Storie originali > Romantico
Segui la storia  |       
Autore: xUnbroken    10/07/2014    0 recensioni
Un ragazzo e una ragazza, una stanza nel dormitorio di un college, una serie di peripezie che li porterà prima a dividersi e poi a ricongiungersi a distanza di un anno.
Genere: Commedia | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
Capitoli:
 <<  
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Scoppiò in lacrime e iniziò a scrivere una lettera di risposta, ma aveva troppe cose da dirgli e non sapeva da dove iniziare.

Ciao amore mio,
si, perché ti amo ancora. Non passa giorno che non ti amo. Non ti odio per esserti arruolato, ma adesso che lo so mi sento male. Quando ho visto il soldato di fronte alla mia porta e la lettera ho davvero pensato al peggio e per almeno 5 secondi mi sono sentita mancare il battito cardiaco, ma poi mi ha assicurato che stavi bene. Mi manchi da morire ma allo stesso tempo sento che potrei urlarti contro le cose peggiori. Il tuo fan club mi odia a morte, ma non mi interessa. Dopo nove mesi ancora non mi sono abituata alla tua assenza e mi manchi ogni giorno di più. E la tua lettera non ha migliorato le cose, perché adesso continuerò a leggerla e a piangere finché non tornerai. Non so davvero cosa dirti se non che mi manchi tantissimo e che ti vorrei qui con me. Impiegherò ore o giorni prima di finire questa lettera...
Le lezioni sono noiose ma sono riuscita a passare gli esami per miracolo. Will si è trovato una nuova ragazza, Jessica, che è decisamente meno stronza di Veronica ed è anche simpatica. Gli manchi tanto, si è trasferito al college sulla Boulevard e nei weekend riusciamo a vederci qualche volta. Non vuoi sapere cos'è successo a Joe? Quel bastardo si è fatto tre mesi in galera e adesso ha ereditato la compagnia del paparino. Immagino che per i ricconi più la fai grossa più il premio è alto. E' venuto a cercarmi quando è uscito ma era agli arresti domiciliari e non poteva entrare nel perimetro dei dormitori.
Vorrei davvero che fossi qui. Cerca di non farti uccidere, ho bisogno di te.
Ti amo sempre anch'io.


Chiuse la lettera e al mattino dopo si recò al Forte per cercare il soldato Coleman. Quando entrò venne ricevuta da una donna.
"Salve, signorina. Cerca qualcuno?"
"Si, salve. Sto cercando il soldato Coleman."
La donna annuì e chiamò il soldato attraverso un microfono che risuonò nell'intero campo. Poco dopo il soldato arrivò con un sorriso.
"Buongiorno." la salutò. 
"Buongiorno." rispose lei in imbarazzo. Gli mostrò la lettera e lui la prese tra le mani. 
"Vorrebbe mandargli altro?"
"No, per il momento è tutto."
"Va bene, la spedirò il prima possibile."
"Grazie." Il soldato fece un piccolo inchino e poi sparì. La ragazza ringraziò la donna e uscì per tornare al campus. 
Quei tre mesi passarono in fretta e il 9 di luglio era alla fermata dell'autobus ad aspettare insieme ad una dozzina di persone. Notò che c'erano anche i genitori di Chris lì davanti in mezzo alle donne con i bambini.
Quando il pullman arrivò scesero un paio di soldati e Chris varcò la porta per ultimo. Andò dai suoi genitori e li abbracciò con affetto finché non alzò lo sguardo e vide la ragazza dietro l'altra gente. Lei si avvicinò un po' con gambe tremanti. Chris si tolse lo zaino dalle spalle lasciandolo ai piedi dei genitori e disse loro di andare a casa. Si avvicinò alla ragazza con un sorriso.
"Non credevo saresti venuta davvero."
"E invece eccomi qui."
Si guardarono per qualche secondo e poi si strinsero in un abbraccio. Lei era così piccola e dimagrita mentre lui aveva messo massa muscolare. "Mi sei mancata così tanto." disse stringendola contro il suo corpo.
"Anche tu."
"Dammi un bacio." sussurrò bramando le sue labbra. La ragazza non se lo fece ripetere e lo baciò con dolcezza di fronte ai suoi compagni. Chris la srinse a sé e sentire le sue labbra fu un vero sollievo.
"Hai da fare adesso?"
Chris sorrise. Le era mancato il suo sorriso. Gli occhi azzurri erano luminosi sotto la luce del sole. "A parte farmi perdonare? Niente."
"Sto da Erin perché i miei sono fuori e anche i suoi, ma oggi non c'è nemmeno lei. Quindi... se ti va..."
Lui rise. "Mi stai invitando per caso nella tua camera da letto?"
"Non esattamente nella mia camera da letto, ma..."
Chris la strinse per i fianchi contro il suo corpo. "E tu pensi davvero che riesca ad aspettare finché arriviamo a casa di Erin?" sussurrò davanti alle sue labbra. Si scambiarono uno sguardo intenso dopo un anno. Un anno esatto dall'ultima volta che lui aveva toccato una donna. Un anno esatto dall'ultima volta che lei aveva toccato un uomo.
