Anime & Manga > Full Metal Alchemist
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Autore: Clarrie Chase    26/08/2008    5 recensioni
Cosa sarebbe successo se Winry fosse stata adottata da Trisha Elric quando aveva solo quattro anni e fosse cresciuta come sorella di Edward e Alphonse Elric?
Trisha sarebbe morta comunque?
I fratelli avrebbero comunque tentato la Trasmutazione Umana per riportarla in vita?
Edward sarebbe diventato comunque Alchimista di Stato?
E Alphonse?
A quest'ora la sua anima sarebbe legata ad un armatura?
E che cosa sarebbe successo se... ?
Prima FF su Full Metal Alchemist: What if... ?
Dal 10° cap.:

Prima accetti che le cose non torneranno più come una volta, e prima ricominci a vivere. [...]
Genere: Romantico, Triste, Drammatico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Alphonse Elric, Edward Elric, Winry Rockbell
Note: Alternate Universe (AU), OOC, What if? (E se ...) | Avvertimenti: nessuno
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La vita Perfetta

 

La Perfezione è un fatto di punti di vista.

 

 

Sulla riva del Fiume di Resembool tre bambini, due maschi e una femmina, stavano pescando osservando l'acqua con attenzione.

Si udì un gorgogliò e Alphonse gemette, frustrato ritirando l'amo spoglio: << Uffa! Mi hanno rubato l'esca, un altra volta! >>

Edward gli rivolse un sorriso brillante: << Questo perchè non sei abbastanza attento, Al! >> esclamò lanciando uno sguardo significativo al secchio che si trovava al suo fianco che conteneva i due pesci che aveva pescato.

Winry inarcò un sopracciglio zittendo magicamente Edward e si alzò, ritirando anche lei la canna da pesca con le esce ognuna al proprio posto.

Si avvicinò ad Al sorridendo incoraggiante: << Non preoccuparti, Al. A me succede sempre! >> gli disse lei con voce dolce accarezzandogli il capo. Alpohonse sbuffò: << Certo, lo dici proprio tu che hai preso anche più pesci di Ed! >>

Winry fece una risata nervosa e Edward la fulminò con lo sguardo, dicendo: << La pesca è solo fortuna! >>

Winry annuì frettolosamente: << E' vero! La pesca è solo un fatto di fortuna! Oggi è il mio giorno fortunato, ma domani potrebbe essere il tuo! >>.

Alphonse la guardò pensoso, poi sorrise radioso: << Sì, è vero! Domani sarà il mio giorno fortunato! Grazie, Winry! >> esclamò.

Edward lanciò ai due un occhiata sdegnata, posando la canna da pesca e basgnandosi le mani: << E io non ho fatto niente? Siete degli ingrati! >> esclamò tirando le mani fuori dall'acqua e schizzando i due mal capitati. Winry e Alphonse si ripararono dai getti d'acqua con le braccia, approfittando del momento in cui Edward era scoppiato a ridere per riempire il secchio vuoto di Alphonse e rovesciargli quell'acqua addosso.

Edward smise di ridere all'improvviso, ritrovandosi bagnato dalla testa ai piedi.

<< Voi! Io vi.. vi... E... Et... Etchì!>> esclamò furioso, starnutendo prima di riuscire a finire la frase.

Per tutta risposta Winry e Alphonse si piegarono in due dalle risate, stendendosi sul manto verde della collinetta mentre il suono della loro risata riempiva l'aria di simpatia e spensieratezza.

Edward rimase a guardarli sorridendo, per poi entrare nell'acqua.

Alphonse e Winry lo osservarono confusi entrare nel fiume, fino a che non si tolse la giacca, la maglietta e i pantaloni, rimanendo in boxer. Winry si voltò dall'altra parte arrossedo furiosamente e Alphonse le si parò davanti a braccia spalancate, come a volerle impedire di assistere a uno scempio. << Fratellone! Ma ti sembrano cose da fare di fronte a Winry? >> esclamò Alphonse incerto mentre guardava suo fratello nuotare spensierato e incurante nell'acqua del lago.

