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Autore: Nakurami    19/07/2014    2 recensioni
La passione del Fuoco
La leggerezza dell'Aria
La purezza dell'Acqua
La forza della Terra
...
I quattro elementi della Natura girano attorno a un elemento superiore, di cui nessuno sa nulla, i suoi poteri sono sconosciuti e la magia che lo incanta è come una maledizione. Sì, perché il quinto elemento è destinato a scegliere tra Luce e Tenebre.
Angeli o Demoni.
Bene o Male.
Cosa sceglierà la nostra "Queen"?
_____________________________
Spero di avervi incuriosito con quest'ennesima idea che mi è balenata in testa esattamente cinque secondi fa... XD
Non mancheranno le sorprese e i colpi di scena!
Bye Bye!
Genere: Avventura, Fantasy, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Un po' tutti | Coppie: Hinata/Naruto, Neji/TenTen, Sasuke/Karin, Sasuke/Sakura, Shikamaru/Temari
Note: AU | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessun contesto
Capitoli:
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CAPITOLO 1

Era stata una faticaccia quella di traslocare. 
Ma era stato un bene, enorme bene, visto che adesso aveva un'appartamento tutto per se. Non poteva desiderare di meglio, era spaziosa e c'erano addirittura due camere da letto nel caso avesse voluto invitare a dormire qualche sua amica di liceo.
E a proposito di liceo... era terribilmente spaventata ma non per questo aveva perso le speranze di fare nuove amicizie. Anche perchè lei era Sakura Haruno, una ragazza tosta e decisa. Sapeva quello che voleva dalla vita e nessuno gliel'avrebbe tolto, nemmeno la più catastrofica catastrofe del mondo.
Sakura si preparò per bene prima di uscire di casa per fare la spesa. 
Il frigo era ovviamente vuoto e non aveva avuto il tempo di comprare nemmeno una lattina di limonata, quindi alle cinque del pomeriggio aveva deciso di fare un salto al supermercato lì vicino. 
Si era trasferita a Tokyo giusto qualche oretta prima, aveva aiutato i traslogatori che si erano complimentati per la sua incredibile forza fisica. Certo, lei era una campionessa di karate e lo praticava di certo non per hobby, ma perchè sapeva che un giorno ne avrebbe avuto bisogno.
Non faceva freddo ma il vento che soffiava si insinuava tra la sua pelle e i suoi vestiti con troppa facilitò quindi decise che era meglio indossare una sciarpa almeno per coprire il collo. Odiava il mal di gola, troppo, così come il raffreddore durante l'estate.
Sakura, non si sapeva bene come mai, aveva dei meravigliosi capelli dallo strano colore rosa pastello che arrivavano a sfiorare le spalle. Li portava usualmente sciolti (anche perchè non le piacevano i fermagli, le tiravano davvero troppo) tranne che nelle occasioni speciali, ovvero durante l'anniversario di matrimonio dei suoi genitori che l'avevano praticamente costretta persino a mettersi un vestito che somigliava più a quello di una fatina che ad altro...
Ma tralasciando questo, Sakura non amava particolarmente ogni tipo di gioiello troppo vistoso. 
Al supermercato comperò soltanto lo stretto necessario come riso, sugo pronto, ravioli, acqua, ciliegie e qualche verdura. Ci avrebbe pensato domani alla spesa grande.
Quando uscì sbattè involontariamente contro qualcuno. 
<< Scusami, io... Scusa... >> balbettò lei arrossendo alla vista del ragazzo. 
Sì, era bello (diciamo pure bellissimo) li cui viso non se lo scorderà mai a meno che qualcuno non le cancelli la memoria... Ma quello lì era veramente bello!
Sakura rimase imbambolata a fissarlo per interminabili secondi, troppo impegnata a cercare di scovare qualche emozione in quegli occhi scuri come la pece. Troppo belli. Troppo belli davvero. 
Sakura abbassò lo sguardo solo quando il ragazzo sembrò realmente infastidito << Scusa- >>
<< Smettila di scusarti >> la interruppe lui prendendo le buste cadute a terra e progendogliele, l'Haruno le prese immeditamente attenta a non sfiorargli le mani.
E detto questo il bellimbusto se ne andò con le mani nelle tasche.
Sakura lo fissò per un buon quarto d'ora notando che dalla camminata doveva essere un tipo sicuro di sè ed egocentrico. Ma quegli occhi... Quegli occhi vuoti. 
Volevano dire qualcosa.
Qualcosa che non potevano però rivelare agli altri tantomeno a una sconosciuta, pensò sospirando.


