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Autore: Matilde di Shabran    09/07/2014    1 recensioni
Un altro seguito di Tonight - L'incontro.
"Tonight, you're gonna know how much I miss you
And I miss you so"
Genere: Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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“Come sta?” chiese Federica ad Alaina, l’ultima ad essere arrivata a casa di Elisa, dopo essersi recata a trovare Francesca.

“Come al solito… Uno straccio che piange…”

“Allora, cos’hai pensato di fare?” tagliò corto Astrid, ansiosa di scoprire il piano dell'amica.

“Partiamo dal presupposto che, visto come stanno andando le cose da quando ha scoperto di essere incinta,” iniziò Elisa “se aspettiamo che lei faccia qualcosa di sua iniziativa, non si va da nessuna parte…”

“Ma io non capisco!” la interruppe Stefania “perché i suoi genitori non fanno niente?”

“Infatti” aggiunse Giulia “loro sono sempre stati superprotettivi nei suoi confronti, mi sembra strano che non siano intervenuti in qualche modo”

“A me sembra strano che non l’abbiano presa per i capelli!” intervenne Federica “Loro sono sempre stati abbastanza rigidi e tradizionalisti sull’argomento… Mi stupisce anche che suo padre non sia andato a prendere a legnate Nicky non appena saputa la notizia!”

“Stamattina ho incrociato sua mamma” rispose Elisa “e abbiamo parlato a lungo di questa situazione. Sulle prime erano tutti e due molto arrabbiati, in particolare lei, che è abbastanza emotiva. Poi suo papà ci ha un po' riflettuto, e alla fine era quasi contento, perché la prospettiva di diventare nonno così, senza preavviso, gli piaceva. Però poi, quando gli ha detto che non voleva farlo sapere a Nicky, e quindi di matrimonio non se ne parlava, allora anche suo padre l’avrebbe presa a calci nel sedere…”

“Ma tu sapevi della reazione dei suoi?” chiese Alaina.

“No. Questa discussione era avvenuta prima che lei venisse da me. Ma evidentemente era troppo spaventata e scossa per parlarmi anche di questo…”

“Ma, in definitiva, loro non hanno fatto niente per convincerla” asserì Astrid.

“No, anzi” ribatté Elisa “loro hanno provato a convincerla. Prima a suon di rimproveri, del tipo io non ti ho insegnato a comportarti così, oppure bisogna assumersi le proprie responsabilità, però è stato inutile, tanto più che giorno per giorno l’hanno vista chiudersi sempre più in se stessa, deprimersi, spegnersi, allora hanno provato con le buone, come abbiamo fatto noi, cercando di farla capire che deve pensare al bene di suo figlio, ma non ha voluto sentire ragioni…”

“Di aborto non se ne parla… immagino” mormorò Federica.

“VUOI CHE TI PRENDA A SASSATE” tuonò Astrid inorridita “starà dando un po’ i numeri, ma non è del tutto impazzita! Non abortirebbe neanche ci fosse in ballo la sua vita!”

“Ma…” rispose Federica.

“Ooooh, calme!” le zittì Giulia “non torniamo su questo discorso perché andiamo a finire sui nostri soliti muro contro muro ideologici! Qui stiamo parlando di Francesca, che non ha la minima intenzione di interrompere la gravidanza, quindi non c’è bisogno di porsi questo problema! Il problema ora è un altro: c’è un futuro padre che non sa di esserlo e una futura madre che non vuole ragionare! Su questo dobbiamo discutere!”

“Brava” concordò Stefania “non divaghiamo. Dobbiamo inventarci qualcosa per farla rinsavire… Elisa, la mamma di Fra ti ha detto cosa pensano di fare ora?”

“Ha detto che loro non sanno più dove sbattere la testa. Lei vorrebbe agire in qualche modo, mentre suo padre ha pensato che non è il caso di imporle decisioni o metterla di fronte al fatto compiuto, qualunque esso sia. Secondo lui è meglio lasciare che si calmi, inizi a ragionare e a comprendere che le cose, così come stanno, non vanno bene. Ma secondo lui lo deve fare da sola, con i suoi tempi. Si appella al suo buon senso, insomma... Deve prendere la decisione quando lei si sentirà pronta per prenderla. Voi sapete bene come è fatta: è testarda, e quando si mette in testa qualcosa non c’è verso di farle cambiare idea. In sostanza suo padre non vuole obbligarla a fare qualcosa perché ha paura di urtarla, tanto più adesso, che è particolarmente fragile, e di perderla.”

