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Autore: FairyQueen78    18/07/2014    10 recensioni
Secondo voi potevo risparmiarvi l'ennesima FF-sequel di Inuyasha? Ovviamente no! :-P
In tanti prima di me hanno detto la loro e io non potevo essere da meno! ;-)
Si fa presto a dire “E vissero tutti felici e contenti”, ma che succede in realtà dopo la parola FINE di una storia. Ciò che sulla carta è una fine, nella vita reale è un nuovo inizio e allora perché non provare a dare una sbirciatina in quello che ci è stato presentato come “il futuro” dei nostri personaggi preferiti? Sarà davvero tutto rose e fiori?! Felici e contenti per tutta l'eternità?! O dietro l'angolo li aspetterà qualche nuova avventura?!
Mettetevi comodi perché, vi avviso, non sarà una storia breve! Questa volta ho proprio voglia di fare le cose con calma. Spero di non annoiarvi troppo. ^_^
RATING ARANCIONE a partire dal capitolo 12.
Genere: Avventura, Romantico, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nuovo personaggio, Un po' tutti | Coppie: Inuyasha/Kagome
Note: Lemon, Lime, Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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- Kagome, lasciami almeno tentare con Meidozangetsuha! - insistette Inuyasha

- Preferirei lasciarla come ultima risorsa... Quell'affare ha già resistito alla Cicatrice del vento e poi... questa volta vorrei riuscire a capire cosa ci troviamo davanti. E' la seconda volta che ci attaccano, anche se lo sconfiggiamo di nuovo, chi ci dice che non succederà ancora! Non possiamo continuare a brancolare nel buio in attesa che il nemico ci piova addosso, non lo pensi anche tu?! - rispose Kagome mentre si occupava di alcuni malati più gravi degli altri.


 

Trascorse quasi un'ora prima che uno degli shikigami di Kagome, facesse ritorno: era il piccolo Ame con un furoshiki pieno di erbe medicinali.

- Jinenji sta arrivando, mia Signora – spiegò il bambino – Voleva portare sua madre e altri uomini ma, vista la situazione, gliel'ho sconsigliato. -

- Molto bene, Ame. Grazie. - mormorò Kagome con un sorriso

Lo shikigami chinò la testa in segno di saluto e svanì con una piccola fiammata azzurra che consumò l'o-fuda.

Kagome tornò ad occuparsi dei malati, utilizzando alcune delle erbe di Jinenji per preparare delle tisane contro la febbre. Trascorse un'altra ora prima che iniziassero a fare lentamente effetto. Stava controllando una bambina che iniziava a riprendere conoscenza: la piccola era la nipote del capovillaggio ed era cieca dalla nascita, la madre era con lei e le parlava per tranquillizzarla.

- Mamma, quanto tempo ho dormito? - chiese la piccola con un filo di voce

- Poche ore, tesoro, perché me lo chiedi?! - chiese la mamma premurosa

- Pensavo fossero trascorsi mesi e stesse già per arrivare l'estate... sento già cantare il tordo... non è ancora freddo per loro? -

Kagome tese l'orecchio, non l'aveva notato in tutto quel trambusto, ma in effetti si sentiva nell'aria, a intervalli regolari, un piccolo fischio acuto e penetrante, sembrava proprio il verso di un tordo e... sembrava anche la versione mitigata del suono che li aveva attaccati l'ultima volta... possibile che fosse...

- Inuyasha! - chiamò

Il mezzodemone, che stava cercando di rendersi utile come poteva al capezzale dei malati, fu subito al suo fianco.

- Ho bisogno del tuo aiuto... te la sentiresti... di uscire dalla barriera? – gli chiese preoccupata

- Finalmente ti sei decisa! Posso attaccare quell'affare e spedirlo all'altro mondo?! - chiese eccitato Inuyasha

- No, non ancora, vorrei soltanto che tu controllassi se quella nube sta emettendo il suo verso infernale. Vorrei capire se è la barriera che lo sta fermando... Ti chiedo molto, lo so... - si scusò chinando il capo

Inuyasha le sorrise dolcemente, si sarebbe gettato nel fuoco per lei

- Nessun problema – mormorò accarezzandole una guancia

- Tieni questa! Non si sa mai... - gli disse Kagome legandogli in testa la piccola pelliccia

Lo accompagnò fino al limitare della barriera

- Fai attenzione... - mormorò ancora dandogli un bacio leggero sulle labbra

- Non preoccuparti – la rassicurò lui tranquillo – farò in un attimo -

Kagome trattenne il respiro guardandolo uscire, temeva di vederlo crollare di nuovo a terra da un momento all'altro, se gli fosse successo qualcosa non se lo sarebbe mai perdonato!

