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Autore: piccola twilighter    24/07/2014    1 recensioni
Anno 1902. Forks. Stati Uniti. Isabella è una levatrice (ostetrica), ha una storia molto triste alle spalle e vaga per tutta la penisola Olimpica, fin quando è assunta nella casa della famiglia nobile Masen-Cullen, dove si occuperà della signora Katherine Cullen che è alla sua prima gravidanza, nuora di Donna Elizabeth Masen Cullen e di Don Edward Senior Masen. Il figlio dei padroni di casa Edward Junior è in guerra a Cuba. Cosa succederà quando il bel soldato incontrerà la bella levatrice?
STORIA ISPIRATA DALLA SOAP OPERA “IL SEGRETO” (non sarà identica alla soap, ma ci sarà qualche passo simile)
Genere: Drammatico, Malinconico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Alice Cullen, Edward Cullen, Isabella Swan, Nuovo personaggio, Un po' tutti | Coppie: Bella/Edward
Note: AU, Cross-over | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessun libro/film
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~~POV BELLA
L’indomani mattina, mi sveglio presto un po’ più tranquilla ma con il pensiero fisso al piccolino che dorme nella culla accanto al mio letto e che sembra un angelo. Sono sicura che in qualche modo anche a lui manchi il suo papà, hanno subito stretto un bel legame e Edward si fa voler bene da tutti. A me manca tantissimo, ma io sono abituata alla sua assenza, anche se qualche giorno fa avevo la certezza che lui potesse comparire da un momento all’altro, cosa che adesso mi manca. Bussano alla porta e do il permesso per entrare mentre sono china sul piccolo che dorme beato.
-buongiorno cari … ho portato la colazione per te Bella e io voglio farti compagnia … sediamoci dai – Alice entra con la sua allegria e il suo entusiasmo e ci sediamo subito nel mini salottino a fare colazione.
-come ti senti? – mi chiede apprensiva. Ho un espressione così evidentemente triste?
-così, così – rispondo sincera.
-succede qualcosa? –
-diciamo che fisicamente sto benissimo come anche tu puoi vedere ma dentro sento un vuoto ed è inutile negarlo mi manca lui – con lei posso parlare ed essere sincera, come ha detto Edward abbiamo bisogno di alleati in questa battaglia.
-lo so, ma anche quando tonerà non credo potrete stare molto insieme, non perché nessuno di noi voglia, ma non è giusto nei confronti di Katherine che è appena morta … dovreste far passare un pochino di tempo e poi uscire alla luce del sole ma per adesso credo che dovreste vedervi poco e di nascosto – ha ovviamente ragione. Non oserei mai fare una cosa del genere, non è giusto nei confronti Katherine che dopotutto era sua moglie.
-questo è ovvio Alice … io non oserei mai fare una cosa del genere … la gente del paese avrebbe male da dire sia di me che di lui e non voglio – la appoggio pienamente.
- parole giuste – cominciamo a fare colazione e spazzoliamo via tutto quello che c’era nel vassoio con gusto. Dopo qualche ora sto giocando con il piccolino sul divano e lui sembra stare bene e divertirsi, quando sento delle voci che parlano preoccupate. Nel salone entrano Esme e un donna.
-levatrice abbiamo bisogno di voi, mia figlia Olga sta per partorire, sembra che questo bambino aveva voglia di venire a questo mondo in anticipo – dice un po’ preoccupata e un po’ felice.
- Esme prendetevi cura del bambino, io vado in paese ad aiutare questa donna a partorire e torno – metto il bambino nelle braccia di Esme che annuisce e vado via insieme alla donna. Siamo subito in paese anche se un po’ affaticate la donna mi guida alla locanda, dove troviamo Angela che regge una ragazza sudata e ansante. Le mancavano circa due settimane per il parto ma ovviamente non sempre i bambini nascono al tempo stabilito. Alla fine della fatica Olga da alla luce una bellissima bambina. Dopo che ho finito con lei visito altre due gestanti e poi quando è già passato il pranzo, saluto i Weber alla locanda e torno a Villa Cullen. Quando torno vengo accolta calorosamente da tutti come se fossi mancata giorni e non poche ore perché il piccolo non è stato tranquillo per un motivo o per un altro si agitava sempre.
-non ha fatto altri che agitarsi - dice Alice mentre me lo passa e quando arriva tra le mie braccia pare tranquillizzarsi all’improvviso.
-sshh piccolino sono qui e oggi non vado più via … sta tranquillo – gli sussurro dolcemente e lui sbadiglia e si addormenta quasi subito.
