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Autore: Dont_Forget_Pizza_99    19/07/2014    1 recensioni
Un paio d'occhiali, con la montatura nera e tondeggiante.
Un paio di jeans strappati.
Se fosse stata tra i clienti, seduta su un tavolo qualsiasi magari tra il fumo di sigarette, non si sarebbe notata ma lì sopra era una piccola stella.
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Niall Horan
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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CAPITOLO 2- OLD NICK
 
 
 
Dopo la chiamata di Stacee e la serata a cantare con Lexy, in quello stupido pub, l’unica cosa che mi faceva stare calma era arpeggiare con la mia chitarra.
Ma nonostante cercassi di togliermi quei pensieri dalla testa, restavano ancora lì.
La chiamata di Stacee, da dimenticare.
Lei e la sua stupida voce.
Lei e la sua stupida festa.
Lei e quel suo odioso invito.
Lei.
Ricevere una chiamata mi dava fastidio, essere invitata alla sua festa ancora di più.
In verità non era un invito ma una chiamata per informarmi che  non potevo andarci.
Perché? Perché non avevo un ragazzo o un accompagnatore.
Lo aveva fatto apposto.
Lei fa tutto apposta.
Sono così nervosa che nemmeno un pensiero sensato riesco fare ma piccoli pensieri, dove esprimo la mia intolleranza a lei, mi riescono facili.
 Eppure due anni fa eravamo amiche.
In questo momento non trovo un motivo valido per quell’amicizia, probabilmente per i centri estivi che frequentavo come animatrice durante il periodo del liceo.
Anche se un perché non mi veniva sapevo, anzi ricordavo benissimo come era finita.
Un semplice “ sei troppo banale per essere mia amica ”.
Se lei è contenta lo ero anche io, insomma avrei preferito che gli andasse storto qualcosa di non grave. Ad esempio mi sarebbe piaciuto vederla cadere in una pozzanghera, rompersi un tacco mentre fa la gatta morta e sicuramente avrei goduto vederla con una tinta sbagliata dei suoi finti capelli castani.
Sarebbe stato fant… Qualcuno bussò alla porta.
Il fattorino della pizza che avevo ordinato poco fa era la risposta più ovvia.
Appoggiai la chitarra al divano e con lentezza andai ad aprire alla porta.
< Salve pizzeria Tom’s. Una patatosa? >
Il ragazzo lesse il fogliettino che teneva tra l’indice e il medio.
Il sabato sera, per me, era obbligatorio ordinare la mia pizza settimanale da Gino’s.
Ormai era una tradizione che avevo fatto mia.
< Si, grazie > Sorrisi al fattorino, cavolo stavo sorridendo dopo quello che mi era capitato.
Non riuscii a capire chi era il fattorino per cola del berretto ma certamente non era il solito, visto la corporatura. Quello che veniva a portarmi la pizza era il doppio più muscoloso.
< 5 sterline >
Presi i soldi dalla tasca della felpa e glieli porse.
< Grazie alla prossima > Il ragazzo afferrò i soldi e corse giù per le scale.
Che fosse di fretta? Credo di si.
Appoggiai la pizza sul tavolino davanti il divano, aprii il cartone e subito un profumo di buon cibo mi entrò nelle narici.
Forse era colpa della rabbia  ma la divorai in meno di quaranta minuti.
Quasi sempre, il sabato, mangiavo la pizza con Lexy però questa sera aveva preferito uscire con una nuova conoscenza. Andava a una festa, non quella di Stacee, con questo Lucas mi sembra, un tipo carino che si era avvicinato a lei ieri sera al pub.
Anche mangiarmi e bere una birra in santa pace mi faceva ricordare la serata di ieri.
A proposito di birra, avevo finito il bicchiere così ne versai ancora un po’, cosa poteva farmi di male? Una birra ogni tanto di certo non mi avrebbe rovinato.
Ieri sera non avevo nemmeno bevuto dopo l’esibizione, per fortuna.
Non era andata male, le nostre voci si armonizzavano molto bene e la mia nuova chitarra era stupenda. Il problema era la fine esibizione, quando fecero i complimenti, anzi quando le fecero i complimenti.
“ Sei bravissima, complimenti”.
“ Dove hai imparato a cantare così bene? ”