Passarono pochi minuti, che a lei sembrarono un'eternità, poi lo vide tornare, si era tolto la pelliccia:

- Allora?! - chiese lei, sollevata vedendolo incolume

- Niente. - rispose lui scuotendo la testa

- Proprio niente?! Nessun rumore?! - insistette stupita Kagome

- Cosa ti aspettavi che sentissi di preciso? - le chiese curioso Inuyasha

- Qualcosa tipo... il canto di un uccello. Un tordo. La piccola Yuri l'ha sentito. - spiegò

- Beh... se è solo questo... sì. E ora che me lo fai notare... forse veniva proprio da quella nube! Può significare qualcosa secondo te? - le chiese speranzoso

Kagome fissò un punto imprecisato alle spalle di Inuyasha mormorando fra sé e sé:

- Una nube nera... una nube nera su un castello... e il verso di un tordo... -

“Dove ho già sentito questa storia...” pensò.

Poi un lampo sembrò colpirla all'improvviso

“Storia?!... Storia!!!”

- Ma certo!!! - gridò spalancando gli occhi – La nube nera... le frecce... i malati... il tordo!!! Come ho fatto a non capirlo subito!!! -

In quel momento, nel punto che stava casualmente fissando, fuori dalla barriera, comparvero due figure che si avvicinavano a grande velocità: la piccola Yuki e...

- Sesshomaru! - esclamò – Sta arrivando! -

Inuyasha fece appena in tempo a voltarsi che si ritrovò davanti la gelida faccia di suo fratello maggiore, dall'altra parte della barriera. Era impassibile come sempre eppure, in qualche modo, si capiva che era estremamente preoccupato.

- Che è successo? Dov'è Rin? - chiese lapidario come al solito

- Si è sentita male, come la maggior parte degli abitanti... delirava e... ti chiamava . - rispose Kagome

A quelle parole, Sesshomaru fece un passo avanti deciso, ma la barriera lo respinse

- Che significa, sacerdotessa? - chiese minaccioso

- Perdonami ma... non riesco a farti entrare. Se lasciassi passare un'aura demoniaca forte come la tua, ho paura che passerebbe anche quella di quella nube. - spiegò indicandola col dito – E' proprio quella la fonte dei nostri problemi. -

- E tu, inutile fratello, perché non sei qua fuori? Perché non l'hai già annientata? - ringhiò Sesshomaru guardandolo torvo.

- E' colpa mia! - intervenne Kagome zittendo Inuyasha che stava per ribattere in malo modo – Gliel'ho impedito io! Non è la prima volta che veniamo attaccati da una cosa del genere... e ho paura che non sarà neanche l'ultima... avevo bisogno di capire cosa stiamo affrontando e credo di esserci riuscita – si giustificò.

Kagome vide la mano di Sesshomaru scattare rapida pronta a estrarre Bakusaiga

- Aspetta! Lo voglio vivo! - gridò trafelata – Ma ho bisogno del tuo aiuto. - aggiunse mestamente quando lo vide fermarsi e lanciarle uno sguardo assassino

- Come osi dare ordini al Sommo Sesshomaru, umana! - gracchiò la voce di Jaken aggrappato alla pelliccia del suo padrone, si era appena ripreso dalla folle corsa che li aveva condotti fin lì

- Jaken, fa silenzio! - lo liquidò Sesshomaru – Qualunque cosa tu abbia in mente, sacerdotessa, sarà bene che tu faccia in fretta. La mia pazienza ha un limite. -

- Che vuoi fare, Kagome? - le chiese allarmato Inuyasha, si sentiva scavalcato: perché sua moglie stava chiedendo l'aiuto di suo fratello e rifiutava il suo?

