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Autore: V@le    04/09/2008    2 recensioni
I quattro Malandrini al loro primo giorno a Hogwarts, il che vuol dire Smistamento, un grande banchetto e... nuove conoscenze. Si ritroveranno d'un tratto al quarto hanno, quando il loro destino si intreccia con quello di una ragazza. Chi lo sa per quanto tempo...
Dal 20° capitolo in poi possibili spoiler su HD!
Genere: Romantico, Commedia, Triste | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: I Malandrini, Lily Evans, Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: Spoiler!
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CAPITOLO 39



Abituale scena della domenica mattina alle sette e mezzo: Sala Grande vuota, fatta eccezione per una solitaria Grifondoro che faceva colazione.
O, almeno, ci stava provando: erano cinque minuti buoni che se ne stava con la forchetta a mezz'aria a guardare un punto indefinito della parete che aveva di fronte.
-Eithel?
Non che l'avesse chiamata forte, ma la colse talmente alla sprovvista che le saltò la forchetta dalle mani.
-Remus, mi hai fatto prendere un accidente!
-Scusa, non pensavo ti saresti spaventata così... comunque buongiorno- fece lui sedendolesi accanto.
-Buongiorno anche a te- rispose la ragazza riprendendo finalmente a mangiare il suo adorato bacon.
-Allora, ieri come è andata?
-E' andata- dopo un'occhiata eloquente dell'amico, continuò -meglio di quanto sperassi.
-Bene, ne sono contento.
Witch si lasciò scappare una discreta risata, e non seppe rispondere quando le fu chiesto il motivo di tale reazione.
-Oggi sono allegra.
-Oh, sia ringraziato Grifondoro con tutti i fondatori di Hogwarts- esclamò Lupin -finalmente è sparito quel muso lungo!- poi continuò -E adesso? Non mi dirai che farete come all'inizio della vostra storia, cioè far finta di niente, non azzardarsi a sfiorarsi...
-Questa...- cominciò lei rigirando con la forchetta le crocchette di patate -... questa è un bella domanda.
-In che senso?
-Nel senso: non è che ne abbiamo parlato ieri, si è trattato più di una specie di riconciliazione...
-Se me lo permetti, Eithel, al diavolo la rinconciliazione! Per quanto ne so io, il vero problema era la vostra storia nel mondo, non nel vostro piccolo universo parallelo dove per riconciliarsi, mi scuserai, il più delle volte basta una pomiciata.
La ragazza lo fissava a bocca aperta.
-Remus, che ti prende? Ti è rimasta una Cioccorana in gola?
-Mi preoccupo solo per voi: sono stufo di dover sempre fare lo spartiacque...
Eithel sorrise e gli si avvicinò un poco.
-Ti ringrazio di preoccuparti per noi, ma quando fai così mi spaventi, capiscimi- disse suscitando qualche risata nell'altro -comunque sappi che faremo in modo di non creare altri problemi e, anche se ve ne fossero, proveremo a non metterti in mezzo. E mi dispiace che fino ad ora tu, per starmi vicino, abbia dovuto voltare le spalle ad uno dei tuoi migliori amici.
Il ragazzo scosse il capo: quando l'amica si metteva a recitare la parte della peccatrice pentita, non che non fosse davvero pentita, non riusciva a non provare compassione per una persona tanto sensibile... anche se lei l'avrebbe potuto uccidere se avesse saputo di essere compatita.
-Beh, io qua o finito- Witch si pulì le mani e la bocca -vado a passeggiare per i corridoi deserti, finché è possibile che lo restino.
Salutatolo con un bacio sulla guancia, si dileguò di corsa.

Proprio quando, a quasi tarda mattinata, tutti gli studenti stavano facendo colazione, Eithel se ne stava rintanata fra i cespugli in riva al lago, col la sua amata chitarra in mano.
Quel giorno suonava con particolare naturalezza, forse per il buonumore.
Ma di colpo si fermò: neanche a dieci passi da lei, ecco Regulus Black.
Senti subito i brividi percorrerle la schiena: la stava guardando fisso, assiduamente.
Quasi avesse l'intenzione di raggiungerla.
Fortunatamente per lei, non lo fece: anzi corse via di scatto, come se avesse visto qualcuno che non doveva accorgersi di lui.
Infatti, poco dopo, arrivò il fratello.
-Immaginavo che fossi qui.
La ragazza lo guardò un momento, per poi voltarsi verso la direzione in cui era scappato il Serpeverde e, infine, abbassare la testa confusa.
-Che c'è?- chiese Sirius.
-Nulla... fatti strani.
-Beh, ormai dovresti esserci abituata- le si sedette accanto -anche se dipende da qual è il tuo standard di normalità.
-Già- fece lei mettendo da una parte la chitarra -comunque buongiorno.
-Grazie, altrettanto- rispose lui, per poi avvicinarsi e baciarla.
Eithel non poté fare a meno di sorridere nel bacio. Non le pareva vero che tutto fosse tornato come prima.
Black per un po' torturò i suoi capelli, poi le chiese con la solita noncuranza:
-Che programmi hai per le vacanze di Natale?
-Indovina? Nada.
-Resti qui a Hogwarts con me?
-Wow- esclamò con eccessiva enfasi, ovviamente voluta, lei -già hai tanta fretta di rifare sesso?
-Molto spiritoso- rispose dandole una leggera spallata -dai, andiamo: ti porto a fare un giro in moto.
-Ok.
Messa a posto e presa la chitarra, si avviarono.
-Ma sei sicura che è tutto a posto?- chiese vedendo il suo sguardo pensieroso.
-Sì, certo- non sembrava poi così convinta -tranquillo.


N.d.A. Scusatemi per la brevità del capitolo, ma mi sto trasferendo su un altro computer e il prox capitolo lo scriverò direttamente lì.

kisha dattebayo: scusa ancora se ti ho abbandonato. E farò in modo che il prossimo capitolo sia più sostanzioso... intanto ecco un assaggio. Bada bene che ci sono elementi importanti in questo chappy x i prox capitoli.

Baci a tutti!
V@le
 
  
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