Libri > Twilight
Segui la storia  |       
Autore: lalla124    27/08/2008    6 recensioni
"...A suonare la porta non è stata una mandria di persone, ma solamente una. Mooolto, mooolto… bassina. Quasi uno gnomo. Emmett guardava quella strana creatura incuriosito. Non sembrava un essere umano. Portava degli occhiali rotondi il doppio. Creatura: ehm….ehm…ehmm…è…casa Cullen? Emmett*curioso*: Sì, strana creatura… Creatura*mostrando un biglietto da visita*: sono un rappresentate del WWF." I Cullen sono vampiri vegetariani. In quanto vegetariani quindi vanno a caccia di animali (sono vegetariani, ma mangiano animali. Caspita, quanto sono coerenti!). E se per sbaglio durante una battuta di caccia uno di loro fa una cosa che non avrebbe dovuto fare? Ovvero, sceglie come stuzzichino un animale in via destinzione? Bhe... qualcuno dei Cullen ha mangiato un animale che non avrebbe dovuto mangiare. Ed il WWF se n'è accorto. Cosa succederà alla nostra cara famiglia? Ok, questa è la prima fanfiction comica che scrivo. Spero che vi strappi almeno un sorriso... Buona lettura!
Genere: Commedia, Demenziale, Comico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
   >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Presentazioni

Per chi già mi conosce per aver letto Red Eyes, consiglio di passare a leggere un’altra fanfiction. Può pentirsi di tutte le buone impressione che ha avuto.

Chi invece non ha mai sentito parlare di me (e non è che se ne parli molto in giro…) legga pure!

Questa è la mia prima fanfiction comica/demenziale (diciamo più demenziale che comica) che scrivo. Spero vi piaccia!

 

 

Alice lo prese tra le mani; non si ricordava che fosse veramente così freddo e duro. Quel maledetto COSO che si allunga. Di solito glielo dava sempre Jasper, questa volta però lo chiese a Carlisle. Lui era molto più esperto e preciso di Jasper in queste cose. Alice sapeva che Carlisle non stava facendo i salti di gioia nel farlo; sapeva che non voleva vederla soffrire dopo. Alice era conscia del fatto di questa possibilità. Tutte le volte precedenti aveva sempre sofferto alla fine. Ma questa volta era certa che non sarebbe andata così, era certa che ne sarebbe uscita felice e contenta di averlo fatto. Tornò a guardarlo; oramai le faceva un po’ di ribrezzo toccarlo.

Fece un respiro profondo e tirò la linguetta gialla del METRO. Lo fulminò con lo sguardo ed il metro si mise a tremare. Fece un sorriso soddisfatto, che sparì subito dopo aver capito che erano le sue mani a tremare. Non il metro.

Alice*pensando*: dannazione!   Guardò decisa Carlisle e glielo porse.

Carlisle*mooolto, ma mooolto serio*: ne sei sicura?   Alice annuì ancora una volta decisa. Questa volta ce l’avrebbe fatta.

Carlisle: non sarà molto cambiato dall’ultima volta.

Alice: Carlisle, questa volta sono sicurissima, fidati, me lo sento!

Carlisle fece un respiro profondo. Tirò ancora una volta la linguetta gialla del metro e… misurò l’altezza di Alice.

Alice*felice come una Pasqua*: Allora? Quanto?Eh?Eh?Eh? Eh? Eh? Eh? Eh? Eh? Eh??!?!

Carlisle*scuotendo la testa*: 1,47

Alice*al rallentatore, con voce bassa e lenta*: NOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOO!!!!

Alice*tornata normale, mooolto, ma mooolto abbattuta*: credevo… credevo che almeno un centimetro…buuuuuuu…..ç_____ç

Disperata e piangendo, senza guardare in faccia nessuno (perché non c’era nessuno, non per altro) corse verso la sua grande e spaziosa stanza… bhespaziosa almeno per lei: lo sgabuzzino.

Alice*incazzata*: come sgabuzzino?!

Ehm… si, ma… uno sgabuzzino di grande classe! Intendiamoci, intendiamoci…^^°

Alice: ahhhhh bon….

