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Autore: thatswhatfriendsarefor    18/07/2014    9 recensioni
SPOILER 6X23
La macchina di Castle è in fiamme in un fossato e Kate attonita guarda tutta la sua vita andare in fumo.
Come potrà andare avanti? Cosa è successo veramente?
La nostra personalissima versione della 7x01 e 7x02.
Genere: Drammatico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Kate Beckett, Quasi tutti, Richard Castle | Coppie: Kate Beckett/Richard Castel
Note: nessuna | Avvertimenti: Contenuti forti | Contesto: Nel futuro
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'E se l'inizio fosse stato diverso?'
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CAPITOLO 6 – Ossessione

“Speriamo che non sia una psicopatica… invece, più andiamo avanti e più sembrerebbe proprio così” sussurra Kate sconsolata, poi aggiunge “scusatemi un attimo” e si avvia a grandi passi di nuovo verso la toilette.

Entrata in bagno si chiude dentro il gabinetto, si siede e finalmente dà sfogo alle lacrime trattenute fin troppo a lungo.

 

Victoria Gates ha seguito con lo sguardo la piccola fuga di Kate, ma decide di lasciarla sola. Sa che deve sfogare in qualche modo la tensione che l’evolversi concitato degli eventi ha accumulato sulle sue fragili spalle. Questo doveva essere il giorno più bello della sua vita, lei stessa glielo aveva detto durante le sue ultime ore al distretto prima del congedo matrimoniale, e invece si è trasformato in un incubo.

Si volta di nuovo verso la lavagna improvvisata e si concentra sulla foto della donna che ha rapito Richard Castle. La scruta con attenzione, quasi a voler entrare nella sua mente, per carpire il motivo che l’ha spinta a compiere quel gesto, per comprendere cosa ha intenzione di fare con quello scrittore strampalato e irritante, ma che – deve ammetterlo – a volte è stato sorprendentemente utile. Gli ha anche perdonato l’episodio imbarazzante del regalo di San Valentino o il fatto che le abbia frantumato una delle bambole della sua preziosa collezione. E poi ha un modo di scrivere davvero accattivante: le sue storie non sono mai banali.

Si toglie gli occhiali, li chiude e li poggia ritmicamente sulle labbra, quasi a voler trovare una maggiore concentrazione. Poi, con un sussurro, si rivolge a quell’immagine e le chiede: “Anne Jones, cosa nascondi? Cosa hai fatto o stai facendo al signor Castle?”

“Signore” la voce di Esposito interrompe i suoi pensieri. Victoria si volta nella sua direzione: “Novità, detective?”

“Velazquez e gli altri hanno perquisito l’appartamento della Jones a Brooklyn. Sono riusciti a entrare perché la vicina di casa ha la chiave e ha aperto loro la porta. Ci hanno mandato un video di quello che hanno scoperto. Forse sarebbe opportuno che Beckett non…”

“Che Beckett cosa?” chiede decisa la diretta interessata, facendo sussultare il capitano che non si era minimamente accorta del suo arrivo.

Esposito pare combattuto, poi decide che non è il caso di nascondere la verità a Kate. Gira il portatile di Brady nella loro direzione, così che le due donne possano vedere meglio, e fa partire il filmato. Velazquez ha ripreso l’interno dell’appartamento della sospettata. Le pareti sono interamente coperte da foto di Rick, ritagli di giornali che parlano di lui, poster relativi alle presentazioni dei suoi libri, immagini scaricate dal suo sito internet o dai portali di gossip. Non c’è un centimetro quadrato libero sui muri. E’ riuscita a procurarsi anche il cartonato a dimensioni naturali di Castle, quello usato per il lancio di “Naked Heat”. Ha disegnato un cuore sulla copertina del libro che la sagoma tiene in mano e ci ha inserito le iniziali R e A. C’è persino una foto in cui lui è ritratto con la Jones, probabilmente scattata alla presentazione del romanzo grafico di Storm, riposta con cura in una cornice.

