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Autore: caratterindelebili    09/07/2014    7 recensioni
Mi distesi nuovamente sul letto e chiusi gli occhi.
Dopo qualche minuto sentii bussare di nuovo.
«Cos’è, adesso vuoi baciarmi?» dissi scherzando.
La porta si aprì ma al posto di mio fratello entrò un ragazzo riccio e biondo, dagli occhi quasi verdi e molto alto.
«Molto volentieri. Ma che ne dici? Non sarà meglio dirlo prima a Calum?»
«A-ashton?» balbettai confusa.
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Ashton Irwin, Calum Hood, Luke Hemmings, Michael Clifford, Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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CHAPTER THREE
How we gonna fix this?

 

"Don't talk, let me think it over
How we gonna fix this?
How we gonna undo all the pain?
Tell me, is it even worth it?
Looking for a straight line
Taking back the time we can't replace"
5 Seconds Of Summer, The Only Reason

 

 

Arrivai a scuola con due ore di ritardo. Avevo sempre gli occhi rossi e gonfi dal pianto per la litigata con mio fratello. 
I corridoi erano vuoti, il silenzio rimbombava nelle mie orecchie e nelle pareti che ormai non potevano più essere definite bianche. La terza ora era già iniziata.
Compilai velocemente il modulo alla segreteria riguardante il mio ritardo ed a grandi falcate mi diressi verso l'aula di matematica.

Appena entrai la mia faccia si tinse di rosso dall'imbarazzo dato che tutti gli occhi erano puntati su di me, compresi quelli di Michael, seduto in fondo alla classe.
«Signorina Clark, qual buon vento la porta qua dopo due-ore-di-ritardo?» disse il professore soffermandosi sulle ultime 4 parole.
«Ehm... ecco... i-io non mi sono sentita tanto bene.»
«Allora spero che per questa sera lei si riprenda dato che le ho firmato una punizione di ben 2 ore. Pulire i bagni non le farà male.» disse con quel sorriso innocente e divertito allo stesso tempo sul volto. 
Ogni volta trovava il modo per propinarmi una punizione ed io ogni volta trovavo il modo per mandarlo affanculo, da qualche anno ormai.

Mi sedetti accanto a Michael che era talmente preso da una partita a Flappy Bird che non si accorse nemmeno della mia presenza.
Una voce familiare interruppe i miei pensieri facendomi sussultare.
«Oh piccola, hai gli occhi rossi dal pianto. Per caso ti è morto un altro fidanzato in un incidente? O forse sei tu che porti così tanta sfortuna?»
Alzai lo sguardo per confermare la mia teoria su quella voce, mentre altri ragazzi ridacchiavano per la battutina che mi era stata appena fatta.
Era un ragazzo biondo e riccio, con gli occhi marroni che tendevano sul verde.

Ashton.

Ormai mi ero abituata ad insulti di questo tipo dato che tutti, ogni giorno, mi affibbiavano qualche nomignolo o mi lanciavano qualche frecciatina, ma da lui proprio non me l'aspettavo. 
Insomma, solo il giorno prima mi aveva invitata alla cena insieme alla sua squadra ed ora mi trattava in questo modo. O aveva problemi di personalità o me la voleva far pagare. E sicuramente l'opzione più giusta era la seconda.
Ma il ragazzo non si fermó, e continuó a parlare. 
«Perchè non ti vai a far consolare dal tuo fratellone? O forse devi consolarlo tu dato che proprio ieri ha perso una scommessa piccante. E direi molto piccante.» disse passandosi la lingua sulle labbra con un ghigno sul volto.

Non mi ci volle tanto tempo per collegare tutto. Mi alzai dalla sedia velocemente prendendo lo zaino e mi voltai verso Ashton. La mia mano scattó e gli mollai un ceffone sulla guancia facendo spaventare tutti. Michael aveva un espressione sulla faccia come se volesse dire «L'ho addestrata bene eh?»
Con un passo veloce uscii dalla classe con il professore dietro che mi urlava «Altre 2 ore in più di punizione per te, Clark!»

Proprio la classica giornata di merda, no?
 

***
 

«Adesso tu mi spieghi che cazzo è questa storia della scommessa!» urlai verso mio fratello a ricreazione non curandomi della gente intorno a me. 
Lui divenne pallido in volto ed iniziò a balbettare.
«D-di che s-scommessa parli, Allie?»
disse lui cercando di mentirmi, invano.
«Mah, non so, forse qualcosa con Ashton? Qualcosa in cui ci rientro anche io? Qualcosa in cui tu hai detto a lui di invitarmi a cena e portarmi a letto!» gridai attirando l'attenzione di tutti i presenti.
«N-no a l-letto no, Allie.»
«Ma la scommessa c'era, vero? Avanti, quanto avevate scommesso? 100 dollari? 200?»