"Christopher!" gridò poi una voce nelle vicinanze. I due si girarono e videro apparire Will, tutto contento che correva verso di loro. I due si abbracciarono per qualche secondo. "Amico mio, sono stati giorni duri senza di te! Sono davvero felice di vederti tutto intero e di vedervi insieme."
"Anche io sono felice di vederti. Mi hanno detto che hai una nuova ragazza..."
"Si, Jessica. E' fantastica sono quasi sei mesi che stiamo insieme, la amo da impazzire." disse con gli occhi quasi a cuoricino.
Chris sorrise. "Lo vedo. Mi fa piacere vederti felice."
"Avete da fare? Potremmo andare a bere qualcosa insieme. Dopo un anno è il minimo!"
I due ragazzi si guardarono e accettarono di andare a bere qualcosa insieme a lui e poi Will li accompagnò a casa di Erin.
"Grazie del passaggio." disse lei stampandogli un bacio sulla guancia.
"Hey cosa sono queste effusioni? Sono geloso!" si lamentò Chris.
"E' la mia migliore amica, Christopher!"
"E io non lo sono? Dai, dammi un bacio!" scherzò lui avvicinandosi all'amico.
"Solo perché sei tornato dall'Iraq non significa che voglio baciarti, amico."
Chris scoppiò a ridere e scese dall'auto salutando l'amico. La sua ragazza lo guidò verso l'interno della casa dove non ebbe il tempo di chiudere la porta che Chris le fu addosso. La spinse contro il muro e la prese tra le braccia. Era più forte, più muscoloso. Riusciva a sollevarla come se fosse uno scherzo. 
Lei sorrise. "Potevi darmi il tempo di farti vedere la stanza." ironizzò. 
"Di solito sono un gentiluomo, ma l'ultima volta che ho toccato una donna è stato il mio ultimo giorno di college."
Il viso di lei si fece serio. "Non sei stato con nessun'altra? Mai? In tutto questo tempo?" chiese sinceramente sorpresa.
"Mai. Perché tu sei stata con qualcun altro?" Lei scosse la testa, ma Chris non parve convinto. "Me lo diresti, vero? Non mi arrabbierei."
"Non sono stata con nessun altro, te lo giuro."
"Capisco che per te dev'essere stato difficile, anche dopo la mia lettera... ma se sei stata con qualcun altro non cambierebbe nulla..."
"Chris... non sono stata con nessun altro, posso garantirtelo. Non sono mai uscita dalla mia stanza e quando l'ho fatto ero sempre in compagnia di Erin o di Will. Sono tornata a casa poche volte, solo per le feste. Speravo sempre di ricevere notizie da te al campus per le feste, ma non sono mai arrivate."
A quel punto si sentì davvero in colpa. "Mi dispiace... mi farò perdonare. Te lo prometto."
"Ma adesso sei qui... con quell'uniforme da soldato che, ti sta bene, certo... ma sono sicura che staresti meglio nella mia stanza, sul letto, senza tutti quei vestiti."
Lui sorrise. "Il sarcasmo non lo perdi mai, eh?"
"Mai!"
A quel punto la lasciò andare con i piedi per terra. "Mostrami la tua stanza."
Lei sorrise, lo prese per mano e lo condusse su per le scale. Quando entrarono nella stanza Chris si affrettò a chiudere la porta mentre lei si avvicinava al letto. "Questa è la parte in cui giri la chiave e ti togli i vestiti?" 
"No, questa è la parte in cui giro la chiave e ti strappo via i vestiti." la corresse lui.  La raggiunse sul letto e, mentre la baciava, le sfilò prima la maglia e poi il reggiseno. Percorse il corpo con le labbra fino a raggiungere i jeans, aprì il bottone e la zip e glieli tirò via con facilità. Sul letto, in preda alla passione, lei gli sfilò con falicità l'uniforme lasciandolo solo con i boxer. Fecero l'amore con passione, con dolcezza, con violenza. Rimasero abbracciati a baciarsi e coccolarsi. 
"Che ne dici se mangiamo qualcosa? Ho una certa fame." fece lui ad un certo punto.
"Okay, cosa vuoi mangiare?"
"Andiamo a vedere cos'hanno lasciato i genitori di Erin?" propose poi.
"Se Erin stamattina non ha fatto la spesa non ci sarà molto da mangiare." scherzò lei.  Chris le passò l'intimo, i pantaloncini e la sua maglietta con la scritta ESERCITO. "Nel caso qualcuno dovesse tornare almeno avrai i pantaloncini."
Si rivestirono e scesero in cucina. Chris si accomodò al bancone mentre lei gli porgeva gli avanzi di una torta che avevano comprato per festeggiare la fine degli esami. Iniziarono a mangiucchiarla mentre parlavano del più e del meno, finché la domanda fatidica non arrivò, esattamente come lui aveva previsto.