<< Perchè no? E' nostra sorella, quindi non dovrebbe scandalizzarsi! Alphonse, Winry, venite, l'acqua è magnifica! >> gongolò Edward immergendosi completamente nell'acqua.

Si girò lentamente quando sentì Winry tirargli lievemente l'orlo della maglietta: << Andiamo? >>

Alphonse la guardò senza parole: << Ma... Winry... ! >>

Winry si alzò e si tolse il vestitino rosa che indossava e si avvicinò alla riva, sfiorandola con la punta delle dita sotto lo sguardo imbarazzato di Alphonse: << Vieni, Al, l'acqua è fantastica! >> gli ripeté ancora Edward, facendogli cenno di venire con la mano, mentre Winry aggiungeva: << Sì, Al, Ed ha ragione! Siampo fratelli, non dovremmo vergognarci, tra noi! >>

Alphonse sospirò mentre già si toglieva la canottiera, lanciandola da qualche parte: << Sì, avete ragione! >>

E si lanciò nell'acqua insieme ai suoi due fratelli, Edward e Winry.

<< E adesso come facciamo? >> chiese Winry strizzandosi i capelli corti nel tentativo di farli asciugare più velocemente.

<< Dovremo restare qui fino a che non avremo tutti e tre i capelli asciutti, non è vero, fratellone? >> chiese Alphonse sedendosi all'ombra del grande albero ai piedi della collinetta, vicino a Edward. Lui annuì con gli occhi socchiusi: << Sì. E' una fortuna che Winry non abbia i capelli lunghi come le altre bambine. >> aggiunse poi sottovoce, lanciando uno sguardo alla sorella, che ancora in riva al lago stava osservando i pesci che avevano pescato riuniti in un unico secchio.

<< Dici che la mamma si arrabbierà quando torneremo a casa? >> chiese Edward ad Alphonse, con voce pensierosa.

<< Al? >> chiese quando non udì risposta. Si girò lentamente verso di lui e sorrise tra sé e sé: si era addormentato.

Spostò nuovamente la sua attenzione su Winry. Si stava avvicinando a loro, probabilmente per riprendere il vestitino che indossava prima, pensò Edward arrossendo lievemente ma chiudendo gli occhi per non imbarazzare anche lei. Sentì il rumore dei suoi passi avvicinarsi fino a cessare; poi, quando riuscì a sentire il suo profumo molto vicino al vioso intuì che si era chinata per agguantare il lembo del vestito rosa che pendeva da un ramo piuttosto basso, a mezzo metro dalla loro testa.

Subito dopo udì un fruscio e riaprì gli occhi: Winry si era rimessa il vestito.

<< Ed, Al si è addormentato? >> chiese Winry a bassa voce. Edward annuì mentre lei si sistemava alla sua destra, la schiena accostata all'albero e il capo sulla spalla del fratello. << Ti do fastidio? >> chiese poi sistemandosi meglio contro la spalla di Edward con la voce già lievemente impastata dal sonno.

Lui abbandono la testa sulla corteccia dell'albero posandola solo parzialmente e con leggerezza sul capo della sorella.

<< No, non mi dai fastidio. >>

<< Mamma, siamo tornati! >> esclamò allegramente Alphonse una volta che i tre ebbero raggiunto la soglia di casa, verso le cinque di pomeriggio.

Trisha comparì davanti a loro così velocemente che pensarono fosse spuntata fuori dal terreno: tuttavia non sembrava arrabbiata, solo preoccupata. Abbracciò Edward e Alphonse facendo cenno a Winry di avvicinarsi a loro, ma la bambina scosse la testa, sorridendo con un espressione indecirfrabile sul volto.