Il primo giorno di scuola, si poteva dire tranquillamente, era un giorno molto ma molto ma molto speciale almeno quanto orrendo, per Sakura. Detestava essere la sola e unica ragazza che non conosceva nessuno, la Nuova di turno e magari anche la Stupida di turno. 
Lei era determinata a farsi nuovi amici, magari anche un fidanzato, e di certo le ochette (che ne era sicura ci fossera nella sua nuova scuola) non le avrebbero messo i bastoni tra le ruote.
Quindi appena messa la divisa si diresse di gran carriera verso l'Istituto Chunin detta città di Tokyo. L'uniforme era assai semplice, molto simile alla vecchia che indossava a Sapporo: gonna blu, giacca rossa e camicia bianca. In più una cravatta blu. 
Arrivata davanti al cancello non le fu impossibile notare uno stuolo di ragazze tutte raggruppate verso l'ala est dell'edificio da dove provenivano fischi e apprezzamenti. Sakura sospirò, lì in mezzo ci doveva essere il solito ragazzo popolare. 
Quindi avrebbe svoltato e se ne sarebbe andata dentro per cambiarsi le scarpe e andare in Segreteria dove qualcuno (almeno sperò) le avrebbe detto dove doveva andare per evitare che perdesse le prime ore di lezione. 
Ma molto probabilmente non era proprio giornata. 
Infatti appena tentò di fare un passo in quella direzione qualcuno, correndo, l'aveva fatta cadere e non si era nemmeno degnato di chiedere scusa o di aiutarla. Subito dopo un'orda di ragazze in calore per poco non la schiacciavano a terra.
<< Ahi... Ahi... >> si lamentò mantenendosi la testa.
In quel momento notò una mano tesa davanti a lei. Alzò lo sguardo e incontrò due occhi azzurri come il mare che le sorridevano << Vuoi una mano? >>
Sakura pensò di accettare.
<< Ti fa male qualcosa? >>
Sakura scosse la testa e sorrise << No no, tutto bene... >>
<< Mi dispiace che il mio amico ti abbia fatto cadere. Sul serio non era sua intenzione, ma sai le ragazze non fanno altro che inseguirlo dalla mattina alla sera! Spesso ce le troviamo pure sotto casa... >>
L'Haruno lo tranquillizzò anche se era nella sua indole andare a cercare il responsabile e picchiarlo forte. Tanto forte. 
Ma si trattenne, dopotutto era il suo primo giorno...
<< Mi chiamo Naruto Uzumaki! >> esclamò all'improvviso il biondo davanti a lei << E tu sei... >>
<< Sakura. Sakura Haruno, piacere >>
<< Sei nuova, vero? Vuoi che ti indichi la classe? >>
La rosa si aggiustò la gonna e sorrise di nuovo << Sarebbe fantastico >> 
La giornata passò in fretta, durante le prime ore era abbastanza tesa ma dall'accoglienza ricevuta non potè fare a meno di rilassarsi. I ragazzi erano abbastanza tranquilli, beh, quasi tutti dato che quel Naruto era una vera macchietta e combinava casini su casini. 
D'altronde fatto il test iniziale, per vedere a che punto erano gli studenti (anche se Sakura era sicurissima che l'avessero fatto solo per controllare se avevano studiato in estate... Ma chi studia l'estate?), si era capito subito che Naruto aveva lasciato il foglio in bianco.
Al contrario lei e un altro studente avevano avuto i complimenti dal professore in persona.
Solo quando Sakura, incuriosita, girò la testa verso la finesta capì che "lo studente" era niente meno che il tizio che aveva incontrato fuori al supermercato.
Con una scintilla negli occhi stava per alzarsi e andare a parlargli durante la pausa pranzo ma il solito stuolo di ragazze s mise in mezzo. Sakura per poco non cadde nuovamente a terra.
Fortuna che c'era l'Uzumaki dietro di lei a sorreggerla!
<< Tutto bene? >>
Sakura sbuffò << Si... Proprio non capisco perchè si comportano così... >>
Naruto alzò le spalle e alzò gli occhi al cielo << Solo i Kami possono saperlo >> disse facendl ridere la ragazza.
La sua risata cristallina arrivò fino alle orecchie del ragazzo seduto accerchiato dalle "cagne in calore" che non appena la riconobbe si alzò come una molla le prese il polso e se la trascinò dietro senza dire una parola.
Intanto in classe, c'era il silenzio. 
Naruto, tra l'altro, era il più scioccato di tutti.