- Non adesso, Inuyasha. - gli rispose rapida – Yuki, va' da Miroku e dalla vecchia Kaede, pensi di riuscire ad aiutarli con la barriera almeno per qualche minuto? - chiese alla piccola shikigami che era tornata al suo fianco

- Ci proverò, mia Signora! - mormorò la bambina

- Brava - la incoraggiò Kagome con un sorriso, poi la prese per mano chiuse gli occhi concentrandosi e una luce bianca avvolse le loro mani. Quando si lasciarono la luce rimase sulle mani della piccola Yuki.

- Vai. - la incitò dolcemente Kagome poi tornò a rivolgersi a suo marito - Inuyasha, tieniti pronto con Meidozangetsuha, se quell'affare si mette a urlare... fallo fuori! – gli chiese decisa.

Prese un profondo respiro e lentamente, lei e Inuyasha, uscirono dalla barriera, che tremò leggermente ma rimase in piedi.

- Sono pronta! - dichiarò sollevata – Sesshomaru... potresti... per favore... portarmi più vicino a quella nuvola? - chiese timidamente

- Ma come osi fare una richiesta del genere, stupida umana! Il padrone non è il vostro... - sbraitò Jaken, ma Sesshomaru lo interruppe

- Jaken! - disse semplicemente, raggelando con lo sguardo il piccolo demone che sembrò rendersi conto solo in quel momento di essere ancora avvinghiato alla pelliccia del suo padrone e di essersi fatto trasportare da lui fino a un attimo prima; colto in fallo lasciò prontamente la presa sulla pelliccia, chinando il capo imbarazzato, senza più osare fiatare.

– Sacerdotessa, spero tu ti renda conto di cosa stai chiedendo – disse gelido Sesshomaru tornado a rivolgersi a Kagome

- Credimi, non te lo chiederei se non fosse indispensabile. - rispose lei guardandolo dritto negli occhi – Se non chiariamo questa situazione, anche Rin sarà sempre in pericolo. - aggiunse

- Ma Kagome... non è necessario! Posso portarti io! - balbettò Inuyasha più sconvolto di Jaken da quella richiesta. Sua moglie tra le braccia di Sesshomaru... non se la voleva neanche immaginare!

- Inuyasha, ti prego, stiamo perdendo tempo... quella nube è troppo alta per raggiungerla con un salto e non posso rischiare di mancarla... le conseguenze potrebbero essere disastrose... e oltretutto Yuki non resisterà a lungo... Non c'è nemmeno Shippo... Sesshomaru è l'unico che può aiutarmi! – spiegò dolcemente

- Maledizione! - imprecò Inuyasha

- E sia, allora! - dichiarò Sesshomaru prima di trasformarsi in un enorme cane bianco e accucciarsi davanti a lei per permetterle di salire in groppa

- Grazie – esclamò Kagome sorridendogli

- Sesshomaru! Se le succede qualcosa... - ringhiò Inuyasha

Il grande cane lanciò una rapida occhiata indifferente a suo fratello prima di distogliere lo sguardo e spiccare il volo con un salto.

Mentre Sesshomaru saliva di quota, sempre più vicino alla nube, Kagome incoccò una freccia e provò di nuovo a concentrarsi per identificare chi si nascondeva dietro le sembianze di quella nuvola. Fu di nuovo travolta da quel caleidoscopio di sensazioni rivoltanti e contrastanti ma questa volta sapeva cosa aspettarsi. Le sembrò che quel frenetico vorticare di immagini che le compariva davanti iniziasse lentamente a rallentare e riuscì gradualmente a metterle a fuoco: serpente... tigre... tanuki... scimmia.

“Ecco è lì! Tra tanuki e scimmia! E' lì che devo colpire!” pensò

- STA' ZITTO!!! - gridò scagliando la sua freccia, che volò dritta verso il bersaglio prima di scomparire in una scia di luce.

