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Autore: NonTrovoUnNome22    20/07/2014    2 recensioni
Durante lo scontro più sanguinoso e decisivo che la Galassia abbia mai conosciuto una squadra di soldati si distinse per le proprie capacità e il proprio coraggio.
Queste sono le cronache del loro operato durante la guerra contro i Razziatori.
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In N7 Chronicles sarà raccontata la storia di una squadra N7 parallela a quella della Normandy durante gli eventi di Mass Effect 3, coinvolgendo molti dei personaggi secondari e delle comparse della trilogia e dando spazio ad alcuni degli avvenimenti importanti per il lore avvenuti offscreen che faranno da sfondo a una trama orizzontale completamente originale. Spero apprezzerete. :)
Genere: Azione, Dark, Science-fiction | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Altri, Nuovo personaggio
Note: Missing Moments | Avvertimenti: Spoiler!, Violenza
Capitoli:
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Cittadella - Hangar B22 – 13/4/2186
L’aria nella sala conferenze della Sanctuary era tesa, molto tesa.
Un gruppo di ingegneri si era radunato davanti ad un televisore per seguire gli sviluppi dell’invasione dei Razziatori: erano arrivati sulla Terra, distruggendo tutto ciò che incontravano. Altri cercavano di contattare i propri cari sulla Terra tramite Extranet, senza riuscirci.
Una segretaria era addirittura svenuta quando venne informata dell’invasione: ora riposava in infermeria.

L’ammiraglio Mikhailovich aveva radunato le truppe nella sala tattica, tra loro c’erano la 23esima e la 14esima unità artiglieri dell’Alleanza.
Quelle due unità comprendevano numerosi specialisti biotici e tecnologici, i migliori che l’Alleanza aveva da offrire.
Erano stati imbarcati anche diversi veterani Turian e Salarian tra cui Jondum Bau, il Salarian a capo degli spettri.

-Questa è una delle navi più avanzate dell’intera flotta del Consiglio.- disse cercando di apparire fiero, nonostante fosse tremendamente impaziente di avere notizie di suo figlio -La useremo come centro di comando mobile e come base per una milizia che interverrà negli scenari più pericolosi e importanti nella Guerra contro i Razziatori- abbassò lo sguardo e osservò gli uomini e le donne che ora era chiamato a guidare –Questa non è una guerra come tutte le altre, questa è LA guerra: dalle battaglie che combatteremo si deciderà il destino della Galassia … non possiamo fallire … lascio la parola allo specialista Bau, che vi illustrerà le caratteristiche tecniche della nave-

Il Salarian prese parola –Questa corazzata è stata progettata proprio per questa guerra: il Consiglio non prese sul serio gli avvertimenti del comandante Shepard in merito ai Razziatori, ma gli spettri si. Siamo intervenuti nella progettazione e le abbiamo conferito alcune caratteristiche che abbiamo motivo motivo di credere ci concederanno un vantaggio tattico non da poco…-
All'Ammiraglio non piaceva la parlantina svelta dei Salarian, e stare ad ascoltare Jondun che sciorinava termini tecnici che a malapena riusciva a capire lo irritava non poco.