“ Posso il tuo numero?”.
Come se a quei ragazzi pompati importasse il suo talento, le guardavano tutti il seno e le gambe, non gliene fregava niente della voce.
Era importante per Lexy piacere così alla gente , e anche a me sarebbe piaciuto qualche complimento ma l’unica cosa che ricevetti fù un “ Bella chitarra”.
La chitarra era molto bella, ne ero consapevole ma io la suonavo di certo non era magica.
Io sono solo la ragazza che suona la chitarra e nessun ragazzo verrà verso di me per chiedermi il numero.
< Non fanno niente in tv>
Continuavo a cambiare canale televisivo perché non facevano niente di intrigante.
Finalmente trovai un film niente male, parlava di una ragazza poco popolare che cercava di far di tutto per essere notata da un ragazzo ma c’era sempre qualcuno che prendeva i meriti al posto suo.
Tutti i meriti a Lexy.
Chi le aveva insegnato le canzoni?
Chi il modo d’interpretarle?
Chi in passato la aveva incitata a cantare?
Chi le insegnava ogni cosa sulla musica?
Chi le cantava le parti delle canzoni più difficili per lei?
Io.
Potevo smettere di aiutarla tanto sarebbe stato sempre così, le bastava un sorriso e un bel vestito per fare colpo.
Io non sarei mai stata così e non valeva la pena diventare una copia della tua amica.
Alle persone dico solo che voglio rimanere così e loro possono pure darmi le spalle se faccio schifo.
Erano solo le dieci di sera e non volevo rimare a casa per molto.
Andai in camera e dall’armadio presi una maglia bianca a maniche lunghe e dei leggins neri.
Mi guardai allo specchio, manca una giacca fa freddo.
La giacca in jeans sarebbe andata molto bene, sciarpa e un capello.
Diciamo che nei primi di settembre non faceva freddo, ma ultimamente si stava bene coperti.
Legai frettolosamente le converse bianche, avevo voglia di uscire subito.
Cellulare e chiavi. Ora potevo uscire.
Un posto in cui mi trovavo bene in serate come queste era da Old Nick.
Un pub poco lontano dal mio appartamento, era un tipico pub con gli interni in legno, gente simpatica e qualche volta qualcuno offriva le sue esibizioni.
Appena entrata guardai al bancone, e c’era ancora lei, grazie al cielo.
< Ehi Evie >
La ragazza che stava servendo un boccale di birra si girò verso di me mostrando un grande sorriso.
< Fancy! Tenga la sua birra>
Evie era una ragazza simpatica, e il lavoro che faceva era perfetto per lei. Aveva carisma e un carattere forte quindi era facile tener testa ai clienti.
Ogni tanto , grazi al suo aiuto, salivo sul  piccolo palco di Old Nick e cantavo qualcosa. Questo posto lo conoscevo solo io, non avevo mai detto a Lexy che ci andavo, volevo un posto per stare senza di lei.
< Ciao, come stai?>
Le chiesi sedendomi su uno dei tanti sgabelli liberi vicino al bancone.
< Bene, molto bene. A mio fratello farebbe piacere vederti ma sai, è a spasso con gli amici questa sera>
Con uno strofinaccio puliva bicchieri e boccali senza mai fermarsi, erano molto veloce, io ne avrei puliti solo cinque in pochi minuti.
< Tranquilla ero solo di passaggio, canta qualcuno? > Feci segno con il capo verso il palco posto al fondo del locale.
Evie sorrise.
Adoravo il suo sorriso, avrei voluto averlo io uno così.
< Si un certo Niall, molto carino.- prese un piccolo vassoio con delle patatine e lo mise davanti a me- Io ci proverei Fancy, ho scoperto che abita nel palazzo affianco al tuo>
Provarci? Questa è fuori di testa.
Non potevo provarci con un ragazzo che non ho mai visto solo perché abita nel palazzo vicino.
< No, grazie. Provaci tu se è carino>
Evie fece una smorfia scuotendo la testa.
< Scusi una birra rossa>
Evie annuì all’uomo e gli spinò la birra nel boccale.
< Non è muscoloso come piacciono a me, e poi suona la chitarra va bene per te. >
Evie mi sembrava troppo sicura su quello che diceva.
Era vero, avevo un debole per i ragazzi che suonavano uno strumento ma anche per quelli non troppo muscolosi.
Ragazzi semplici non montati.
< Non credo di essere pronta per una relazione>