Il canto del tordo cessò di colpo sostituito da un rantolo strozzato proveniente dalla nube che iniziò ad agitarsi tempestosa, acquistando consistenza e assumendo le sembianze di un mostro spaventoso: quattro enormi zampe dotate di artigli e ricoperte di una folta pelliccia dorata a strisce nere, come quella di una tigre; una lunga coda verde, sinuosa e coperta di squame, come un serpente; il tronco di un tanuki, tozzo e possente rivestito di un'ispida pelliccia marrone e infine la testa di una scimmia coperta da una folta chioma grigia, il muso orrendo, rosso e sfigurato da un'espressione di dolore. La freccia sigillante di Kagome l'aveva colpito esattamente alla gola impedendogli di emettere suoni, ora però il mostro sembrò perdere conoscenza e iniziò a precipitare proprio sopra il villaggio.


 

Kuniyoshi Taiba (The End).jpg
"Kuniyoshi Taiba (The End)". Con licenza Public domain tramite Wikimedia Commons.


 

- Sesshomaru! - gridò Kagome allarmata, ma il demone cane non aveva certo bisogno delle sue indicazioni. Era già scattato verso il mostro con le fauci spalancate e lo addentò alla nuca scrollandolo con violenza. Il movimento improvviso fece perdere la presa a Kagome che cadde nel vuoto ma, prima che potesse rendersene conto, si ritrovò stretta tra le forti braccia di Inuyasha, che con un balzo la prese al volo.

Sesshomaru, con un ultimo potente movimento del suo collo canino, scaraventò a terra il mostro, nei campi, lontano dal villaggio.

- Andiamo! - esclamò Kagome rivolta a Inuyasha

Anche Sesshomaru riacquistò le sue solite sembianze e si avvicinò, insieme a loro, al mostro che giaceva a terra immobile.

- Ma che diavolo... - mormorò Inuyasha incredulo

- E' un Nue! Una chimera. - spiegò Kagome afferrando con forza la freccia che spuntava dalla gola del mostro e dissolvendola all'istante, mentre Kuro e Shiro, che erano accorsi al suo fianco, ringhiavano minacciosi in direzione del mostro, quasi a volerlo scoraggiare dal tentare mosse false - Cosa vuoi da noi? Perché ci hai attaccato? Parla! - chiese impaziente Kagome

La creatura aprì faticosamente un occhio e il suo sguardo scivolò maligno da Sesshomaru a Inuyasha.

- Figli del Generale Cane... - ringhiò con una tonante voce roca - ... non è ancora finita... questo è solo l'inizio! - poi un nuovo rantolo lo soffocò e un fiotto di sangue fuoriuscì dalla sua bocca.

- Taci, maledetto! - disse freddo Sesshomaru estraendo Bakusaiga e mozzandogli la testa.

Il taglio fu netto e preciso e la testa si staccò dal corpo ma, a parte questo, non successe niente.

- Che cosa?! - mormorò Sesshomaru, questa volta nemmeno lui riuscì a restare impassibile. Si aspettava che il corpo del mostro finisse in mille pezzi distrutto dal propagarsi del taglio di Bakusaiga ma questo non avvenne.

Kagome estrasse un'altra freccia e la scagliò nella testa del mostro che finalmente si dissolse in una nuvola di povere.

- E' finita... - mormorò con un filo di voce, poi il mondo iniziò a girare e a farsi sempre più grigio.

Mentre due forti braccia la prendevano al volo, sentì la voce di Inuyasha gridare preoccupato:

- Kagome! Kagomeee!!! -

poi fu solo buio.


 

Una mano... qualcuno gliela toccava, la stringeva... qualcosa di morbido la sfiorava... delle labbra, forse... un bacio?! Quella sensazione la costrinse ad aprire lentamente gli occhi. Il primo volto che vide fu quello di Sango:

- Kagome! Per fortuna! - esclamò sollevata la sterminatrice, mettendole una mano sulla fronte, mentre i leggeri guaiti preoccupati di Kuro e Shiro le arrivavano alle orecchie.

- Kagome!!! - il volto di Inuyasha comparve dal nulla accanto a lei, solo allora si accorse che era lui che le stringeva la mano. Quando lo mise a fuoco vide che aveva gli occhi lucidi – Non farmi mai più uno scherzo del genere!!! - gridò sollevandola tra le sue braccia e stringendola a sé

- Inuyasha, lasciala respirare. - lo rimproverò dolcemente la voce di Miroku

- Cos'è successo? - mormorò Kagome con un filo di voce guardandosi attorno: era distesa su una stuoia, vicina a Rin, al villaggio.

