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Autore: Lelichan    05/01/2005    2 recensioni
le disavventue di una povera quindicenne, alle prese con la dura realtà...ispirato dai libri su Georgia Nicholson
Genere: Comico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Qualcuno mi aiuti

Sto sclerando- Help me

 

Capitolo 2- Bex e il commesso gay

 

Martedì 10 agosto

 

CAMERA MIA

 

ORE 8.00 Papà è piombato in camera urlando che fuori c’è un sole stupendo. Che resti dov’è, io voglio solo dormire.

Senza il ben che minimo permesso ha spalancato la finestra.

Ok Elsie, resta calma! È solo un vecchio che non ha nient’altro da fare che piombare in camera da letto a disturbare il sonno dei suoi figli. Resta calma!

-Forza bambina! In piedi! Al mattino bisogna svegliarsi presto!- ha esclamato papà togliendomi il lenzuolo da sopra la testa. Non ho fatto in tempo  a replicare perché è gia corso in cucina.

Ormai che sono sveglia tanto vale alzarsi.

Grazie al cielo i piedi non mi fanno più male. Spero solo che quel felino da manicomio non li prenda di nuovo di mira.

 

ORE 9.00 Allan si è alzato dal letto. È entrato in cucina e si è seduto vicino a me.

-In piedi a  quest’ora? A cosa dobbiamo l’onore?- gli ho chiesto.

-Mi è venuta fame....

Mon Dieu. Non fa altro che mangiare e dormire, dormire e mangiare. Lui si che sarebbe un gatto perfetto! Altro che quel coso peloso che ballonzola per casa credendosi il padrone del mondo. E che azzanna i miei piedi!

 

ORE 9.05 Ora che ci penso è un bel po’ che non vedo papà in giro. Probabilmente sarà andato anche stamattina a fare il matto con zio Frankie in sella a quelle dannate motociclette.

Spero solo che non prendano sotto qualche vecchietta.

 

ORE 15.00 Ha chiamato Bex. Voleva sapere se ero disposta ed accompagnarla in un nuovo negozio di articoli sportivi.

-Perché?- le ho chiesto.

-C’è un nuovo commesso! È talmente bello da far svenire!

-Non puoi andarci da sola?

-Certo che no! Mi vergogno!

Bex che si vergogna. Questa mi giunge nuova. Lei, che ha avuto il coraggio di indossare degli spaventosi pantaloni verde fosforescente l’ultima volta che siamo uscite, mi viene a dire che si vergogna di andare a spiare un ragazzo. Sacré bleu!

-È proprio necessario andare oggi?- ho chiesto io.

-Assolutamente! È l’ultimo giorno in cui c’è questo ragazzo, da domani va in vacanza!

Però, è piuttosto informata.

-E va bene allora...- alla fine ho ceduto.

-Grazie mille! Ah, dimenticavo....

-Cosa?

-Può portarci Allan?

-Perché mai?

E lei:-Il negozio è dall’altra parte della città! Tuo fratello ha fatto la patente, giusto?

-Bhe...si....- non mi alletta l’idea di scorazzare per le strade con mio fratello al volante- Ma sei sicura? Insomma...ha superato l’esame da solo una settimana...dopo essere stato bocciato la prima volta...sei proprio sicura sicura?

-Ma sì! Andrà tutto bene!- ha risposto lei come se sapesse prevedere il futuro- Ci vediamo dopo!

 

ORE 15.05 Non so perché, ma mi è venuta paura.

 

ORE 16.00 È arrivata Bex. Abbiamo convinto Allan a forza a portarci fuori, e alla fine siamo saliti in macchina.

Per tutto il tragitto Bex non ha fatto altro che parlare. Ma non le si scaricano le batterie? Forse ha un interruttore per spegnerla da qualche parte!

 

ORE 16.10 Non ho trovato l’interruttore.

