Anime & Manga > Durarara!!
Segui la storia  |       
Autore: MadHatter96    14/07/2014    2 recensioni
"Non è facile per una sedicenne vivere da sola, soprattutto in un quartiere come Ikebukuro, ma in fondo a Yukiko non dispiace la sua vita; non può certo dire di avere tutto ciò che vuole, ma pian piano ce la farà, ne è certa."
Alcuni personaggi saranno leggermente OOC ma solamente in alcuni capitoli.
Genere: Azione, Drammatico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Celty Sturluson, Izaya Orihara, Nuovo personaggio
Note: Lime, OOC | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

True love?

 

Capitolo 20
 

Di certo Yukiko non si aspettava di reclutare un aiutante simile... a dire il vero non l’ha affatto reclutato, è lui che di punto in bianco, vedendola ha iniziato a seguirla, nonostante la sua meta.
Shizuo cammina accanto a lei, rimanendo un mezzo passo indietro, con fare disinteressato, guardandosi attorno e fumando una sigaretta.
Quando le aveva chiesto dove si stava dirigendo, e lei gli aveva risposto che aveva intenzione di entrare in casa di Izaya per trovare qualche indizio su dove si trovasse, aveva immaginato che lui avrebbe direttamente cambiato strada, forse limitandosi ad un ironico “buona fortuna”, invece si era offerto di accompagnarla… o più che offerto, si era accodato a lei con un autoritario “Vengo con te.”
La ragazza non ha ben idea se quel ragazzo voglia solo scoprire il rifugio del suo nemico per ucciderlo, ma piano piano è sempre più dell’opinione che Shizuo Heiwajima sia una persona più ragionevole di quello che sembra… di certo più ragionevole di Izaya.
Continua a camminare cercando di mostrarsi decisa, sebbene le strade di Shinjuku le conosca fin là… anzi… forse non le conosce affatto.  Si guarda intorno cercando quei pochi punti di riferimento che conosce.
“Ragazzina…” La interrompe il barista.
Lei si volta a guardarlo per poi osservare l’indice che indicava la via perpendicolare a quella che lei stava percorrendo: “Di qua.”
Ecco fatto la figura del giorno. “Ah…sì…grazie…” Borbotta impacciata per poi seguire rapidamente la direzione indicata.
Quando si ritrovano davanti all’alto palazzo Yukiko si sente un nodo allo stomaco. Quella è la vera residenza di Izaya, lo sa bene, e sa che è l’unico posto da dove può partire.
Com’era possibile prevedere, una volta entrati la cosa più naturale da fare per Shizuo era prepararsi a sfondare la porta.
Yukiko trema leggermente un po’ terrorizzata dalla cosa, ma allo stesso tempo divertita. In fondo anche Shizuo le sembra tanto un bambino.
Lo calma, aprendo direttamente la porta senza bisogno di maniere brute, lasciando il ragazzo un po’ perplesso.
La stanza è buia e silenziosa. Avanza con cautela, quasi come se avesse paura di scoprirci dentro qualcosa di spiacevole. Si avvicina alla scrivania notandoci dei fogli sparsi sopra.
“Che strano… Izaya è un  maniaco dell’ordine…” Mormora raccogliendoli.
“Bah… evidentemente visto che voleva fuggire se n’è fregato.” Borbotta Shizuo guardando distrattamente alcuni fascicoli della libreria.
Yukiko continua a concentrarsi sui fogli. Non è di certo un piano di fuga, ne messaggi né altro… sono semplici liste di nomi, forse membri di gang… insomma, semplice lavoro.
Se n’è andato davvero così di fretta da lasciare tutto lì? Persino la penna aperta?
Inizialmente prova nuovamente un attimo di smarrimento… se è davvero scappato via così chissà quanto lontano se ne è andato…e poi invece un altro pensiero rischiara tutto.
Forse invece non è affatto lontano, anzi…forse è proprio in una delle stanze lì vicino.
Quale posto migliore per nascondersi se non dove non ci si è mai nascosti?
Molla velocemente i fogli sulla scrivania alla rinfusa per correre ad aprire la porta che da sul corridoio.
Sente lo sguardo interrogativo di Shizuo sulla schiena.
Tutte le porte paiono chiuse, eppure è convita che non lo siano a chiave.
Apre per prima quella del bagno. Buio pesto, nessuno dentro, ma almeno la porta si è aperta.
Ne prova un’altra ottenendo lo stesso risultato, poi un’altra e un’altra ancora.
Poi finalmente quella che desiderava aprire più di tutte. La camera di Izaya.