Vide Sesshomaru e Jaken seduti di fianco alla ragazzina, che aveva riaperto gli occhi e la guardava sorridendo

- Ci avete salvati tutti, Signora Kagome! - mormorò Rin

- Piccola ingrata! Dovresti ringraziare Padron Sesshomaru! - la rimproverò Jaken

- Però ci avete fatto prendere un colpo. - disse di nuovo Miroku alle sue spalle – Quando ho visto sparire il vostro shikigami ho temuto il peggio. -

- Hai voluto strafare, come al solito! Stupida... - la rimproverò Inuyasha con voce rotta, affondando il viso tra i capelli di lei e stringendola di nuovo.

- Inuyasha... - mormorò Kagome rispondendo al suo abbraccio e accarezzandogli la schiena – Sto bene... non preoccuparti... -

Inuyasha la strinse ancora più forte:

- Non t'azzardare mai più a tagliarmi fuori in quel modo... mi sono sentito così inutile... - mormorò

- Perdonami, amore mio. Non volevo farti preoccupare... Però... alla fine è servito, visto?! - gli disse dolcemente

Inuyasha prese un profondo respiro prima di scostarla leggermente da sé per guardarla negli occhi:

- E a cosa, pazza incosciente?! - la rimproverò con un sorriso

- Era un Nue e ha detto che non è finita e... a quanto pare ce l'ha con voi. - concluse spostando lo sguardo da Inuyasha a Sesshomaru e mettendosi lentamente seduta.

- Un Nue? - chiese Miroku

- Sì, alla fine me lo sono ricordato! E' una vecchia storia... beh vecchia per me... per voi molto meno. Miroku, possibile che nemmeno tu conosca l'Heike Monogatari?! - chiese stupita

Tutti la guardarono senza capire.

- E' la storia della famiglia Taira – spiegò Kagome – In quel libro si racconta che, più di quattrocento anni fa, una nube nera compariva tutte le notti sopra il castello dell'Imperatore provocandogli incubi e malori. Una notte un samurai si appostò sul tetto, quando la nube comparve scagliò una freccia e dalla nube cadde un Nue morto. -

- Che sciocchezze! - esclamò Sesshomaru impassibile – Non crederai davvero che sia andata così, sacerdotessa? -

- Però la Signora Kagome aveva ragione, c'era veramente un Nue in quella nuvola. - la difese Rin con un filo di voce

Sesshomaru la guardò senza ribattere.

- E perché questo... Nue... dovrebbe avercela con voi? - chiese Miroku

- Questo non lo so... - mormorò Kagome

- Già, qualcuno l'ha messo a tacere prima che parlasse... - commentò acido Inuyasha lanciando un'occhiataccia a Sesshomaru

- Non c'avrebbe detto altro... e comunque non sono affari vostri! - ribatté secco Sesshomaru

- Come sarebbe a dire che non sono affari nostri? Quel coso c'ha attaccato ben due volte! - gli abbaiò contro Inuyasha – E questa volta anche la tua amichetta c'è andata di mezzo... domandati perché! -

I due fratelli scattarono in piedi l'uno di fronte all'altro, occhi negli occhi, le zanne in mostra, le mani strette sulle else delle rispettive spade, pronti a darsi battaglia .

- Restare uniti e insieme lottare, questo è il destino dei demoni cane. - recitò tranquilla Kagome, fissando pensierosa un punto imprecisato davanti a sé e accarezzando distrattamente i suoi lupi che, appena Inuyasha s'era allontanato, avevano appoggiato la testa sulle sue gambe.

Il volto di solito così imperturbabile di Sesshomaru impallidì di colpo, mentre si voltò a guardarla:

- Come hai detto, donna? - mormorò – Dove hai sentito quella frase?!!! - gridò furibondo

- Kagome non è una semplice “donna” - sibilò Inuyasha pronunciando con tono offeso l'ultima parola – Mia moglie – proseguì orgoglioso – è la più forte sacerdotessa che sia mai esistita e ha poteri che tu non puoi neanche immaginare... fratellino! - aggiunse provocatorio – Ti conviene iniziare a mostrarle più rispetto! -

Sesshomaru si limitò ad ignorarlo

- Allora?! - la incalzò

- Ho ricevuto una divinazione. - spiegò distrattamente ancora assorta nei suoi pensieri , poi tornò a guardarlo negli occhi – Tu piuttosto... sembra che questa frase ti suoni familiare? Ne sai qualcosa, vero? Ti prego dicci di che si tratta, Sesshomaru! Anche Inuyasha è un demone cane, che ti piaccia o no: ha il diritto di sapere! -

Sesshomaru si fece scuro in volto e si voltò di scatto facendo per allontanarsi.