Ero arrabbiata, non riuscivo a credere che mio fratello mi avesse fatto questo. Era una delle pochissime persone di cui mi fidavo, ma adesso quella fiducia si era frantumata ed i cocci erano troppo piccoli per essere rimessi insieme.
Intanto le persone si erano raggruppate intorno a noi iniziando la loro solita cantilena: «Rissa! Rissa! Rissa!»
Entrambi ignorammo le loro grida e David, alzando la voce, mi rispose.
«No Allison, io non l'ho fatto per soldi, l'ho fatto per te! Io volevo che fossi felice, almeno per un po' di tempo. Almeno per una volta nella vita! Tu non ti meriti tutto questo!» mi guardò con i suoi occhi azzurri velati dalle lacrime che mi imploravano a perdonarlo.

«Non mi merito tutto questo ma ogni volta trovate un modo diverso per ferirmi. Basta, hai veramente passato il limite.» dissi delusa mentre mi allontanavo da lui. Non avevo nemmeno la forza di piangere in quel momento. 
«Allie, almeno dagli una possibilità! Almeno provaci! Fallo per te stessa!» mi gridó in lontananza. 
Io non gli risposi e continuai a camminare, per poi sparire dopo l'angolo del corridoio.

 

***
 

La stanza era buia, erano ormai le 10 passate di sera e la città illuminata fuori dalla finestra pian piano stava lasciando posto al sonno. 
Ero distesa sul letto, di fianco a me c'era Calum che mi guardava con i suoi occhi marroni colmi di tristezza. 
Avevo raccontato tutto per filo e per segno al mio migliore amico. Dalla visita di Ashton alle litigate con mio fratello, fino alla scommessa.

Io singhiozzavo con la testa appoggiata al suo petto mentre lui mi accarezzava i capelli e mi asciugava le lacrime. 
Era l'unico che riusciva a capirmi davvero. Non ero una ragazza che aveva molti amici, o almeno prima dell'incidente ne avevo molti. Ma gli amici veri si vedono nel momento del bisogno e dopo la morte di Christian ne erano rimasti veramente pochi: Luke, Michael e Calum.
Ma con quest'ultimo io mi sentivo protetta, mi sentivo a casa. Con lui ero me stessa, la vera Allison Clark.

«Dai piccola, basta piangere. Che ne dici se ci vediamo un film e poi ce ne andiamo a letto? Lascia stare quei due imbecilli, sei migliore di loro, Allison.» disse Calum sorridendo leggermente. Era un ragazzo abbastanza sensibile ed emotivo, ed era strano che non avesse pianto anche lui insieme a me.
«Cal, mi si chiudono gli occhi dal sonno. Lo so che è presto, ma vorrei dormire.»
«Okay piccola, come vuoi. Buonanotte.» mi disse dopo aver lasciato un bacio umido sulla mia fronte per poi andarsene.

Era strano, se prima ero stanchissima, adesso tutto il sonno che avevo nel corpo era evaporato. 
Mi rigirai più e più volte nel letto per quelli che furono 10 minuti. 
Un rumore proveniente dal piano terra mi risvegliò dalla mia agitazione pre-sonno. Mi alzai dal letto ed a piedi nudi camminai verso le scale, prendendo le ciabatte in mano come sorta di arma difensiva. Se veramente qualcuno voleva farmi del male, sarei stata proprio fottuta.

Scesi gli scalini molto lentamente cercando di non far rumore. Ma la mia goffaggine ovviamente ebbe la meglio ed inciampai nell'ultimo scalino finendo addosso a qualcosa.
Due mani mi presero per i fianchi e molto velocemente riacquistai l'equilibrio perduto. 
Non esitai un momento e mi diressi verso l'interruttore per accendere la luce. Le mie gambe tremavano, avevo paura. Chi poteva essere a quell'ora? Tutti erano già a letto, non potevano essere i miei genitori o mio fratello. E se fosse un ladro? No, di certo non mi avrebbe presa per i fianchi. 
Accesi la luce per fermare la mia curiosità che ormai stava diventando troppa.
La sagoma di un ragazzo mi si parò davanti.
«Da quando tu hai le chiavi di casa nostra?» urlai, da una parte sollevata, da una parte confusa e arrabbiata.



 

*Angolo di caratterindelebili*
Lo so, lo so che mi volete uccidere. Ho aggiornato dopo 11 giorni, mi sento una merda. 
Mi ero bloccata e non riuscivo più ad andare avanti, e questo capitolo ne è la prova dato che è lo schifo dello schifo. *piange*

Comunque vediamo che il comportamento di Ashton è strano e l'invito a cena era tutta una scommessa fatta con il fratello di Allison. E poi vediamo l'ultima parte con Calum (che dolcioso awww aw aw) ed il finale molto suspanceoso (?)

Secondo voi chi è quel ragazzo? (Io lo so muhahahahah) Ad Ashton piace veramente Allie? 
La risposta a queste domande la troverete nel prossimo capitoloooo yeh.

Ringrazio le ragazze che hanno lasciato le millemila recensioni, quelle che hanno aggiunto la storia tra le seguite/preferite/ricordate e bla bla bla.
I love you so much.

Continuo la storia a 5 recensioni :)

caratterindelebili xx

  
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