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Autore: Follow The Sun    21/07/2014    2 recensioni
Praticamente una storia in cui non accade nulla di speciale, ma pur sempre frutto della mia immaginazione.
[DISPERATO BISOGNO DI CORREZIONE]
Genere: Comico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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One direction and two possibilities. 
Capitolo 3. 

Appena arrivati a casa, tutti quanti bagnati fradici decidemmo di farci un bagno.
Papà e Anne si diedero il turno nel bagno in taverna, mentre io ed Harry dovevamo condividere la stessa vasca da bagno. 

-perché mi guardi così?- disse Harry sventolando le braccia in aria e facendo uscire dalla vasca un po' di schiuma.
-non l'ho decisa io questa cosa!- aggiunse per poi immergersi fino al mento nell'acqua.
Io lo guardavo perplessa, non mi andava proprio a genio di dover condividere un bel bagno rilassante con qualcun altro, soprattutto se era un maschio.
Mi immersi anche io nella vasca, ma io arrivai fino alla bocca.
D'un tratto allungai di poco una gamba, volevo distendere un po' i muscoli, ma urtai per sbaglio Harry.
-ehi, fai piano- disse massaggiandosi il sedere.
-anche io vorrei stendere le gambe, ma non lo sto facendo- disse per poi fare la faccia da Brontolo.

*10 anni dopo*

-Harry sei uno stronzo!- gli urlai contro incazzata.
-dai, sorellina, non fare così- disse tutto con fare malizioso.
-sei solo un pervertito!- gli urlai ancora contro. Ancora poco e gli avrei tagliato le palle con le forbicine per le unghie.
-ma se fino a 10 anni fa facevano sempre il bagnetto insieme!- disse la frase con un misto di malizia e saggezza.
-caro Harry, appunto, sono passati 10 anni, da allora le cose sono PARECCHIO cambiate- sottolineai soprattutto l'ultima frase.
Di solito Harry era abbastanza tranquillo, poi magari fumava un po' e andava su di giri, dovevo aspettarmelo.
-a che cosa stai pensando...sorellina?-domandò con un ghigno sulla faccia.
-di sicuro non a quello che stai pensando tu- dissi secca io.
-davvero non stavi pensando alle tue tette? Dovresti curarti un po' di più, se no non troverai mai un ragazzo- disse lui camminando verso camera sua.
Ero in accappatoio, in corridoio, con Harry davanti, che fino a qualche minuto fa stavo rincorrendo con la scopa in mano.
-stai scherzando?!- dissi io con gli occhi spalancati.
-no- ammise come se fosse la cosa più normale del mondo per poi chiudersi nella sua stanza.
-idiota, idiota, idiota- dissi io avviandomi di nuovo nel bagno dandomi dei colpetti alla testa con la mano aperta.
Appena entrata nel bagno sentii bussare alla porta.
-Sophie, tutto bene?- chiese una voce femminile dall'altra parte della porta.
-tranquilla Anne, Harry è solo un po' sballato, ma preferirei riavere le chiavi della porta del bagno...- dissi senza secca.
-certo, vado a cercarle e te le metto in stanza...ah, ha chiamato Carol , ha chiesto se poteva rimanere qui a dormire, ho detto che va bene, ho fatto bene?- disse sbadatamente, come se avesse un sacco di pensieri per la testa.
-si, certo, va benissimo-
Carol veniva spesso a dormire da me.
Carol era una ragazza timida.
Carol era innamorata di Harry.
Carol, era la mia migliore amica.
Mi ero legata a Carol il primo giorno di scuola, alle medie, lei stava piangendo nel cortile perché a lei piaceva un ragazzino della sua età.

Flashback.

-che cosa fai qui tu? Se ti scoprono ti ammazzano- dissi io nascondendomi dietro l'angolo della mia classe.
Ero uscita per andare in bagno e mi ritrovai davanti quella scena, una ragazzina in lacrime raggomitolata su se stessa.
La risposta fu una frase soffocata dai singhiozzi che non riuscivo neanche a capire.
-puoi ripetere? Non avrei molto tempo- dissi io scuotendogli la spalla.
-i...io, n...non, n...non- non concluse la frase e si mise a piangere come una fontana, di nuovo.
-illuminami con le tue parole Carol Smith, devi darmi segni di vita!- dissi io ironica agitando le braccia al vento. Non la conoscevo, ma sapevo il suo nome.
-Harold, quello della prima A. Gli ho detto che mi piace dal terzo anno delle elementari, e lui...mi ha rifiutata...- concluse il tutto con un singhiozzo.
-io lo conosco bene, è il mio fratellastro, a volte lo odio, ma non ti ha respinta, magari era condizionato dalla presenza dei suoi amici, prova a parlargli quando è solo, magari risolvete qualcosa- dissi gesticolando.
Lei mi guardò perplessa.
-che c'è?- domandai.
-davvero è il tuo fratellastro?- chiese accennando un sorriso.
-si, oggi se ti va andiamo a casa insieme, così ci parli- dissi io.

Fine Flashback.

Carol era solo una conoscente all'inizio, veniva da me per vedere Harry, con la scusa dei compiti di matematica, ma ogni volta era troppo timida per parlare con lui.
La incitavo ogni volta a parlarci, ma lei, appena si avvicinava a quella grande porta blu con la scritta "non rompete, qui riposa Harry Styles" si fermava e non si muoveva più, come una statua.