Il factotum dell’ammiraglio vibrò, sullo schermo digitale apparve un semplice –Sono arrivate-
“era ora” pensò.
Senza farsi notare usci dalla stanza e si recò verso la passerella che conduceva fuori dalla nave.
Sul molo si era radunato un piccolo gruppo di persone, perlopiù Asari.
Quando l’ammiraglio si avvicinò riconobbe una umana, cinque Asari e un Volus.
-Salve Ammiraglio, mi chiamo Shiala, sono al comando di questa squadra. L’alto comando Asari mi ha ordinato di recarmi in questo molo … senza spiegarmi il motivo.- disse confusa l'Asari.
-Si, gli ho chiesto io di farlo, siete l’unità di cecchini Armalì vero? Vi voglio reclutare in una squadrà d’èlite che combatterà i Razziatori: mi servono i migliori...-disse quasi meccanicamente. Era una frase che aveva ripetuto spesso nell'ultimo periodo.
Poi osservò l'Umana dicendo: -E tu sei la Furia, sono contento che siate arrivati-
La N7 si mise sull’attenti.
-Susan Rizzi a rapporto ammiraglio! Chiedo il permesso di imbarcare anche il mio aiutante Volus, Signore-
-Aiutante Volus?- chiese l'Ammiraglio sgranando gli occhi.
Peter guardò il nanetto, "che aiuto poteva dare un Volus a un N7???" pensò.
-Sono Niftu Cal signore, fornisco supporto logistico [hhhh] alle operazioni che l’agente Rizzi compie per conto dell’Alleanza, dispongo di notevoli [hhhh] conoscenze tecniche nel campo degli amplificatori biotici e sono un esperto informatico .-
-Hai qualche tipo di addestramento militare?- chiese dubbioso l'Umano.
-Si signore, sono stato nella marina Volus nel ruolo di Ingegnere sul campo.- rispose prontamente Cal.
-Susan, garantisci tu per lui?-chiese perplesso Peter.
-Assolutamente si, signore!- disse la Furia.
-Allora sbrighiamoci, abbiamo del lavoro da fare.- ordinò l’Ammiraglio.

Era tanto tempo che Mikhailovich non vedeva la Furia: l’ultima volta fu qualche mese dopo il suo esame per diventare N7, ai tempi in cui l’ammiraglio lavorava ancora nell'accademia a Rio de Janeiro.

Rio … per qualche scherzo del destino era quello il luogo in cui le "Forze Speciali N7" (questo il nome ufficiale della milizia Anti-Razziatori) dovevano compiere la loro prima missione.
L'Ammiraglio decise di tenere un'altro briefing nella sala tattica, questa volta però erano presenti solo la Valchiria Shiala, la Furia e i capisquadra della 23esima e della 14esima unità artiglieri dell’Alleanza.
-La nostra prima missione consisterà nel prestare soccorso e reclutare lo specialista N7 Erik Meyer, soprannominato “il Distruttore”.
Dagli ultimi rapporti ricevuti stava coordinando le difese dell’accademia N7 di Rio de Janeiro. Ci serve l’aiuto di quanti più N7 possibili se vogliamo avere qualche possibilità dato che sono i soldati più esperti della galassia e sono stati addestrati proprio per situazioni come queste.
La 23esima e la 14esima copriranno i lati del campo di battaglia attirando i nemici altrove mentre una piccola squadra di infiltrazione si occuperà di estrarre il Distruttore.- spiegò l’Ammiraglio.
-E se non volesse venire?- chiese la Furia.
-Convincetelo.- rispose seccamente Mikhailovich, aggiungendo: –una volta che avrete caricato sulla navetta il Distruttore leveremo le tende e ce ne andremo dal Sistema Sol.-

-Perché il Distruttore è così importante per Mikhailovich?- chiese Shiala a Susan mentre pranzavano in mensa.
-è uno degli N7 più abili, il suo curriculum parla da sé… era membro della stessa squadra in cui si addestrò il comandante Shepard, hanno avuto lo stesso istruttore.
Ha guidato l’assalto di Torfan, portando a termine un’operazione difficilissima: è l’uomo giusto da chiamare quando si vuole una squadra disciplinata ed efficiente che annienti il nemico. Penso sia uno dei migliori motivatori della Galassia.- disse la Furia ridacchiando.
-E tu? Perché ti fai chiamare “Furia”?- chiese l’Asari.
-Beh, diciamo che i miei poteri biotici sono notevoli, e mi hanno insegnato uno stile di combattimento che ad alcuni sembra … eccessivo … - rispose Susan con finto imbarazzo.
L’altoparlante si accese, e gracchiò –Siamo arrivati nel sistema Sol, tutto il personale ai propri posti.-