Eh già, da tempo la nostra cara Alice stava sperando in un… innalzamento. Ma non proprio di carriera. Beh…ci siamo capiti, no? Ed ancora non si rassegnava all’idea che i vampiri non possono crescere. Lei ci sperava ancora. Ma… insomma, compatiamola no? 1,47… Quante di voi, io compresa, si girano intorno e vedono persone molto più alte. Ci domandiamo “come sarà il mondo da lassù?”. Continuiamo a sperare in centimetri in più. E magari sì, un giorno può succedere, prenderemo il metro ci misureremo e… sì! Siamo cresciute di un centimetro! Alice, invece, no, non potrà mai crescere. Rimarrà sempre 1,47. Ma lei ci credeva, non demordeva. Ma… povera Alice…. Non vi fa pena?

Carlisle*pensando*: povera Alice… . La sua situazione mi fa una tale pena…

Un momento di silenzio. Non c’è dubbio. È davvero grande l’altruismo di Carlisle, …

Carlisle*con un’alzata di spalle*: ma chi se ne!

Ehm… eh già… davvero grande… Detto questo il nostro Carlsile decide di tornare all’occupazione in cui era intento prima che Alice lo disturbasse. Una grande occupazione, di estrema importanza. Avrebbe salvato molte persone se fosse riuscito nella sua impresa. Guardò quell’oggetto con aria di sfida.

Carlisle*pensando*: questa volta non mi batti…

Era l’Allegro Chirurgo. Una cosa MOOOOLTO seria. Da tempo Carlisle tentava di estrarre il fegato, quella piccola figurina marrone, ma non era mai riuscito a tirarlo fuori da quel dannatissimo omino dalla faccia da ebete. Ah… quanto gli dava fastidio quel volto da celebroleso con quel sorriso... Era evidente, quel sorriso diceva “dai, scommetto che non ce la fai, no, non ce la fai!”. Nelle sue orecchie non sentiva più un tenue ’biiip’, quando sbagliava, bensì chiaro e tondo quello stesso omino dire “AHA! hai sbagliato!SBAGLIATO! SBAGLIATO! SBAGLIATO!”

In parole povere, l’equilibrio mentale di Carlisle era a rischio a causa del Allegro Chirurgo. 

Carlisle*guardando con occhi assassini l’ometto dell’Allegro Chirurgo ed indicandolo con l’indice*: Ti ho visto! Mi hai guardato! Co…cosa?! Mi stai guardando! No! No! Non mi guardare.. NO!...

Ma ora lasciamo Carlisle alle sue pazzie. E… perché no… parliamo di Jasper. Jasper ultimamente ha avuto un grande trauma. Eh già. No, non è stato perché ha per caso mangiato il suo piccolo gatto Rudolf. Cosa? Non sapevate che Jasper ha un gatto di nome Rudolf? E bhe… tutto è iniziato quando… Nah! Non ve lo racconto! È un’altra storia, troppo lunga…

Parlavamo del trauma, giusto? Quindi…Ha visto tutti e sei gli episodi di Star Wars. L’ho detto! Dove ha trovato tutte e sei le cassette di Star Wars? Gliele ha portate Rudolf. Che domande…Certo, molte persone normali l’hanno fatto senza che ciò abbia recato alcuna conseguenza su di loro. Ma vederli tutti e sei trentacinque volte di fila, sì, può portare qualche conseguenza… In questo caso, cosa intendo con conseguenza? Una grave digressione infantile. Diciamo che… ha visto molto di sé stesso nel piccolo Anakin. E con stesso intendo… il sé stesso bambino. In pratica si è un po’ lasciato trascinare….

Jasper*con un mantello nero, una spada laser rosso di plastica e la maschera di Dart Fener*: Taaaa ta! Tatatataaaaa! Taaaa! (musichetta di Star Wars).

Per l’appunto…

Jasper prende improvvisamente la ricorsa, fa una capriola e comincia scuotere in modo alquanto isterico la spada laser che ha in mano. Ed ovviamente ansimando come se avesse l’asma; esattamente come Dart Fener. O almeno ci prova….

