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Autore: vas_happenin09    11/07/2014    2 recensioni
Che succederebbe se un ragazzo con un passato difficile, sempre ricoperto di lividi incontrasse un ragazzo ricco, con una famiglia affettuosa e una vita invidiabile? uno dei due è inavvicinabile, l'altro ciò che vuole ottiene, riuscirà ad ottenere la fiducia del ragazzo?
potete trovare questa FF anche su Wattpad in quanto scritta da me.
Genere: Generale, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Louis Tomlinson, Un po' tutti, Zayn Malik
Note: nessuna | Avvertimenti: Tematiche delicate, Violenza
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Capitolo 7

scusate per eventuali errori

Erano in macchina da pochi minuti e già si sentiva come in trappola, quasi non riusciva a respirare nonostante il tettuccio della macchina fosse aperto. Non sapeva esattamente dove stessero andando, sapeva solo che sarebbe stato un lungo, lunghissimo pranzo. Ashley era nei sedili posteriori che guardava la strada affascinata dall'auto su cui viaggiava, era la prima volta che saliva su un'auto così.. lussuosa? Si, decisamente troppo lussuosa. In pratica se Zayn avesse voluto comprarne una uguale avrebbe dovuto impiegare tutto il suo stipendio per vent'anni, il che non non sarebbe stato fattibile. Zayn continuava a chiedersi perché aveva accettato di andare con Louis a pranzo con i suoi, non si conoscevano bene e sapeva che proveniva da una famiglia molto ricca quindi di conseguenza sarebbe stato fin da subito a disagio, per non parlare delle mille frecciatine che si aspettava da parte di suo padre non essere del loro stesso ceto sociale.

-sei nervoso?- la voce di Louis interruppe i suoi pensieri e si, era molto nervoso perché non sapeva cosa aspettarsi ma cercava di non darlo a vedere, di aspetto sembrava pur sempre un duro e da tale doveva essere forte e affrontare le situazioni anche più critiche a testa alta.

-dovrei esserlo?- portò lo sguardo su di lui con aria apparentemente calma, non sembrava agitato anche se in realtà lo era molto. E se in realtà stavano andando dai suoi amici per violentarlo insieme ad Ashley? Tutto è possibile, no? Anche se era un pensiero assurdo visto l'attaccamento di Louis nei confronti della bambina, Zayn non riusciva a non essere nervoso.

-penso di no- rispose Louis guardando la strada, sistemandosi poi gli occhiali da sole sul naso, riprendo a parlare -conoscendo i miei genitori ti faranno un po' di domande su Ashley e tu ovviamente non sei tenuto a rispondere, non è un interrogatorio- spostò per un istante lo sguardo su di lui accennando un sorriso per poi spostarlo di nuovo sulla strada. Al quel piccolo sorriso Zayn non poté fare a meno di rilassarsi un pochino, in quel piccolo gesto capì che si sarebbe messo in mezzo se la situazione sarebbe degenerata.

Dopo meno di un'ora Zayn e Ashley si trovarono davanti ad un castello, era la casa più grande che avessero mai visto in vita loro. La bambina rimase letteralmente a bocca aperta guardando quell'imponente edificio davanti a loro, si risvegliò dalle sue fantasie quando Zayn la prese per mano conducendola alla porta d'ingresso, con Louis che gli faceva strada ovviamente. Il primo pensiero del ragazzo fu “è sicuramente un condominio o un hotel, non può essere casa loro!”, anche se sapeva che la famiglia Tomlinson era ricca, non si immaginava vivessero in una casa del genere. Una volta davanti alla porta d'ingresso Zayn deglutì a vuoto, era molto nervoso e per quanto ne sapeva, i Tomlinson, sarebbero potuti essere delle carogne, solo interessate ai soldi. Quando la porta si aprì, si ritrovarono davanti una deliziosa signora con un grembiule bianco e un vestito nero, la classica divisa di una cameriera ma dal modo in cui Louis l'aveva abbracciata, il ragazzo ha capito fin da subito che non si trattava di una semplice domestica.

-Louis! Ci sei mancato tanto- sorrise ampiamente quando il ragazzo le stampò un bacio sulla guancia dopo quel tenero abbraccio, Zayn si sentiva in imbarazzo, cosa che non succedeva quasi mai, era più un tipo a cui scivolavano le cose addosso, in un certo senso apatico, ma solo esteriormente.