<< Non fatelo mai più! Mi avete fatta preoccupare! Siete spariti da mezzo giorno e tornate a casa a quest'ora! Mi avete fatto stare in pensiero, sapete? >> esclamò Trisha tuttto d'un fiato mentre Edward e Alphonse facevano di tutto per non incontrare il suo sguardo.

La donna si rialzò in piedi liberando i figli dalla sua presa e posando le mani sui fianchi con una sbuffa espressione seria: << Su, adesso tutti a lavare le mani, sarete affamati! >>

Alphonse, Winry e Edward sorrisero, quando però...

<< Mamma, ti abbiamo portato una cosa! >> esclamò Alphonse all'improvviso, cogliendo la donna in contropiede. Anche Edward annuì: << Sì, è vero! >>

Winry uscì di casa e Edward si affrettò a seguirla, per aiutarla. Trisha guardò incuriosita il più piccolo dei suoi figli, che la guardava con l'insistenza che solo un bambino puà avere, mentre aspettava che i fratelli rientrassero.

<< Ma cosa... ? >> esclamò Trisha, vedendo Edward e Winry rientrare in casa tenendo in mano un secchio pesante e apparentemente pieno d'acqua.

I due bambini lasciarono delicatamente cadere per terra il secchio senza che questo schizzasse acqua sul pavimento.

Trisha guardò i pesci all'interno con aria sorpresa, poi sorrise dolcemente: << E' questo che avete fatto tutto il giorno? Siete stati tutto il giorno a pesca? >>

Winry, Edward e Alphonse annuirono con orgoglio.

<< Ma Al non ha pescato niente! >> esclamò Edward con strafottenza, facendo la lunguaccia ad Alphonse. Il più piccolo mise il muso al fratello maggiore, mentre Winry li guardava esasperata: << Siete proprio senza speranza... >> sussurrò in modo che solo Edward la sentisse. Il bambino la guardo e sorrise: << Dai, Win, non fare quella faccia seria, io e Al scherziamo, vero, Al? >> chiese Edward al fratellino, che subito sorrise. << Certo! >> confermò Alphonse, senza un minimo di esitazione.

<< Su, pescatori provetti andate a lavarvi le mani! >> ripeté Trisha mentre i maschietti annuivano e correvano a lavarsi le mani lasciando Winry ancora sulla soglia a guardarli.

Trisha sorrise dell'espressione palesemente stupita della bambina.

Si chinò quindi al suo fianco e posò delicatamente una mano sulla sua spalla: << Vedi, Winry, i maschietti, specialmente i fratelli come Ed e Al... non litigano mai veramente. E' un sistema tutto loro di dirsi che si vogliono bene. E' per questo che se apparentemente sembra che litighino ogni giorno loro si vogliono davvero un gran bene. >>

Winry annuì, sorridendo finalmente alla donna. Lei fece per aprir bocca ma Winry la precedette:

<< Sì, lo so, vado a lavarmi le mani.>>

La porta dello studio si aprì con uno scatto e uno scricchiolio sinistro, e Edward ed Alphonse sobbalzarono spaventati. Alzarono le mani in segno di scuse rimanendo col fiato sospeso in attesa di sentire la voce veramente arrabbiata di Trisha.

<< Si può sapere cosa state combinando a quest'ora? >> chiese una voce assonnata ma con un timbro decisamente diverso da quello di Trisha Elric.

<< Winry! >> esclamarono in coro i due fratellini sospirando di sollievo.

La bambina sbuffò: << Chi pensavate che fossi? Mamma sta dormendo... >>

A sentire queste parole Edward e Alphonse si rilassarono, tirando un altro sospiro di sollievo.

<< Allora? Mi dite cosa state combinando qui? >> chiese ancora Winry, con la voce più vispa di prima.

Edward si grattò la testa, imbarazzato. << Stiamo studiando. >> rispose Alphonse indicando i vari libri aperti sparsi sul pavimento.

Winry li guardò stupita: << A quest'ora? E che cosa state studiando? La mamma non vuole che entriamo qui dentro! >> ricordò la bambina ai due.