Che mi abbia riconosciuto? 
Che si ricordi di me? 
Dopotutto è colpa sua se sono caduta davanti al supermercato... Quindi deve per forza ricordarsi di me...

Riflettè Sakura abbassando lo sguardo.
Il ragazzo l'aveva portata sul terrazzo, trascinandosela dietro come un sacco di patate che camminava, e per caricare la dose, l'Haruno gli aveva anche chiesto (urlato) dove diavolo la stava portando.
Era furiosa, incazzata nera.
Livida di rabbia.
E tutta quella rabbia, appena il ragazzo la guardò negli occhi, sparì in un nanosecondo.
<< Cosa c'è? >> gli chiese Sakura ad un certo punto alzando la testa per affrontarlo.
Non pensava però che fosse così alto, ma riusciva ugualmente a guardarlo negli occhi. Gli stessi occhi del giorno precedente, non tradivano alcuna emozione, proprio come la sua espressione. 
Un po' la metteva a disagio.
<< Uchiha >> disse però lui.
Sakura inclinò di poco la testa aggrottando le sopracciglia << Eh? >>
Lui sospirò << Mi chiamo Sasuke Uchiha, Uchiha per te >>
<< P-Perchè mi hai portata qui? >> non sapeva come mai ma la voce le tremava.
Sasuke le afferrò il braccio destro e glielo alzò velocemente, poi, con un ennesimo scatto la fece girare costringendola a guardare il paesaggio. 
Più in là, dietro agli immensi palazzi c'era il bosco di Konoha, un luogo che descrivere paradisiaco era troppo poco. Riusciva a vedere persino il suo appartamente che non era troppo lontano da lì. 
Ma all'improvviso la presa sul suo braccio si fece più ferrea costringendola a chiudere gli occhi dal dolore. 
Bastava una semplice mossa e le avrebbe strappato il braccio.
<< C-Cosa vuoi da me? >>
l'Uchiha non sembrò nemmeno sentire la domanda ma si avvicinò ulteriormente a lei così che il suo petto combaciasse alla perfezione con la schiena di lei. 
<< Cosa vedi? >>
La sua voce era fredda, terribilmente fredda e atona.
Sakura aprì un occhio e sul serio, non riusciva a capire cosa volesse quel ragazzo tanto strano. No, dire che era strano era davvero troppo poco. Sasuke Uchiha era pericoloso.
l'Haruno tentò di avere una voce calma mentre parlava e per fortuna ci riuscì << Che cosa intendi? Vero Tokyo, come la vedi anche tu >>
A meno che non sia ceco, cosa molto improbabile visti i tuoi occhi. Erano troppo vivi per essere ceci ma allo stesso tempo troppo morti.
Non si capacitava nemmeno lei di cosa stesse pensando.
<< No >> fece Sasuke stringendo ancora il braccio facendola gemere di dolore << Io non la vedo come la vedi tu. Io la vedo per quello che è veramente, e cioè un cumulo di macerie... >>
Sakura per poco non svenne. 
La testa le duoleva da morire, lo stomaco contratto e i muscoli terribilmente tesi come corde di violino. In più bruciavano. Bruciavano troppo per potersi controllare.
Lanciò un grido che però venne bloccato dalla mano di Sasuke che le tappò la bocca.
<< Per ora ti lascio andare ma sappi che da domani non avrai più la tua vita tranquilla e spensierata. Perderai tutto, come l'ho perso anch'io e... >> ma non riuscì a terminare la frase che Sakura gli morse la mano facendolo così allontanare. 
Dallo spavento però, l'Haruno non calcolò bene la distanza tra lei e la ringhiera così, inevitabilmente cadde giù.
Subito dopo sia Sasuke che la porta che dava al terrazzo sparirono dalla sua visuale. L'unica cosa che riusciva a vedere era il cielo sempre più lontano e sempre più ricoperto di nuvole minacciose di pioggia.
Gridò, spaventata. 
Aveva paura.
Stava cadendo.
Si era, anche se inconsciamente, buttata giù dalla terrazza della sua scuola il primo giorno di lezioni. 
Piano piano però si sentiva sempre più leggera, come se qualcosa la stesse mantenendo in aria. Diede un'occhiata giù e notò che era a pochi metri da terra su qualcosa che somigliava vagamente a un materasso fatto di pioggia.
Ma no, era... un materasso fatt di acqua!
<< Ma... Cosa...? >> Sakura non ci stava capendo veramente niente.
Cos'era successo?
Fino a qualche secondo prima sentiva il vento strapparle i vestiti di dosso (metaforicamente parlando) per la forza di gravità poi si era ritrovata lì. Su quella "cosa".
L'acqua allora cominciò a trasvormarsi, a somigliare sempre di più a una poltrona e lentamente si appoggiò a terra. 
L'Haruno non se lo fece ripetere due volte: scese e si allontanò immediatamente. 
Ma non appena si rese conto che aveva iniziato a piovere si accasciò sotto la pioggia. 
Il perchè non lo sapeva nemmeno lei, sapeva soltanto che aveva una gran voglia di piangere e che nessuno le avrebbe detto di no.
Perchè?! 
Perchè è successo a me? Cosa vuole quello stupido... Uchiha!?

