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Autore: Ziams_dimples    16/07/2014    3 recensioni
Jordan ha diciassette anni, i capelli lunghi e gli occhi leggermente a mandorla.
Vive a Londra e frequenta l’ultimo anno di scuola superiore.
Il suo unico difetto è il carattere, estremamente ribelle, che la porterà a mentire ai suoi genitori riguardo la sua sessualità, tutto questo perché lei non sopporta di vederli separati.
In risposta, la madre, un’insegnante di matematica all’università, decide di far conoscere alla figlia Liam, il suo studente migliore.
Ugualmente suo padre, che lavora al distretto di polizia, paga la cauzione ad un ragazzo che ha più o meno l’età di Jordan, ma in cambio vuole che faccia innamorare sua figlia di lui.
Jordan è convinta e determinata a portare avanti la sua ribellione, ma cosa succederà quando si troverà costretta a scegliere fra l’amore di due ragazzi completamente diversi, l’affascinante e misterioso Zayn e l’intellettuale e attraente Liam?
Genere: Commedia, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Slash | Personaggi: Altri, Liam Payne, Nuovo personaggio, Un po' tutti, Zayn Malik
Note: AU, OOC | Avvertimenti: Triangolo
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La chiamavano bisessualità, e andava bene, ma Jordan credeva che in realtà non fosse una questione di pene o vagina: era una questione di amore senza freni. Se ti innamori di una persona, ti innamori del sorriso, degli occhi, delle mani, dello sguardo, delle gambe e delle guance; ti innamori dei suoi modi di fare, del suo modo di muoverti, dei suoi sguardi maliziosi, dei suoi capricci, delle sue risposte; ti innamori della risata, delle occhiaie dopo aver passato la notte a parlare, delle lacrime, degli scazzi e delle urla. Perciò non importa che sia donna o uomo. Quando ti innamori, ti innamori di ciò che una persona è, non di ciò che in mezzo alle gambe ha. Si era sempre sentita diversa, in ogni occasione, momento e circostanza; fingeva un sorriso, una risata rumorosa e poi tornava nei suoi pensieri, quelli più lontani e neri. Un esempio di questi era il divorzio dei genitori, il fallimento di un matrimonio, la fine di tutto. Perchè dovevano essere più felici i suoi da separati, e lei invece doveva soffrire come un cane? Gliel’avrebbe fatta pagare, questo era poco ma sicuro.


Il fastidioso suono della sveglia penetrò i timpani di Jordan, facendola sobbalzare e facendole abbandonare il suo sogno, che però aveva dato vita ad un desiderio di vendetta sui suoi genitori. Sbuffò alzandosi dal letto, ricordandosi che quello era il suo ultimo “primo giorno di scuola”. Raggiunse il bagno attraversando di malavoglia il corridoio e si parò davanti allo specchio. L’estate appena conclusa aveva lasciato i segni dell’abbronzatura sulla sua pelle, già abbastanza scura. Si legò i suoi capelli lunghi, scuri e ondulati e si lavò il viso. Poi contornò i suoi occhi scuri e a mandorla con la matita nera e allungò le ciglia con il mascara. Indossò la divisa della scuola, quella dell’ultimo anno, e scese le scale arrivando in cucina. Appeso al frigo trovò un biglietto della madre che l’avvisava del fatto che lei era dovuta uscire presto e che le aveva lasciato l’impasto per fare i pancakes nel frigo. Jordan strappò il biglietto sbuffando e prese lo zaino, che aveva lasciato sulla sedia, e uscì di casa. Al diavolo l’impasto di sua madre, avrebbe fatto colazione al bar con Harry e Candace.


“Jo!” si sentì chiamare. Vide il suo migliore amico Harry affiancato da Candace, vicino all’entrata del bar. Allungò il passo e in breve tempo li raggiunse, stritolandoli fra le sue braccia poco dopo. Entrarono nel bar, e la proprietaria li riconobbe subito e li salutò sfoderando un sorriso. Raggiunsero il loro solito tavolo e in poco tempo ricevettero le loro solite ordinazioni.
“Pronti per ricominciare?” chiese Candace entusiasta, sorseggiando il suo cappuccino. In risposta si beccò un’occhiataccia da parte dei suoi migliori amici. Candace adorava tutto ciò che riguardava la scuola e aveva ottimi voti, non si poteva dire lo stesso di Jordan e Harry.
“Io spero solo di trovare un fidanzato quest’anno” bofonchiò Harry, gustandosi i suoi pancakes con lo sciroppo d’acero. Le due ragazze scoppiarono a ridere e il riccio si finse offeso prima di mostrare uno dei suoi meravigliosi sorrisi.