"Allora... quanto ti fermi?" chiese lei non senza un certo imbarazzo.
"Non lo so ancora... Ho fatto... qualcosa, prima di tornare qui."
Lei parve perplessa. "Hai fatto qualcosa?"
"Diciamo che ho avuto dei fraintendimenti con un superiore e potrei scendere di grado."
"Che in parole povere significa...?"
"Che potrei non tornare in Iraq."
"Ed è una cosa cattiva?"
"No. L'ho fatto di proposito. Volevo tornare qui, da te." Lei sorrise e si morse il labbro inferiore. "Domani sera ci sarà un ricevimento a Fort Armstrong, vieni con me? Mi farebbe piacere presentarti ai miei amici."
"Okay." rispose con un sorriso fiero. Chris la strinse a sé e la baciò con dolcezza. Non c'era modo di recuperare quell'anno che avevano perso, ma sapeva che l'avrebbero recuperato, prima o poi. 
Passarono la notte insieme e il giorno dopo lei andò con Erin a cercare un vestito per quella sera. 
Quella sera quasi tutti i soldati avevano una compagna e dei bambini, eccetto i più giovani. Il soldato Coleman fu il primo che li salutò. "Randy!" disse lui vedendo l'amico. Si abbracciarono e poi  gli occhi caddero su di lei. "Immagino tu abbia già incontrato Randy." disse rivolgendosi a lei. 
"Si, è stato lui a consegnarmi la tua lettera."
"Sono stato incaricato dal diretto interessato." rispose posando una mano sulla spalla di Chris. "Sono felice che sei tornato, amico."
Poco dopo il sergente si avvicinò a loro. Un uomo alto, abbastanza grosso da tirare giù un altro uomo solo con uno schiaffo, autoritario ma decisamente buono. Si presentò ed elogiò la ragazza e poi sparì tra gli altri invitati. 
"Hai parlato con lui?" chiese poi a Chris.
"Di cosa?"
"Di quello che è successo con il tuo superiore."
"Si, sarò parte della Retro Guardia da domani."
"Quindi resti qui?"
"Si."
"Per quanto?"
"Non lo so. Tu vuoi stare con me?"
"Si. Ma se dovessero richiamarti..."
"Ho chiesto un tempo indeterminato. Non mi interessa ritornare in guerra. Ho letteralmente mandato a puttane il patriottismo quando l'ho detto al sergente, e per poco non mi prendeva a calci. Ho a cuore il mio Paese, ma non sono disposto a morire per esso. Ho detto che se dovevo morire volevo farlo al fianco dell'unica ragione che mi aveva spinto a tornare qui..." ma il suo discorso venne interrotto dal sergente.
"Signori, signore, soldati, amici... prima di elogiare le truppe, di cui sono estremamente fiero per il lavoro che hanno fatto e per la loro dedizione, vorrei cedere un secondo la scena al più giovane soldato tra i presenti perché ha un annuncio estremamente importante da fare."
Chris si avvicinò al sergente e prese il microfono. Alle spalle di lei arrivarono Will ed Erin con i cellulari puntati. "Ma che cazzo..." fece perplessa finché Chris non tornò da lei.
"Amore mio... lo so di non essere stato quello che si può definire un fidanzato modello. Ti ho lasciato per quasi un anno senza dirti nulla, finché il senso di colpa non mi ha divorato. Prima di puntare i riflettori su di te, questa sera, ho chiesto consiglio ai tuoi due migliori amici, nonché miei migliori amici, e al sergente che ringrazio per non avermi preso a calci dopo il nostro colloquio." Delle risate partirono dal resto dei soldati presenti. "Ho solo capito che mancava qualcosa, qualcuno, nella mia vita e volevo tornare a riprendermela. Questa sera volevo che fossero presenti non solo i miei compagni ma anche i nostri migliori amici, perché in fondo è anche grazie a loro se siamo qui." Poi porse il microfono al sergente e si avvicinò a lei ancora di più. Si inginocchiò e a quel punto le gambe e le mani di lei presero a tremare, gli occhi diventarono lucidi. Una piccola scatolina azzurra venne aperta dalle sue mani mostrandole un diamante Tiffany a forma di cuore. "Vorresti passare il resto della tua vita con me?"
Delle lacrime di gioia rigarono il suo viso e si portò una mano sulla bocca, incapace di parlare. Annuì. "Si, voglio passare il resto della mia vita con te."
Dalla sala partirono delle urla, tappi di bottiglie saltarono per aria, gli applausi erano così forti da coprire le loro voci. Chris le mise l'anello al dito con mani tremanti e poi si alzò per baciarla. La strinse talmente forte che quasi sembravano fondersi insieme.
"Resterai con me?"
"Resterò con te."
  
Leggi le 0 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<  
Torna indietro / Vai alla categoria: Storie originali > Romantico / Vai alla pagina dell'autore: xUnbroken