Ducky guarda tutti che assumono
un’espressione stupita alla notizia, dopo qualche secondo decide di parlare, “A
quanto pare noi non sapevamo nulla di lei, ma al contrario Gibbs le ha parlato
moltissimo di noi.”
Linda sorride, “E’ un vero
piacere conoscervi di persona, ho tanto sentito parlare di voi.”
Abby è la prima a
riprendersi, si alza e si avvicina a Linda, “Sono felice di conoscerla, una
volta ho visto alcune sue foto a casa di Gibbs e quando gli ho chiesto chi era
lui mi ha risposto: una persona molto cara per me.”
Linda si alza e abbraccia
Abby, “Jethro ha molto rispetto per te Abby, ha riversato su di te tutto
l’affetto che ha perso anni fa con la morte di sua figlia Kelly.” Quando lascia
Abby ha gli occhi lucidi, “Dovevate conoscere Jethro quando era sposato con
Shannon, è stato un periodo molto felice per lui…”
Quando si risiede ha gli
occhi di tutti puntati addosso.
Ducky prende a parola,
“Allora, cosa avete scoperto?”
Tony si prende carico di
iniziare il discorso, “Praticamente nulla, non ci sono tracce su chi ha
frequentato Gibbs negli ultimi sei mesi.”
Jen si alza e sbotta, “Già,
non sapevamo nemmeno che si è portato a letto l’agente Bonetti!” Esce dalla
stanza senza voltarsi.
Gli altri sono tutti
stupiti, Tony guarda Ducky, “Bonetti? Lisa Bonetti? Del reparto informatico…”
Ducky accenna col capo,
“Pare che la serata di beneficenza del mese scorso sia finita bene per il
nostro Gibbs…”
Tony scuote la testa, “Io ci
ho provato molte volte, persino quella sera ho cercato di portarla a casa… Non
posso crederci…”
“Facciamo una cosa ragazzi,
andiamo a casa a riposarci, poi domattina una volta che Gibbs sarà sveglio e
starà meglio possiamo continuare con lui.” Ducky sa che restare tutti in
ospedale la notte non serve, sono tutti stanchi.
Linda si alza, “Scusate, ci
vediamo domani.” Esce dalla stanza e va in cerca di Jen, sempre che sia ancora
qui in ospedale.
Ad un certo punto sente la
sua voce e quando gira l’angolo la vede che parla al telefono vicino alle
macchinette del caffè.
“Grazie Chintya, se hai bisogno
di me mi chiami, domani non penso di venire in ufficio, buona serata.” Jen
chiude il telefono e guarda Linda che si è presa un caffè e le fa segno se ne
vuole uno anche lei, quando Jen accenna col capo Linda infila le monete nella
macchinetta.
Jen appena preso il caffè si
siede, “Le chiedo scusa per la scenetta che ho fatto prima.”
Linda si siede di fronte a
lei, “Jen, non si deve scusare con me, capisco la situazione, e poi come ripete
sempre Jethro: mai chiedere scusa…”
Jen finisce la frase, “… è un
segno di debolezza.”
Entrambe scoppiano a ridere.
Ducky ha assistito alla
scena e sorridendo va via, in fondo Jen ha bisogno di parlare con qualcuno che
non sia della squadra, e siccome il soggetto sarà di sicuro Gibbs, chi meglio
di sua sorella come interlocutore?
“Jen, possiamo darci del tu
vero?” Linda guarda la donna davanti a se che accenna col capo “Non credere che
Jethro sia indifferente nei tuoi confronti, anzi hai un posto particolare nel
suo cuore…”
A Jen s’illumina il viso,
“Te lo ha detto lui?”
Poi arrossisce leggermente
per la sua reazione e per aver fatto trasparire le proprie emozioni in quel
modo.
Linda sorride, “E’ una cosa
che si capisce, mio fratello nasconde bene le proprie emozioni ma conoscendolo
si percepisce quello che prova per te, e mi sembra di capire che è un
sentimento reciproco… E poi da quello che mi ha detto Jethro, siete stati molto
vicini qualche anno fa…”
Ora Jen è proprio
imbarazzata.
“Linda…” Jen la guarda negli
occhi, “Sono stata legata a lui per parecchi mesi, non hai idea di quanto sia
stato difficile lavorare insieme in questi tre anni.”
“Se vogliamo parlare di
quanto sia stato difficile, mio fratello ha pensato di chiedere il
trasferimento quando sei arrivata a dirigere l’NCIS. Il motivo principale della
sua partenza dopo l’attentato è perché il dolore ritornato vivo per il ricordo
di Shannon e Kelly è stato troppo forte, e il non avere qualcuno accanto che lo
aiutasse lo ha veramente devastato, quando sono andata a trovarlo in Messico
non era più lo stesso, era un altro uomo. Sai che è tornato a Washington un
paio di volte, so che è passato davanti all’edificio del NCIS ma non ha avuto
il coraggio di entrare per venirvi a trovare. E’ stato un bene che l’agente
David abbia avuto bisogno di lui, così ha trovato un pretesto per tornare.”
Jen si rende conto di quanto
sia stata egoista in questi anni, ha sempre pensato di essere la sola a
soffrire per la situazione.