“Ehm.. scusate… sapete dirmi dov’è la segreteria?” chiese un ragazzo, avvicinandosi ai tre amici.
“Al secondo piano, la prima porta a destra” rispose Jordan indifferente. Harry scrutò gli occhi azzurri del ragazzo, e si beò di quella sua voce cristallina e al tempo stesso timida. Osservò i suoi capelli castani e disordinati e sentì il suo stomaco contorcersi. I suoi occhi verdi s’incontrarono per un attimo con quelli azzurri del ragazzo ed ebbe la certezza, per la prima volta nella sua vita, di essere finalmente capito.
“Hey, bell’addormentato” la voce di Jordan lo fece distrarre dai suoi pensieri.
“Avete visto i capelli di quel ragazzo? - chiese Harry alle due - Chissà come sono morbidi al tatto”. E prima che entrambe le ragazze potessero commentare i dolci pensieri mattutini del ragazzo, la campanella d’inizio delle lezioni suonò.
“Devo andare - disse Candace - ho lezione dall’altra parte della scuola, e non voglio arrivare tardi” salutò i suoi migliori amici con un bacio sulla guancia e corse verso l’aula di inglese.
“Anche tu hai algebra?” chiese Jordan ad Harry, che annuì facendo la sua solita mossa da sexy boy, agitando i bruni capelli perfettamente ricci, che -se non fosse stato per l’essere gay- avrebbe fatto impazzire tutte le ragazze del liceo, comprese le sue migliori amiche; peccato che fosse più effemminato di loro due.
“E comunque devo dire che quel ragazzo ha un buffissimo taglio di capelli” ridacchiò la mora sedendosi al fianco del suo migliore amico nelle ultime file di banchi in classe; il riccio in risposta, le tirò una leggera gomitata, facendola scoppiare a ridere.


“Ragazzi, da questa parte!” esclamò Candace seduta nella mensa, sbracciandosi per farsi vedere da Harry e Jordan, che la stavano cercando con gli occhi mentre tenevano in mano due vassoi stracolmi di roba da mangiare.
“Allora? Tutto bene questo primo giorno?” le chiese Jordan posando lo zaino alla sedia.
“Direi alla grande! - rispose la bionda quasi come un esulto - Niall Horan si è seduto accanto a me e abbiamo iniziato a parlare, continuando per due ore di fila, se non era per la campanella non ci fermavamo nemmeno” Jordan osservò la sua migliore amica mentre salutava timidamente il capitano della squadra di football, che le aveva rivolto un cenno col capo, seguito da un bacio volante.
“Udite udite - gracchiò Harry imitando un megafono - Candace Henderson ha trovato il fidanzato” Jordan scoppiò a ridere e per poco non ingoiò la fetta di melone che stava mangiando, mentre invece Candace tirò una leggera pedata al riccio da sotto il tavolo, ovviamente con fare scherzoso.
“Hai il mio consenso, è carino” ridacchiò Harry portandosi alla bocca la bottiglietta di coca cola. Il pranzo proseguì tranquillamente, Harry era sempre in cerca del ragazzo con gli occhi azzurri, Candace parlava più con sè stessa che con gli altri due di Niall Horan, e Jordan pensava, semplicemente: pensava al sogno che aveva fatto la scorsa notte, quello che le aveva fatto venire in mente una sorta di vendetta verso i suoi genitori, così decise di parlarne con i suoi migliori amici.
“Harry, com’è stato fare coming out?” domandò al riccio, che si asciugò le mani col tovagliolo con fare preciso e ordinato, prima di risponderle. “Beh, innanzitutto prima di dire che sono gay, mi ero preparato psicologicamente agli insulti, alle botte e alle delusioni, da parte dei miei genitori e dei miei amici - le disse - avevo un pò paura, era logico, però sentivo che dopo avrei provato un senso di leggerezza dentro di me, perchè avrei mostrato a tutti ciò che ero davvero, che quella era la mia natura e che non avrei potuto fare niente per cambiarla...perciò invece che continuare a nascondermi ho preferito farlo sapere alle persone che mi circondavano” Al termine del suo racconto sorrise, fiero di sè stesso e delle sue parole.
“Sei lesbica, Jordan?” le chiese Candace, certa che la risposta fosse un "no" secco.
“No, ma ho intenzione di diventarlo” ad Harry cadde la forchetta in terra, mentre Candace sputò l’acqua che stava bevendo sulla maglietta del riccio che le stava davanti.
“Sempre esagerata tu, eh?” borbottò il riccio strizzandosi i lembi della maglia.
“Volevo dire - disse Jordan schiarendosi la gola - lo farò credere ai miei. So quanto siano pieni di problemi, ma non riguardano me, e vorrei che per una volta si preoccupassero della loro unica figlia” I due ragazzi si guardarono, ululando insieme un “aaaah”, capendo solo adesso le intenzioni della loro amica.
“Quindi tu vorresti attirare l’attenzione su di te, dicendo ai tuoi genitori di amare le ragazze?” le chiese Candace.
“Esattamente”
“E come?” Un sorriso malizioso si fece spazio sul viso della mora, che guardò Harry.
“No cazzo, non ci contare! - borbottò il riccio incrociando le braccia sul petto - Non ti aiuterò a mentire ai tuoi”