Finii di farmi il bagno, rovinatomelo da Harry e andai nella mia stanza, dove trovai una scatola delle scarpe con un bigliettino, aprii prima la scatola, dentro c'era un reggiseno in pizzo nero, troppo aggressivo e sexy per i miei gusti.
Lessi anche il bigliettino.
'Con questo starai meglio, così potrai curare di più le tue tette'
Harry.
Lo avrei ammazzato, ovviamente.
-So, perché cavolo non rispondi a quella merda di telefono?!-
La voce di Carol si fece largo nel corridoio.
-ti ho chiamata almeno novantadue volte, dove te lo metti sempre, eh?-
Continuò lei a passi da elefante nel corridoio.
-oh, ehm...ciao...Harry-
Silenzio.
-scusadevoandareciao- disse lei per poi chiudersi nella mia stanza.
-se continui così ti prenderà per pazza- dissi io scuotendo la testa.
-uh, ma cosa abbiamo qui, un reggiseno in pizzo molto sexy- prese in mano il reggiseno sventolandolo a destra e sinistra.
-altro scherzo di Harry- sospirai.
-Harry che fa questi scherzi?- chiese stupita.
-ha fumato di brutto, probabilmente- dissi mettendo il reggiseno nel cassetto della biancheria.
-no ma tu non sai l'ultima- disse lei lanciandomi un'occhiataccia.
-illuminami, non brillo di luce propria- dissi ironica.
-domani- 
-domani-
-festa-
-festa-
-da me-
-da te-
La guardavo apaticamente.
-bene- aggiunsi.
-ma come? Ti propongo una festa dopo secoli e tu rifiuti?!- disse lei agitando le braccia in aria.
-non ho rifiutato, solo mi sembra strano, perché tutto ciò?- chiesi.
-lo scoprirai, ora dimmi, Harry sarà libero?- chiese con le mani giunte.
-forse- dissi guardando in su.
Carol era ossessionata da Harry, pensava solo a lui, odiava tutte le ragazze che parlavano con lui, a parte me, ovviamente.

Harry's pov.

Sentii quella down di mia sorella parlare di una festa con quella disperata della sua amica.
Era da un pezzo che non andavo ad una festa.
Dovevo andarci.
Per forza!
Prima di entrare nella stanza di So però avrei dovuto bussare, aspettare che Carol o come si chiama si nascondesse da qualche parte e che lei mi dasse il via libera, Carol faceva sempre così, era cotta di me, facevo finta di niente, come se non sapessi nulla, semplicemente non volevo illuderla, non mi piaceva troppo giocare con i sentimenti delle ragazze.
Sentii un 'merda' provenire da dentro alla stanza.
A quel punto ero stanco e aprii la porta.
Mi ritrovai davanti So impegnata a spingere sotto il letto Carol che si dimenava come una pazza.
-tutto bene?- chiesi accennando un risolino.
-ehm, chi ti ha dato il permesso di entrare? Esci o ti ritroverai senza palle- disse Sophie, adoravo quando cercava di terrorizzarmi, inutilmente.
-aspetta- dissi io scansando Sophie e mettendomi in ginocchio davanti al letto.
-ti do una mano ad uscire da qui- dissi io a Carol.
Volevo proprio vedere la sua faccia quando sarebbe uscita.
La presi per i fianchi e pian piano la feci uscire da là sotto.
La sua faccia era di un colore rosso, che si mischiava con le lentiggini.
-ehm...grazie...uhm...Harry...io- disse balbettando.
-tranquilla- dissi io alzando la mano.
-comunque cosa ci fai qui?- chiese Sophie con le mani sui fianchi.
-vengo anche io alla festa, e ci vengo con te- le dissi facendole l'occhiolino.
-tu cosa?- disse lei.
-e dai, non ti costa niente- dissi io pregando.
Carol era rossa dalla vergogna, ma si vedeva che le dava fastidio la mia proposta fatta a Sophie.
-beh, se proprio devi, basta che non fumi o cose simili, se no si sa come va a finire- si fermò un attimo guardando in basso.
-già- dissi io arrossendo.
L'ultima volta che eravamo andati ad una festa mi ero ubriacato, avevo fumato come un turco e non capivo più niente.
Zayn mi ha raccontato che quella sera le avevo dato un bacio e che poi le avevo detto di amarla, certo, ero sotto effetto di fumo e alcool, ma è comunque una cosa imbarazzante da dire.
Lei da quel giorno aveva iniziato a minacciarmi o cose simili, fino a quando le ho detto che non avrei più bevuto e che non avrei più fumato più di tanto.
-grazie sorellina- abbracciai Sophie facendo finta di esserle molto grato e me ne andai accennando un 'a dopo'.





Spazio dell'autrice...:
Eccomi qua con un altro capitolo!! (Yeeee) Ero indecisa se postarlo oggi o domani, però alla fine ho deciso di metterlo oggi, però dovrò ritardare di un giorno il prossimo capitolo, quindi tra 3 giorni ne avrete un altro! Adesso non insultatemi. Cooomunque, finalmente sono più grandi! Harry non è affatto un puttaniere come si vede di solito scritto nelle ff, ma è un bravo ragazzo (almeno per metà), doveva succedere prima o poi!
Io mi dileguo ringraziando le persone che seguono questa storia e quelle che hanno recensito :) siete speciali *^*.
Baci, V❤️
  
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