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Autore: violetmoon888    11/07/2014    2 recensioni
Dopo la scioccante rivelazione del film Breaking Dawn 2 sulla battaglia mi sono chiesta:" E poi?...Insomma Aro rinuncia alla battaglia...ma non ad Alice e Bella" così lavorando di fantasia ho deciso di scrivere un possibile seguito in cui la vendetta di Aro a causa della sconfitta subita si riverserà sulla nostra Alice...
Ma come andrà a finire?
Genere: Thriller | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Alice Cullen, Aro, Jasper Hale, Un po' tutti | Coppie: Alice/Jasper
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Successivo alla saga
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SIAMO AL QUINTO CAPITOLO....RECENSITE <3
















POV Jasper

Non appena Aro si fu allontanato abbastanza le guardie ci lasciarono e saettarono via anche loro, subito mi lanciai all'inseguimento....non ci potevo credere...era nelle sue viscide mani, il resto della mia famiglia mi raggiunse in poco tempo...anche Bella e Jacob... vedevo le tre ombre grigie davanti a noi...ma non Aro...non Alice....era troppo lontano; continuando a correre ci trovammo nella radura, all'improvviso le guardie si voltarono e cominciarono ad attaccarci...nella zuffa vidi qualcosa di metallico he luccicava in lontananza... era troppo tardi...
“No...ALICE!!!” urlai...ma l'elicottero si era già alzato in cielo,
“Carlisle sta fuggendo! Che facciamo?!” esclamò Edward, provai a saltare e raggiungere il portellone ma era ormai troppo in alto per sino per noi...poi sparì...
Le guardie ci mollarono e continuarono a correre, io ero così frastornato e sconvolto da non riuscire più a muovermi, ma i miei due fratelli volevano catturarli. All'improvviso tutta l'adrenalina e il forte rombo di ringhi e motori si spense...il silenzio più assoluto invase la radura... caddi in ginocchio e furiosamente mi portai le mani ai capelli...
“Jasper...” Bella si mise accanto a me e mi abbracciò...sentivo Esme gemere e Jacob ululare per il dolore...






POV Alice

Per tutto il tempo non avevo fatto altro che divincolarmi e urlare con un tutto il fiato che avevo, ma non era servito a nulla... la presa di Aro era saldissima...e Jane mi osservava nel caso in cui avesse dovuto agire...sentivo molti passi dietro di me...non solo delle guardie... ma in un baleno mi ritrovai su di un elicottero...strano modo di agire per Aro. Era seduta vicinissima...anzi quasi attaccata a Jane...Aro sorprendentemente pilotava;
“Ho sempre trovato affascinante il volo...” disse,
“ E gli umani in qualche modo sono riusciti ad equipararlo...” aggiunse, non sopportavo la sua voce, il suo odore, ciò che aveva fatto...se prima lo odiavo, ora lo detestavo con tutta me stessa. Mi vennero le lacrime agli occhi al solo pensiero che non avrei mai più visto la mia famiglia...il mio Jasper... li chiusi, dovevo concetrarmi ed essere forte, loro mi avrebbero liberata...lo sapevo.
“Allora mia cara...non hai detto una parola...tranquilla Jane non ti farà più nulla senza il mio consenso.” Avrei voluto dargli un pugno in faccia e strappargli il cuore...serrai i pugni,
“Loro verranno a prendermi...” sussurrai,
“Ah....questo è sicuro...ma come ti salveranno da morti?” mi fissò perfido...scattai in avanti, Jane mi bloccò,la presi con facilità e la sbattei in fondo all'abitacolo...mi guardò furiosa,
“No Jane...” disse Aro,
“Lasciamola sfogare...” sbruffai sonoramente...
“Perchè fai questo? Io non mi unirò mai a voi...lo vuoi capire!” esclamai angosciata...lui non parlò,
“Io proverò in ogni modo a scappare... non ti dirò nulla delle mie visioni né farò nulla che mi chiederai... neanche mille torture mi convinceranno...” tornai a sedermi, lui mi lanciò un occhiata di disappunto e tornò a concentrarsi sulla guida.
Il resto del viaggio passò in silenzio, riflettevo su come avrei potuto scappare...cominciai ad avere visioni su me che tentavo di oltrepassare centinaia e centinaia di guardie,,,era impossibile... anche se in questo momento avrei sfondato l elicottero mi avrebbero trovata... e poi Jane non mi avrebbe più permesso di muovere un muscolo. Convicerlo a parole...minacciarlo...supplicarlo...non sarebbe servito a nulla; era fermo e convinto della sua decisione. Arrivati in un aereoporto nel Sud prendemmo un vero e proprio jet privato, guidato da un altro vampiro, Aro si sedette di fronte a me, avevo gli occhi di ghiaccio e lo fissavo con rabbia...profonda rabbia...
“Non prenderla così...Alice sarai felice...e potente...presto ti abituerai...” mi disse,
“Ti ascolti? Felice...io ero felice prima di incontrare te! "
Tu non sai neanche che cosa significa essere felici!!!....la tua non è una vera famiglia e solo un accumulo di assassini bramosi di potere e gloria...non proverai mai affetto ne amore per qualcuno...tu sei un mostro!” buttai fuori tutto il mio veleno, lui non sembrò poi così toccato dalle mie parole ma solo irritato...molto irritato... mi tirò uno schiaffo...
“Bada a come parli...la mia pazienza ha un limite!” sbottò. 
In 8 ore fummo in Italia...a Volterra...quei bellissimi palazzi e castelli non erano degni della presenza di un così meschino vampiro; scesi dal jet, due guardie mi bloccarono le spalle e con Aro e Jane in testa varcammo l'immenso portone in legno...ora ero in territorio nemico;
“So camminare!” sbruffai, Aro fece un cenno alle guardie di lasciarmi, si pararono dietro di me...”perfetto” pensai; 
“Fratello! Ero in pena!” Caius ci venne incontro, mi guardò sconcertato,
“Sei contento ora?” disse ad Aro, davvero ero un capriccio per lui allora... speravo solo che quell'assurda mania passasse.Aro si femò e mi prese il braccio...mi divincolai...poi Caius mi afferrò per la gola...
“Bene...bene...Alice...niente male...” mi squadrò tutta,
“potrebbe anche divertirci!” mi si accapponò la pelle, Aro mi riconsegnò bruscamente alla guardia,
“Caius! Anche tu adesso!” lo spinse indietro...
“Ma quanti anni avete 18?” lo guardò infuriato; fece cenno alla guardia che continuò a farmi camminare. Scendemmo tantissime rampe di scale, strette e polverose... non vedevo più la luce del sole... 
“Dove diavolo mi stai portando?” chiesi preoccupata,
“Lo vedrai...” sorrise... dopo cinque minuti uno stretto corridoio partiva dalla scala...ai lati correvano celle e celle...cos'era una prigione addirittura?... ci fermammo davanti ad una di esse,
“Sul serio?” ero sbalordita...
“Beh, come hai già detto non ti lascerai convincere facilmente...” mi afferrò e mi lanciò in quel buco.