“Quindi dici che dovrei farlo dopo cena?” chiese Jordan ad Harry mentre si infilava gli orecchini.
“Se non vuoi che ti abbandonino prima di prendere le ordinazioni allora va bene” le rispose sbuffando dall’altra parte del telefono.
“Okay, allora vado che sto facendo tardi - prese la borsa e le chiavi dell’auto - ti faccio sapere dopo, grazie Haz”
“Ciao, in bocca al lupo!” le disse prima di riagganciare.


Jordan entrò in macchina, si mise la cintura e guidò fino al ristorante dove aveva prenotato per cenare assieme ai suoi genitori quella sera, ed era molto nervosa. Parcheggiò velocemente ed accuratamente, poi scese ed entrò nell’edificio, dicendo al cameriere il cognome con il quale aveva prenotato, così la fece accomodare ad un tavolo dove c’erano già due persone intente  a discutere animatamente: i suoi genitori.
“Ti ho detto che... - sua madre si interruppe non appena la vide di fronte a loro, nel suo abitino tubino blu notte regalatole dalla nonna materna per il suo diciassettesimo compleanno - Jordan!”
“Mamma, papà” sorrise ad entrambi e si sedette capotavola, per mettersi nel mezzo e non farli discutere più. “Allora - iniziò suo padre, Peter - perchè ci hai riuniti questa sera?”
“Direi di ordinare, poi possiamo parlare!” esordì la mora sistemandosi per bene sotto al tavolo; era nervosa, e non poco. Dopo aver guardato il menù e scelto cosa mangiare, fece cenno al cameriere di prendere le loro ordinazioni.
“Com’è stato il primo giorno di scuola?” le chiese sua madre, Quinn, aggiustandosi il tailleur nero da lavoro.
“Oh, tutto molto bene, oggi ho avuto due lezioni in comune con Harry, e solo una con Candace” le rispose Jordan.
“Ti hanno già parlato degli esami?” gli domandò anche suo padre, mentre sorseggiava del vino rosso dal grande calice.
“Per fortuna no, non vorrei sentire la tensione già dal primo giorno” ridacchiò nervosamente sistemandosi una ciocca di capelli dietro all’orecchio.
La cena andò esattamente come tutte le vecchie cene insieme ai suoi genitori, quando stavano ancora insieme, ovvero, con un litigio incastrato in ogni discorso, con un battibecco anche per una minima sciocchezza.
“Insomma Jordie, che dovevi dirci?” le domandò suo padre. Eccoci, era arrivato il momento. Inspirò drizzandosi sulla sedia e rilassando le spalle, poi si ricordò delle parole che aveva ripetuto con Harry al telefono per quasi due ore.
“Mamma, papà - passò lo sguardo prima da Quinn e poi a Peter, e si inumidì le labbra con la lingua - sono gay”




Ciao! Siamo Virginia e Gloria, e questa è la nostra prima fanfiction che scriviamo insieme. Per il momento sono presenti solo tre personaggi (gli altri entreranno in scena più avanti). Jordan è la protagonista e ha il volto di Shay Mitchell, mentre la sua migliore amica Candace ha il volto di Emma Roberts. E' una storia molto particolare e già dal prologo si può intuire che sarà una Larry e che si affronteranno anche temi di omossesualità.
Speriamo che abbiate voglia di farci sapere la vostra opinione riguardo al prologo, ci farebbe davvero molto piacere! :)
Sui nostri account di Efp scriviamo anche altre storie, se siete interessate a passare vi lasciamo i link.


Virginia

Gloria

Vi ringraziamo in anticipo e vi mandiamo un grosso bacio ♥

P.S: vi lasciamo anche le gif con i personaggi del prologo.

 
                                          
  
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