La cosa più sconvolgente è il trattamento che hanno subito le immagini che rappresentano scrittore e musa insieme. Nel migliore dei casi, la Jones ha sostituito il suo volto a quello di Kate o ha strappato direttamente il foglio, dividendo i due fidanzati. Nel peggiore, ha fatto una croce sulla detective. L’articolo fatto pubblicare da Beckett con il quale veniva annunciato il loro fidanzamento è attraversato da una X rossa che pare stillare sangue.

Brutto, brutto segno.

“E’ decisamente una fan appassionata del signor Castle, ma non della sua fidanzata!” esclama Brady che li ha raggiunti. Poi, rivolgendosi a Beckett le sorride tutto contento e aggiunge, scuotendo la testa: “Fidanzata…. e pensare che l’avevo scambiata per una prostituta!”

Victoria Gates gli lancia un’occhiataccia con la quale lo vorrebbe incenerire all’istante, poi si volta verso Kate che ha lo sguardo sbarrato. Nonostante la pessima uscita del capo, entrambe sorvolano sulla cosa e tornano a concentrarsi su Anne Jones. Sanno che un comportamento del genere può voler dire solo una cosa: ossessione. E le persone ossessionate possono essere molto, molto pericolose, sia nei confronti dell’oggetto della propria passione, sia nei confronti di ciò che potrebbe rappresentare un ostacolo per raggiungere il proprio obiettivo.

Il mal di testa continua imperterrito a martellare le tempie di Kate.

Deve assolutamente trovare Rick e liberarlo dalle mani di quella pazza prima che sia troppo tardi.

“Capo Brady, andiamo a verificare l’indirizzo della sorellastra della signora Jones” ordina la Gates. “Kate, vieni con noi” aggiunge, comprendendo che la sua detective ha bisogno di uscire da lì e fare qualcosa di concreto per il suo uomo.

Il viaggio in macchina si compie in assoluto silenzio. Il giorno sta giungendo al termine e le tenebre che calano, imbrunendo la natura lussureggiante degli Hamptons, accrescono l’angoscia di Beckett.

Non impiegano molto a raggiungere l’abitazione di Elizabeth Jones. E’ una costruzione bassa, in legno bianco, circondata da un giardino non molto curato, nel quale sono disposti a casaccio diversi piattini e abbeveratoi per gli animali domestici. Scendono dall’auto e Brady le precede. Bussa alla porta, ma l’unica risposta che ottiene è un miagolio intenso proveniente dalla casa.

“Forse è a cena fuori” commenta Brady, più che altro per spezzare quel silenzio assordante.

“Vorrà dire che aspetteremo” risponde la Gates.

Mentre si stanno incamminando nuovamente verso la macchina, l’attenzione di Kate viene catturata da una figura, ancora in fondo alla strada, che si sta avvicinando all’abitazione con passi lenti. La corporatura massiccia potrebbe far pensare a un uomo, ma è già caduta nell’equivoco una volta e non può permettersi di sbagliare di nuovo. Si scambia un’occhiata con il capitano, che deve aver avuto la stessa impressione, e attendono pazientemente che quell’individuo li raggiunga.

“Cosa ci fate davanti casa mia?” esordisce la donna, appena giunge a portata di voce.

“Signora Jones, sono il capo Brady della polizia degli Hamptons. Mi scusi per l’orario, avrei bisogno di farle alcune domande, possiamo entrare?”

Elizabeth osserva con attenzione lo strano terzetto: il capo Brady è accompagnato da una bella signora di colore, agghindata di tutto punto come se dovesse andare a un matrimonio, e da un’altra donna, più giovane, secca come un chiodo, vestita in modo casual ma con un’acconciatura ricercata. Questi newyorkesi….

“Venite, vi offro del tè. Ma cosa è successo?”

Li precede nell’abitazione, accende le luci e mette il bollitore sulla piastra. L’interno della casa è piuttosto spartano: la porta d’ingresso conduce immediatamente in un piccolo soggiorno nel quale troneggia un vecchio divano su cui un numero imprecisato di gatti sta ronfando serenamente. Dalla prima stanza si accede alla cucina. “Accomodatevi” dice con voce piatta, invitandoli a sedersi intorno al tavolo e prendendo posto a sua volta.

“Sa dirci dove è Anne Jones in questo momento?” chiede Kate, cercando di mantenere sotto controllo il tono della voce.