Jasper:Maledetti Power Rangers! Vi ucciderò tutti!!!

Eh sì… lo so, lo so, dispiace anche a me. Carlisle ha fatto davvero tutto per far guarire suo figlio. Troppo grande l’altruismo di Carlisle

FLASHBACK

Carlisle*non appena ha saputo che Jasper è diventato un StarWarsomane*: e chi se ne!

FINE FLASHBACK

Jasper*prendendo la maschera e scaraventandola per terra*: ho fame.

E con l’andatura di un bambino di cinque anni si dirige verso la cucina. Si sa… i bambini si stufano moooolto presto. Ed indoviniamo chi c’è in cucina?! Chi se non lei? La signora Cunningham di casa Cullen!

Esme*con un dolce sorriso a trentadue denti*: Oh… piccolo Jasper… dì alla tua dolce mamma cosa può fare per te.

Jasper: HO FAME!!!

Esme*sempre stesso sorriso*: Papà ha detto che ti porterà a caccia dopodomani… dimmi, non sei contento?

Jasper: NO!!! HO FAME! ADESSO!!!

Esme*con espressione sinceramente turbata*: ma… Jasper… cosa hai fatto alle scarpe? Sono tutte sporche…

Jasper: Sono andato a giocare fuori… TI HO DETTO DI DARMI DA MANGIARE!

Esme: E ALLORA DOVEVI TOGLIERLE PRIMA DI ENTRARE IN CASA SE ERANO SPORCHE, BIIIP DI UN BIIIP!!!

Dire che Jasper era rimasto sorpreso era davvero poco. La sua mamma… sempre così gentile… adesso…

Jasper*arretrando lentamente da lei, piagniuccolando *: ma…mamma…

Esme: MI HAI SPORCATO IL PAVIMENTO, BRUTTO BIIIIP! ORA TI UCCIDO!!!

Jasper era davvero molto spaventato. Resistette, finché Esme non si mise a quattro zampe e cominciò a rincorrerlo per tutta la cucina. Il povero Jasper fu costretto a correre intorno al tavolo urlando ed agitando le mani per aria, mentre una pante… ehm.. cioè sua madre continuava a seguirlo con tutta l’intenzione di ucciderlo. Finché non riuscì ad uscire dalla cucina.

Esme*sempre a quattro zampe, mostrando i denti*: ti avverto, sei morto se ci riprovi, CHIARO?

E detto questo rientrò in cucina, sempre camminando a quattro zampe, chiudendo la porta con la gamba destra.

Il nostro piccolo Jasper è stato traumatizzato un’altra volta.

Mi sembra d’obbligo aprire una piccola parentesi su Esme. La dolce e cara Esme. Tutto zucchero e coccole dite voi? Certo! Non lo metto in dubbio. Finché non le si sporca il pavimento di casa. Questo suo… ehm…come posso dire?

Jasper*alzando la mano saltellando*: la so! La so! La so!

Cosa sai, piccolcioèJasper?

Jasper*fiero di sé*: Questo suo lato oscuro! Sono sempre stato bravo ad indovinare le parole mancanti! C’è sempre questo giochetto alla fine di Star Wars magazine. Vuoi che ti faccia vedere?

No…ehm…no grazie Jasper… Dicevo questo suo… lato oscuro, per l’appunto, è conosciuto da pochi, in quanto sminuirebbe la sua immagine da “mamma perfetta”. Diventa un vera belva. Eh già. La dura verità.

Lasciamo ora Esme in preda alle sue crisi schizofreniche omicide e Jasper al suo nuovo trauma, dal quale sembra essersi già ripreso trovando un valido conforto nel fare le parole crociate di Star Wars magazine.

Ed ora passiamo a loro! Ai veri protagonisti del libro! A coloro che tutti voi stavate aspettando, che…blablabla

Sto parlando ovviamente di Edward e Bella, nel salotto di casa Cullen.

Edward: Cos’è questo Bella?

Bella: un… pisello?

Edward*dandole un buffetto sulla testa*: brava la mia Bella!