-mi siete mancati tanto anche voi Paula- sorrise il ragazzo entrando in casa, invitando anche i suoi ospiti a farlo. La più piccola fu subito accolta dalle sorelline di Louis a braccia aperte; Ashley era molto timida come bambina quindi si trovava in un evidente stato di imbarazzo e tendeva a nascondersi dietro Zayn mentre quest'ultimo salutava cordialmente i genitori del ragazzo che a primo impatto, non sembravano poi così avidi come se li aspettava. Il ragazzo si presentò anche alle sorelle di Louis e Zayn si aspettava che la più grande tra le tre sorelle, non gli togliesse gli occhi di dosso. Succedeva sempre quando conosceva nuove persone, le ragazze non smettevano di guardarlo fino a quando si stufava di avere tutte quelle attenzioni inutili e annunciava di essere gay così che le ragazze assumessero un atteggiamento meno assillante. In quel momento pensò se Louis fosse a conoscenza del suo orientamento sessuale, era un gay dichiarato fra i suoi “amici” ma considerandosi uno scarto della società arrivò alla conclusione che no, non ne era al corrente. Il contrario invece era per Zayn, sapeva bene che Louis fosse gay anche perché fece molto scalpore la notizia che l'unico figlio maschio di uno dei più grandi uomini d'affari fosse omosessuale.

Ashley richiamò la sua attenzione prendendogli una mano tirandolo verso il basso, costringendolo ad abbassarsi alla sua altezza così da parlargli senza farsi sentire.

-le sorelle di Louis mi hanno invitato a giocare nella loro stanza prima di pranzo, posso andare?- chiese teneramente la bambina, con quei suoi occhietti da cucciolotta che assumeva ogni volta che cercava di avere il consenso di Zayn su qualsiasi cosa. Il ragazzo alzò lo sguardo sulle due bambine che sorridevano ampiamente sperando un si da parte del ragazzo, il quale annuì.

-se non dai fastidio va pure, ma ricordati quello che ti ho detto- disse con un mezzo tono severo Zayn, in tutta risposta la bambina sorrise dolcemente abbracciandolo dandogli un piccolo bacio sulle labbra come era solita fare quando era felice. Il ragazzo si rialzò quando la bambina scomparve in una delle tante stanze insieme alle sorelline di Louis che avranno avuto sui sei e gli otto anni, notando che aveva gli occhi di tutti puntati addosso, come se quel piccolo bacio da parte della bambina equivalesse ad un abuso su un minore. La famiglia Tomlinson lo invitò ad accomodarsi nel soggiorno della loro splendida casa; il loro salotto era grande quanto tutto l'appartamento di Zayn, pensò fosse una follia.

-come hai detto di chiamarti, caro?- chiese la signora Tomlinson, di nome Jennifer, al ragazzo una volta che si era accomodato sul divano di pelle color panna nel loro immenso salotto, in mezzo tra Louis e Lindy, la sorella del ragazzo che avrà avuto circa sedici o diciassette anni al massimo. Era curioso come quei nomi fossero studiati alla perfezione in quella famiglia, in pratica si divideva in due: c'erano Luke, il padre del ragazzo, Louis e Lindy e poi ancora Jennifer, la madre, Jan e Jasmine più i vari secondi nomi che il ragazzo non era stato neanche a sentire, considerandoli di poco conto. Iniziò a pensare a quei nomi mentre si guardava intorno spaesato, al perché i signori Tomlinson avessero dato dei nomi ai loro figli con le loro stesse iniziali, magari c'era un motivo in tutto questo. Quando incontrò gli occhi confusi della donna si risvegliò automaticamente dai suoi pensieri dandosi da solo del cretino per la pessima figura appena fatta, così si schiarì la gola passandosi una mano sulla barbetta appena accennata rispondendo subito dopo.

-mi chiamo Zayn Malik, signora Tomlinson- accennò un sorriso guardando la donna poco distante da lui, sull'altro divano in pelle di fianco a quello su cui era seduto lui.