Cerca di autoconvincersi che lui sia lì dentro. Sfiora la maniglia e un brivido le percorre la schiena. Non vuole rimanere delusa.
La muove piano, facendo attenzione ad ogni movimento… anche respirare.
Finalmente la porta si spalanca. Il buio e il silenzio avvolgono anche quella stanza.
Si sente il cuore precipitato in un abisso.
Nulla. Non c’è.
Doveva immaginarlo.
Non riuscirà a trovarlo.
Ma proprio mentre fa per voltarsi ed andarsene un flebile rumore le giunge all’orecchio, un movimento di lenzuola.  Osserva meglio e nel buio riesce a scorgere un mucchio adagiato sul letto, qualcosa che potrebbe essere un corpo umano.
Trattiene il respiro per paura di avere un’allucinazione.
Non vuole accendere la luce, potrebbe far svanire tutto. Per cui opta per avvicinarsi piano alla tenda, e lasciare che uno spiraglio disegni una scia dorata sul letto.
Le lacrime le salgono agli occhi.
Izaya se ne sta tutto rannicchiato tra le lenzuola, con il viso sepolto nel cuscino e i capelli neri spettinati.
“Izaya…” Mormora lei piano.
Vede il corpo del ragazzo fremere leggermente alla sua voce, ma non si decide ad alzare la testa.
Non capisce se dorme o meno. Scorre appena di più la tenda, per poi sedersi accanto.
Passa con cautela la sua mano tra i capelli dell’informatore, come per paura di farlo scappare via.
Finalmente un occhio castano sbuca da sopra il cuscino.
La osserva per un attimo, tra l’incredulità e la rassegnazione.
“Yukiko…?” Mormora piano il suo nome.
Lei gli sorride con le scie argentee che le percorrono il viso. Vorrebbe sollevarlo e stringerlo. Ma ha paura di fare un qualsiasi movimento.
Izaya la osserva ancora per un po’ per poi riaffondare il viso nel cuscino: “Guarda che mi hai fatto Yuki-chan… guardami… non sono più io… che accidenti mi è successo…? È colpa tua… Yuki-chan…”
Lei lo guarda confusa, non capisce se sta parlando a lei o a sé stesso. Non riesce a capire nemmeno se lui ha davvero inteso che lei è lì.
Non sa bene che fare, e non sa cosa aspettarsi da lui.
Decide di alzarsi e aprire bene le tende lasciano penetrare la luce del mattino nella stanza.
Lo osserva ancora. Non pare intenzionato a muoversi.
Si asciuga le lacrime e esce dalla stanza dirigendosi verso la cucina. Non riesce a chiarirsi le idee; Izaya le sembra totalmente assente.
Eppure ha continuato a lavorare in quel tempo… prima o poi si alzerà dal letto no?
Si preoccupa di illuminare anche il resto della casa, accorgendosi nel mentre che Shizuo ha preferito evitare di incontrare l’informatore andandosene.
Inizia a preparare la colazione. Una bella colazione giapponese. Non la prepara frequentemente perché ci vuole del tempo e spesso non ha ingredienti, ma per questa volta si impegnerà.
Riesce a trovare del pesce, le alghe, il riso, dei sottaceti e varie verdure. Sebbene non sia proprio una colazione completa e in perfetto stile nipponico la considera abbastanza abbondante, almeno da tenerlo impegnato un po’ di tempo per considerare il da farsi.
Dopo tre lunghi quarti d’ora, riesce a percepire del movimento verso la camera, così si appresta a posizionare la colazione sul tavolino tra i due divani.
Izaya appare alla porta avvolto nella sua felpa da casa grigia e i pantaloncini da tuta blu.
Per un attimo Yukiko si chiede come possa resistere con la temperatura attuale vestito così, ma poi si rende conto che in fondo dentro la casa è abbastanza fresco.
Il ragazzo corvino si stropiccia gli occhi per poi guardare la colazione e infine spostare lo sguardo sulla timida ragazza che sbircia da dietro lo stipite.
“Mh… mi hai preparato la colazione…?” Chiede infine lui, come per assicurarsi che sia per lui.
Lei annuisce piano.
Izaya tiene lo sguardo basso. Si fa scivolare sul divano davanti alle pietanze e inizia ad assaggiare un po’ di tutto con fare lento e stanco.
Yukiko si trova ancora più in difficoltà. A quanto pare faceva meglio a non tornare da lui. Eppure non le basta per pentirsi di averlo trovato.
Si siede pian piano sul secondo divano difronte a lui, guardandolo in silenzio.
Nessuno sembra voler parlare, e lei vorrebbe tanto sapere cosa passa per la mente di lui ora.