“Era qui fino a stamani, poi ha detto che doveva andare a prendere il suo fidanzato, così che potevano partire per le vacanze” risponde Elizabeth.

“Chi è il suo fidanzato?” domanda Victoria.

“Non lo conosco. Anne non me lo ha ancora presentato. Dice che stanno insieme da anni e che è il grande amore della sua vita, ma ha un lavoro molto impegnativo che lo porta spesso all’estero. So solo che si chiama Rick.” Risponde Elizabeth, non riuscendo a comprendere tutto questo interessamento nei confronti di sua sorella e della sua vita amorosa.

Il cuore di Kate ha un sussulto.

“Sa dove sarebbero andati in vacanza?” continua la Gates tenendosi sul vago.

“No, non mi informa di certo di tutti i suoi spostamenti!” replica Elizabeth che comincia a infastidirsi per questo strano interrogatorio. Poi aggiunge: “Cosa volete da me e da mia sorella?”

“Signora Jones, abbiamo ragione di credere che sua sorella abbia rapito un uomo” dichiara il capitano Gates.

Il bollitore comincia a fischiare, quasi a sottolineare quanto ha appena detto il capitano. Elizabeth si alza, spenge la piastra e comincia a torcersi le mani con fare nervoso. “Rapito?!! Ma state scherzando? Non è possibile… Anne non farebbe del male a una mosca… vi siete sbagliati. Dovete esservi sbagliati”

“Signora Jones, è mai stata a casa di sua sorella a Brooklyn?” chiede il capo Brady. Finora ha lasciato gestire l’interrogatorio alle due donne, ma adesso vuole partecipare anche lui.

“No, io non mi muovo mai da qui… a me piace stare a casa, con i miei gatti” ammette la donna, abbassando il tono della voce, quasi a volersi scusare per la sua esistenza tranquilla.

Kate apre bocca ma non riesce a parlare. E’ decisamente troppo coinvolta in questa storia, così Victoria le viene in aiuto: “Signora Jones, temiamo che sua sorella abbia sviluppato un interesse ossessivo nei confronti del signor Richard Castle”

“Lo scrittore? Ah sì, ha una villa non lontano da qui… è sempre molto gentile, un vicino fantastico soprattutto da quando ha smesso di fare quei mega party in giardino con musica alta fino a notte fonda. Un momento… ma lei è la sua fidanzata? Ho visto la sua foto sul giornale!” chiede rivolgendosi a Kate.

“Ehm… sì. Signora Jones, abbiamo un video che mostra che sua sorella ha rapito Castle. Mi deve aiutare, Elizabeth, la prego” prosegue Kate, concludendo la frase quasi con un sussurro. Si schiarisce la voce e riparte: “Sa dove potrebbe averlo portato?”

Elizabeth Jones osserva quella giovane donna davanti a lei. Ne scruta lo sguardo con attenzione e, pur nella sua semplicità, comprende quanto dolore possa provare in quel momento. Ma non sa davvero dove sia Anne. “Mi dispiace, non la posso aiutare. Non ne ho la minima idea.” dichiara sconfitta.

 

Nel frattempo, in una capanna di pescatori, in un punto piuttosto isolato della costa a diverse miglia dagli Hamptons, Anne sta preparando una deliziosa cenetta per il suo fidanzato. Sono arrivati in questo luogo incantato un paio d’ore prima. Ha dovuto convincerlo con la forza a seguirla dentro la costruzione ed è stata costretta prima a colpirlo alla nuca e poi a legarlo, ma adesso lui sta riposando serenamente sul pavimento mentre lei – da brava fidanzata – cucina per lui.

Quante volte si è immaginata questo quadretto!

Finalmente staranno insieme per sempre.

Finalmente lui sarà solo suo.

 

Angolino delle autrici

In questo capitolo facciamo una conoscenza più approfondita delle due sorelle Jones: Elizabeth, mite, gattara e sedentaria, e Anne, un tantinello ossessionata da Castle. Però, da brava fidanzata, gli prepara persino una cenetta. Magari è anche una cuoca sopraffina!

Cosa si può volere di più dalla vita?

Debora e Monica

  
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