R. Dawn
A morning in Suldanesselar
I raggi del sole che penetravano le immense fronde degli alberi della foresta
balenavano sugli edifici della città elfica di Suldanesselar,rifrangendosi in
incredibili giochi di luce sulle pareti di cristallo e accarezzando gli immensi
rami che ne costituivano le strade.
L'aspetto del regno degli elfi in quelle mattinate estive era veramente
meraviglioso,e per questo all'interno della più grande e magnifica di quelle
case,che sembravano fondersi con la natura circostante,una giovane elfa si
tratteneva a stento dallo sbadigliare,mentre seguiva con finta attenzione la
lezione che il piccolo gnomo davanti a lei stava tenendole.
Leggendo da una pergamena,la piccola creatura,alta non più di un metro e dal
capo pelato,stava spiegando una complicata e noiosa preghiera dei tempi antichi.
Yael Jansen,questo era il nome dello gnomo,era uno dei più famosi chierici che
si facevano pagare per insegnare la propria arte. Ma tutti sapevano che era
anche un infaticabile avventuriero e che il sogno della sua vita era trovare un
tesoro abbastanza consistente per potersi ritirare ed aprire un'attività tutta
sua.
Da un po' di anni Yael era diventato l'insegnante privato di quella promettente
principessa elfica,di nome Illyana,figlia della famosa e potente regina Ellisime.
Gli piaceva quel incarico,anche perché Illyana apprendeva benissimo l'arte
dell'adorazione e della magia divina.
La Trama stessa sembrava fluire in lei con estrema naturalezza,visto che seguiva
anche lezioni di magia arcana,doveva proprio essere un'incantatrice nata.
Le mani dello gnomo scorsero le ultime righe della pergamena,la arrotolò e la
mise via in fretta per poi rivolgere lo sguardo alla sua allieva. Evidentemente
questa ultima non aveva ascoltato nemmeno una parola nell'ultimo quarto
d'ora,dato che il suo incantevole viso fissava con bramosia gli altri giovani
elfi,tutti in giro per le strade a divertirsi.
Yael,sogghignando, si ricordò che anche una allieva modello come lei aveva i
suoi limiti...dopotutto era un elfa di appena tre quarti di secolo,in una
giornata festiva come quella doveva pur uscire come tutti i suoi coetanei.
Inoltre le lezioni di ripasso sugli antichi dei elfici l'avevano sempre
annoiata,la prossima volta avrebbero fatto qualcosa di più interessante,magari
evocazione degli elementali.
La principessa Illyana sbuffò contemplando con sguardo vacuo ciò che succedeva
al di fuori del palazzo reale,la prima giornata della festa di Corellon
Larethian era una delle più attese da tutti i cittadini e lei non vi poteva
partecipare fino a sera perché doveva studiare...a volte essere principessa era
davvero faticoso!
Yael si alzò dalla sua poltrona per sedersi sul divano di fianco a lei
riprendendo la sua attenzione. Illyana sobbalzò,poiché non si era accorta che il
suo maestro aveva smesso di leggere. Si affrettò a scusarsi per essersi
distratta,ma Yael la rassicurò e le disse di andare pure fuori a trovare i suoi
amici.
La dolce voce dell'elfa lo ringraziò con tutto il cuore,anche se doveva essere
decisamente sorpresa. Abbracciò fortemente Yael,il quale non riusciva mai ad
abituarsi ai modi espansivi di Illyana,per fortuna la sua scura carnagione
nascondeva il rossore della sua faccia.
<< Ma io non dovrei continuare fino a stasera?Mia madre si arrabbierà se lo
verrà a sapere... >>
disse l'elfa lasciando la presa da Yael ,il quale si rimise gli occhiali che gli
erano scesi dal naso,prima di risponderle << Stai tranquilla,tua madre è sempre
stata ragionevole su queste cose.
Le parlerò io stesso,hai il mio permesso di andare. E se non ti va in questo
modo allora i compiti che ti assegno oggi sono:uscire di qui,stare assieme ai
tuoi amici e divertirti più che puoi. Chiaro? >>
Illyana non se lo fece ripetere un'altra volta e dopo aver schioccato un bacio
sulla guancia di Yael,si precipitò fuori dal palazzo reale e poi giù per le
strade della città.