“Tu non mangi?” Chiede infine l’informatore “Con tutta questa roba si potrebbe sfamare un esercito, devi avermi proprio svuotato la cucina… anzi… a dire il vero non sapevo neanche di averle certe cose.” Il suo tono pare normale, si lascia sfuggire anche una leggera risata.
Come se nulla fosse accaduto.
“Mi chiedo come tu abbia fatto ad avere questi cibi…” azzarda la ragazza, in riferimento al lungo periodo di scomparsa di Izaya.
“Ho i miei metodi.” Liquida repentino lui, mettendo in bocca un po’ di pesce.
Lei non osa approfondire.
Sebbene l’indifferenza di Izaya la irriti e la deluda, la paura di perderlo di nuovo e di non vederlo più la fanno stare zitta e rannicchiata sul suo posto.
Si limita ad osservarlo. Da quanto desiderava di farlo ancora.
I suoi capelli neri, il suo corpo asciutto, il suo viso liscio e i suoi occhi… quei dannatissimi occhi castani, bellissimi e letali.
“Come te la passi?” la interrompe l’informatore posando la ciotola del riso e stiracchiandosi.
“ Non male.” Risponde Yukiko.
Beh… in fondo non sta mentendo, se si toglie quanto lui le sia mancato.
Un leggero sospiro, quasi impercettibile esce dalle labbra del moro che si appoggia allo schienale allungando le braccia su di esso: “Immaginavo…”
Come al solito lei deve fare una fatica immane per capirlo.
È deluso?
Osserva le loro ginocchia alle estremità del tavolino.
È tutto così formale.
Tutti gli abbracci, i baci, le carezze che si sono scambiati prima di quel maledettissimo giorno sembrano spariti, evaporati come acqua in un vulcano.
Stringe i pugni per la frustrazione del momento.
Lo sa benissimo che quelle attenzioni per Izaya erano solo un gioco, ma è possibile che davvero gli fossero così indifferenti? Che addormentarsi sotto le sue carezze non gli piaceva neanche un pochino?
Quindi quando lascerà quell’appartamento che farà? La saluterà come saluta i suoi clienti e ognuno per la sua strada?
Me lei non vuole. Non lo accetta. A costo di continuare a chiedergli informazioni a vita lei vuole rimanere vicino a lui.
All’improvviso, alzando lo sguardo si accorge che lui la stava osservando.
Attento, ogni singola mossa, ogni singola espressione a lui non sono sfuggite.
Si guardano negli occhi per lunghi istanti, ognuno cercando di capire cosa stia succedendo dentro l’altro, e cosa sia successo in quei mesi che sono stati separati.
Solo ora Yukiko si rende conto, che ciò che credeva illusione era realtà. Lui non l’ha mai persa d’occhio, l’ha sempre osservata. Abbastanza distante da non interferire con la sua vita, da non sapere cosa stesse succedendo, ma abbastanza vicino da proteggerla se qualcuno le avesse fatto del male.
“Izaya…” Mormora, solo ora riconoscendolo davvero, ora che la sua figura si sfoca dietro le lacrime che stanno per uscire.
“Non piangere di nuovo Yuki-chan.” Le dice lui accennando ad uno dei suoi sorrisetti, però pieno di affetto.
“Izaya…” Mormora ancora “Izaya!” Grida infine scattando dal divano e adagiandosi contro di lui, con la fronte posata al suo petto e le mani che stringono il tessuto della felpa.
Lui la accarezza piano, senza interromperla, mentre lei lascia libero sfogo a tutte le lacrime, tutte le volte che lo ha chiamato senza ricevere risposta.
“…mi sei mancato.” Riesce a mormorare tra i singhiozzi.
Izaya non dice nulla, si limita a stringerla forte tra le braccia.
È troppo codardo per parlare… in fondo.
Forse un po’ ha perso l’abitudine di avere contro di sé il tenero corpo della ragazza, o forse ormai si era troppo rassegnato alla solitudine, una solitudine ancora peggiore di quella di prima.
Una breve risata riempie l’aria: “Tu guarda…” Mormora sorridendo posando il mento sui capelli di lei.
La accarezza continuando a sorridere compiaciuto dal potere che ha mantenuto su di lei. È proprio innamorata eh?
“Suvvia, suvvia Yuki-chan…” Canticchia infine invitandola ad alzare il viso “Dopo così tanto tempo che non ci vediamo non mi sembra carino piangere in questo modo neh?”
Ma a quanto pare la ragazza non è pronta a smettere. Lo guarda singhiozzando in silenzio cercando di fare meno rumore possibile, ma le lacrime continuano a scendere copiose.