“Jen…”Linda aspetta che
l’altra donna la guardi, “Tempo fa ho chiesto a Jethro se aveva mai amato
qualcuno dopo Shannon, dato che si è sposato altre tre volte, sai cosa mi ha
risposto?”
Jen la guarda piena di
speranza.
Linda continua, “Mi ha detto
che l’unica persona di cui si sia veramente innamorato sei tu, ma che non aveva
importanza, in fondo tu lo hai lasciato…”
Jen ora ha gli occhi lucidi,
“Ma lui era sposato, cosa avrei potuto fare? Non avrei sopportato di essere la
ruota di scorta…” Ora le lacrime le rigano il volto.
“Sai che appena rientrato
negli Stati Uniti dalla vostra missione in Europa ha divorziato da Dianne, e la
causa sei tu, le ha detto che aveva conosciuto una donna speciale e che non
poteva continuare a prenderla in giro.”
Jen si asciuga le lacrime,
“Non lo sapevo…”
“Jen vai a casa a riposare,
domani ne parliamo.”
Jen si alza, “No, se mi
lasciano vorrei restare accanto a lui, voglio essere li se si sveglia…”
Linda la guarda andare via.
Ma perché due persone che si amano riescono a farsi
del male in quel modo?
La notte passa senza grosse
novità, Jen ad ogni movimento di Gibbs si sveglia e controlla se lui si
riprende, ma Gibbs è solo agitato e non si sveglia mai totalmente.
Jen ogni volta gli parla e
spera che lui in qualche modo si renda conto che lei è li accanto.
Ad un certo punto si
addormenta e quando si sveglia si rende conto che è già mattina, poi si accorge
che lui la sta guardando, si alza dalla sedia e si avvicina al letto.
“Ciao, come ti senti?”
Lui è molto debole,
“Confuso…”
Si guarda intorno, scrutando
la stanza, “Sono in ospedale? Che cosa è successo?”
Jen gli prende la mano e lui
istintivamente la stringe, “Sei stato male in ufficio, non ricordi?”
Lui scuote la testa per
negare, “No, ricordo i ragazzi che mi facevano delle domande ma non ricordo
cosa, mi sembra di ricordare di aver visto Linda, e poi ho visto te che dormivi
su quella sedia.”
Lei sorride, “Ero stanca, ma
volevo essere qui quando ti svegliavi.”
Jen si abbassa per
avvicinarsi, non sa nemmeno lei cosa fare, poi lo bacia sulla fronte e sorride,
“Vado a chiamare il medico e lo avviso che ti sei svegliato.”
Poi esce di corsa dalla
stanza prima che lui possa replicare.
Dopo qualche minuto entra
Ducky, e vede che Gibbs ha gli occhi chiusi, ma poi si gira, “Ah sei tu Ducky…”
“Ciao Jethro, aspettavi
qualcun altro?” Il medico sorride, ha visto uscire Jen dalla stanza poco prima.
Ducky attira l’attenzione
del suo amico, “Come ti senti?”
Gibbs lo fissa, “Sono
confuso, mi sento stanco, mi puoi spiegare che cosa è successo?”
Ducky gli racconta gli
episodi degli ultimi giorni a cominciare dalla crisi convulsiva in ufficio, poi
con un sorriso aggiunge, “Abbiamo conosciuto Linda, e lei e Jen hanno subito
stretto amicizia, dopo naturalmente l’iniziale stupore del suo grado di
parentela con te.”
“Jen ha passato la notte
qui…” Per Gibbs è più una constatazione per se stesso che un modo di mettere al
corrente il suo amico.
“A dire il vero è stata qui
accanto a te dal primo momento, lei tiene molto a te, amico mio.”
Gibbs lo fissa negli occhi,
“Anche per me, anzi voglio essere sincero, lei è veramente molto importante per
me, è l’unica donna che mi ha fatto provare vere emozioni dopo Shannon, e anche
se non sono sicuro di cosa provo per lei ne sono attratto, ma la situazione è
molto complicata.”
Ducky resta silenzioso, sa
che il suo amico è molto riservato, soprattutto per quanto riguarda a sua vita
privata, e deve essere duro per lui parlare in quel modo, ma parlare gli fa
bene, però quando vede che Gibbs resta silenzioso decide di intervenire, “Sei
sicuro di non sapere cosa senti veramente per lei?”
Gibbs lo guarda, si guarda
le mani e poi guarda nuovamente il suo amico e sospira, “Non lo so, ogni volta
che gli sono accanto vorrei abbracciarla e baciarla, credo di essere innamorato
di lei, anzi a dire il vero non ho mai smesso di amarla, ma cosa posso fare? Se
le dico che la amo e lei non prova niente per me cosa faccio? Non potrei più
vivere e lavorare accanto a lei, e poi non dimentichiamo che è il mio capo…
Cambio lavoro? Non saprei fare altro…”
Ducky lo sta fissando,
quando Gibbs lo guarda decide di intervenire, “Quando pensi di prendere la decisione
di ricominciare a vivere?”
Gibbs guarda in basso, “In
questi ultimi anni quando ci ho provato ho fallito, tre volte…”
“Amavi le donne che hai
sposato?”
Gibbs lo guarda, “No.”
“Però
ami Jen…”
“Si.”