidentemente, l’attenzione dell’ornitologo è stata catturata da quelle due vetture che procedono a velocità sostenuta, tanto che ne ha seguito i movimenti lasciando perdere i pennuti.

Kate trasalisce.

Riconosce la Mercedes di Rick.

La seconda auto sorpassa quella di Castle e, mettendosi di traverso sulla strada, gli sbarra il cammino. Un uomo scende imbracciando un fucile e costringe l’altro guidatore a uscire dalla propria macchina e a entrare nel bagagliaio che aveva aperto con un telecomando. Poi chiude il portabagagli, spinge l’altro veicolo nella scarpata e questo prende fuoco. Risale sulla propria vettura e sgomma via. Il professore ha provato a seguire l’auto per un po’, ma in quella zona ci sono gli ampi parchi delle super ville dei VIP e la vegetazione è estremamente rigogliosa. Impossibile capire dove si sia diretta. Pochi secondi dopo il video si interrompe. Per tutto il tempo Beckett ha trattenuto il respiro. Ha riconosciuto la Mercedes e, nonostante la scena sia stata ripresa da una certa distanza, sa benissimo che l’uomo fatto salire a forza nel bagagliaio è Castle.

Dio mio, cosa gli sarà successo?

Apparentemente non sembra ferito, ma non sa quanto possa resistere all’interno di uno spazio tanto angusto. Senza considerare che non sa dove sia stato portato e cosa abbia subito. Ma chi è l’altro uomo? Chi è il suo rapitore?

“Capo, dobbiamo far analizzare il video dai nostri tecnici informatici.” dichiara Esposito, dimenticando il fatto che non sono nel loro ambiente lavorativo e che, per la polizia degli Hamptons, sono solo dei newyorkesi in vacanza.  

Anche se non è un’aquila, Brady sa che la faccenda è delicata e vorrebbe fidarsi del team di Beckett. In fin dei conti, è grazie al suo aiuto e a quello del signor Castle che è riuscito a risolvere quell’intricato omicidio due anni prima. E lui è un uomo d’onore e conosce il valore della riconoscenza. Ma è combattuto: per regolamento, dovrebbe avvertire i suoi superiori in una situazione del genere, non certo farsi aiutare dai cittadini. Del resto, ha un unico agente a disposizione, Mark Robinson. Ha sostituito Jones un paio di anni fa, ma è ancora alle prime armi e una mano gli farebbe comodo, tanto più se arriva da professionisti abituati a gestire roba tosta.

E’ come se i dubbi di Brady si fossero materializzati in una nuvoletta sopra la sua testa. Kate si scambia un’occhiata con il capitano Gates, che interviene: “Capo, so perfettamente che noi quattro non abbiamo nessun diritto di interferire con le sue indagini. Però l’uomo rapito è un nostro caro amico e saremmo davvero onorati se ci permettesse di mettere a sua disposizione i nostri mezzi e il nostro supporto. L’unione fa la forza, non crede?”

Ryan non crede alle sue orecchie. Non ha mai sentito la Gates essere così diplomatica con un subalterno né tantomeno definire lo scrittore “un nostro caro amico”. Non sa darsi altra spiegazione se non che la sparizione di Castle e le circostanze in cui è avvenuta debbano averla colpito davvero molto.

“Signora Gates…” esordisce Brady, ma viene immediatamente zittito.

“Quella è mia madre. Io sono Signore o Capitano Gates” ribadisce Victoria. Va bene essere diplomatici, ma c’è un limite a tutto. E che diamine!

“M-mi scusi… signore”. Il capo Brady si sente piccino come una mosca davanti a questa amazzone. “Accetto il vostro aiuto. Cosa facciamo?”

Victoria fa un cenno con gli occhi a Beckett, quasi a voler verificare che se la senta, che sia in grado di prendere in mano la situazione, e lei parte: “Esposito, invia il video a Tory, chiamala e chiedile di mettersi al lavoro subito. Dobbiamo recuperare la maggiore quantità di informazioni possibili. Targa dell’auto, il volto del rapitore, persino il modello dell’arma. Ryan, nella zona del rapimento si trovano tante ville, probabilmente avranno un sistema di allarme con telecamere che inquadrano gli accessi. Verifica con il capo Brady se è possibile recuperare le immagini registrate, magari siamo fortunati e possiamo capire che direzione ha preso il veicolo”. I tre uomini si attivano immediatamente, mentre Kate crolla su una sedia e si prende la testa fra le mani. Ancora non riesce a comprendere chi possa avercela con lei e con Castle. A meno che… ma no, non può essere.

“Beckett, hai idea di chi possa averlo rapito?” la voce di Victoria interrompe il fluire del suo ragionamento mentre prende un bicchiere di plastica che le ha appena riempito con acqua fresca dal serbatoio a disposizione nell’ufficio del capo Brady. Kate ringrazia con un veloce cenno della testa, beve un sorso e la guarda per qualche secondo prima di focalizzare la domanda e cacciare via quell’oppressione che le stringe lo stomaco impedendole di respirare normalmente.

“Ho in mente due opzioni, ma entrambe mi sembrano assurde” confessa Kate.

“Beh, prova a raccontarmele e vediamo se hanno senso” la esorta il capitano, sedendosi davanti a lei, pronta ad ascoltarla. Si sporge in avanti e le prende una mano. Davanti a sé ha la migliore detective con cui abbia mai lavorato ma ha anche una donna che è stata lasciata quasi vedova davanti ad un altare.  

 

Angolino delle autrici

Grazie al provvidenziale (e inatteso) aiuto del capo Brady, Kate ha la conferma che Castle è stato rapito. Ma chi può essere stato? Quali sono le due opzioni cui pensa Kate?

Chi ha la sfera di cristallo provi a consultarla, vediamo se indovinate!

Debora e Monica

 

  
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