“Ma così stiamo freschi!” intervenne amaramente Astrid “Proprio perché è così testarda, se si è messa in testa che non lo vuole coinvolgere non cambierà mai da sola, a meno che non le caschi una tegola in testa e il suo cervello non torni alla normalità!”

“Appunto!” riprese Elisa “Dobbiamo farla tornare sulla retta via. Dobbiamo essere noi la sua tegola in testa! Per questo mi sono fatta dare da sua mamma il numero di telefono di Viky. L’ho chiamata e le ho detto che avevo bisogno urgente di parlare con Nicky. Evidentemente deve aver capito che c’è qualcosa che non va, quindi non mi ha fatto troppe domande e mi ha dato il suo numero di cellulare.”

“Cosa vuoi fare?” la interrogò preoccupata Federica.

“Io mi sono stufata di vederla così!” rispose risoluta Elisa “Se lei si ostina a non volergli parlare, lo faremo noi!”

“Sei impazzita!?” sbottò Giulia “Vuoi che ci odi in eterno!?”

“Meglio che odi noi piuttosto che se stessa…” mugugnò Alaina.

“Non lo so…” sbuffò Federica “L’idea sembra buona, ma ho paura di come potrebbe reagire…”

“Noi le abbiamo provate tutte” disse Stefania “e non abbiamo ottenuto niente, se non vedercela spegnersi davanti agli occhi. Solo lui può farla ragionare.”

“Ma se lui non volesse veramente il bambino?” domandò Giulia “Di fatto non abbiamo nessuna certezza su quello che lui può pensare o volere.”

“Questo è vero” rispose Elisa, dopo qualche istante di gelido silenzio “ma dobbiamo rischiare. Noi non lo conosciamo, sappiamo di lui solo quello che ci ha raccontato Francesca, che sicuramente è una descrizione di parte. Ma io non riesco a credere che lei possa essersi innamorata in quel modo di una persona che la abbandonerebbe per questo… Soprattutto alla luce del fatto che, nonostante lei l'abbia lasciato, lui abbia continuato a cercarla, anche se con una certa delicatezza...”

“Tu puoi non crederlo” intervenne Federica “Ma se fosse così?”

“I.. io...” balbettò Elisa.

“Effettivamente ha ragione” disse Stefania “Come ha detto Elisa, noi sappiamo quello che lei ci ha detto di lui, e la sua opinione potrebbe essere facilmente falsata dai suoi sentimenti. Anch’io vedo improbabile che si possa essere innamorata di una persona del genere, ma non posso escludere a priori che non sia successo. Dubito che sia quello stinco di santo che lei ci ha descritto. E poi sinceramente farei fatica ad aspettarmi, non da lui, ma da chiunque nella sua situazione, una reazione positiva come ce l’aspettiamo noi, ricevendo una notizia del genere.”

“Sì, ma se non l'avesse lasciato in principio...” ruminò stizzita Astrid.

“Però secondo me lei si è creata tutti questi problemi da sola perché lo vuole proteggere…” rimarcò Elisa.

“Ma prendiamo seriamente in considerazione tutte le opzioni.” intervenne Stefania “Se lui reagisse male, cosa succederebbe?”

“Beh...” disse titubante Alaina “sarebbe la dimostrazione che lei ha ragione...”

“Sì” prese la parola Elisa “Per quanto orribile, però, almeno avremmo una certezza. Sapremmo come stanno davvero le cose e potremmo tutti comportarci di conseguenza. Invece con questo dubbio abbiamo le mani legate e siamo qui a parlare di ipotesi. Per questo bisogna agire! Buona o cattiva che sia la sua reazione almeno avremmo delle certezze e potremmo iniziare a ragionare su di esse.”

“Va bene” sospirò Giulia “proviamo.”

“Tutte d’accordo?” chiese Alaina guardando Federica, l’ultima a dimostrarsi ancora scettica.

“Io continuo ad avere paura… ma questa sembra davvero l’unica soluzione…”

“Allora è deciso!” concluse Elisa “Visto che adesso si trova a Tokyo, Viky mi ha consigliato di chiamarlo intorno all'una del pomeriggio, cioè quando i Giappone sono le otto, per essere sicura di trovarlo libero di parlare.”
”Oggi pomeriggio?” chiese Astrid.

“Sì, meglio farlo subito.”

“Allora io resto qui” intervenne Stefania “voglio sentire cosa dice.”

“Anche noi” dissero in coro Federica, Astrid, Giulia e Alaina dopo essersi consultate con lo sguardo.

   
 
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