-tu sei una benedizione cara Bella … abbiamo provato di tutto ma non si addormentava – dice Rosalie esausta sedendosi sul divano.
-secondo me si è affezionato a Bella perché sente già da adesso che si può fidare di lei e che gli starà sempre vicino – dice Alice e io le lancio un’occhiata di ammonimento che lei ricambia con un sorrisino compiaciuto e soddisfatto.
-si ha ragione Alice – Esme la appoggia, senza capire il doppio senso della frase di Alice – a proposito Bella tu devi ancora mangiare quindi mentre il birbante dorme lo mettiamo nella culletta e tu puoi mangiare ciò che ti ho fatto mettere da parte – continua con un sorriso dolce.
-cedo solo perché ho molta fame, però vorrei che nessuno lo perdesse d’occhio il birbante perché potrebbe svegliarsi da un momento all’altro e non deve trovarsi solo, spero di non chiedere troppo – dico cauta. Subito Alice e Rose si illuminano.
-ovvio, ci stiamo noi tranquilla – dicono in coro con due espressioni che la dicono lunga. Quelle due hanno qualcosa in mente e dovranno darmi delle spiegazioni. Esme e Clarissa mi accompagnano in sala da pranzo e mentre mangio mi tengono compagnia. Quando ho mandato giù tutto quello che mi viene messo davanti, Esme dice alle cameriere di sparecchiare e andiamo in camera mia dove troviamo Alice e Rose che spettegolano chine sul bambino.
-ragazze ! – Clarissa richiama l’attenzione delle signorine che si girano subito verso di noi.
-oh Bella era buono il pranzo? – chiede Rosalie con finto interesse.
-si Rosalie, ottimo – dico sorridendo e scuoto la testa pensando a quanto sono incorreggibili le mie amiche. Che bello poter dire e pensare: le mie amiche!
-bene ci fa piacere … senti secondo te è un momento tranquillo per parlare questo? Vogliamo parlare un po’ con te di cose che riguardano le ragazze della nostra età – continua Rose cercando di far capire a sua madre e a Esme che devono andare via.
-si Rose le vecchie vanno via tranquilla – la rimbrotta sua madre scherzosamente.
-non sto dicendo che siete vecchie ma che siete più grandi di noi, tutto qua – chiarisce Rose con un sorriso e le due donne vanno via scuotendo la testa.
-ok parliamo adesso … così non avrò più questa scocciatura – dico sospirando e loro due esultano piano vittoriose.
-bene allora … come è iniziata e continuata la vostra storia? … Edward ci ha solo detto che vi siete innamorati e volete stare insieme il più possibile e che avevate bisogno di noi per poter avere questi momenti insieme … noi vogliamo capire di più – Rosalie va dritta al sodo e io ripenso all’inizio di tutto. Il bacio rubato.
-è cominciato tutto la sera della festa, quando mi ha accompagnato alla locanda e mi ha rubato un bacio … poi veniva tutti i giorni a trovarmi, con una scusa o con un’altra era sempre li da me a tenermi compagnia, a chiacchierare e farmi spuntare il sorriso se ero demoralizzata … tutto però è scoppiato la sera della tempesta, non so cosa sia successo alla villa ma quando è arrivato dicendo che mi stava cercando aveva rabbia e tristezza negli occhi oltre il sollievo per avermi ritrovata e poi una cosa tira l’altra e insomma è successo quello che nel nostro cuore entrambe volevamo, abbiamo fatto l’amore ed è stata la notte più bella della mia vita … da quella notte ogni momento libero è stato per me e passavamo i pochi momenti a disposizione a baciarci e a far si che l’altro avesse il sorriso sul volto ma abbiamo avuto solo un’altra notte per noi, quando voi siete venuti a sapere della situazione da quel momento in poi le cose si cono complicate un po’ … Katherine aveva bisogno di appoggio e pressioni e c’era bisogno della sua presenza alla villa poi è arrivato il momento del parto di Katherine e adesso siamo qua, in questa situazione – racconto tutto omettendo soltanto la parte in cui ho raccontato la mia storia a Edward. Non sono pronta per la parte in cui racconto loro la mia storia, è già stato un grande sacrificio con Edward ma in quel caso ho avuto le sue braccia e il suo amore a tenermi insieme, con loro crollerei a pezzi completamente.
-noi siamo sempre state sicure che lui non amasse Katherine e si notava da chilometri, era un rapporto forzato, ovviamente mia zia Elizabeth ha messo il suo zampino nella situazione e ha costretto Edward ha fare quello che non voleva – dice Alice triste.