Vedendola scomparire fra la folla eccitata che la salutava,Yael sorrise pensando
che la regina avrebbe accettato subito la sua giustificazione...era così facile
ragionare con gli elfi,o almeno per lui era così.
la giovane elfa ora stava correndo a perdifiato tra i rami incantati di
Suldanesselar,ricambiando intanto i saluti che tutti le rivolgevano. In quelle
giornate le persone erano vestite con gli abiti più preziosi e sgargianti e
stavano tutti a discutere degli eventi e dei giochi che avrebbero avuto luogo
durante la settimana.
La città era veramente in fermento mentre i preparativi per le gare,il grande
banchetto e le cerimonie procedevano senza sosta.
Illyana sapeva già con chi avrebbe passato la giornata e si diresse a gran
velocità all'accademia di scherma,dove di sicuro avrebbe trovato i suoi due
migliori amici.
Uno di loro era il suo cugino Elendor,il più piccolo membro della famiglia
reale,il secondo era Shi-Kar'La il più promettente giovane arciere del regno,che
li aveva presi entrambi in simpatia.
Accelerando sempre di più la sua corsa,Illyana attraeva l'attenzione di tutti su
di se mentre passava,forse perchè correre in quel modo non era esattamente il
comportamento adatto ad una principessa,ma tutti sapevano quanto lei fosse
vivace. Forse invece il motivo di tanta attenzione la sua celestiale
bellezza,che la faceva somigliare tanto alla madre,ma con un viso ancora da
ragazzina.
I suoi occhi oltremare erano innocenti e non avevano la stessa profonda
saggezza,ma i lineamenti erano chiaramente identici a quelli della regina.
Era ancora troppo piccola per poter pensare che tutti i giovani l'avrebbero
corteggiata senza pietà dopo che,quella sera stessa, avrebbe debuttato
ufficialmente come adolescente.
Arrivò in fretta all'esterno di un arena circolare dove dall'alto si poteva
guardare le varie aree dove i guerrieri si allenavano fra di loro in
combattimenti con armi di legno.
Lady Thelandira,un elfa alta e dai lunghi capelli neri,urlava ogni tanto ordini
e consigli ai suoi studenti,i quali sembravano particolarmente agitati per i la
dimostrazione che avrebbero dovuto dare in serata. Era davvero severa,ma la sua
forza e la sua abilità erano riconosciute da tutti,nessun maschio era mai
riuscito a batterla nei tradizionali duelli con la spada.Si muoveva flettendo le
sue muscolose gambe ed indicando con la sua inseparabile Lama della Luna tutte
le azioni che le sembravano degne di nota per farle imitare dai suoi studenti.
Illyana l'ammirava molto,poche elfe avevano il carattere e la personalità adatti
per tenere in riga tutti quei giovani maschi esagitati.
Ad un certo punto Lady Thelandira si mise a riprendere un elfo dai lisci capelli
biondi che smise di combattere un attimo per togliersi l'armatura di maglia che
gli copriva la parte superiore del corpo. Illyana riconobbe immediatamente
Shi-Kar'La,vicino al quale stava Elendor,imbronciato e con le braccia
incrociate.
<< Shi-Kar'La!Ti sembra di poter fare un spogliarello nel bel mezzo di un
combattimento? >> lo sgridò Thelandira suscitando l'ilarità generale degli altri
guerrieri.
<< Ma fa un caldo infernale,Lady Thelandira!E poi volevo provare ad allenarmi
senza armatura,come si fa nei duelli tradizionali,visto che stasera dovrò
partecipare alle gare... >> le rispose quasi sbuffando Shi-Kar'La.
<< Oh,certamente...un'ottima idea Shi-Kar'La. Ogni tanto allora fai funzionare
quel cervello da troll che ti ritrovi... >> si complimentò Thelandira, la quale
aveva un modo tutto suo di trattare gli studenti.Ma stava molto simpatica a
tutti,difatti un altra risata generale si alzò nell'arena.
<< Ma non è giusto così! >> sbottò il suo avversario,un ragazzino decisamente
più piccolo di lui dai capelli ramati e dagli occhi chiarissimi.
<< Hai qualche problema Elendor? >> gli chiese ghignando Shi-Kar'La << Possiamo
combattere anche così,non ti pare? >>
Illyana guardò il suo cugino,di un decennio più piccolo di lei, rabbuiarsi
ancora di più in volto,mentre riprendeva la sua posizione di
combattimento,stranamente riluttante.
Un secondo più tardi i due stavano già levando le loro spade di legno e
roteandole minacciosamente l'uno verso l'altro.
Dopo alcune parate,Shi-Kar'La smise di rispondere ai colpi e lasciò Elendor
attaccare evitando tutti i suoi affondi come se nulla fosse.