Misi qualche patatina in bocca continuando a guardare il lavoro di Evie.
Forse potevo cimentarmi di nuovo nel lavoro come barista.
Evie si spostò per prendere una bottiglia di vino, che una donna gli aveva chiesto e vidi un cartello. Cercasi cameriere/a chiedere al titolare per maggiori informazioni.
Era una coincidenza o qualcuno mi stava facendo uno scherzo?
< Non dico che devi creare qualcosa di serio, potresti uscirci qualche volta e basta.>
< Ci penserò Evie, comunque cercate personale? >
Evie si girò a guardare il cartello dietro di lei per poi sorridere divertita.
< Vuoi fare la cameriera Fancy? Sicura? Guarda che è impegnativo>
Il cellulare vibrò, un messaggio da Lexy.
Non ora bella, ora non è il momento , ho un lavoro serio tra le mani.
< Si!  Evie mi sono stancata di fare la baby-sitter e di mantenermi con qualche spicciolo per serata.
In più i soldi che avevo messo da parte ne sto usando anche troppi.>
Per poco non la stavo per supplicare ma lei accettò.
< Devi impegnarti Fancy. Guarda Niall sta salendo sul palco >
Un ragazzo abbastanza alto, con capelli biondi e occhi azzurri stava salendo sul palco con la chitarra.
Si era carino, aveva un viso davvero dolce.
< Salve, sono Niall Horan e questa è Summer Love, una mia canzone>
Ero incantata, aveva una voce stupenda.
Né troppo alta né troppo bassa e le sue dita scorrevano sicure sulle corde della chitarra come se quella canzone la avesse suonata migliaia e migliaia di volte.
< Fancy ! Svegliati, sei cotta lo sapevo>
Evie continuava a sventolare uno strofinaccio davanti al mio viso.
Niall.
Devo conoscerlo.
Mi stava piacendo un ragazzo, non mi piaceva un ragazzo da un sacco.
E se si era accorto che lo fissavo mentre cantava?
E’ normale, tutti guardano una persona mentre canta.
Si, non si sarebbe accorto di nulla.
Forse non mi piaceva, lo trovavo solo carino.
Lo trovavo carino, molto carino.
Cavolo se era carino.
< Grazie mille per avermi ascoltato.>
< O dio! Sta scendendo, sta venendo qui Evie.>
Mi alzai dallo sgabello e iniziai a spostarmi i capelli di lato, una volta a destra e una volta a sinistra.
< Fancy, fermati e siediti ora! Ovvio che viene qui, ho la sua giacca>
Il ragazzo dopo aver avuto qualche complimento si diresse verso di noi.
< Come sono andato ? >
Chiese mostrandoci un sorriso .
Mi soffermai a guardarlo per qualche secondo.
Cavolo, cavolo, cavolo, cavolo!
Le gambe tremavano e implorai che si fermassero subito, ma senza una risposta.
Continuavo a tremare e strofinarmi il braccio con la mano.
< Molto bene, anche alla mia amica Fancy sei piaciuto. >
Niall ora guardava solo me.
< Io ti ho già visto, ieri sera era al pub Red Dog. Sei molto brava.>
< Grazie, anche tu sei bravo >
Ok sorrido forse faccio colpo, ok se sorride vuol dire che qualcosa funziona. Perfetto!
< Niall, sai abiti vicino a Fancy, la puoi accompagnare a casa? Non mi fido farla andare da sola>
Guardai Evie stupita. Mi faceva tornare a casa con lui ? Non credo di potercela fare, svenuta per strada sicuramente.
< Davvero?  Io vado ora, andiamo?>
Annuii timidamente e scesi dallo sgabello.
Dieci minuti insieme a lui, non ce la potevo fare.







Spazio Autrice 

Scusate il ritardo! 
Ho avuto dei problemi con wi-fi e quindi non ho potuto aggiornare.
Ve lo dico, aggionerò ogni settimana o ogni due se propio non riesco.
Fancy è una ragazza strana lo ammetto , è lunatica a volte quindi sarà molto
facile che cambi atteggiamento di continuo.
Ovviamente quello che pensava con di Lexy non farà finire la loro 
amizizia, ma succederà altro.
All'inizio pensavo di far andare lentamente la storia e di non far 
incontrare Fancy con Niall. 
Evie, è stato questo personaggio a farmi decidere di farli incotrare, una ragaza sveglia
e furba.
Spero che qualcuno legga questa fan fiction.
I capitoli non sono lunghissimi ma mi impegnerò a farli più lnghi.
Grazie <3


 
  
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