Dopodiché depose LA TESSERA SU CUI ERA RAFFIGURATO QUEL VEGETALE COMUNEMENTE CHIAMATO PISELLO e ne prese una su cui era raffigurata una carota. Il salotto in quel momento era pieno di strane tessere per bambini. Edward infatti si era posto un arduo obbiettivo da raggiungere: insegnare a Bella frasi di senso logico, iniziando dalla parole più semplici. Impossibile dite voi? MA NO! Non per lui! Non per il prode Edoardo!

Edward: e questa cos’è, Bella?

Bella: ehm…him…bo!

Edward: carota! CA-RO-TA! Ripeti con me!

Bella: RA-TO-CA!

Edward*sospirando*: no, Bella, sbagliato.   Bella scoppia a piangere

Edward: No…no…scusa Bella, non volevo, scusa…    Bella smise subito.

Insomma, anche una zucchina se fosse in grado di piangere smetterebbe se fosse consolata da Edward, no? Con questo non voglio assolutamente paragonare Bella ad una zucch… sì, sto paragonando Bella ad una zucchina! Qualche problema?! Eh?!

Edward*mostrando la tessera di un tappo di bottiglia*: Brava la mia Bella! E questo cos’è?

Bella*senza esitazione*: Alice!

Edward*sghignazzando*: eh…eh…eh…già…

Alice*nella sua ‘camera’, del tutto ignara del fatto che proprio in quel momento viene presa per il culo*: buuuuuu buuuuu ç_____ç

Edward*con una tessera di un orsacchiotto di peluche*: Passiamo ora agli animali, Bella, questo cos’è?

Bella*senza esitazione*: Emmett!

Edward*con una tessera di un lupo*: Ma brava la mia Bella! Stiamo imparando! E questo?

Bella: Jacob!

Edward*mooolto, ma mooolto isterico*: NO!

Bella*rimasta mooolto, ma mooolto male*: nooo?

Edward*indicando la tessera*: No, Bella! Questo è un cane pulcioso troppo condizionato dai suoi ormoni grandi come pantegane per non riuscire a realizzare che la donna che vuole è OC-CU-PA-TA!

Bella: oc-cu-pa-ta!

Edward*mooolto, mooolto soddisfatto*: Ma che brava!

Bella*prendendo la tessera con il lupo e quella su cui è raffigurato un cuore*: Grazie!

Edward: Prego, Bella! Solo una cosa*prende la tessera col cuore e la scambia con quella di un teschio, che, tutti noi sappiamo sta a significare ‘morte’* così va ancora meglio.

ORA BASTA!!! (ß voce dell’Autrice mentre interagisce con Edward, data la grave situazione dei fatti)

Edward*spaventato si guarda intorno*: chi sei? *prende Bella ed insieme si nascondono sotto il pianoforte* NON FARAI DEL MALE ALLA MIA BELLA!

No…ecco…io…Insomma! NON E’ POSSIBILE! Mi rifiuto di crederci! Come è possibile che tu possa stare insieme ad  una persona i quali neuroni si sono ormai del tutto estinti?!

Edward*serio*: Perché io la amo  *Puntina di disco rotta*

La testa di Alice spunta dal suo sgabuzzino, Jasper smette di fare le parole crociate su Star Wars magazine, Esme smette di lucidare per la quarantacinquesima volta gli stessi centimetri quadrati di pavimento e Carlisle fa suonare l’allarme del Allegro Chirurgo.

Scusa… credo di aver capito male…puoi ripetere?

Edward*serio*: Io amo Bella

AHAHAHAH! Quanto ridere mi ha fatto la tua battuta! No, credo proprio che sia tu ad aver capito male la domanda! Te lo spiego in modo diverso...ehm…vediamo…è un po’ diretto, ma capirai… Sei disposto ad andare a letto con lei?

Edward: Certo! Andiamo sempre a letto assieme! Bella quando dorme fa tanti brutti sogni, quindi io dormo sempre con lei! Le tengo compagnia.

NO, NO, Edward!*gocce di sudore per quello che ha sentito* Intendo se tu la ami come un marito ama la moglie, intendo quel tipo di amore…

Edward*confuso*: No… non siamo sposati, ma io l’amo!