Infine dopo un ultimo affondo particolarmente impreciso,Shi-Kar'La scattò di
lato con un ampio movimento e con un piede fece uno sgambetto ad Elendor
mandando il suo attacco a vuoto ed il suo corpo a terra.
Ad Illyana scappò una risatina,anche perchè quando il suo cuginetto si rialzò
sembrava davvero scosso,stanco ed arrabbiato. Dopo avere preso un lungo respiro
ed essersi rialzato, Elendor si voltò fissando Shik,come si faceva chiamare
dagli amici,con occhi roventi di rabbia.
<< Allora Elendor,che succede oggi?Non riusciamo neanche a stare in piedi?Eppure
non mi sembrava di avere esagerato l'altro giorno... >>
A queste parole seguì immediatamente una furia incontrollata da parte dell'elfo
più giovane,che si lanciò urlando e menando potenti fendenti in direzione del
suo avversario. Le grida da battaglia sembravano più proprie di un nano,ma le
sue manovre aggraziate e precise erano tipicamente di scuola elfica.
Illyana guardava rapita lo scontro fra i suoi due amici. Shi-Kar'La era molto
bravo con le spade leggere che riusciva a muovere con velocità,ma la sua vera
specialità era il tiro con l'arco. Elendor si era allenato fin da piccolo solo
con le spade,e sperava di diventare il miglior spadaccino di Suldanesselar,ma
era ancora troppo giovane. Entrambi erano considerati veri geni del
combattimento dai guerrieri e dai maestri delle varie accademie,ma l'esperienza
di Shik lo rendeva comunque inarrivabile per il piccolo Elendor.
Infatti Elendor, sebbene si stesse scagliando ancora con una furia
impressionante su Shik,non riusciva a colpirlo nemmeno una volta. Ora però dal
volto del suo avversario era scomparso il sorriso beffardo di prima,inoltre
sembrava che si stesse impegnando a fondo per parare ognuno dei suoi violenti
colpi. Fino a che Shik si mosse in una elegante manovra evasiva ed Elendor si
distrasse per quanto bastò a Shik per colpirlo fra la spalla ed il collo e
posizionandosi davanti a lui con l'anca in modo da proiettarlo in avanti. Dopo
quella mossa Elendor si ritrovò a sbattere a terra col fondoschiena e con il
collo dolorante.
Thelandira urlò dietro a Shi-Kar'La di smetterla con mosse tanto elaborate,Elendor
era troppo giovane per fare fronte ad attacchi come quello.
Ma Shik si mise invece ridere e le rispose << No,Lady...il problema è che
Elendor non è abbastanza concentrato. Per che cosa ti sei distratto El?Sai che
non devi perdere di vista l'avversario vero? >>
<< Infatti... >> disse El sospirando e a denti stretti,mentre il suo migliore
amico continuava a ridacchiare.
Illyana si mise allora ad urlare nella loro direzione incitando il suo cuginetto
e tifando per lui,vedendolo in difficoltà.
Entrambi si voltarono a guardarla e le sorrisero salutandola con la mano,poi si
sorrisero a vicenda prima di riprendere la lotta.
Elendor guardò il corpo sudato di Shi-Kar'La,magro ed agile,ma con muscoli
scattanti e ben in vista, che puntava la spada di legno verso di lui. El avrebbe
dovuto non pensarci...no non era il metodo giusto,non ci riusciva.
Allora l'unica alternativa era...El si lanciò improvvisamente contro Shik in un
attacco velocissimo,aveva gli occhi chiusi.
Shik se ne accorse e trovò incredibile che il piccolo elfo riuscisse a sapere
sempre dov'era,stava tentando un combattimento alla cieca. Sembravo un elfo
scuro dalla sicurezza con cui combatteva senza vedere l'avversario. Shik si
distrasse troppo a pensare,proprio come El desiderava,e l'affondo del giovane
elfo sfiorò il naso dell'avversario mentre questo cercava di schivarlo di lato.
<< Colpito! >> esclamò Elendor riaprendo gli occhi e fissando lo sguardo
stupefatto del suo amico.
<< Veramente mi hai sfiorato... >> minimizzò Shi-Kar'La << E poi da quando in
qua sei TU ad infilzare ME? >>
Dopo questa frase l'ira ricomparve come una fiamma negli occhi di Elendor,che
girando su se stesso colpì,stavolta in pieno e con grande violenza,la mano di
Shik,disarmandolo.