-e quanti anni hai Zayn?- si intromise subito dopo Luke, guardandolo attentamente, studiandolo con gli occhi, come se non si fidasse a pieno di lui. Beh come potrebbe? Era un completo sconosciuto piombato in casa sua grazie a suo figlio il giorno del compleanno di sua figlia più piccola.

-ne ho venti signore- rispose prontamente il ragazzo, incrociando le mani sul proprio grembo continuando subito dopo -a breve ne farò ventuno- gli occhi dell'uomo erano abbastanza sorpresi, magari si aspettava fosse più grande, o più piccolo, chi lo sa.

-non sei un po' giovane per avere una figlia, caro?- spostò lo sguardo sulla donna non appena fece quella domanda. Come poteva pensare che Ashley fosse sua figlia? Era più sorpreso che mai.

-ohw.. Ashely non è mia figli signora Tomlinson- rispose accennando un sorriso cordiale, passandosi una mano fra i capelli sistemandoli velocemente.

-beh non può essere tua sorella, siete completamente diversi!- la voce di Lindy si alzò di un ottava rispetto a quando lo aveva salutato sulla porta, Zayn quasi si spaventò di quella voce squillante sentendosi sotto pressione a tutte quelle domande, che riportavano alla mente molti ricordi.

-adesso basta con le domande!- sbottò Louis infastidito dal comportamento della sua famiglia, portò lo sguardo su di lui accennando un sorriso grato per essere intervenuto.

-si, scusaci Zayn- disse la madre mortificata, stava per continuare quando Paula la interruppe sul nascere annunciando che il pranzo era pronto e di recarsi in sala da pranzo. Zayn si alzò in un silenzio religioso seguendo i famigliare di Louis mentre quest'ultimo appoggiò una mano sulla sua spalla scusandosi ancora per la sua famiglia un po' troppo invadente.

 

Erano già alla seconda portata quando Ashley si sentiva già a casa grazie all'aiuto di Louis e delle sue sorelle con cui aveva legato fin da subito, facendola sentire parte della famiglia. Zayn invece stava un po' sulle sue, non sapeva se poteva fidarsi di quella famiglia e di certo non lo avrebbe fatto subito come un ragazzino ingenuo, era ormai un uomo e doveva badare ad una bambina, se si faceva ammaliare da occhi dolci e finte cortesie sarebbe stato un incosciente, un irresponsabile. Quando arrivò il secondo fece una lieve smorfia alla vista del cibo servito in un vassoio d'argento, era maiale. Essendo musulmano non mangiava maiale e si sentì a disagio quando lo rifiutò spiegando le sue motivazioni; il padre di Louis lo fissò studiandolo per la seconda volta e Zayn era quasi sicuro di non piacergli più di tanto ed era sicuro che la sua situazione era aggravata dal fatto che fosse musulmano perché si sa, i musulmani avevano tradizioni strane e magari temeva che il figlio fosse in pericolo, così come la bambina. La verità era che si, era musulmano, ma non era praticante, ci credeva a malapena in Dio dopo tutto quello che gli successe in vent'anni di vita, si aggrappò a quella religione solo per volontà del padre, non perché ci credesse davvero ma comunque non mangiava il maiale e faceva il ramadan tutti gli anni. Rifiutò categoricamente di portare con sé Ashley in questo baratro, avrebbe dovuto digiunare per tutto il giorno da grande e avrebbe dovuto indossare il Hijab quindi tagliò completamente fuori la sua bambina da questa tortura. Per la famiglia Tomlinson il legame tra Ashley e Zayn era del tutto sconosciuto, Lindy non poteva che essere molto curiosa osservando i due ridere ogni tanto fra le loro quando la bambina gli faceva qualche piccolo dispetto. Luke arrivò anche a pensare che l'avesse rapita quando venne a sapere che il ragazzo era musulmano, come se quelli della sua religione fossero tutti delinquenti, senza un briciolo di umanità o di cuore, ma si dovette ricredere quando vide la risata della bimba, più felice che mai. Guardava Zayn con occhi adoranti, come un se lo amasse più di sé stessa.