Edward, a differenza di Alphonse, sostenne lo sguardo accusatore della sorella, convinto di saperlo gestire.

<< La mamma non ha mai detto che non dobbiamo entrare qui. >> rispose pronto il maggiore.

<< Beh, ma c'è un motivo per cui la porta è chiusa a chiave, no? >> ribatté sicura Winry, decisa a dar battaglia.

<< Certo, lo stesso per cui la chiave era comunque in bella vista nella serratura. >> esclamò Edward sorridendo, ormai conscio di averla avuta vinta.

<< Sorellina... non andrai a svegliare la mamma, vero? >> chiese Alphonse a capo chino non avendo il coraggio di guardare Winry negli occhi.

Edward sghignazzò: << Certo che no, Al, altrimenti dovrà spiegare alla mamma come mai anche lei è sveglia. >> disse con voce sicura che suonava tanto come una presa in giro.

Winry si morse il labbro piantando i talloni per terra e puntando il naso all'insù con orgoglio: << In ogni caso non avevo alcuna intenzione di farlo! >> chiarì lei indispettita.

Edward ghignò: << Certo, Winry, come no! >> esclamò ridendo senza staccare gli occhi da lei.

<< Fratellone, basta prenderla in giro! >> esclamò Alphonse spegnendo definitavemente il ghigno di Edward, che si trasformò poi in una smorfia.

<< D'accordo, Al, ma solo perchè se no la mamma si sveglia. >> concesse Edward tornando a inginocchiarsi per terra e riportando gli occhi sul libro che stava studiando.

Alphonse sorrise soddisfatto e si risedette a terra, tornando anche lui a prestare attenzione al libro aperto che aveva davanti.

Winry sbuffò annoiata e si avvicinò ad Alphonse, posando una mano sulla sua spalla come a volere il permesso di poter leggere con lui. Il bambino annuì e lei si sedette accanto a lui.

Iniziò a leggere:

Senza sacrificio, l'uomo non può ottenere nulla.

Per ottenere qualcosa, è necessario dare in cambio qualcos'altro che abbia il medesimo valore. In Alchimia è chiamato il principio dello Scambio Equivalente. [...]

<< Alchimia? State studiando Alchimia? >> chiese Winry con una sorta di timore indefinito nella voce.

Edward alzò gli occhi dal libro, osservandola incuriosito: << Conosci l'Alchimia? >> chiese lui.

A questo punto anche Alphonse la guardava.

<< No. Ne ho sentito parlare. >> rispose velocemente con l'intenzione di non approfondire il discorso.

<< Da chi? >> chiese Alphonse.

L'espressione di Winry si fece improvvisamente triste.

<< L'avrà sentito in giro, no? >> esclamò Edward abbassando lo sguardo e alzandosi all'improvviso.

Winry seguì il suo movimento fluido con gratitudine e sentì Alphonse sobbalzare al suo fianco. Che quel movimento improvviso lo avesse spaventato? Ad ogni modo gli passò una mano tra i capelli, disordandoglieli e facendolo inevitabilmente ridere.

Edward li guardò inarcando un sopracciglio e sbuffò: << Avete finito voi due? >> chiese irritato.

Winry abbassò le mani al ventre di Alphonse e iniziò a fargli il solletico, mentre il bambino rideva e cercava inutilmente di sottrarsi a quel contatto.

Winry lo guardò con l'aria maliziosa che una bambina di dieci anni può avere, dicendo: << Hai sentito, Al? Qualcuno qui è geloso! >>

<< Cosa? Geloso io? E di cosa?! Io non sono affatto geloso! >> esclamò Edward arrossendo e abbassando lo sguardo a un punto indefinito del pavimento in quel momento molto interessante.

Winry e Alphonse risero dell'espressione buffa del fratello, finché non udirono un mormorio proveniente dalla stanza accanto allo studio.

Winry e Alphonse si zittirono, mentre Edward benediva la madre che inconsciamente lo aveva tirato fuori da una situazione piuttosto scomoda.