Non so dire quanto tempo passò prima che tornasse da me, avevo constantemente cercato di vedere qualcosa, una speranza, un via di fuga...ma nel vicino futuro niente si avvicinava minimamente. Avevo pensato a Jasper, al suo volto sorridente per calmarmi..per sentirmi a casa, ero rannicchiata contro il muro quando la voce di Aro mi giunse all'orecchio;
“Piccola Aliceee...” cantilenò,
“Allora vuoi uscire di lì?” alzai il mio sguardo di ghiaccio, Alec era insieme a lui, bene...di male in peggio...brividi freddi mi attraversarono la schiena, gli diede l'ordine di prendermi...era un po' più delicato delle guardie, avendo una corporatura minuta. Mentre ripercorrevamo gli stretti sotterranei,
“Quanto tempo è passato?” chiesi,
“Più o meno 6 ore..” rispose Aro...cavolo mi erano sembrata un'eternità... mi condussero ai piani superiori, dove i corridoi erano di gran lunga più spaziosi e lussuosi. 
“Ecco qua!” Aro aprì una porta che si affacciava al terzo corridoio..Alec “mi fece entrare” buttandomi di peso: era una camera da letto in stile vittoriano, con tappezzeria rossa e moquette, un letto enorme a baldacchino, 5 grossi specchi...e lampadari... comodini...
“Ti piace?” eravamo rimasti soli...si ero stupita..ma immediatamente ebbi un moto di repulsione...lo fulminai con lo sguardo..
“Alice... è solo tua...nessuno vi porrà piede...” fece per uscire,
“Non voglio stare qui!” lo fermai,
“AH ….preferisci i sotterranei?” chiese irritato...uscì e sbattè la porta, subito capì che aveva messo una guardia lì davanti...e inoltre la stanza non aveva finistre...
“PERFETTO!” dissi ai muri,
“Per lo meno sei arredata...” tentai di sdrammatizzare...ma tutto questo era una vera e propria tragedia...ero stanca fisicamente ma soprattutto mentalmente... e avevo sete...cavolo erano 3 giorni che non cacciavo...mi buttai sul letto in lacrime.
Un ora dopo qualcuno bussò alla porta...”Bussare? Ma stiamo scherzando?” pensai, la porta si aprì, subito saettai nell'angolo della stanza...il più lontano da lei...Jane era entrata con fare annoiato ed aveva adagiato sul letto una tunica nera poi mi aveva guardata con aria di sfida;
“Scordatelo! Non la indosserò mai!...” urlai,
“Forza...torturami...non otterrai un bel niente!” lei abbassò gli occhi frustrata poiché non poteva agire per ordine di Aro, sbuffò e si voltò...
“Ormai non puoi fare nulla...sei sua prigioniera...” disse con quella sua vocina da brivido.
  
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