 

Dopo il dolce le bambine pregarono Luke di poter uscire in giardino a giocare un po' prima che le nuvole decidessero di buttar giù tutta l'acqua che avevano dentro, così tutti quanti uscirono facendo felici le bimbe. Quando Zayn si accorse di non aver più di fianco Louis entrò quasi in panico, si guardò un attimo intorno trovandolo un po' più distante con sua madre, parlavano e Louis arrossì violentemente abbassando il viso, lo trovò estremamente dolce. Tornò a guardare Ashley che giocava con le sorelline di Louis con i nuovi giochi che le furono regalati per il compleanno; loro riuscirono a comprarle una bambola grazie l'aiuto di Louis la mattina stessa, non voleva arrivare a mani vuote e la bambina ne fu entusiasta. Quando Luke iniziò a parlare era troppo tardi per Zayn, il quale aveva in mente di alzarsi dalla sedia per esterni che era vicino a quella del signor Tomlinson.

-frequenti l'università con mio figlio?- chiese l'uomo dai capelli castani e dagli occhi verdi, era tremendamente simile a Louis e gli era difficile non stare a fissarlo per quanto fosse bello come il figlio.

-no signore, non riuscirei a permettermela- rispose subito il ragazzo senza togliere lo sguardo dalla bambina che rideva a crepapelle insieme alle bambine per mano di Lindy.

-che fai nella vita allora?- chiese tranquillamente spostando per un momento lo sguardo verso le sue figlie.

-lavoro- rispose semplicemente il ragazzo alzando appena le spalle indifferente.

-vivi ancora con i tuoi genitori?- Zayn si sentiva osservato e a quella domanda abbassò lo sguardo sulle proprie mani comodamente poggiate sul proprio grembo, scuotendo successivamente la testa.

-no, vivo da solo con Ashley- si trattenne dal girarsi a guardarlo chiedendogli di farsi i fatti suoi e si limitò a rialzare lo sguardo sulla bimba ormai in piedi, che rincorreva Jan.

-e i tuoi genitori te lo permettono?- chiese stranito l'uomo, per un attimo pensò se Louis fosse in quella situazione, cioè che il proprio figlio vivesse con una bambina di cinque anni, da solo. Lui non lo avrebbe permesso, si sarebbe fatto carico della bambina per aiutare il figlio, per non fargli bruciare le tappe della sua vita perché si sa che a vent'anni i ragazzi preferiscono andare in giro per locali a divertirsi invece di restare a casa a leggere una fiaba a una bambina.

-non hanno potuto far niente al riguardo- rispose semplicemente il ragazzo, tralasciò il fatto che era solo al mondo e che i suoi genitori erano tre metri sotto terra, in un cimitero.

-non hai una vita semplice, vero?- l'uomo guardò l'espressione di Zayn, più serio che mai avendo già notato dei vari lividi sulle braccia del ragazzo nel momento in cui si alzò le maniche della felpa a pranzo, abbassandole subito dopo guardandosi intorno sperando di non essere guardato da nessuno.

-chi ce l'ha? Cerco di non lamentarmi della vita che ho, c'è chi è messo messo peggio signore- rispose sinceramente il ragazzo, torturandosi il labbro inferiore con i denti guardando davanti a sé.

-ma è tua sorella? Perché mia figlia ha ragione, siete completamente diversi ragazzo mio- sembrò amichevole in quel momento, appoggiò una mano sulla spalla Zayn guardando prima lui poi la bambina che oltre al sorriso non aveva niente in comune con il ragazzo. Decise di cambiare discorso notando il nervosismo del ragazzo, era una domanda azzardata.

-no, ma la prego, non parliamo di questo- Zayn finalmente si decise a girare il volto vero l'uomo sforzando di sorridere almeno un po', era a disagio e non aveva intenzione di parlare di Ashley con un completo sconosciuto. L'uomo in tutta risposta annuì osservandolo, assorto nei suoi pensieri chiedendosi il perché. Se non aveva nulla da nascondere, perché non voleva parlarne? 

 

SALVE 

eccomi qui con un altro capitolo.
alla fine ce l'ho fatto a scrivere!!
prima della metà di agosto non riuscirò ad aggiornare.
spero vi piaccia questo capitolo
ditemi cosa ne pensate eh!!
vi anticipo che nel prossimo capitolo il padre di Louis farà alcune cose
che a Zayn non piacciono per niente e ci saranno delle conseguenze.
okay basta così.
vi mando un bacione.


 
  
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