Intervista col... vampiro?! PUBBLICITA' °O° con l'accento sulla a (se non si fosse capito)

PLIN PLIN *tipica musichetta del messaggio della pubblicità pregresso*
Una voce femminile si sente da lontano e c'è una zoommata su quel di Volterra, da lontano e poi sempre da più vicino. Fino a catapultarsi sulla fronte di un povero malcapitato: «Acc! Benvenuti nella città di Volterra, qui potrete vedere sole, mare...» . Il povero malcapitato di prima, imbufalito. «No veramente qui non c'è mare».
«Ah no?!» la giovane fuori campo butta via il copione.
«No, veramente no, qui abbiamo solo partimoni artistici, strade anguste e fogne enormi...» puntualizza quello, ora con un grosso cerotto blu in testa con Topolino e Paperino sul monopattino ben visibili.
«Quello che è insomma. Rifacciamola, da capo.» la donna si schiarisce la voce.
Ricomincia la solita solfa, la zoommata da lontano da dietro il duomo e poi fino alla piazza.
«Benvenuti nella città di Volterra, qui potrete vedere sole, patrimoni artistici, strade anguste e fogne enormi...» la scena si sposta proprio nelle fogne. «Vieni anche tu a visitare il sistema fognario di Volterra, ci sono ancora alcuni resti umani dentro, e soprattutto potrete fare delle simpatiche conoscenze con ratti, pantegane e coccdrilli!».
Per caso per la strada passa un Volturo. «Come? Ci sono i coccodrilli nelle fogne di Volterra? Davvero?» °O°. Fatta la sua apparizione il Volturo sparisce.
0_0 «E chi era quello lì?!» chiede la donna a qualcuno.
Altra voce fuori campo. «Boh e io che ne so, tu sei quella che vede i coccodrilli nelle fogne!».
«Ah sì. Comunque rifacciamola di nuovo».
E ricomincia ancora la scena. Solita zoommata da lontano, da dietro il duomo e poi fino alla piazza.
«Benvenuti nella città di Volterra, qui potrete vedere sole, patrimoni artistici, strade anguste e fogne enormi...» la scena si sposta proprio nelle fogne.
C'è uno strano rumore, un grido straziante e poi la voce cambia, è quella di una bambina, che se la schiarisce e c'è una zoommata su tanta gente coperta da strani mantelli.
E allora la bambina parla: «Vieni anche tu a visitare il sistema fognario di Volterra, ci sono ancora alcuni resti umani dentro, e soprattutto potrete fare delle simpatiche conoscenze con ratti, pantegane, coccodrilli e strani tipi vestiti con un mantello che si aggirano guardingi! Adotta anche tu uno... strano tipo che si aggira guardingo per le fogne di Volterra! Potresti vincere un tour organizzato per te e tutta la tua famiglia, tutti i parenti che riesci a racimolare, potresti anche essere invitato a cena».

Esce il bollino blu con scritto "Pubblicità per il Sociale". Stavolta c'è una voce maschile fuori campo. «L'iniziativa Adotta anche tu uno strano tipo che si aggira guardingo e affamato per le fogne di Volterra è offerta dalla comunità dei Volturi, dall'assessorato degli studi sociali vampireschi italiani e dalla città di Volterra!».

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*Tipica musica da camera*
C'è un tipo, seduto scomposto davanti ad un pianoforte che tenta di strimpellare qualcosa. E poi appare un altro tale, coi capelli ramati vestito a stampo millenovecentodiciotto. «Anche io un tempo ero così!» indica il poveretto che non riesce a stare seduto davanti al pianoforte. «Storto, con la faccia assorta in qualche strano e astruso pensiero erotico che voi non vi immaginate neppure...» scote la testa affranto «Bruttino, e mingherlino, magari malato di spagnola, chissà!». Sorride largamente e il telespettatore tipo resterebbe abbagliato dinanzi a un sorriso sfavillante. «Ma usando il dentifricio del dottor Masen ho cambiato la mia vita! Ora ho canini splendenti e so anche suonare il piano veramente bene, e sono intelligente e affascinante ora.» Entra una ragazza castana che si guarda il presentatore assorbita completamente e troppo persa inciampa rovinosamente e finisce con la testa dentro il pianoforte. «Il dentifricio non funziona con chi riesce ad inciampare nella sua ombra,» entra anche Jacob che, probabilmente in calore, si appende alla gamba del solito pianforte. «e neppure per lupastri con turbe psichiche».
Appare la scatola del dentifricio con tubetto in allegato e spaziano largamente dei canini luccicanti.
La solita voce del tale di prima, si fa sentire di nuovo. «Per avere fantastici denti da modello e tutte le ragazze che ti sbavano appresso, compra la Mirabolante e Maravigliosa Pasta del Dentifricio del Dottor Masen in tutte le farmacie e in tutti i drug store della città delle Forchette!».

