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Autore: Angels_99    07/07/2014    2 recensioni
New York. Anno 2038
Dopo 100 anni dalla seconda guerra mondiale e dalla sconfitta della Germania, i tedeschi razzisti decidono di rivendicare la propria patria. Dopo anni rinchiusi a nascondersi dalla polizia riescono a far rinascere gli ideali del razzismo... Ed ora che sono riusciti a far valere la loro superiorità sul mondo rinnovano le leggi razziali... Articolo 1072. L'amore tra i giovani è proibito! Studiato in laboratorio,considerato reato.
è in questo mondo "marcio" senza libertà che la detective Beckett, incontra per puro caso lo scrittore Richard Castle... Una situazione complicata, un amore difficile da affrontare, un mondo che vieta la cosa più ovvia.... L'amore!
Genere: Fluff, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Alexis Castle, Javier Esposito, Kate Beckett, Kevin Ryan, Richard Castle
Note: AU | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessuna stagione
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Ciao a tutti. Spero che il capitolo sia bello. Non mi convince :/ babbè buona lettura



​7:56.
Gli squadroni evidentemente avevano appena arrestato qualcuno, stupida legge del cavolo pensò Beckett. 
Quella mattina si era presa il giorno libero, anzi il capitano Gates le suggerì un po di tempo per se. Ultimamente lavorava troppo, era la prima ad entrare e l'ultima ad uscire. Indagava a normali casi e nei momenti liberi rivedeva il caso-Castle,inventando nuove scuse per tener buono il capitano fascista Halk che ogni giorno la assillava per avere aggiornamenti.
Il cielo era nuvoloso, niente sole, niente cinguettio degli uccelli, niente, tutto era buio quella mattina, tutto era spento.
La detective era seduta sul davanzale della cucina, una tazza di caffè in mano e i capelli leggermente raccolti in uno chignon mal fatto. Stava pensando. Non ce la faceva più di questo mondo strano, tutto era troppo diverso, e lei dal canto suo voleva contribuire a migliorarlo. Da quanto gli ideali del fascismo sono rinati gran parte del mondo è spento. Abbandonato ad un destino diverso da quello che tutti si immaginavano. Si era un fascismo diverso da quello del 1939 perché non perseguitava le differenze, l'unica cosa che facevano era quella di privare i cittadini del mondo dalle uniche cose che più contavano: La libertà e l'amore. La nuova forma di governo entrò in vigore nel 2040, conquistando inizialmente parte dell'Europa ricattando e comprando a soldi i politici. Non era successa la terza guerra mondiale fortunatamente, fu più una salita al governo "pulita" se così si può definire.
Però ai fascisti non bastava l'Europa, voleva sempre di più ed è così che ora, nel 2050 siamo a questo punto. Fortunatamente alcune parti del mondo sono rimaste con le proprie idee, mentre gli altri stati conquistati non si ribellano per evitare uno scontro.
Beckett sospirò, si doveva preparare perché tra poco sarebbe arrivato Castle.
Prese la tazza e la posò nel lavandino, poi si vestì con qualcosa di più guardabile.
Aveva appena finito di prepararsi quando qualcuno alla porta bussò.
Era lui.
"Ciao Kate"
"Ciao Castle, entra."
"Come stai?"
"Bene e te?" 
"Leggermente agitato."
"Caffè?"
"Certo... Ma che ne dici se lo beviamo fuori? Ho voglia di fare una passeggiata, tanto le guardie sono già passate"
"Va bene, prendo il cappotto e arrivo..."
Una manciata di secondi ed erano pronti per uscire.
"Allora..." Chiese lui abbassando la voce "è tutto pronto?"
"Si, ho controllato tutte le sante entrate in questa settimana, tutti gli orari di pranzo, tutti quelli che hanno le chiavi universali, le telecamere, e perfino gli orari di servizio!" afferma uscendo dall'appartamento.
"Sei sicura?"
"Si, sono prontissima, due colleghi a mezzogiorno e venti precise scollegheranno le telecamere. Durante l'ora di pranzo le guardie impiegano esattamente 3 minuti e 35 secondi ad arrivare, le guardie sulla porta invece passano ogni due minuti quindi ne abbiamo uno e trenta per uscire. Poi prendiamo le chiavi al reparto 7 e facciamo uscire Alexis, usciamo, e da li in poi avete 20 minuti per lasciare NY. Prenderai una strada di periferia così farai prima, una volta al sicuro mi chiami su questo numero" gli allungò un biglietto "È una linea sicura, filerà tutto liscio.!
"Ok ok ok, va bene, ho capito. Quindi questa settimana si conclude tutto?"
"Si Castle, si!"
"Se ci riusciamo dobbiamo assolutamente festeggiare. E tu devi conoscere Alexis!" affermò lui sollevato sorseggiando il caffè.
"Ehm Castle, io credo che le nostre strade si divideranno alla fine dell'operazione."
Aspetta... Non puoi stare qui, possono arrestarti per quello che hai fatto. Dovresti venire via con me Kate! 
"Non posso, questa è la mia casa!"
"Però Questa casa segue una legge sbagliata... "
"Non posso andarmene, qui c'è la mia vita, la mia famiglia, tutto ciò che per me è importante. Qui c'è mia madre!"
"Non sarai molto al sicuro."
"Rischierò Castle, rischierò."
"Non c'e modo per farti cambiare idea vero?"
"Credo di no... Mi dispiace. Ci sono nata qui, e non scapperò perchè dei tedeschi mi bloccano la strada" 
"Ok... Va bene ma restiamo in contatto però, non voglio che tu rischi per colpa mia."
"Certo."
"Posso...ehm, farti una domanda?"
"Si."
"Ho notato che non parli molto di te... Come mai con me ti sei aperta? Mi hai raccontato del caso di tua madre quasi subito... Perché io?
"Alcune cose le senti dentro, tu ti sei fidato di me e io di te. Sapevo di potermi fidare."
"Beh grazie per averlo fatto, mi ha fatto piacere conoscerti da dentro Kate."
"Prego. Ti chiedo una sola cosa..."
"Dimmi!"
"Quando lei è morta ho perso la fiducia di tutti, contavo solo su me stessa. Quindi se ora ho fatto un passo avanti con te è veramente un miracolo. Ti chiedo solo di non ferire la mia fiducia. Altrimenti non mi riprenderei più."
"Tranquilla. I tuoi segreti sono al sicuro con me."
"Grazie" Restarono qualche secondo in silenzio, fin quando castle non si accorse del luogo in cui erano arrivati.
"Ehi... Guarda! Ti va di andare al parco? È dove porto sempre Alexis"
"E se ci sono guardie? Non possiamo farci vedere insieme!"
"Perché? Mica sanno che tu sei con me..."
"E va bene, andiamo"
Attraversarono la strada, facendo attenzione agli agenti
"Vieni Kate!"
"Arrivo"
"Le vedi quelle altalene? La portavo sempre qui! Si divertiva un mondo" per la prima volta lo scrittore sorrise con un sorriso vero. "Guarda" afferma prendendo una foto dal portafoglio "Siamo noi due su quelle altalene"
"Siete stupendi Castle" 
"Grazie"
"Le devi volere proprio molto bene per fare quello che stai facendo! Sei un padre eccellente Castle!" 
"Lei e mia madre sono le uniche due persone per ora che contano di più per me!"
"E... Tuo padre?"
"Io... beh, non l'ho mai conosciuto."
"Mi dispiace, scusa."
"Niente. Tranquilla. Ah ma te non devi andare a lavoro?"
"No, giornata libera. Il capitano mi ha costretta al riposo forzato" afferma scocciata.
"Bene, ti porto in un posto!"
"Dove?"
"In un luogo dove vado quando sono giù di morale."
"Va bene"
Camminarono per un'altra mezz'ora circa in cui Castle si perse a raccontare dettagli sulla figlia. Com'era nata, il suo sorriso, il suo carattere, la sua bontà. Insomma come tutte le ragazze era una persona piena di sogni e di possibilità!
"Va bene dai, mi fermo altrimenti ti annoio troppo" disse Rick ad un certo momento.
"Tranquillo Castle! È bello sentirti parlare di lei, ti si illuminano gli occhi!
"Non vedo l'ora di abbracciarla" afferma.
"Lo potrai fare molto presto Castle!" concluse lei con un sorriso accarezzandogli una spalla per consolarlo.
"Vero! ... Nel frattempo, siamo arrivati!"
"Ma questa... è la libreria!
"Si, leggere è l'unico modo per catapultarti in un universo alternativo facendoti sognare! Su entriamo."
"Ok, nel caso ci siano guardie, fai il più possibile l'indifferente. E ricordati, tu non mi conosci!"
"Sono figlio di un'attrice di teatro sai, sarà un passeggiata."