-anche se Edward si è sempre fatto valere ma la sua pazienza e il suo spirito di sopportazione hanno un limite, limite di cui, ovviamente, Donna Elizabeth non si è mai preoccupata, per fortuna Don Edward Senior ha sempre aiutato e appoggiato il figlio ma ovviamente non è mai andato contro alla moglie – chiarisce Rosalie. Mi stanno dicendo tutto quello che mi ha detto Edward. Lui non ha mai amato Katherine.
-purtroppo non tutti i matrimoni nascono per amore, alcuni per convenienza e altri anche per costrizione e il loro era un matrimonio forzato … - continua Alice.
-bene comunque adesso c’è il nuovo capitolo di Edward e spero che ci sia sempre Bella e penso che anche per Bella sarà un nuovo capitolo – dice Rose rivolta verso di me con un sorriso. Io ricambio il sorriso con piacere.
-nel mio nuovo capitolo c’è soprattutto lui ma ci siete anche tutti voi e la chiusura di un periodo di solitudine per vivere finalmente circondata da amore e affetto – e questa consapevolezza fa breccia nella corazza che mi protegge, infilandosi nel cuore, nella mente e nell’anima.
-più starai qua, più le cose per te miglioreranno, fidati di noi – dice Alice e si scambia un’occhiata complice con Rose. Io faccio finta di non aver visto per non metterle in difficoltà.
-ehi ma non hai altri dettagli per noi della tua storia d’amore super segreta? – chiede Rose scherzando.
-posso dire che è magnifico avere qualcuno che ti ama e che Edward è una persona fantastica con me: è un gentiluomo, dolce, gentile e soprattutto mi ama con tutto se stesso anche se ha un terribile rivale adesso – dice e loro capiscono subito a chi mi riferisco.
-oh si sicuramente terribile – ridiamo tutte insieme finché non sentiamo bussare. Esclamiamo “avanti” tutti insieme e entrano Esme e Clarissa.
-abbiamo sentito delle risate e ci chiedevamo cosa c’era di così divertente – dice Clarissa. Noi ci sorridiamo complici ed è Rose a rispondere.
-nulla sempre i discorsi tra ragazze … e quando c’entrano i ragazzi si ride sempre –
-ah capiamo perfettamente … comunque a proposito di ragazzi Emmett e Jasper sono appena tornati insieme a Carlisle e Aleandro e cercano proprio voi due … Emmett ha anche detto “Dov’è la mia Rosellina mi è mancata così tanto” e si è buttato sul divano – dice Clarissa ridendo.
-va bene dai andiamo – Rose è la prima ad alzarsi e io e Alice la seguiamo. Quando arriviamo in salotto e Emmett nota Rosalie le va incontro con occhi da pesce lesso e si scambiano un bacio. Io giro lo sguardo per non essere invadente ma dall’altro lato ci sono Alice e Jasper così volgo lo sguardo al piccolo. Mi siedo sul divano e poco dopo arrivano anche i ragazzi. L’atmosfera è più leggera di ieri anche se c’è ancora quell’aria di lutto, ma è una cosa normale. Cerchiamo di non trattare argomenti tristi e mi chiedono com’è il mio lavoro e com’è stato studiare per prendere l’attestato di ostetrica e poi di come mi sto occupando del piccolino e di varie altre cose, anche un accenno al futuro matrimonio di Rose e Emm. Il tempo passa ed arriva l’ora di cena. Dopo la cena Alice e Rose insistono per andare in camera mia e restano a dormire con me. I giorni passano e manca sempre meno al ritorno di Edward anche se mi manca ogni giorno di più e non vedo l’ora che torni. Anche Anthony sembra sentire la mancanza del suo papà e la notte si sveglia spesso anche senza un motivo. Alice mi fa compagnia tutte le notti con la scusa che le scoccia rimanere sola e che non vuole lasciarmi sola, così si intrufola nel mio letto. Il giorno mi divido tra Anthony e le visite urgenti in paese e la notte cerco di riposare più che posso quando Anthony non vuole passeggiare per la camera, per fortuna a Alice non da fastidio la luce così posso tenere alcune candele che fanno una lieve luce. La famiglia Hale è praticamente fissa a Villa Cullen ed è bello perché si sta in compagnia. È bellissimo stare qua con gli altri, tutti insieme e mi sento bene, ma non vedo l’ora che Edward torni così che la mia felicità possa essere completa.


NOTE AUTRICE: ecco qua il nuovo capitolo !!! Non c'è molto da dire uindi ne approfitto per ringraziare chi ha messo la storia tra le seguite, chi l'ha messa tra le preferite e chi recensisce ... GRAZIE A TUTTI !!! spero di leggere le recensioni anche in questo capitolo :*
  
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