La squadra Alpha era pronta sul ponte, l’Ammiraglio Mikhailovich li raggiunse.
-La Sanctuary è dotata di sistemi di occultamento, ma comunque non è sicuro scendere sulla Terra; vi sposterete in navetta- esclamò l’Ammiraglio.
-Ma saremo dei bersagli ambulanti!- fece notare la Valchiria.
-Ne dubito: anche le navette sono dotate dello stesso occultamento della corazzata. La nave è stata costruita con molti hangar dedicati alle navette in modo da poter attuare molti sbarchi contemporaneamente. Proprio quello che ci serve in questo caso.
Andate, forza! Le unità di supporto sono già pronte, aspettano voi per partire.- Mikhailovich sorrise.
Fu la prima volta che Shiala vide sorridere l’ammiraglio, la prima volta in cinque giorni.

La squadra Alpha era costituita dalla Furia, dalla Valchiria e da altri due sodati umani, un uomo e una donna.

Sulla navetta, in viaggio per Rio, la soldatessa stava guardando sul factotum la foto di una bambina con sguardo assente.
-è tua figlia?- Chiese la Furia.
-Si- rispose –per fortuna era con me sulla Cittadella quando i Razziatori hanno attaccato … - il suo viso si fece più cupo –suo padre invece abitava sulla Terra, ci eravamo lasciati quando lei era piccola … non so se sia ancora vivo … -
-Forza Ellen, cerchiamo di concentrarci sulla missione, siamo quasi arrivati … - disse il soldato al suo fianco
-Si, d’accordo, ora pensiamo a salvare quell’N7-

-Bravo e Charlie sono già in posizione, incontriamo forte resistenza, squadra Alpha sbrigatevi a tirare fuori il distruttore da quell’inferno!

Il portellone della navetta si aprì prima di atterrare, lo spettacolo che si presentò davanti alla squadra Alpha fu orribile.
La zona consisteva in un’area di atterraggio da cui partivano tre corridoi che portavano ad una trincea composta da container di varia grandezza.
I mostri dei Razziatori erano ovunque, ma soprattutto attaccavano la trincea che il Distruttore e altri due soldati cercavano di difendere.
Quello era solo il porto dell’accademia, da cui venivano scaricati i viveri e le armi che servivano a mantenere i rifugiati all’interno.
La Furia stentava a riconoscere il posto; era devastato.

-Possiamo atterrare solo in quell’area di atterraggio, ma è piena di nemici!!!- urlò il pilota della navetta.
-Non abbiamo altra scelta- Disse la Furia –il Distruttore sta per venire sopraffatto, è la nostra unica possibilità di portarlo a bordo intero-.
-SGOMBERIAMO LA ZONA DAI NEMICI- ordinò la Valchiria.
Dal portellone della navetta in volo riuscirono a uccidere i mutanti che si trovavano nell’area di atterraggio.

Quando la navetta atterrò ci fu il tempo per una breve riorganizzazione.
-Voi due rimanete qui a difendere la navetta, Valchiria, con me- esclamò la N7.

Mentre Susan e Shiala si facevano strada lungo i corridoi con le esplosioni biotiche nel tentativo di raggiungere i container uno dei due soldati che assistevano il Distruttore venne raggiunto da un proiettile lanciato da un Devastatore, i suoi scudi erano a terra e il colpo trapassò il suo petto.

-Guardi signore, alleati!!!- fece notare il secondo soldato al Distruttore mentre quest’ultimo somministrava del medi-gel al ferito, ormai privo di sensi.
-Bene! Stanno venendo in questa direzione, copriamole!- disse il Distruttore.
Prese la sua mitragliatrice Typhoon e cominciò a sparare addosso ai Bruti che tentavano di fermare le due biotiche, che nel frattempo “infettavano” i mostri dei Razziatori con i loro campi distruttivi aumentando l’efficacia dei proiettili sparati dal Distruttore.