 

ORE 16.30 Siamo arrivati al negozio. Allan ci ha detto di incontrarci fuori e poi è sparito nel reparto degli snowboard. Bex mi ha letteralmente trascinato nel reparto dei costumi da bagno.

Abbiamo vagabondato fra gli scaffali finché non abbiamo trovato il ragazzo dei suoi desideri. Però, carino! Sui  25 anni. Stava sistemando dei costumi da uomo sugli appendini.

-Elsie, vai da lui...- mi ha sussurrato Bex senza distogliere lo sguardo dal ragazzo.

-E perché? È a te che piace!

-Ma mi vergogno!

Giuro che questa storia del vergognarsi comincia a darmi alla testa.

-Ma cosa diavolo gli dico?- le ho chiesto.

-E che ne so...chiedigli consigli per un costume da regalare a tuo fratello! Forza vai!

Mi sono avvicinata al ragazzo.

Ma perché mi lascio convincere a fare ‘ste cose?

-Scusa...- gli ho detto per attirare la sua attenzione.

-Si?

Cavoli! Se gli chiedo consigli su un costume, poi mi tocca comprarlo per davvero! E va bene! O la va o la spacca!

-Senti...- ho continuato- la mia amica, quella che sta facendo finta di guardare i reggiseni là in fondo, ha detto che ti trova molto interessante...ti andrebbe  di conoscerla meglio?

Il ragazzo ha guardato me, ha guardato lei e poi ha guardato di nuovo me: -Quanti anni ha?

-Quindici

-Non sono interessato

Bhè, immaginavo che sarebbe finita così. In fondo lui è molto più grande.

 

ORE 16.35 Sono tornata da Bex.

-Che ha detto? Che ha detto?- mi è quasi saltata addosso.

Io l’ho presa a braccetto e l’ho indirizzata vero l’uscita dicendo: -Ha detto che è gay!

 

ORE 17.00 Bex non l’ha presa molto bene. Se ne è tornata a casa urlando che quelli che piacciono a lei o sono gay o sono troppo stupidi.

-C’est la vie!- le ho urlato dalla finestra mentre inforcava la sua bici.

Poverina, deve essere stato un trauma per lei.

 

ORE 18.30 Devo trovare un modo di tirare su di morale Bex. Però l’impresa si sta rivelando più ardua del previsto.

 

ORE 18.35 Vado a fare un po’ di compiti per distogliere la mente da Bex.

 

ORE 18.40 Lasciamo perdere i compiti.

 

ORE 19.05 Mamma ci ha chiamato per andare a tavola. Ci siamo tutti seduti e abbiamo cominciato a mangiare. Papà non ha perso occasione per cominciare a lamentarsi. Ogni sera ha un argomento da proporre come oggetto della sua disapprovazione. Stasera è toccato ai motociclisti.

-Corrono come matti questi giovani d’oggi!- ha esordito papà- E mai che ci sia un vigile quando serve!

-Se ci fosse un vigile arresterebbe anche te e zio Frankie...- ho commentato io.

Papà non ha risposto, si è limitato a fulminarmi con gli occhi, e poi ha continuato- Scommetto che più della metà di quei ragazzi non hanno nemmeno la patente! Fosse per me,  farei sequestrare tutte le moto!

-Ma papà...- ho detto io-..se accadesse, tu e zio Frankie non sapreste più come occupare le vostre giornate, visto che passate la vostra vita su quelle moto...

 

ORE 19.10 Forse avrei dovuto stare zitta. Papà non ha gradito il mio senso dell’umorismo e mi ha sbattuto in camera senza cena. Questi vecchi d’oggi, non sanno nemmeno riconoscere una battuta sarcastica. Sacré bleu, ma dove andremo a finire?

 

ORE 23.30  Ho fame. Una fame che non ci vedo. Ormai dormono tutti, andrò a farmi un panino di nascosto.

 

ORE 23.35 Speriamo di non inciampare nel gatto come l’ultima volta.

 

-fine capitolo 2- to be continued 

 

 

  
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