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*musichetta stupida e agghiacciante*
Ci sono due idioti nel bel mezzo di un campo lei di spalle a lui.
«Quanti anni hai?» gli chiede con voce tremante, sarà la musichetta.
Lui se la guarda assorto. «'spetta che conto, eh?» quello comincia a contarsi le dita, come a dire che se le riconti sono più o meno di dieci. «Direi diciassette» ù__ù.
°O° «Davvero? Ma sei sicuro? Allora hai un doppiatore vecchio.» si gira.
Quello fa una faccia sconvolta. O__o «Ma l'hai sentita anche tu? Capisco che ne ho un po' di più di diciassette, ma un centinaio in più o in meno... non credo guasti...».
«Da quanto senti le voci?».
«Da un po'» ù_ù.
E si sente una voce fuori campo.
«Quando puoi vivere per sempre...».
C'è un omino blu che sembra proprio Grande Puffo, sopra il tettuccio della macchina.
«Stai sbagliando Edward lei non è una di—» dice con una vocina stridula ma viene zittito da una mano più grossa di lui.
«Mi sa che hai sbagliato tu, scena però...» dice un omone con una tuta grigia, sicuramente alto più di una mela o poco più.
Di nuovo la voce fuori campo. Piuttosto mesta.
«Per cosa vivi davvero?».
C'è una zoommata sul set e sullo staff, poi soprattutto sul ragazzo che porta il caffé e poi su uno dei truccatori. «Mah io direi per un buon caffè!».
Ancora la voce mesta fuori campo. «Caffè di zio Billy». Si sente chiaramente che qualcuno sta bevendo. «Mamma mia!» dice schifato.

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*di nuovo musichetta stupida e agghiacciante quella di prima O__O*
Ci sono sempre due idioti nel bel mezzo del campo però lei stavolta è una vecchina e lui alto e bello.
«Quanti anni hai?» gli chiede con la voce tremante.
«Mi sa che te l'ho già detto.» sussurra. «Diciassettte!!!! Mi sentiiiii????» urla nel suo orecchio.
«E da quanto li hai sti diciassette anni a' nonna?»
«Non sei mia nonnaaaaa!» ç__ç.
Esce fuori un uomo anziano col codino. «Problemi d'udito? Usa il nuovo apparecchio acustico di Casa Black! Sentirai come un lupo!» fa un sorriso ma gli cade la dentiera nel fango.

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*la solita musichetta stupida e agghiacciante, quella di prima O__O*
Ci sono sempre due idioti nel bel mezzo del campo lei di spalle, davanti a lui alto e bello.
«Quanti anni hai?» gli chiede con la voce tremante.
«Diciassette ne ho diciassetteeeeeeeeeeeeeeeeeeehhhh!!» muore.
Esce fuori un bel ragazzo biondo e alto. «Problemi di ira repressa? Violenza insita nel tuo animo? Potresti morire per aneurisma se ti arrabbi troppo? Fai il corso di yoga intensivo alla scuola di pensiero di Jasper Whitlock.» fa un bel sorriso. «Non è un invito, ma un ordine».

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*musichetta agghiacciante, più delle precedenti, classica dei film di fantascienza*
Al centro della scena c'è un uomo biondo, coi capelli corti e dietro di lui un cadavere di un alieno steso sopra un tavolo d'acciaio.
«Io ho visto cose che voi umani non potete neanche immaginare...» scote la testa affranto.
Entrano un uomo moro e una donna rossiccia, vestiti di nero, uguali. «Chi è questo pazzo, Mulder?» chiede lei. °O°
«E' un alieno!» fa l'uomo. *O* «Woahhh!!! No, dai! Che figata, è il primo che vedo!»
«No ma io veramente...» tenta di dire.
Appare una donna, castana coi capelli mossi. «Carlisle il nostro set è dall'altra parte, qui si gira il film di X-Files».
«Ah ecco perché!» lui e l'altra scappano.
I due dell'FBI non convinti rincorrono l'uomo con bisturi e siringhe enormi, e lei tira fuori una pistola e spara contro il povero biondo.
Appare un uomo, sembra un poliziotto.
«Diffida delle imitiazioni, usa sempre le pistole antivampiro di Charlie Swan! Possono sempre servire se trovi un vampiro agghiacciante ai piedi del letto di tua figlia».

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*ninnananna per i bambini piccoli piccoli*
Si vede un bambino che dorme abbracciato al suo papà.
«Preferisci dormire abbracciato al tuo papà...» comincia a dire una voce tenera fuori campo.
*cambia musichetta e si fa una musica da discoteca*
«Oppure dormire abbracciato ai nuovi fantastici orsetti giganti di zio Emmett?!» esce fuori quest'omone, sembra proprio quello di qualche spot strano di prima, con la tuta grigia, ma ora indossa un ridicolo costume da orso, giallo con un papillon rosa fucsia.
«Ce ne sono di tutte le grandezze, da piccolo» ne tira fuori uno alto un metro. «a enorme!» ne indica uno grande otto volte lui stesso
. «Emmett la smetti di giocare con i Teddy bears e vieni ad organizzare il mio matrimonio!» si sente una voce dall'esterno.
«Un altro, amore? Che palle!» sbuffa e si spoglia restando in mutande, ha anche i boxer con gli orsetti.
«Come hai detto scusa?!» ringhia la bellissima donna apparendo al centro della scena.
Lui sogghigna. «Ho detto palle!!!» e dal soffitto escono fuori palline e palloncini.
Esce una signorina bassa coi capelli neri che trotterella come una fata in mezzo alla gente, mentre quei due litigano sotto i palloncini e i palloni e le palline colorate. «Non fare come lui, prima di avviare un'attività chiedi consiglio alle predizioni di Alice» sorride largamente.
C'è una voce meccanica di sottofondo.
«SaremonellacittàdiForksvitaimmortaldurantesembrapurtroppoalmassimocitroveretenellefieredipaese».

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Spero vi sia piaciuto, presto il prossimo capitolo di Interviste