I nemici continuavano ad arrivare, ma ora le due squadre erano abbastanza vicine da parlarsi senza urlare.
-Identificatevi- ordinò il Distruttore.
-Ma come Erik non mi riconosci?- disse ironica la Furia.
-Rizzi? Ma che cosa ci fai qui?- chiese sbalordito Meyer.
-Siamo venute per salvarvi, ci serve il tuo aiuto in una task force anti Razziatori, la navetta è poco lontano da qui.
-Io non vengo da nessuna parte, non hai visto la situazione qui?!? L’accademia è l’unico posto sicuro rimasto in questa città, i civili sono tutti qui ed è mio dovere difenderli.
Intervenne la Valchiria: -Non può occuparsene qualcun altro? Ci serve assolutamente il tuo aiuto sulla Sanctuary, la nostra nave … -
-Al momento sono la persona più qualificata per organizzare le difese di questo avamposto, non abbandonerò la mia gente!!! – disse irritato il Distruttore – mi spiace avervi fatto perdere tempo, vi aiuterò a tornare sulla nave se sarà necessario ma non vi seguirò -

I nemici cominciarono a indietreggiare.

-Perché se né vanno?- chiese il soldato di fianco al Distruttore.
La Furia spalancò gli occhi, lei sapeva il motivo!
-LA NAVETTA!!!-

Inseguirono i nemici, giusto in tempo per confermare l’ipotesi della Furia.
I due Soldati della squadra Alpha stavano difendendo disperatamente la navetta, ma i nemici erano troppi, e loro erano solo in due.
Il Distruttore si buttò in mezzo alla battaglia, tentando di uccidere quanti più nemici possibili con le sue granate.
-ERIK ASPETTA!!!- Susan tentò di fermare il Distruttore, perché aveva capito cosa stava per succedere.

Un bruto prese la rincorsa e caricò il soldato Alpha, che andò a schiantarsi sul serbatoio della navetta, squarciandolo.
Passò qualche secondo e il motore a eezo della navetta esplose
L’esplosione coinvolse anche il soldato Ray (che nel frattempo stava cercando di scappare) e il Distruttore
Un pezzo di lamiera ferì di striscio il suo compagno, che era rimasto con la Furia.
Molti mostri dei Razziatori morirono nell’esplosione, il resto della squadra sconfisse i superstiti.

-Squadra Alpha qui squadra Bravo, abbiamo dovuto evacuare l’area, stavamo per essere sopraffatti, avete il fianco destro scoperto- disse tramite il factotum il caposquadra Bravo.
Shiala prese il ricevitore.
-La nostra navetta è stata distrutta, la nostra squadra dimezzata, anche il distruttore è in gravi condizioni, abbiamo bisogno di un’estrazione immediata!- disse l'Asari.
-Troppo tardi squadra Alpha, la nostra navetta è danneggiata, non possiamo venire a prendervi- disse il soldato della squadra Bravo.
Intervenne il capo della squadra Charlie.
-Noi possiamo passare di lì nella ritirata, ma possiamo imbarcare solo altre due persone.-
Gli sguardi di Susan e di Shiala si incrociarono: l’N7 annuì e l’Asari avvicinò il suo factotum al viso e disse:
-Dobbiamo portare a termine la missione: porterete via i feriti, noi rimarremo qui-

In pochi minuti la navetta giunse sul posto.
La navetta arrivò e il portellone si aprì, rapidamente caricarono a bordo i due feriti, entrambi svenuti e con la corazza quasi distrutta.
-Siete sicure di rimanere? Possiamo provare a tornare a prendervi una volta scaricati i feriti sulla Sanctuary …- disse esitante
-Vi fareste ammazzare! Ormai i Razziatori sanno che siete qui e presto arriveranno in forze, troveremo il modo di resistere rientrando nell'accademia.- Susan guardò il compagno di Erik ferito dalla lamiera -Qui hanno bisogno di noi.-
-Vi rivedremo vive?- chiese il caposquadra di Charlie, seriamente preoccupato.
-Puoi contarci- rispose la Furia senza pensarci due volte.

Il portellone si chiuse, e la navetta si levò nel cielo.

Fine capitolo 1.
   
 
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