EDWARD!*disperazione totale* TU LA BACIERESTI?
Edward*dando un bacio sulla fronte a Bella*: Certo!

*testa contro il muro, ormai fuori di me* EDWARD! VEDIAMO SE IN QUESTO MODO RIESCI A CAPIRE! CONSIDERI BELLA COME LA TUA LEONESSA?!

Edward: Ahhh! *ha ricevuto l’illuminazione*. No, no! Non c’è tra me e Bella QUEL tipo di amore!

Grande respiro profondo da parte di tutti i presenti, muri compresi. L’immagine della perfezione stava per essere rovinata…

Ma…quindi cosa c’è  tra te e Bella?

Edward fa un grande respiro profondo, mentre parte una lenta ed angelica musichetta.

Edward*mani consunte, con occhi lucidi*: Sai, Voce, un giorno mi sono alzato ed ho detto…”voglio cominciare a fare volontariato, aiutare gli altri” *chiude sommessamente gli occhi* In questo modo mi sarei sentito in pace con me stesso; sai, il fatto di nutrirmi di sangue altrui ha sempre creato problemi alla mia coscienza. Perciò ho detto “Aiuterò per tutta la sua vita la prima persona bisognosa d’aiuto che incontrerò!” In questo modo ogni benevola azione che avrei fatto per lei l’avrei fatta anche per me!

SNIFF…che commovente ç_ç

Edward*guardando teneramente Bella*: così ho incontrato Bella. Tanto bisognosa di aiuto. Non l’hai vista? Poverina… Ma non ti fa pena? Ed è proprio come avevo immaginato! Più aiuto lei, più mi sento meglio io! Non è una cosa meravigliosa? *occhi luccicanti*

Ehm… io direi che è meglio lasciare la filosofia di vita “aiuto gli altri per così non essere il mostro che sono e sentirmi bene” a Carlisle

Carlisle*con un’alzata di spalle*: ma chi se ne!

Ehm…va bene….lasciamo stare queste…ambiguità e passiamo ad altre!

Mancano solamente due persone all’appello. Cominciamo da Rosalie. In questo momento non sta facendo nulla di speciale; quello che fa quando non è a fare shopping, la messa impiega, la manicure, la pedicure, *bughibughi* con Emmett (non mi chiedete cosa voglia dire *bughibughi con Emmett* che non lo so! Quei due usano un linguaggio in codice per comunicare…). Quello che Rosalie stava facendo era guardarsi allo specchio. Dovete sapere che ovviamente Rosalie non si guardava come una normale persona allo specchio. Aveva cominciato ad arrampicarsi in modo alquanto ambiguo su quello povero specchio e pronunciare frasi altrettanto ambigue come:
Rosalie: ma quanto sei bona… quanto sei bona

… non riuscendo però a capire se stesse facendo strane avance allo specchio o quello che c’era riflesso sullo specchio. È sempre mooolto, ma mooolto complicato capire cosa Rosalie facesse in quei momenti. Dietro a tutto questo si cela una mente mooolto, ma mooolto complessa. Oppure il desiderio di accappagnarsi la nuova borsa di Prada. Dipende dai punti di vista. E tuttora rimane un mistero.