Lui ride facendola riappoggiare contro il suo torace e abbracciandola, imitando un leggero movimento cullante, mentre aspetta che si calmi.
Gli sembra di tenere in braccio una bambina… sebbene non abbia mai avuto vere esperienze con i bambini.
Quando finalmente sente il corpo di Yukiko rilassarsi si permette di alzarle di nuovo il viso e asciugarle le ultime lacrime.
“Finito di disperarti?” Sorride. “Accidenti… proprio non puoi fare a meno di me, ah?”
“Certo che no… pensavo fosse chiaro.” Risponde lei, seria, spiazzando per un attimo l’informatore.
Lui preferisce rimanere in silenzio.
Gli occhi chiari di Yukiko si spostano sul tavolino e un sorriso divertito si dipinge sul volto ancora umido: “Era così tanto il cibo… che ti sei spazzolato tutto da solo eh?”
“Uhm…” Izaya si sente colpito e affondato. Sospira teatralmente nascondendo il leggero imbarazzo che prova “Ahimè, ultimamente non ho avuto modo di fare pasti decenti.”
“Dì più tosto che non hai voglia di cucinare.” Lo incalza lei.
Lui gonfia le guance come un bambino offeso: “Io sono un venditore di informazioni, non un cuoco. E sarà interessante sapere che i venditori di informazioni vendono informazioni, e i cuochi cucinano.”
“E gli studenti studiano, ma io cucino anche.”
Izaya tira fuori la lingua in una smorfia di beffarda: “Non centra. Tu sei una donna.”
“Maschilista.”
“E poi tu hai lavorato in un cafè no? Me lo ricordo il nostro primo incontro sai? E sono certo che un minimo di cultura culinaria devi averla. Per cui ho vinto io.” Afferma lui trionfante.
“Insomma… girando e girando… è saltato fuori che Izaya Orihara non sa neanche cucinare!” Ride la ragazza sistemandosi bene sulle ginocchia di lui.
“Co…cosa?!” Esclama il ragazzo colto in fallo. “Aaah! Io so cucinare benissimo!” Si imbroncia incrociando le braccia.
“Non si dicono le bugie Izaya!” Lo richiama lei.
“Non dico bugie!”
“Dimostralo!”
“Bene! Sta sera cucino io! E vedrai!”
“Sta sera?” Chiede lei lievemente sorpresa.
“Sì… mangiamo insieme no? È da tanto che non lo facciamo. Vengo io da te.”
Yukiko sorvola sul fatto che è tutta colpa sua se è da tanto che non lo fanno e si limita a sorridere felice, annuendo energicamente.
Quando finalmente lei si decide a tornare alla sua abitazione, sicura che nessuno possa vederla mentre non è a scuola, lui la accompagna alla porta, come di consueto.
“A sta sera.” Si preoccupa di precisare.
Izaya ridacchia: “Certo, a sta sera.”
“Guai a te se sparisci di nuovo, chiaro?”
Lui le sorride guardandola, per poi soffermarsi sul livido in volto. Dopo tutto quel tempo porta ancora i segni?
Quasi involontariamente glielo sfiora, piano, per non farle male.
“È colpa mia… vero?” Mormora flebile, non a lei, ma a sé stesso.
Sente gli occhi che pizzicano, è sicuro di averli lucidi.
Lei lo guarda mesta, con però un tenero sorriso: “Va tutto bene Izaya.” Afferma decisa ma dolce.
Lui le sorride grato, e le lascia un leggero bacio sulle labbra. Ad indicare che nulla è cambiato tra loro, che lui è rimasto con lei lo stesso, anche da distante.
Mentre Yukiko ritorna sulla via di casa, con in testa il pensiero di riordinare prima che lui arrivi, il cellulare le vibra in tasca.
Ah… mi sono dimenticato di dirti… mi sei mancata da morire, Yuki-chan.”

Sì, esatto, sto cercando di farmi perdonare recuperando tutto il tempo perso ^^'
Salve a tutti :) finalmente Izaya è rispuntato (poco importa se è sparito per solo due capitoli, a me mancava comunque c.c)!
Ho il terrore che questo capitolo deluda... insomma... forse qualcuno si aspettava un'altra reazione... qualcosa di più toccante o non lo so...ma beh, è Izaya no? Izaya sobrio... io non sono riuscita a vedere una scena diversa, forse già così è fin troppo tenero... ma in fondo è affezionato. Siamo quasi alla fine.
Beh, spero che nonostante tutto vi piaccia :)
Grazie infinite a tutti, non finirò mai di ringraziarvi.
 
  
Leggi le 2 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > Durarara!! / Vai alla pagina dell'autore: MadHatter96