<< Andiamo, prima che la mamma si svegli. Per oggi abbiamo studiato abbastanza, Al. Buona notte, Winry. >> disse Edward aprendo la porta dello studio silenziosamente e invitando Alphonse a precederlo. Il minore degli Elric si alzò e dando un bacio sulla guancia a Winry uscì dalla stanza in punta di piedi.

Winry guardò Edward con aria seccata, in attesa della ramanzina.

<< Allora? Non mi dici nulla, Ed? >> chiese irritata.

Lui la fulminò con lo sguardo socchiudendo la porta: << Se sai già quello che sto per dirti, mi dici perchè continui a farlo? >>

<< E' un bambino, Ed! Mi dici che cos'hai contro questo? >> chiese Winry con rabbia sotto lo sguardo per nulla contento di Edward.

<< Non devi comportarti così con lui! Così me lo fai diventare effemminato! >>

Perchè Edward era così tremendamente maschilista?

<< Solo perchè gli ho fatto il solletico? >> chiese Winry con aria seccata.

Edward la fulminò con lo sguardo. << Sì. >> rispose secco.

Winry lo guardò ostile: << Sai cosa penso io? Penso che tu sei solo geloso perchè gioco di più con Al che con te! >>

Edward si irriggidì, sperando però che Winry non se accorgesse: << No! Non è per questo! >> negò lui incrociando le braccia al petto e immusonendosi.

Winry lo guardò inarcando le sopracciglia e poi sospirò, avvicinandosi a lui e abbracciandolo.

Lui si irrigidì ancor di più, deglutendo a fatica: << C... che stai facendo? Guarda che non mi compri con un abbraccio, come fai con Al! >>

<< Primo, io non mi compro Al, io gli voglio bene. Secondo, dovresti smetterla di comportarti in questo modo, mi farai impazzire. Terzo... Grazie. >>

Edward fece scorrere le braccia fino alla schiena di lei, stringendola un pò a sé, con titubanza.

<< Per cosa? >> chiese a bassa voce chiudendo gli occhi.

Lei posò il mento sulla sua spalla, parlando con tono altrettanto basso: << Per prima. Quando Al ha chiesto da chi avessi sentito parlare dell'Alchimia e tu lo hai distratto per non farmi rispondere. Grazie, veramente. >>

Edward si allontanò di pochi centimetri da lei, tenedola però ancora tra le braccia. << Ah. Non... non è niente, Win. >>

La bimba sorrise, stringendolo più forte per poi fare un passo indietro, liberandosi dall'abbraccio.

<< Ti voglio bene, Ed. Buona notte. >>

Edward sorrise di rimando guardandola uscire dallo studio portandosi una mano alle labbra per soffocare uno sbadiglio.

Spense la luce nello studio e uscì, chiudendosi la porta alle spalle.

Nell'ombra del corridoio, mentre passava davanti alle camere di sua madre, sua sorella e suo fratello, Ed non aveva dubbi: la sua era proprio una vita Perfetta.

 

 

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Spazio Autore:

Dedico con tutto il cuore questa fanfiction alla My Tuìn, Sajo, sperando che possa perdonarmi per non essere più tanto presente su msn per parlare con lei, specialmente adesso che ne ha bisogno.

Tornando alla storia....

Premetto che ho iniziato a seguire FMA da solo una settimana e che quindi ho preferito scrivere una storia che sia incentrata poco sull'Alchimia in sé, per non dare l'impressione di parlare di una cosa di cui in realtà non si sa nulla XD.

Questo è un Prologo senza pretese, per introdurre la figura di Winry all'interno della famiglia Elric.

Dal prossimo capitolo i personaggi avranno 14 e 13 anni, la fic sarà composta da 5 capitoli escluso questo Prologo.

Aggiornerò la prossima settimana ma nel frattempo spero di leggere molte critiche crostuttive XD

A presto, Evans Lily.

   
 
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