Ma ecco l’ultimo membro della famiglia Cullen; l’orsacchiotto, il dolce Teddy; Emmy! Emmett in questo periodo sta attraversando una depressione. Eh già. Il suo cervello ha cominciato a rendersi conto di una cosa. E a farsi domande; e non è una bella cosa quando Emmett comincia a farsi domande. Ed è arrivato alla conclusione che per gli altri Emmett non è nient’altro che il dolce piccolo orsacchiotto Emmy. Insomma, sia io che voi sappiamo che Emmett è una cosa sola; orsacchiotto. Vampiro, sì, ma solo in teoria. In pratica no. Emmett però non era contento; voleva infatti farsi riconoscere in un'altra maniera, che non fosse orsacchiotto! Voi certo state pensando che stesse impazzendo. Sono d’accordo anch’io. Emmett è orsetto, basta. La sua mente però si è accorta di una cosa mooolto, ma mooolto importante; era il più brutto della famiglia. Insomma, ci aveva parecchio riflettuto; la gran parte delle persone stimava Edward, Jasper, Carlisle, perché, diciamolo, sono dei grandi pezzi di fighi. Emmett, invece, solo un orso. Emmett ha finalmente detto “Basta all’orso!”. Emmett voleva farsi riconoscere dagli altri come “uno dei fighi della famiglia Cullen”. Voleva in pratica migliorare il suo look. Tutto questo per dire che, per apparire non più ‘orsacchiotto’ ma ‘pezzo di figo’ (sì, lo so, fa ridere, ma diamogli corda), aveva cominciato ad osservare Rosalie. Rosalie era la più bella donna che avesse mai incontrato; perciò si è reso conto che da lei poteva imparare molto. Emmett ha quindi incominciato a prenderla da esempio. Facendo però tutto quello che faceva lei. E questo non ha portato al vero scopo di Emmett. Ha incominciato quindi a fare le cose che faceva Rosalie, a pensare come lei, a pettinarsi come lei. A mettere le gonne come lei. Si fece un po’ troppo trascinare. Capì che non stava funzionando quando rimorchiò un camionista borioso. Cambiò quindi ispirazione. Trovò un nuovo esempio. Con lui Emmett è diventato davvero sicuro di sé! Insomma, ora si crede davvero figo. Ma, insomma, è rimasto sempre un orsacchiotto, credete a me! Ma.. ora lo potete vedere con i vostri occhi.

La porta del salotto si apre ed eccolo, Emmett! Con indosso un paio di jeans sgualciti, Ray Ban, un giubbotto di pelle anni cinquanta ed un evidente ciuffo alla Elvis entra nel salotto. Edward e Bella per un attimo rimangono impressionati da lui. Con lentezza si avvicina ad un jukebox (sì, è sempre stato lì, fidatevi…). Senza inserire alcuna monetina, ma dando solamente due colpi ben assestati, fa partire la musica. Fiero di sé Emmett alza i pollici e (cerca di) ammaglia(re) tutti con un sorriso a trentadue denti. Avete capito chi è il suo nuovo esempio? Il mitico Fonzie! Eh già, Emmett, guardando per caso una puntata di Happy Days, è rimasto stupefatto dalla classe di questo personaggio che ha fatto storia. In realtà è rimasto impressionato solamente da come faceva funzionare il jukebox, ma questi sono dettagli. In pratica, Emmett vuol imitare Fonzie. È un segreto, ve lo dico io, non ditelo a nessuno; Emmett nella tasca interna di quel giubbotto tiene una foto di Fonzie! Lo giuro!

E quindi il nostro orsetto si crede ormai compiuto; sa di aver raggiunto il suo obbiettivo. Si sente figo. Povero il nostro orso illuso… Il campanello di casa Forks suona. Emmett lo sa. Sono le sue fans; fans che hanno riconosciuto in lui la bellezza dei Cullen! Ora è diventato “un pezzo di figo”, non più solamente un “orso”. Fiero come non mai, apre la porta, lasciandosi sommergere da quella marea di persone…. che non c’è. A suonare la porta non è stata una mandria di persone, ma solamente una. Mooolto, moooltobassina. Quasi uno gnomo. Emmett guardava quella strana creatura incuriosito. Non sembrava un essere umano. Portava degli occhiali rotondi il doppio.

Creatura: ehm….ehmehmm…è…casa Cullen?

Emmett*curioso*: Sì, strana creatura…

Creatura*mostrando un biglietto da visita*: sono un rappresentate del WWF.

 

 

 

 

 

Bene, bene, bene. Il primo capitolo finisce qui. Ho già in mente tutta la storia; non durerà molto, quattro/cinque capitoli. Vi avverto che in questa fanfiction Jacob verrà preso molto per il c**o; non perché non mi sta antipatico, anzi.

Beh, che dire, spero che questo primo capitolo vi sia piaciuto! Commentate!

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

   
 
Leggi le 6 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
   >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Libri > Twilight / Vai alla pagina dell'autore: lalla124