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Autore: dswinchester    15/07/2014    1 recensioni
“Che succede?” sento echi di urla intorno a me
“Che succede?” ripeto cercando di alzare il tono della mia voce, ma mi sento debole
“Dove sono?” inizio a guardarmi intorno. Un flebile “aiuto” esce dalla mia bocca, poi perdo i sensi.
Di nuovo.
Genere: Drammatico, Sovrannaturale, Suspence | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: Spoiler! | Contesto: Contesto generale/vago
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“VE LA SIETE LASCIATI SFUGGIRE! INCAPACI!”
“Ma.. Signore, non è stata colpa nostra. C’erano degli angeli!” si giustifica il demone, abbassando lo sguardo.
“Non è stata colpa nostra, c’erano gli angeli” gli fa il verso Crowley “Bla, bla, bla. Non fate altro che trovare scuse. Avevate un compito!” urla “Dovevate portarmi la ragazza!”
“Signore, non è stato possibile. Sono.. sono intervenuti i Winchester. Hanno ucciso la maggior parte di noi, è una fortuna che siamo riusciti a salvarci almeno noi due!” gli dice un secondo demone.
Crowley lo squadra con disprezzo “E’ una fortuna che vi siate salvati, già” il suo sguardo passa sul suo compagno, poi di nuovo su di lui. “Una vera fortuna.”
I due demoni si guardano terrorizzati. Sanno cosa li aspetta.
Il re schiocca le dita, uccidendoli. Mentre le loro urla si disperdono, pronuncia a denti stretti “Winchester. Sempre loro.” Poi chiama un altro gruppo di sudditi a raccolta “Andate e trovate quella ragazza. Portatemela qui. E uccidete i Winchester.”
I demoni fanno un breve inchino, mostrano gli occhi neri e svaniscono davanti a lui, partendo per la loro missione.
Crowley rimane lì a riflettere sulla situazione, sfregandosi il mento con le dita.
                                                                                                           
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Alla radio stanno parlando di quello che è successo ieri pomeriggio nella scuola. Nessuno sa dare una spiegazione. Nemmeno io che ero lì effettivamente. Per delle fortunate coincidenze, né gli angeli, né tantomeno i demoni sono riusciti a catturarmi. Forse ho un angelo custode a proteggermi. In senso figurato ovviamente, altrimenti mi avrebbe già presa. Non riesco a immaginare che Crowley mi stia dando la caccia per massacrarmi e gli angeli per sacrificarmi.
Non riesco a starmene con le mani in mano, devo fare qualcosa. Vorrei rendermi utile. E poi non ce la faccio più a stare così tanto tempo da sola. Kevin passa tutto il tempo su una tavoletta a studiare non so cosa, roba da profeti probabilmente. Sam e Dean invece sono a caccia. “Abbiamo un caso, fratello” le ultime parole prima di uscire stamattina e lasciarmi lì. Vorrei andarmene da questo posto, ma stando ai rimproveri di Sam questo è il posto più sicuro sulla faccia della Terra e non devo lasciarlo per nessun motivo.

Le ore passano lente e non posso fare altro che pensare e ripensare a tutto quello che sta succedendo nella mia vita. Se non morirò per mano di enti superiori, sarà la noia ad uccidermi. Sorrido da sola alla mia battuta, rendendomi conto del mio umorismo inappropriato. Poi riprendo il filo dei miei pensieri, tornando a preoccuparmi per la mia incolumità, ho gli occhi lucidi. All’improvviso una voce mi sorprende alle spalle.
“Hey, Kim.”
Mi volto, asciugandomi velocemente gli occhi “Kevin.” Gli sorrido “Hai finito il tuo.. lavoro?”
“Mi prendo una pausa” ricambia il sorriso “A che pensavi?”
“Uh, come?” ho un’espressione di finto stupore che spero basti a fargli credere che non stavo pensando a niente e che compensi i miei occhi ancora rossi.
“Kim, non fare la finta tonta. Riconosco quello sguardo. E’ lo stesso che avevo io fino a poco tempo fa. Stavi pensando a tutta questa situazione, non è vero?”
Colta in flagrante.
“Hai paura, ammettilo.” Mi guarda con occhi languidi. “Lo so che è così Kim. È normale. Quella sensazione non mi abbandona da quando ho conosciuto i Winchester. E di certo quei due non sanno esattamente come metterti a tuo agio. Ma se ho imparato una cosa su di loro è che non permetteranno mai che ti succeda qualcosa di male. Ti proteggeranno.” Mi sorride, per confortarmi.

“Non ce la faccio, Kevin. Sta accadendo tutto così in fretta. Insomma, andiamo, ieri mattina la mia vita era normale e oggi mi nascondo per non essere uccisa! Stanotte non ho dormito, non ci sono riuscita. Vorrei scappare da questo posto, tornarmene a casa mia. Ma sono costretta rimanere qui perché a quanto pare solo qui sono al sicuro.” la mia voce esce tutto d’un fiato.
“Kim, Kim, ascoltami.” Kevin si avvicina e mi prende un mano. “Devi stare tranquilla. Ne usciremo tutti insieme. Sai, sono quasi impazzito qualche tempo fa. E ho anche rischiato di mettere a repentaglio tutto il lavoro fatto per ristabilire un po’ d’ordine e pace in questo mondo. Mia madre è stata uccisa da Crowley. La mattina mi sveglio pensando che non abbia più senso continuare a combattere. Ma poi mi ricordo che c’è sempre una speranza. Non posso arrendermi.”
Lo ascolto in silenzio, mi guarda. “Non farlo nemmeno tu. Credimi se ti dico che pensare troppo a tutto quello che sta succedendo ti farà stare peggio. Ma, fidati, sei stata davvero fortunata a incontrare i Winchester.” Un altro sorriso.
Gli sorrido a mia volta. Le sue parole mi infondono sicurezza. Questo ragazzo è riuscito a calmarmi, ora posso affrontare meglio quello che mi succederà.
“Kevin.. Grazie.” Mi abbraccia.
“Tranquilla Kim, si risolverà tutto.” poi, per alleggerire la tensione “E ora, meglio che torni al lavoro. C’è un profeta qui che deve darsi da fare a decifrare una certa tavoletta!” Ridiamo.

Rimango di nuovo sola. La mia mente comincia a vagare di nuovo. Ringrazio mentalmente Kevin, quel ragazzo è un portento! Lo sono anche i due fratelli. Vogliono salvarmi dagli angeli che vogliono immolarmi per riaprire le porte del paradiso e dal re dell’Inferno che invece vuole torturami per estrarre la purezza che è all’interno del mio corpo. Non ho idea di come possa fare una cosa del genere e sinceramente spero di non scoprirlo mai.

Decido di dormire un po’, del resto ho passato la notte insonne. Vado nella mia camera improvvisata e mi sdraio. Riesco a dormire qualche ora, ma non molto bene. Gli incubi mi tormentano.
  
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