- Sesshomaru, ti prego! - insistette Kagome con un groppo in gola

- Non qui! Non ora! - tagliò corto il demone senza guardarla - Adesso riposa, sacerdotessa... ti sei battuta bene. - mormorò quasi più gentilmente prima di allontanarsi.

- Padron Sesshomaru!!! - gridò Jaken temendo che si stesse dimenticando di lui

- Jaken, lascialo solo. - lo rimproverò Rin preoccupata, guardandolo allontanarsi


 

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Angolo dell'autrice
 

Ohi ohi... siamo alle dolenti note... per me! T_T

Voi dovete capire che, pur non essendo una fan in senso stretto di Sesshomaru, nutro cmq un enorme rispetto per questo personaggio, motivo per cui non ho mai scritto di lui: ho paura di sgualcirlo! T_T Ma in un sequel di Inuyasha non può mancare il suo unico parente ancora in vita e io poi (per autolesionismo, probabilmente) mi sono pure messa in testa di dargli anche un ruolo di una certa importanza... Ohi Ohi! T_T

Non so che ne sarà di lui sotto le mie inconsapevoli grinfie... vi prego solo di non picchiarmi troppo forte quando sbaglierò con lui... perché lo so che sbaglierò, me lo sento, almeno agli occhi delle vere fan. T_T

Voglio dire a mia discolpa, però, che questa è una ff su Inuyasha e Kagome... tutto ruota intorno a loro... e io sono ben consapevole che per affrontare degnamente un personaggio complesso come Sesshomaru ci sarebbe bisogno di una ff solo per lui... cercherò di dedicargli più tempo possibile ma non posso nemmeno “uscire fuori tema” quindi abbiate pietà di me se l'evoluzione di questo personaggio dovesse risultare un po' troppo frettolosa e sappiate che mi piacerebbe, se mai me ne sentirò all'altezza, scrivere qualcosa anche su di lui in futuro... una storia parallela a questa, magari, dove potergli concedere il tempo e lo spazio che merita.

Fino a quel momento vi chiedo, per favore, di accontentarvi di quel poco che riuscirò a fare. Sappiate solo che ho le migliori intenzioni.


 

Terminata l'apologia su Sesshomaru veniamo a noi... Heike Monogatari... ebbene, signori, se non lo sapeste, esiste davvero! E c'ho lasciato il lume degli occhi e svariati neuroni, perché non esiste un'edizione italiana ufficiale di questo caposaldo della letteratura giapponese (secondo probabilmente solo al Genji Monogatari) per ora c'è solo il primo volume tradotto amatorialmente da TNTvillage, per il resto l'ho letto in inglese e credevo di morire! T_T (giapponese antico tradotto in un inglese di un secolo fa: stavo battendo la testa nel muro!!)

L'idea del Nue l'ho pescata da Wikipedia (come l'immagine allegata) sempre mesi fa, quando ho iniziato a pianificare questa storia e a pensare a un degno avversario per Inuyasha e Kagome, e il Nue m'è piaciuto troppo! *^* Ovviamente c'ho ricamato un bel po' sopra e c'ho messo molto del mio, perché non ho trovato molte informazioni sicure su questa strana creatura e di leggende ce ne sono un'infinità (e ovviamente contrastanti l'una con l'altra -.-' ) quindi, per costruirci una storia e non far torto a nessuno, alla fine ho deciso di fare di testa mia. Cmq il punto di partenza è questo, spero che vi piacerà. ;)

Prossimo Lucca Comics mi prendo l'enciclopedia dei mostri giapponesi e sarò una donna felice! Ho deciso! XD

Dimenticavo! Monogatari significa “storia” ecco perché a Kagome le si “accende la lampadina” pensando a quella parola ;)

Alla prossima ^_^

   
 
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