Ma questi girò rapidamente su se stesso afferrando la spada con l'altra mano e
senza avere il tempo di rendersene conto Elendor aveva la punta della spada di
Shi-Kar'La attaccata al suo collo.
<< Bravo! >> commentò Shik << Non molti ci sarebbero riusciti,ma devi imparare a
controllarti,va bene?Per oggi direi che abbiamo finito. >>
Illyana intanto era scesa direttamente giù nell'arena per accompagnarli fuori e
stava correndo incontro a loro.
<< Adesso ce ne andiamo Thelandira...il ragazzino deve riposarsi bene...per
stasera. >> disse Shik rivolto alla direttrice dell'arena.
Ma Lady Thelandira lo guardò sorpreso << Shik,guarda che sei tu a dover
gareggiare stasera. Elendor è troppo giovane,lo sai. Sei tu che ti dovresti
riposare. >>
Elendor avanzava già minacciosamente alle spalle dell'amico,il quale ebbe giusto
il tempo di dire << Chi ha parlato delle gare? >> prima di essere sbattuto
faccia a terra dal peso di El,che lo aveva preso con una tecnica di lotta.
Shik cercò di rialzarsi a fatica con il naso visibilmente sanguinante solo per
poter sentire El gridargli contro <
Illyana sopraggiunse proprio in quel momento e rimproverò El prima ancora di
averlo salutato << Ma cosa fai?Come puoi trattare Shik in questo modo?Sei troppo
violento! >>
El sbuffò e Shik continuava a lamentarsi per il dolore,ancora con la faccia al
suolo,prima di dare ragione ad Illyana << Si diglielo anche tu,Illyana!Ti
assicuro che è proprio un violento...quello lì graffia e morde e poi...ooouuff!
>> La voce di Shik venne fermata improvvisamente da un calcio potentissimo che
El gli sferrò al fianco e lo fece girare a pancia in su.
<< Ti ho detto di startene zitto,usciamo da qui che è meglio! >> e così dicendo
El si avviò arrabbiato verso l'uscita.
Illyana gli urlò dietro fino a che non scomparve dalla porta e poi si
inginocchiò a terra per fare un rapido incantesimo di cura su Shi-Kar'La,il
quale la ringraziò,si riprese la sua armatura di maglia e si avviò al di fuori
dell'arena assieme alla principessa.
<< Ma come fai a stare sempre insieme a lui se ti tratta così,Shik? >> gli
chiese indignata Illyana,ma lui ridacchiò un po' e poi ammise che spesso era lui
a provocarlo,anche se in effetti reagiva sempre in modo esagerato.
<< Hmm... >> Illyana mugugnò pensosa << Siete strani voi maschi,non capisco
proprio come facciate. >>
A sentire quelle parole Shi-Kar'La riprese a ridere,stavolta ancora più
fragorosamente. << Hahaha,non farti sentire da El a dire cose del genere...Hahahaha!Ti
eviterai un po' di problemi. >>
Illyana continuava non capire e lasciò Shik a ridere fino a che entrambi
uscirono dall'arena trovandosi davanti Elendor,un po' meno arrabbiato di prima.
Anzi sembrava decisamente felice,il modo in cui riusciva a cambiare umore così
velocemente era sempre stato un mistero per tutti. Adesso sorrideva loro come se
nulla fosse successo,si girò verso Shik e si scusò con lui. Illyana fu felice di
vedere che si erano immediatamente riappacificati,quando Shik si mise in cammino
e posò una mano sulla spalla di El.
Sembravano due fratelli,ed in effetti si conoscevano da sempre,poiché
frequentavano sia l'arena dove s'impara la scherma che le lezioni di magia da
combattimento.
Entrambi,come anche Illyana,sembravano aver già deciso la loro futura carriera.
Shi-Kar’La avrebbe tentato di entrare nel sacro ordine degli Arcieri Arcani,i
migliori soldati magici armati di arco di tutto il Faerun,i cui membri erano
spesso considerati figure leggendarie e degne di ogni rispetto all’interno delle
comunità elfiche.
Elendor invece era da sempre stato attirato dalla tradizionale figura del
Cantore della Lama,un gruppo di guerrieri tanto forti in battaglia quanto
eleganti e aggraziati.
I tre amici stavano ora solcando le strade in fermento della città,passando
dovunque per ammirare le bancarelle piene di ogni genere di mercanzia,le
decorazioni che stavano ancora allestendo e fermandosi ogni tanto per salutare
gli altri giovani elfi che avrebbero partecipato,per la prima volta come adulti,
a quella manifestazione tanto attesa.