<< Sasuke non vuole nulla che tu adesso potresti dargli, Sakura >>
L'Haruno si alzò di scatto allontanandosi dalla ragazza che era appena comparsa dietro di lei. 
Sorrideva. 
<< C-Chi sei? >>
La ragazza si avvicinò e le sorrise calorosamente << Sono l'Acqua e sono qui per aiutarti, Sakura >>


Di certo non si aspettava che agisse tanto in fretta. 
Sul serio lei... No, non aveva scusanti. 
Era solo colpa sua se quella ragazza aveva rischiato di morire. Era colpa sua, non doveva mentire a se stessa. 
Adesso poteva solo aspettare che tutto si tranquillizzasse, che la ragazza accetti di essere in pericolo per chissà quale motivo e di essere protetta da loro.
Konoha sarebbe morta se non avessero trovato immediatamente tutti e cinque gli elementi. In ogni caso, tutto il mondo sarebbe devastato. Per ora, pensò, l'Acqua era dalla loro parte. 
Mancavano altri tre elementi e poi si poteva dare Veramente la caccia a ciò che li avrebbe sul serio aiutati.
Il Quinto Elemento.
E per questo, Tsunade era più che preparata.









Note Autrice:
Salve gente!
Mi sono cimentata in quest'impresa, sì d'estate mi do alla pazza gioia, ma non crediate che abbia abbandonate le altre perchè VI SBAGLIATE DI GROSSO! 
Cosa potrei dirvi? Ah già... 
L'idea mi è venuta proprio in questo momento e il primo capitolo mi è venuto di getto, spero non sia troppo noioso, ma come in ogni buona storia, la parte avvincente arriverà verso il terzo/quarto capitolo se non già nel prossimo (sì ho ancora le idee abbastanza confuse ma riuscirò a metterle in ordine, tranquilli!) 
Cos'altro? 
No nulla, spero vi sia piaciuto e mi raccomando! 
Recensite in tanti, che voglio sapere cosa ne pensate di questa mia storiella! senza senso!
Sayounara!

 

 
  
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