Come immaginato all'interno c'erano due guardie. Senza farsi notare si erano seduti su un tavolo isolato sulla sinistra dell'edificio. 
"Siediti li" Disse castle "Io vado a prendere una cosa"
"Ok"
La biblioteca comunale mette a disposizione centinaia di libri, che profumano l'ambiente del classico odore di carta stampata, le luci sul soffitto sono leggermente soffuse in modo da creare un'atmosfera più calda e accogliente, mentre i tavoli erano disposti in vari lati della stanza in file ordinate.
"Eccomi" si annuncia Castle con un libro in mano. "Tieni"
"Uhm... La tempesta in arrivo...di... Richard Castle? L'hai scritto te?"
"Si"
"Forte, allora, vediamo quanto solo elevate le tue doti da scrittore" afferma la detective aprendo il libro curiosa "detective Derrick Storm, uhm, scrivi gialli?" 
"Si, ne ho pubblicati già parecchi: 
A Skull at Springtime, at dusk we die, 
A Rose for Everafter, Kissed and killed e altri... "
"Devi essere bravo"
"Modestamente. Quando sono giù scrivo, è un modo per sfogarmi su carta, un luogo dove mettere tutti i miei pensieri e farli sparire per un po."
"Wow..." afferma aprendo il libro, cominciando a leggere insieme allo scrittore, le prime righe.
Distraendosi per un attimo dal mondo reale. Sorridendo tra le righe.

 
   
 
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